Ieri una pigra giornata di pioggia.
..i miei pensieri sono andati a ritroso nel tempo e involontariamente mi sono ritrovata ad osservarmi spettatrice di un’altra giornata di pioggia, come se vedessi da una finestra.
Era un tempo indefinito fà di questi lunghissimi due anni…focalizzando meglio era febbraio dell’anno scorso.
Mi rivedo, ero ad una festa di compleanno, festa piena di bambini sorridenti, felici e mascherati (era in periodo carnevalizio).
Non lo sentivo da tempo…da quanto tempo? Non lo ricordo, so’ che mi sentivo disperata, ero disperata di quella disperazione che è un baratro, un buco nero che ti avvolge e ti sommerge.
Ero uscita di casa conscia del mio stato emotivo (lo ricordo esattamente) e lui leggendomi in viso l’angoscia mi disse che se non me la sentivo…sarebbe andato da solo.
Volevo essere forte, non volevo lasciarmi andare, speravo che vedendomi intorno visi allegri e aria di festa sarei riuscita a superare quel momento.
Pensavo che dovendo affrontare degli sconosciuti avrei trovato forza a sufficienza per non dover affrontare l’imbarazzo di farmi vedere in lacrime, distrutta…sopraffatta dal dolore.
Avrei voluto essere forte…pensavo di farcela.
Mi misi seduta in un piccolo spazio all’entrata, i saluti…e le giustificazioni per la faccia gonfia: sono molto raffreddata, ..con questo tempo… il fazzoletto pronto in mano.
Il pensiero però non riusciva a staccarsi da lui.
Un’ossessione…cosa starà facendo? Mi pensa? Perchè non mi chiama?
Non ricordo quanto ho resistito…so’ che ad un tratto le lacrime non riuscivo più a trattenerle, lui se ne rese conto e mi disse: vuoi uscire un po’?
Gli risposi di si…era meglio.
Aveva appena spiovuto, si sentiva l’odore della terra bagnata, ho sempre adorato questo profumo…mi riempie di pace.
Ma quello non era giorno in cui trovare pace.
Mi incamminai verso un gruppo di alberi con al centro una panchina e guardai il cell.
Riprovai a chiamare…tu eri più forte di me.
Tu potevi stare senza di me…io no.
….non ricordo se ti parlai, probabilmente no…altrimenti sarei tornata felice al mio cantuccio.
So’ che pero’ l’aver tentato un contatto con te mi aveva un pochino sollevato dal baratro…giusto quel poco che mi serviva per non scoppiare in singhiozzi inarrestabili di fronte a tutti.
Oggi…ripenso a quel dolore da spettatrice.
Ricordo…lo ricordo. Non potrò mai dimenticarlo quel dolore…mai.
Non credo si possa dimenticare il dolore che ti fa’ desiderare di non esistere…di non essere mai nata.
Anche in questi giorni mi capita di stare male perchè mi manchi…ma riesco a controllare il dolore…è sceso a livelli tollerabili e soprattutto non è più una costante.
Adesso penso anche ad altre cose, ad altre persone…e riassaporo il piacere di vivere.
e …tu ci sei ancora….sporadicamente…superficialmente? non lo so’…
ma ci sei…e per me è come se sapessi che domani il sole tornerà a splendere. Certo…non splende solo per me…non sà neppure che io sono su questa terra…ma mi dà lo stesso luce e calore …insomma… vita.
the great gig in the sky
stamani non mi va’ di lavorare…e dato che non mi và…ho dedicato un po’ di tempo alla posta e ho gironzolato tra i blog.
Sono stranissime le sensazioni che provo leggendo.
Confesso che le parole mi hanno sempre affascinato, mi entrano dentro, le respiro, la mia anima si nutre di esse.
Le forme d’arte sono strumenti che dovrebbero far vibrare le corde della nostra anima…far accellerare i battiti del nostro cuore, darci emozioni.
Non per tutti è così, quindi mi ritengo fortunata per il regalo che mi ha fatto Madre Natura, ovvero la sensibilità naturale di godere dei pensieri scritti su carta, sentirli, viverli.
Mi inebrio…mi esalto, provo forti sensazioni di felicità, dolore, tormento, ecc..ecc.. leggendo, come se provassi ciò che lo scrittore vuole comunicare.
