ieri notte mi domandavo cosa mi avrebbe portato questa giornata.
Mi ha portato tanto.
Tanto per cominciare, visto che è meglio dare che ricevere…, mi sono regalata una piccola serie di messaggini alle mie amiche più care alle quali mi piace far sapere che sono nei miei pensieri.
Ma la sorpresa più “sorprendente” della giornata è stato MV.
Quest’uomo non finirà mai di stupirmi.
Stamattina ho mandato anche a lui un sms…dettato dal solito avvenimento di ieri sera…ovvero: dopo una brevissima conversazione mi dice richiamami tra 15 minuti. Immaginavo come sarebbe finita…ho riprovato e non mi ha più risposto.
Stamattina gli ho scritto che inizio a sospettare che lui sia in realtà una talpa che un sortilegio ha trasformato in un essere umano…altrimenti non sarebbe così abile con le buche.
Ore 09.57…il cell vibra…un sms.
MV:Quando il buio spezza i raggi del sole….- è arrivato il momento di accendere la candela della speranza cercando di non sbagliare la strada
Tra una cartaccia e l’altra, una pratica e l’altra mi arrovellavo … chiedendomi il significato profondo di questo mess.
Pausa pranzo: impossibile aspettare oltre. Ti ho chiamato ben tre volte…un attacco acuto di nostalgia di te e necessità di chiarimenti(pensare che ti avevo sentito ieri sera)..ma di nuovo nessuna risposta.
..pensavo fosse finita qui…che come al solito dopo uno sprazzo di sole…saresti di nuovo scomparso a tempo indeterminato…invece..resta di stucco è un barbatrucco!!!
Hai provato a richiamarmi verso le 16.00…e poi stasera mi hai cercata di nuovo.
Mi hai riempita di buoni consigli…avevi voglia di parlare con me…mi hai anche chiesto di F….titubante te ne ho parlato, mi hai detto che il messaggio era dedicato a me…un monito a scegliere con cautela la mia nuova strada.
e cosa più meravigliosissima di tutte…mi hai detto:
sei stata…anzi sei ancora una delle persone più importanti della mia vita.
Lo sò che sembra impossibile che capiti questo tra due persone che si sono viste per un tempo totale di 3/4 ore in quasi tre anni…ma…sarà che come hai detto tu io ho un grande cuore, sarà che sappiamo vedere oltre…non sò.
Sento, sò con certezza che mi vuoi veramente bene.
E sò cosa provo per te…e le tue parole di stasera mi dicono che sono riuscita a fartelo capire.
Ti sono immensamente grata per ogni istante…bello e brutto.
Per ogni sorriso…per ogni lacrima, per tutti i pensieri che hai condiviso con me, per tutti i consigli che mi hai dato, per i momenti stupidi e per quelli tragici.
Ogni volta che ti penso…un concetto filosofico mi torna in mente: ich et nunc.
Io ti amo nell’ “ich et nunc” .
Noi non abbiamo avuto secondo la mentalità comune un nostro spazio o un nostro tempo…ma abbiamo comunicato tanto, con parole e con silenzi.
Per dirla con parole di Erich Fromm: “…l’esperienza dell’amore, della gioia, dell’intuizione e della verità non si verifica nel tempo, ma nell’hic et nunc. E l’ich et nunc è eternità, vale a dire “atemporalità”.”
Un giorno forse la vita ci porterà lontani…ma oggi ti ho sentito…ti ho sentito dentro…con le nostre domande, le nostre malinconie…ho sentito il tuo cuore battere con il mio nel mio petto…come siamo strani.
Mi hai anche raccontato della ultimissima nuova entrata…mi hai detto che mi somiglia. Un groppo in gola di gelosia…ma è passato quasi subito, sono troppo felice di sentirti sereno.
Ti amo adorabile e terribile dolce uomo.
poi…mi hai richiamato di nuovo…solo per dirmi che mi volevi salutare.
IL mio cuore quasi esplode nel petto tanto è gonfio di gioia.
è proprio vero…solo chi ha avuto fame apprezza anche un singolo granello di riso.
Ho passato giorni e giorni nell’attesa spasmodica di un tuo cenno che non arrivava…ed ora mi godo ogni singolo istante che stai con me.
si..ho sempre paura che sia l’ultimo…che tu possa sparire dalla mia vita come sei apparso…così come un miraggio…ma nulla potrà mai cancellare la pienezza di vita che mi hai dato.
se potessi….vorrei realizzare questo sogno:
io e te…una spiaggia, un tramonto di quelli che ti piace fotografare e che mi hai mandato…seduti sulla sabbia in silenzio ad ammirare il mare….se potessi…se…
Se tu dovessi arrivare d’autunno,
caccerei l’estate
come la massaia caccia la mosca,
con un piccolo sorriso e una smorfia di sdegno.
Se potessi rivederti fra un anno,
dei mesi farei tanti gomitoli –
che riporrei in cassetti diversi,
per paura che i numeri si rifondano –
Se solo fosse questione di secoli, d’attesa,
li conterei sulla mano, sottraendo,
fin quando non mi cadessero le dita
nel paese di Van Dierman.
Se fossi certa che oltre questa vita,
la mia e la tua saranno –
la butterei lontana, come una buccia, la mia –
e sceglierei l’eternità –
Ma ora – incerta della durata di questa –
che a metà si pone,
come un pungolo la sento, un’ape folletto –
di cui non sai – quando pungerà.
(1862 – Emily Dickinson)
Ho ritrovato pace nella mia vita…perchè accetto questo amore senza ieri, senza domani…solo attimi di presente. Non combatto più con me stessa per avere di più o per cercare di farti uscire dalla mia vita.
C’è chi dice che sono una debole…che mi tratti male, che dovrei dimenticarti…ma non capiscono che non posso perderti, sarebbe come chiedermi di staccarmi un pezzo di cuore.
ti amo….