filastrocca


mi sento strana..molto strana in questi giorni (tanto per cambiare)
avrei voglia di scrivere tutto…e niente.
per la testa ho una filastrocca…Piccola freccia gira per casa canticchiandola da alcuni giorni
e mi è piaciuta da subito, note gentili,…una dolce nenia.
Un filastrocca stupidina come recita un verso…sembra che l’autore abbia preso tante sfaccettature della vita…
come un pittore che divertendosi immergesse il pennello in ogni colore della sua tavolozza , e poi schizzasse sulla tela solo una piccola goccia…e poi avanti così, colore dopo colore…
dice tutto e niente…come quello che c’è nella mia testa adesso.
E poi..a parte il fatto che mi piace…riportandola qui…posso rileggerla tra tanti anni…
e magari…risentirò nell’aria una piccola dolce voce che intona le strofe…e chissà…
un sorriso si farà spazio tra le tante rughe mentre una lacrima scenderà al ricordo di questi giorni…
giorni pieni di tutto e…pieni di niente.

FILASTROCCA DELL’ALTRO IERI

Filastrocca dell’altro ieri
non ricordo se tu c’eri
ma ricordo perfettamente
che non ricordavo niente.

Filastrocca semiseria
che ci parla di miseria
che ci parla di dolore
che ci parla anche d’amore.

Filastrocca stupidina
sono qui da stamattina
ho mangiato pane e sale
mi sa tanto che sto male.

Filastrocca straordinaria
oggi ho visto un mulo in aria
era un mulo un pò distratto
non si sà com’abbia fatto.

Filastrocca infreddolita
mi si gelano le dita
mi si gela anche un po’ il cuore
sono qui da troppe ore.

Filastrocca innamorata
la guardavo se n’è andata
se n’è andata via correndo
se mi sbrigo la riprendo.

Filastrocca dell’altro ieri
non ricordo se tu c’eri
ma ricordo perfettamente
che non ricordavo niente.

blog… pennellate di ricordi, da custodire per non dimenticare mai.