Stesse sensazioni ma non così forti me le dà la musica.
DI recente il brano che mi coinvolge di più, mi entra nell’anima e vorrei avere le capacità di interpretarlo è The great Gig in the sky dei Pink Floyd
E’ come se le mie emozioni diventassero musica e si librassero nell’aria, lo strano poi è che per lo più sono vocalizzazioni…quindi voce che diventa strumento. Mi fa’ sentire voglia di far uscire il dolore, gridarlo, buttarlo fuori da me, e poi… ribellione, malinconia pregna di voglia di riscatto…queste le mie sensazioni…ma ecco cosa ne pensa un esperto:
“Mi soffermero’ su un piccolo gioiello che solitamente viene trascurato rispetto ad altre opere piu’ blasonate.
Si tratta di “The great gig in the sky”.
Un armoniosa progressione di rivolti pianistici scandisce il tempo che passa, una voce dal nulla esprime il proprio stoicismo verso la morte. La nostra razionalita’ scivola nell’oblio accompagnata dalla chitarra slide di Gilmour. Ci immergiamo nelle profonde acque dell’inconscio.
All’improvviso, due accordi (Solm7 e Do9) e anneghiamo in un selvaggio delirio vocale, confusi da una invasata linea percussiva e inebriati dal suono morbido e cristallino di un organo Hammond.
La tempesta si placa, le urla si mutano in un lamento che va soffocandosi nell’accorato finale.
Di una cosa sono sicuro:
quando un giorno cavalcheremo fieri per le verdi e sconfinate praterie dei cieli, una musica mistica e solenne valichera’ i confini del cosmo , salira’ al di la delle stellate sfere e un coro di voci selvagge inondera’ i nostri cuori; allora, in religioso silenzio, ci siederemo in cerchio attorno a un grande fuoco, come bambini ad un falo’…
…e sara’ un grande concerto nel cielo…
“..and i am not frightened of dying
anytime will do, i don’t mind
why should i be frigthened of dying?
there’s no reason for it, you ‘ve got to go sometime..”
Come mio solito mi sono persa in chiacchiere che mi portano lontano, stop!Vengo al dunque.
Quello che volevo scrivere era che il mondo dei blog, tutti i blog, è straordinario, ecco perchè non ho messo preferiti,li ho naturalmente, ma perchè far sentire qualcuno meno importante di qualcun altro solo perchè magari non ho avuto la ventura di leggerlo? So’ cosa si prova a sentirsi “invisibili, inadeguati, fuori tempo e fuori posto” quindi mai farei qualcosa che possa far provare la stessa sensazione a qualcun altro volontariamente: per me TUTTI sono importanti, tutti sono speciali…sono tutti i miei preferiti!
Mi sento piccola piccola leggendo alcuni post, stupendi, vibranti di vita.
Mi sento stupida a parlare delle mie piccole cose, delle mie faccenduole..quando leggo situazioni veramente difficili da vivere, storie di mille piccoli eroi che non vengono osannati, ma affrontano la loro vita ogni giorno in silenzio e con tanto coraggio.
Vorrei avere la capacità di scrivere altrettanto bene, ma…questa sono io…semplicemente questa ….mi piace pensare che un giorno chi vorrà mi troverà ad ascoltare l’armonia dell’universo intorno ad un falò tra le stelle e vorrei farlo con tutte le splendide persone che hanno condiviso il mio cammino anche solo per un istante.
vorrei correre di albero in albero….
Mosca, 1961
Le sei del mattino.
Ho aperto la porta del giorno ci sono entrato
ho assaporato
l’azzurro nuovo nelle finestre
le rughe della mia fronte di ieri
sono rimaste allo specchio
sulla mia nuca una voce di donna
tenera peluria di pesca
e le notizie del mio paese alla radio
vorrei correre di albero in albero
nel frutteto delle ore
verrà il tramonto, mia rosa
a al di là della notte
mi aspetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro.
Nazim Hikmet
il sapore di un nuovo azzurro…
ricordo quando mi sentivo azzurra….si, mi sentivo azzurra come un terso cielo d’estate.
mi piace questa frase: vorrei correre di albero in albero nel frutteto delle ore
mi piace così – semplicemente – senza interrogarmi sul significato recondito.
mi piace che oggi ti ho mandato un sms ” buon pranzo, giò” e tu mi hai risposto “a te soprattutto, e dai un bacio al panino”
che bella la vita quando riusciamo a vedere il suo aspetto più semplice, senza farci domande…una vita alla Forrest Gump.
