mi hanno beccata….non sono riuscita a dissimulare per molto quello che cova sotto i sorrisi ostentati.
Sorrido…non piango più..dico a tutti che sto’ molto meglio…ed in parte è vero.
Ma….so’ perfettamente che non è così, me lo dice lo specchio ogni volta che riflette la mia immagine, gli occhi profondamente tristi e colmi di malinco-noia, me lo dice la bilancia che segna sempre più peso…io che ho sempre sommerso ciò che non va’ con il cibo del frigorifero (approposito..per chi volesse capire cosa prova chi affoga i dispiaceri nel cibo consiglio di ascoltare una canzone di Tiziano Ferro “Mai nata”).
e se ne sono accorti anche gli altri…ecco…non potrei fare l’attrice.
Ho degli sprazzi di “me stessa allegra, serena e gioviale” perduta nei meandri del tempo…echi di qualcosa che cova sotto metri di cenere come mercoledì mattina quando ho parlato con lui.
si…era mercoledì…martedì sera ti mandai l’sms di scuse per averti dovuto chiudere il cell ….ti ho spiegato il perchè.
Era stato bello parlarti….eri inizialmente scontroso, poi…
io cercavo di essere allegra e ci sono riuscita al punto che me lo hai detto: che bello vederti sorridere e poi ti sei corretto…sentirti sorridere.
abbiamo parlato di tante cose…solo una mezz’oretta ma intensa e come al solito mi hai detto che sono una delle persone più importanti della tua vita…da allora non hai più provato a chiamarmi, non che siano passati secoli…ma per me nel vuoto assurdo che sento anche se concretamente non è così (lucidamente ne sono consapevole) i secondi pesano come anni.
F. mi ha detto ieri sera “sei unica”…gli ho risposto tutti siamo unici e lui “tu hai un modo unico di essere unica”
hahahahhah….si ho un modo unicamente confuso di avere una confusissima confusione mentale.
approposito…ho notato un leggerissimo aumento della mia leggera dislessia. se continuo così…tra un annetto girerò con una targhetta al collo con l’indicazione di come mi chiamo, dove abito e cosa mangio…per chi eventualmente volesse adottarmi tipo cane smarrito-abbandonato.
Ma dove nasce questo malessere che non passa ma cova…cova testardo dentro di me? questo malessere che pensavo di aver sepolto per benino, nascondendolo, ma che chi mi conosce dai miei giorni allegri non puo’ non vedere? Forse da insicurezza?
Insicurezza…maledetta o benedetta?
Sono insicura di me…ma così insicura di me che talvolta faccio finta di essere un super-eroe per non darlo a vedere, non per nulla ho sempre sostenuto che il mio alter ego è quel simpaticone di Donald Duck, alias Paolino Paperino.
spesso torna alla mia mente una frase di una canzone di Renato Zero: è meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani.
Sicuramente l’ho già scritta in altri post…ma che ci volete fare? è un elemento che mi contraddistingue, non vorrei far preoccupare nessuno per me, quindi spesso agisco al di sopra di cio’ che vorrei o potrei fare e compio azioni che vengono definite coraggiose, ma quanto mi costa…
Confesso che trovo difficilmente sopportabili quelli eternamente sicuri di sè stessi, un po’ li invidio…come invidio chi accetta il suo corpo (cosa che io non sono mai riuscita a fare), io che mi sono sempre vista imperfetta.
E si che c’è chi dice tante cose di me…
la cosa più bella in assoluto a parte tante parole dette in momenti di culmini relazionali, è quello che mi ha detto la mia migliore amica: è impossibile non volerti bene.
spero che non cambi mai idea, ..spero che la frase trascritta sul portaritratti che mi ha regalato non la rinneghi mai ” UN AMICO E’ QUALCUNO CHE COMPRENDE IL TUO PASSATO, CREDE NEL TUO FUTURO E
TI ACCETTA COSì COME SEI”
Lei è perfettamente così…mi capisce…anche se mi da’ delle sonore lavate di capo quando non condivide il mio agire, mi incoraggia quando crede in certe cose che dovrei fare ma sono titubante, c’è quando ho bisogno di lei e non ci sentiamo in colpa se in alcuni periodi abbiamo da fare, non ci rinfacciamo le assenze perchè sappiamo che ci vogliamo bene anche senza sentirci o vederci.
In fondo talvolta mi piango addosso…ma se sono lucida…cavoli quanto sono fortunata, quante persone meravigliose ho incontrato nella mia vita ed ho avuto la fortuna di conoscere oltre la maschera della quotidianità…
si….sono proprio fortunata.
e che dire del fatto che ho la forza e la possibilità di lottare contro ciò che non mi piace? pensa a quanta gente non ha possibilità di farlo ma deve solo subire….si…sono proprio molto ma molto fortunata.
devo solo ricordarmelo più spesso……smack
L’imperfezione di noi tutti la vedo e la sento sostanzialmente come un pregio: la capacità, cioè, di essere sempre perfettibili.