…eppur si muove…


…eppur si muove.
c’è stato un periodo che MV mi “apostrofava” sempre con questa famosissima frase…senza spiegarmi cosa Lui intendesse esattamente dirmi.
E’ una sua specialità il chiaroscuro… tutto ciò che deve essere interpretato….ciò che non è limpido alla vista ma è suscettibile di interpretazione libera.
L’ultima volta che ho avuto il piacere di parlare con Te…parlare ovviamente per me è Parlare…non sentirmi chiedere come venerdì “sei tu che chiami con l’anonimo?” due parole…tanto per aver chiaro che…tu sei sempre tu, dicevo, l’ultima volta mi hai parlato mi hai detto che dovevo ascoltare Laura non c’è…parole per me.
bhè…gli ho dato almeno tre interpretazioni diverse…ma…tanto sò che mi potrò ritenere fortunatissima se avrò il piacere di parlare di nuovo con te fra x giorni…quindi…ricevere chiarimenti sarà molto improbabile.
ed io?
io…forse non sono più io…ovvero non sono più quella che ti piacque tanto tempo fà,…anzi sono quasi certa che oggi non ti accorgeresti neppure di me.
Mi guardo…stavolta non allo specchio (a quello ci ho rinunciato) ma dentro.
Mi vedo…vedo il mio cuore.
sai…è diventato più grande.
molto ma molto più grande.
e poi cos’altro?
bhè…non posso vantarmi di caratteristiche precise…non ho questa fortuna.
Le mie colleghe dicono che sono una bilancia “sbilanciata” ..ovvero oscillo da tutte le parti, non resto mai ferma…e questo mi dà mille ,ops – tanto per rimanere in tema con il blog – centomila modi d’essere diversi.
e poi…se ripenso alla mia vita…penso sia normale che io sia un po’ anormale.
hehehheh…adesso quando parlo con le mie colleghe premetto “sul mio pianeta”…tanto per dire che viviamo in due mondi diversi, io su uno tutto mio…come il famoso Piccolo Principe e tutti gli altri su questo.
forse sono un po’ stanca di sentirmi ripetere che sono diversa…che ho un modo di ragionare tutto mio…e ripenso ad un vecchio adagio
“Ciò che ti rende unico è anche ciò che inevitabilmente ti condanna alla solitudine.”
allora….sola in verità non sono.
tanta gente che mi vuole bene…che non disdegna passare una serata con me, diciamo che sono una buona compagnia…e poi…di recente con me non ci si annoia (ho un sacco di cose da raccontare).
Ho riletto il mio primo post…sembra quasi che non sia passato un anno.
anche allora pensavo che con Te fosse finita…non c’eri mai..e Tu sai com’è finita.
Scrissi che volevo imparare ad amarmi.
Non credo di esserci ancora riuscita…anzi.
Anzi tutti coloro che mi vogliono bene direbbero di no.
Sono sempre l’ultimo dei miei pensieri…prima di me c’è il resto del mondo.
ma come allora…anche oggi capisco che così non và.
nota positiva ma in realtà non sò realmente quanto…è che non piango quasi più.
alterno momenti di cocente disillusione permeata da uno strano dolore a momenti nei quali vorrei brillare come una stella…illuminare il mondo con un immenso sorriso insomma.
Eventi che dovrebbero essere dolorosi…mi colpiscono in profondità, mi fanno restare per un attimo intimamente accasciata…ma poi mi rialzo..e nella mente un pensiero: “nessun dolore”
o meglio…un malessere diffuso…una sorta di tristezza intima…qualcosa che si distribuisce in tutta l’esistenza come se fosse un’onda ad urtare contro una corazza…non penetra…ma avvolge il tutto.
conoscendoti sapevo che non era altissimo il rischio che tu venissi a leggere…chissà..magari lo farai una sera che non hai altro da fare…oppure (se sono fortunata) una sera che chissà quale evento ti riporterà alla mente i nostri momenti belli, forse più che belli…sarebbe giusto chiamarli buoni, ma anche immaginandolo…constatare che non l’hai fatto un po’ mi fà dire “cosa ti aspettavi? il miracolo? ha ragione lui…sei proprio scema.”
Tu sei stato la cosa più Buona che potesse capitare nella mia vita…te l’ho scritto in uno dei tanti sms che non sò se ti è mai arrivato:
“sei un dono di Dio per me…” sei il pensiero che mi dà la spinta e la volontà di migliorarmi sempre, grazie con tutto il mio cuore, foverer”
sai…talvolta penso che dovrei arrabbiarmi con Te, cercare di dimenticarTi…ma se malauguratamente dovesse capitarmi sarebbe come creare una voragine nel mio cuore.
ma…c’è una parte di me che si ribella.
una parte di me urla che devo ricominciare a vivere.
una delle centomila me…cerca di spezzare queste catene che legano il mio cuore…..cerca in tutti i modi di liberarsi.
una delle centomila me vorrebbe tornare azzurra…bella…sorridente nell’anima.
sorrido pensando a chi mi trova simpatica…quando dentro mi sento una senza vita.
ma sono stanca di questo.
devo trovare un modo per continuare ad amarti…ma devo riprendermi la mia vita…
riprenderla veramente…anche per Te
ci ho provato…ma tu..
TU sei il sale
Tu sei il sole che illumina i giorni altrimenti grigi
TU sei la pioggia che torna dopo giorni di siccità
Tu sei un papavero in un campo di margherite
Tu sei TU…
ma …io non voglio più vivere all’ombra di una tua parola…non è giusto nei confronti dell’unica vita che Dio mi ha concesso di vivere.
ripenso ad una scena di una sit-com che ho visto sabato mattina, riporto qui lo scambio di battute tra i due protagonisti della scena:
A- ho paura del dolore
B- il dolore che un aspetto della vita…ma tu vedi solo quello
tu credi che il dolore ti elevi…ma in realtà ti rende unicamente più solo.
e la solitudine….è una strana dimensione nella quale non sò muovermi… mi affascina e mi spaventa nel tempo stesso.
bhè..un fiume di parole che vuol dire tutto e niente, pazienza.
scriverò qualcosa di intelligente, simpatico o bho’… un’altra volta.
ma…eppur di muove…
qualcosa stà cambiando…la notte lascia il posto al giorno e viceversa…
…ogni giorno ed ogni notte uguali e diversi.
smack