Adoro questo film…dalla prima all’ultima inquadratura.
amo la sua semplicità, la poesia racchiusa in ogni piccolo gesto, la gioia tenera e contenuta che scaturisce dai grandi eventi che a Forrest sembrano inezie.
l’amore fresco e pulito che nutre per lei
la frase “Stupido è chi lo stupido fà, signore!”
e poi l’ammonimento della mamma, figura immensa, donna meravigliosa:
“di soldi ne servono un tanto e non più”
Questo fine settimana lo rivedro’, ho deciso e magari postero’ di nuovo…altre sensazioni, ricordi che tornano più vivi!
ieri, una giornata diversa dalle altre.
Ieri mattina la me stessa battagliera, consapevole di chi sono e cosa voglio è uscita fuori.
Ti ho chiamato dal bagno dell?ufficio. So che ti dà fastidio?ma tanto?non l?hai neppure capito.
Mi hai risposto scocciato ?che c?è??
Io: ti devo parlare.
Tu: cosa devi dirmi?
Io: vorrei sapere come devo comportarmi con te?odio parlare da sola.
Tu: va bene?prova più tardi.
Io: che vuol dire prova? Non hai la certezza di potermi dedicare 5 minuti? Cosa vuol dire ?prova?? Sono stanca di provare. Non puoi trovare 5 minuti per me?
Tu: certo che posso.
Io: allora quando?
?????silenzio?..linea interrotta.
Provo a richiamare?il cell squilla?nessuna risposta.
Ore 13.07?mi hai chiamato?non ti ho risposto.
Ore 20.08 ?mi hai chiamato ?.non ho risposto.
Ore 23.50..ho provato a chiamarti?cell occupato.
Stavolta non mi sono fatta del male?non ho riprovato più. Fai quello che vuoi, sento che ti fa? stare bene, ti rende felice.
Mi sono anche data una motivazione al nostro NOI.
Ho riletto i tuoi messaggi?.e credo che la chiave sia lì.
Dovevo essere presente nella tua vita in quel momento?darti un punto d?appoggio forte al quale sorreggerti. Qualcuno ha deciso che ero la persona giusta?che ce l?avrei fatta a reggere il colpo?devo ammettere che un altro po? e Lui lassù avrebbe sbagliato i calcoli?.stavo per precipitare io dopo aver salvato te
Sono entrata in chat?.ed ho incontrato una persona interessante, si occupa del mio stesso settore e mi ha chiesto (ovviamente) quasi subito il num. di cell. Mi sono comportata abbastanza da stupida devo ammetterlo. Mi sono presentata sotto forma di femmina ? mangia maschi – ultra sicura di me.
Un falso?.ma lui pare averci creduto?forse non è neppure un falso?solo una delle centomila me stesse che resta sopita e poi un bel giorno torna a galla.
Non mi interessa più che provi a chiamarmi solo se ti cerco io.
Non voglio che tu mi cerchi perché ti faccio pena o per chissà quale motivo.
Ti promisi che per te ci sarei stata sempre.
Manterrò la promessa?mi ritroverai…quando io avro’ ritrovato me stessa e avrò ricostruito un po’ dell’autostima che tu hai distrutto
storia di una lacrima…canto!!!!!!!!!!!
sto’ riascoltando “storia di una lacrima”….tanto tempo è passato da quando tu la mandasti a me…una delle tue tristi canzoni…una di quelle che ora è tatuata nella mia di anima.
