parlare di sogni…si puo’ fare in tanti modi e tante sono le cose da dire…da dirmi, per non dimenticare i miei pensieri di “oggi”.
cominciamo con il brano che segue:
– Nelle acque blu dell’oceano un branco di delfini si prepara alla pesca quotidiana. Uno di loro si allontana per giocare con le onde della barriera corallina. E’ Daniel Alexander Dolphin, il grande sognatore.
(…) Tuffo dopo tuffo, Daniel Alexander Dolphin impara ad ascoltare quella voce che solo lui sente e quando arriva il momento, il suo momento, non ha dubbi.
Qualcosa al di là della barriera corallina – il limite delle acque sicure per tutti i delfini del suo atollo – lo attende invitandolo al salto che cambierà per sempre la sua vita. Preso il largo con slancio, scoprirà cose che non si vedono con gli occhi ma con il cuore.(…)
Creature sconosciute, messaggere di sublime saggezza, lo guideranno all’appuntamento con l’onda perfetta. (…)
“Chi sei?” domandò senza indugio. “Sono uno squalo e tu non dovresti rivolgermi la parola. Noi, i delfini ce li mangiamo. DOvresti aver paura di me”.
“Non ho paura di quello che non conosco” gli rispose Daniel. Lo squalo esitò: nessun delfino gli aveva mai risposto così. “Bè, dovresti stare attento, così, in mare aperto…” riprese lo squalo più incuriosito che irritato. “Dov’è il resto del tuo branco?” “Probabilmente stanno pescando, ben protetti nella laguna”, rispose Daniel.
“Che cosa ci fai qui tutto solo, lontano dagli altri tuoi simili?”
“Seguo il mio sogno. Stò cercando l’onda perfetta.”
da: Il delfino. I sentieri del sogno che portano alla verità.
di Sergio Bambarèn
parlando allo specchio:
..carissima me… come Daniel ti sei avventurata oltre la laguna …
quando hai sentito dentro di te una voce che ti invitava a scoprire un altro mondo del quale intuivi l’esistenza,
– hai incontrato gli squali che non ti hanno mangiato…ma hai vissuto esperienze che ti hanno segnato,
– hai visto un mondo che non si vede con gli occhi..ma con il cuore,
ed hai iniziato un cammino che ha cambiato la tua vita,
– non ti ha mai fatto paura chi non conosci,…
ti pongo la domanda che spesso ti confonde e ti turba: ancora ci credi nell’onda perfetta?
forse no….una delle centomila “te stessa” sente che non c’è quello che cerchi, ma non per questo hai smesso di cercarla.
Confusione, certezza e incertezza si fondono in un tutt’uno.
e allora…parlando di sogni…forse
“se c’è chi li vende è perchè c’è chi li vuol comprare”
“chi li regala come dono di una parte di se stessi perchè il sogno è parte integrante di lui..lo aiuta a sopravvivere in un mondo sterile e forse ostile”
“chi si approfitta di anime assetate di sogni e confeziona il prodotto giusto solo per entrare in un cuore,…”
poi…
chi vende a chi? Siamo vasi comunicanti..oggi io condivido con te i miei sogni, domani tu li condividerai con chi vorrai, li darai come lascito a chi ne avrà bisogno.
fortunato colui che trova nel mondo ciò di cui ha bisogno…o che non si è ancora reso conto di ciò che gli manca…non cercherà i sogni, il suo presente si basterà.
ma mi permetto di dire il mio pensiero di “oggi” sperando di non cambiarlo, di non dimenticarlo..uno scambio di sogni è comunque un arricchimento costante?si entra in una dimensione forse surreale, ma caspita…quanti colori, quanti odori, quante sensazioni il sogno puo’ donarci.
si…poi ci si sveglia…ed al risveglio possiamo soffrire.
Ma mi hanno detto che è nel dolore che si cresce.
Ogni tappa di sviluppo della nostra vita è stata contrassegnata dal dolore.
Quando non abbiamo più preso il latte al seno materno ma abbiamo dovuto faticare per apprendere a mangiare..abbiamo sofferto..ma era inevitabile per crescere.
Quando non potevamo stare a casa a giocare, e ci hanno portato a scuola con tutto cio’ che comporta…abbiamo sofferto, ma non sapremmo ciò che sappiamo senza quel dolore.
e così via….il dolore ci rende più “umani”, gli errori ci rendono più “umani”
così si cresce, così si evolve. Amiamoci e lasciamoci liberi di sbagliare e soffrire, domani saremo più grandi di come lo eravamo ieri…il nostro cuore sarà più grande di ieri.
– amare è lasciar liberi di fare – anche a noi stessi se ne abbiamo bisogno
amare è volere che l’altro cresca, si realizzi?nel modo che è più idoneo a lui. Talvolta vorremmo impedire che chi ci è caro soffra…ma ci è impossibile – forse per fortuna.
Non potremo evitare dolore ai nostri figli, no…non potremo, ma possiamo insegnare loro che devono rispettare il dolore, il proprio e quello degli altri.
si…ultimo sogno, il più grande: un mondo dove tutti rispettino tutti gli altri, rispettino la vita in tutte le sue forme.
solo un sogno??….ditemi dove trovare l’onda perfetta…e navighero’ per ogni mare.