.


…mi sentivo stranamente bene stasera…ero riuscita a scrivere qualcosina…ma percepivo qualcosa di …bhò…come una brezza che soffiava fastidiosa da qualche parte dentro me.
sentivo covare quella stranissima sensazione di inquietudine che ormai conosco, preludio a momenti più tristi.
E su questo terreno fertile presente nel mio cuore…piccole, banali avversità si sono ingigantite…ed ora mi ritrovo a leggere e rileggere un sms ricevuto stamattina..un sms che mi aveva messo addosso un velo di tristezza.

“Qualche volta vorrei davvero volare via…dove i cieli sono tiepidi e azzurri.”

pensavo a chi me lo ha scritto…una persona alla quale mi sento legata per non si sà bene quale motivo, una sorta di “simpatia” innata.
Non ho potuto rispondergli…non abbiamo contatti così profondi e costanti, ma mi sono trovata a chiedermi cosa può essere accaduto che gli abbia portato questo vago stato di sconforto.
chissà…
anch’io adesso vorrei volare via…
andare verso il mare…verso orizzonti che non si vedono …
Ma volare via perchè? per fuggire da cosa? si può volare via da se stessi?
Mi rendo conto che sono io quella che cova qualcosa che non và…
momenti strani nei quali mi sento infinitamente sola, per una solitudine che talvolta sembra quasi mi procuro da sola.
è una sensazione che ti prende allo stomaco…sai che passerà…ma adesso c’è.
guardo le mie mani…non sono particolarmente belle o curate…sono mani semplici.
mani che sanno lavorare, accarezzare con dolcezza, sanno impastare, sanno ricamare, sfogliare un libro.
ecco…in questo momento mi sento un pò meno sola…le mie mani possono aiutarmi a fare mille cose.
cose buone…ed ecco che un sorriso torna sulle mie labbra…un sorriso regalato da un pensiero felice.
come sempre trovo la felicità in piccole cose…c’è tempo per volare via.
buona notte a tutti… un pensiero felice:
la vita è un battito d’ali di mille colori.
smack

tempo per ascoltare

fermata dal blocco del traffico…cosa c’è di meglio che approfittarne per scrivere tranquillamente dei pensieri?
approfittare di una pausa nello scorrere frenetico del tempo…
una pausa obbligata…che mi fà riflettere sulla dimensione tempo.
sempre di corsa…per fare mille cose, quelle che “devi” fare, e per non trascurare quelle che “vuoi” fare…come scrivere qui.
raccogliere i pensieri…e scrivere quello che passa per la testa.
leggo dei blog stupendi…parole che incantano, scorci di vita che mi fanno pensare regalandomi grandi sensazioni.
io scrivo di getto quasi sempre..per non dire sempre. Talvolta rileggendo mi dico che potrei scrivere meglio, discorsi più interessanti… ma mi rispondo che in fondo bello o brutto…con errori o pensieri sciocchi… questa sono io.
scrivo spesso testi di canzoni…ho letto in qualche commento che è stupido…
ma “io sono” anche le canzoni che ascolto, le emozioni che la musica mi dà
“io sono” le poesie che leggo, i libri che divoro, le amiche che incontro…
insomma tutto ciò che vivo.
e vorrei vivere di più…
allargare i miei giorni…e non allungarli come disse qualcuno.
ecco…allargare il mio tempo.
tempo…
un fine settimana per andare da MV, vederlo con i miei occhi, sorridergli …e magari lasciargli il regalo che gli avevo preso a Londra