Da una bimba e un pianto nacque lei
Piena di paura e ingenuità
Trasparente agli occhi si affacciò
Dalle chiare ciglia venne giù
E brillando scese,lungo quel bel viso
Poi volò col vento sul nel cielo
Alta sopra il mondo navigò – Vide le stagioni da lassù
Ma la vita in fretta la cambiò
Ora trasparente non è più
Niente più ricordi – Niente amori dentro
Fuori dal suo tempo e fuori dalla sua età
Nel cielo lassù quante volte il vento
Le cantava accanto Lei non lascoltava Lei volava
Sola nel sole più in alto
Come se non ci fosse che lei
Lei sempre lei, lei soltanto
Ma ad un passo dai sogni suoi
Sfida la luna e le stelle
Niente al mondo la fermerà
Ma una nuvola buia la rapì
Mille gocce strette accanto a lei
Ora il suo coraggio non cè più
Come pioggia stà scendendo giù
Cadde sopra un fiore aspettò il sereno
Ora verso il cielo più volare non può
Finisce così – Lentamente muore
Più non sfugge al sole
Non laiuta il vento
Resta sola
sola nemica del sole
La sua storia finisce qui
Qui da lontane parole …ma non cè chi la salverà
Sola più sola di sempre
Ma non è un sogno non si sveglierà
quando è stata l’ultima volta che abbiamo parlato? Mi sembra siano passati secoli…ed è come se lo fossero davvero.
Erano due sabati fà. Ti chiesi scusa per essermi comportata da bambina, se vuoi parlare con lei…vuol dire che vuoi parlare con lei e non con me, è talmente semplice che non capisco perchè non riesco ad accettarlo.
Mi hai risposto ” non ti preoccupare….” e poi ….poi mi hai richiamato a pranzo, abbiamo chiacchierato un po’ e poi il solito “a dopo”.
A dopo…sono passati 8 giorni….un sms…ed un tentativo fasullo di telefonata.
A dopo…dopo ci sono solo le tue canzoni che ascolto mentre qualche lacrima mi fà compagnia.
Forever young…bellissima…ma tu dove sei? Senza di me, senza di me accanto, senza di me nei tuoi pensieri….nulla…non esisto…
Devo pensare ad altro…pensare a qualcosa di bello.
Sotto casa mia sono fioriti gli oleandri, adoro il loro profumo.
Mi riporta indietro nel tempo. Se chiudo gli occhi ed inspiro torno bambina…nei giardini delle colonie estive, sento il calore del sole, il rumore del mare che si frange sugli scogli…ed una profondissima sensazione di pace…forever young
Non ho resistito…ho provato a richiamarti.
….il cell ha fatto parecchi squilli, ero convinta che non avresti risposto, invece ad un tratto ho sentito la tua voce, abbastanza irritata per la verità. Mi libero più tardi…tra un pò.
Quante volte hai detto così? tantissime….ed io stupida idiota che ci credevo…e ti aspettavo. Ti aspettavo, andavo in giro per far passare il tempo che mi illudevo mi separasse da te, ma non era lui …eri tu.
Riprovavo….e tu non mi rispondevi più. Talvolta il cell squillava a vuoto, talvolta l’avevi proprio spento, com’era facile buttarmi fuori dalla tua vita vero? Bastava spingere un tasto…ed io non esistevo più.
So’ cosa diresti se potessi leggere questo scritto: diresti “stai parlando al passato” per farmi sentire colpevole, come se fossi io a dare la sentenza finale. Hai fatto anche questo…si…sei riuscito a farmi sentire in colpa anche di rendermi conto che non mi ami.
Perchè non riesco, perchè non voglio lasciarti fuori dalla mia vita?
vado avanti…adesso non stò piangendo.
….. vado avanti navigando e naufrando sempre in alto mare,
restando a galla però, sarà che forse saremo inaffondabili chi lo sà?
.e allora ancora navigando e naufragando sotto al temporale
restando vivi però, sarà che forse saremo invulnerabili – hai visto mai – magari puo’ succedere….
..e allora avanti navigando e naufragando fino a che c’è il mare, in buono stato però, sarà che forse saremo inossidabili chi lo sà.
e avanti tutta navigando e naufragando vecchi marinai che non si arrendono mai sarà che forse saremo irriducibili…
c’è chi predica – c’è chi razzola – c’è chi dice non lo faccio mai più
tutto inutile …siamo fatti così
a cent’anni no…a cent’anni non si sbaglia più!
sai mv?? non sto’ piangendo…canto!!!si, canto ….cantooooooooooooo
Partecipare….dalle stelle alle stalle.
PARTECIPARE
Partecipare è capire insieme
il posto che mi spetta nella creazione,
per amare gli altri, a qualsiasi prezzo e malgrado tutto.
Partecipare è credere insieme,
al di là di ciò che si tocca e si vede,
per sperare insieme oltre ogni speranza,
per servire insieme senza privilegi,
per andare avanti senza nostalgia,
e con gli occhi aperti a domani.
Partecipare è testimoniare insieme
qualcuno che ci supera e ci precede,
e pregare insieme il Padre comune
che stà nei cieli e nel cuore di tutti,
per giocare insieme nella verità delle cose
che ci sono donate, per gioire insieme
della natura e della vita che cresce.
Partecipare è accogliere ogni volto come
un sacramento, per ascoltare ogni voce
che è vibrazione del mistero,
per discutere nel rispetto di ognuno,
ed imparare il tanto che non sò.
Partecipare è trovarsi ogni giorno
al punto giusto per ricevere gioia,
per donare con impegno.
dalla rivista “GRANELLO DI SENAPE”
Per me…Partecipare è entrare nelle vite altrui
in silenzio, in punta di piedi…come in un sontuoso santuario,
oppure nella miseria di una baracca in una bidonville…
con il rispetto che dobbiamo ad ogni vita diversa dalla nostra.
Partecipare è condividere e avere gratitudine:
grazie Max….per la felicità che mi hai regalato ieri.
quante serate in chat….te le ricordi Max?
quanto dolore abbiamo condiviso…quanta rabbia…
quanta voglia di mollare tutto in questo mondo freddo,
pieno di gente che corre corre e non vede, non vuol vedere chi ha bisogno di amore di comprensione e di sentirsi dire un semplice TI VOGLIO BENE ANCHE SE SEI IMPERFETTO COME SEI.
tante tante volte ti dissi non arrenderti…
vedrai…c’è una donna anche per te, una che capirà quanto vali.
l’hai trovata…spero per te che sia per molto tempo…perdonami se non riesco più a dire per sempre.
Non ti nego che ho sorriso quando lei mi ha detto che era gelosa di me, ma che ora che mi ha conosciuta mi ha trovata simpatica e vuole che diventiamo amiche.
sai perchè sono così felice???
perchè con te ho avuto ragione, volerti bene non è stato uno sbaglio o una perdita di tempo come dicevano loro, mi dai la forza di continuare ad essere ciò che sono, a credere in ciò in cui credo.
Tutti mi dicevano di lasciarti stare…che eri una causa persa,
un fallimento del mondo…uno con la testa fuori posto…uno che nella società di oggi doveva solo finire emarginato perchè “debole” e i deboli…a questo mondo devono sparire..soccombere.
Mi ripetevano “perchè sprechi il tuo tempo? perchè stai male per lui?lascialo stare…”
quello è matto mi dicevano (forse un po’ avevano pure ragione…
ancora mi devo vendicare per quella volta che in chat scrivesti che il tuo hobby era lavarmi i perizoma…che matto che sei!!)
ricordo le liti…le risate…i momenti intimi di confidenze particolari….
Nessuno capiva perchè io…una con la testa a posto, una piena di gente che mi voleva bene,una che amava la vita perdeva tempo con uno che soffriva come un cane e stavo male per te, piangevo per te…addolorata dalla sensazione di impotenza quando non riuscivo a farti stare meglio.
Passavo il tempo ad ascoltarti, a lasciarti sfogare, facendoti sentire che c’era qualcuno che ti ascoltava,…solo questo.
Mi domando se è possibile che ci siamo dimenticati cosa vuol dire AMICIZIA, AFFETTO, AMORE per far posto nel nostro cuore ai nomi delle località di vacanze, alle marche di abbigliamento alla moda, agli ultimi modelli di cellulare e impianti video e stereo?
Grazie Max….oggi non mi sento così stupida, così buonista (mi viene detto come un rimprovero)… e mi dispiace per chi non comprende come riesco ad essere così felice per te.
e poi…lui l’altro ieri mi ha detto: “di solito con una vita come la tua si diventa cattivi,egoisti e cinici, si pensa solo a se stessi….tu, come fai ad avere così tanta umanità?”
Non lo sò…certo è che talvolta è un peso difficile da portare,
ogni ingiustizia ti ferisce nel profondo dell’anima e vacilli…sempre più debole.
ed infine….grazie a chi mi ha scritto post e mail (smack)….ed anche a chi non mi ha scritto ma mi ha pensato un pochino.
Vi voglio bene…anche se sono come sono…una nessuna e centomila, dalle stelle alle stalle.