due settimane di lavoro per sistemare dell’arretrato che ho accumulato
mentre piangevo e sognavo ad occhi aperti

una settimana per fare le pulizie arretrate a casa

Q.b. per farmi bella (e qui ce ne vuole parecchio…)

una giornata da passare interamente con piccola freccia in un parco…giocando all’aria aperta

ore per guardare il cielo… di giorno godere della luce che filtra tra i rami degli alberi, la notte lasciarmi cullare dalla dolcezza della luna e dalla gioia delle mille stelle …

attimi per sentire il rumore del mare ed il frusciare del vento…

tempo per capire quello che è accaduto nella mia vita,
tempo a volontà per ascoltare chi mi vuol parlare…

oasi di tempo come…

se un temporale ti ha fermato sulla strada in qualche posto in cui nessuno passa mai
se un improvviso arcobaleno ti fà quasi pensare che quella è la firma di Dio
ascolta il tempo asciugare l’erba – senti cantare il sole

ascolta i vecchi che hanno voglia di ballare
e sopra un ponte le bugie di un pescatore
e le domande di un bambino appena nato che crede a qualunque risposta gli dai

ascolta l’uomo e le sue distanze
la fame e le speranze

metti col traffico dell’aurora
senti nell’aria la primavera
ascolta guarda respira
senti la gente svegliarsi piano
fare l’amore anche con nessuno
ascolta quello che siamo
– quanto odiamo – quanto amiamo
quando lo stadio spegne i fari e và a dormire
ascolta i sogni che la gente porta via
se la ragazza tra la pioggia e il marciapiede
ti insegna la sola canzone che sà
ascolta l’acqua e la sua memoria
l’uomo e la sua miseria
ascolta quello che hai dentro al petto
e che non hai mai detto
prima di metter le mani addosso a chi ti ha solo capito male
ascolta dentro te stesso
senti pregare chi non ci crede
e le poesie di un carabiniere
ascolta…fatti stupire cambiare guarire

ascoltare il tempo
desiderare il tempo …
per vivere e non solo per respirare
…e poi un po’ di tempo da regalare
a chi ne ha bisogno per dire un grazie dimenticato
per dire un ti voglio bene.
tempo…per ascoltare.

coraggio

rieccomi qui.
solo pochi attimi per scrivere che ho avuto coraggio.
Ti ho dato l’indirizzo del blog…e mi è costato tanto dartelo.
è da molto che me lo chiedi ed io … ho sempre evitato.
paura…paura di scoprirmi.
ma ci pensavo, ogni volta che temevo fosse l’ultima mi chiedevo perchè
non ti avessi fornito la chiave dei miei pensieri.
Non che io sia certa che verrai a leggere qui…ma anche se la certezza assoluta manca, le probabilità sono alte.
Mi chiedo cosa penserai di me dopo aver letto qui tutte le cose che non ti ho detto.
bhe’…coraggio.
coraggio o ….tanto non c’è più nulla da perdere?
Il motivo che mi ha spinto a dirtelo è che vorrei che tu mi capissi davvero, o meglio, mi conoscessi davvero, luci ed ombre…ecco il mio “the dark side of the moon”.
mi sento infinitamente in debito per tutto ciò che mi hai dato e …anche se io avrei voluto ricambiare…ad un certo punto…mi hai chiuso fuori.
bhe’….qui ci sono tanti dei miei pensieri…non tutti, ma abbastanza.
qui mi sono rifugiata quando stavo molto male…o mi sono lasciata andare a momenti di gioia (rari questi ultimi per la verità)
ricordi quando ero “azzurra”? sembra un milione di anni fà.
mi chiedo se qualche angolo di cielo è rimasto dentro me…se le nubi spariranno prima o poi spazzate da una forte raffica di vento.
ultimamente non fai che ripetermi che stò sbagliando…che un giorno capirò quanto sono stata stupida.
sai…talvolta me ne rendo conto da sola.
ma….non chiedermi perchè…mi sento come una piccola barchetta che era stata per una vita ormeggiata in un piccolo porto sicuro…sembrava che il mondo iniziasse e finisse lì.
invece no. solo che non sò più dove andare…o perchè.
prima tutto aveva un senso…ora…i miei traguardi mi sembrano irraggiungibili…e pensare che volevo solo una famiglia…
una Famiglia completa con la F maiuscola.
volevo solo sentirmi finalmente parte integrante ed accettata da persone che mi volevano bene…un uomo che mi amasse e tanti bambini da coccolare ed amare, tu lo sai bene,…meglio di chiunque altro.
Mi chiedo se ciò che leggerai ti farà rimanere sbalordito “incontrando” una persona che non conosci…o se invece penserai di aver sempre capito tutto di me, come sostieni ogni tanto.
certo è che abbiamo parlato tanto noi…purtroppo ad un tratto, è vero, tu me ne rimproveri…ed è la verità…io ho iniziato unicamente ad ascoltare.
Parlavo con te qui…o attraverso sms…o mail che tanto non ti arrivavano, alle quali cmq non rispondevi.
ripenso a quando il tempo non ci bastava mai….ore di notte trascorse insieme davanti ad un monitor anche fino alle 3.00…
e i pranzi saltati? io che dicevo a te che dovevi mangiare e viceversa…ma del cibo non importava a nessuno dei due.
“quasi città” , “Laura non c’è”…ne dobbiamo parlare.
perchè ogni volta ho paura di non poterlo fare?
perchè ogni volta che mi rispondi…mi sembra un miracolo?
perchè…sentirti è qualcosa di indescrivibile?
….perchè….
perchè!

mi hai detto………

tante cose sono avvenute in questi giorni nei quali non ho scritto nulla di me…di MV…della mia vita insomma.
tante cose.
Momenti belli e momenti terribili, come stanotte.
ne scriverò….in questo periodo ho anche problemi per la connessione da casa…è difficile, ma non posso perdere i ricordi di questi giorni così importanti.
oggi…..
ore 13.10 circa
MV mi hai detto ciò che avrei voluto sentirmi dire …come mai però non mi sento felice ma è come se avessi un masso sul cuore?
Penso che sia qualcosa che ogni donna dopo aver vissuto/non vissuto un rapporto come il nostro…vorrebbe sentirsi dire…perchè non mi sento felice?
Grazie per avermelo detto…
grazie per avermi detto che ieri sera pensavi a me dopo ciò che ti ho confessato…e ricordavi le parole di questa canzone…la stessa che mi dedicasti tre anni fà…
abbiamo entrambi creduto nel sogno…tu dici di esserti svegliato, io forse non vorrei svegliarmi mai…in realtà ho già scelto di farlo da tempo ormai.
mi hai promesso che ci vedremo, ci vedremo presto…ti aspetto…ti aspetto.

Innamorati sempre innamorati mai

Innamorati sempre, innamorati mai,
ma un’amica è un bel compagno
nel momento del bisogno.
Quando sono a pezzi cerco solo te,
che non so se sei una donna
o un amico con la gonna, e non so mai
che sentimenti scegliere
quando ti stringo forte.
Innamorati sempre, innamorati mai,
e anche tu mi cerchi spesso
se ti crolla il mondo addosso.
Te lo dico sempre, non mi ascolti mai
che ci credi troppo presto,
ma sei bella anche per questo, credimi
anche gli errore servono,
anche gli amore scemi,
vivi.
Resta così, non stancarti di te,
dai retta all’istinto fintanto che c’è,
meglio ogni giorno sbagliare un amore
che chiudere il cuore al primo dolore.
E intanto chissà, prima che imparerai,
di quanti fantasmi ti innamorerai
per ogni emozione che esce di scena,
c’è sempre un ricordo che vale la pena
e ad ogni addio ci sono sempre io.
Innamorati sempre, innamorati mai,
sempre pronti a prender fuoco,
ma ci dura sempre poco.
Ci vogliamo bene, come due fratelli,
anche se a dormirci accanto,
non restiamo mai tranquilli e siamo qui,
lontani e vicinissimi,
come la notte e il giorno,
vivi.
Resta così non stancarti di me,
sarà confusione che provo per te,
ma più della pelle e più in la dell’amore,
un angelo amico è quel che ci vuole.
E intanto chissà, quante volte cadrai
e per quante volte mi consolerai,
avremo nottate per piangerci addosso
e per mille volte faremo lo stesso,
ma intanto poi ci siamo sempre noi.
Innamorati sempre, innamorati mai.

grazie angelo mio.

bambini…pensieri alla deriva


Bambini innocenti.
Oggi si muore di fame, anche in Italia, anche nelle grandi città, nelle tristi periferie che ruotano intorno ai cuori pulsanti.
Eleonora, che bel nome. Scommetto che era anche una bella bimba, o meglio avrebbe dovuto esserlo.
Invece?è solo un corpicino deturpato dalla fame.
?c’è chi mi dice che penso troppo, forse è vero.
Da quando ho letto la notizia…nella testa si sono accavallati mille pensieri, mille ricordi sono riaffiorati impotenti alla mente, piccoli riferimenti come flash che illuminano angoli bui, ora questo, ora quello..il comune denominatore sono i bambini e la povertà.
Bambini protetti, amati e bambini dimenticati, non protetti.
La prima sensazione è stata la rabbia.
Rabbia contro tutto e tutti, come mi accade di solito.
Quella rabbia che ti fa dire che fa tutto schifo, che fa bene la natura a tentare di spazzare via quest’umanità che non ha nulla di umano.
Mi è tornata in mente una pubblicità radiofonica, era spettacolare nella sua semplicità.
Elencava vari tipi di animali…mi pare fossero:
Cane: tump tump tump tump
Cavallo: tump tump tump tump
Coniglio: tump tump tump tump tump
Uomo:
….di ogni animale si sentivano registrati i battiti del cuore, quando invece toccava all?uomo – un silenzio ingigantiva il ricordo dei battiti appena ascoltati – come a dire che l’uomo non ha cuore.
Pensando ad una bimba di poco più di anno che muore di fame mentre c’è tanta gente che butta il cibo e fa diete dimagranti, si, ho sentito anche il mio cuore perdere un battito per la rabbia.
Ingiustizia..mi sono per l’ennesima volta tornate in mente quelle parole sussurratemi ormai tanto tempo fa: devi imparare ad accettare l’ingiustizia in questo mondo ingiusto.
E’ difficile, non ci riesco.
E soprattutto non voglio farlo.
Non voglio che il mio cuore si indurisca di fronte a queste notizie.
Siamo usciti stasera, ero profondamente triste.
Guardavo le persone che mi passavano tranquillamente accanto ed avrei voluto urlare loro:
bhè??? Non lo facciamo domani un minuto di silenzio per una bimba innocente?
Una bimba che forse ormai neppure piangeva più talmente si era indebolita?
Chi piangerà per lei? Chi osserverà un rispettoso silenzio? Chi pregherà?
Poi ho ripensato alle parole di una donna udite al telegiornale, una che viveva nello stesso quartiere della “famiglia” della piccina:
? la colpa non è del quartiere, la colpa è del padre e della madre.?
Appena udite queste parole, bhè, capii e non capii.
Si, certo mi dicevo, la colpa è di tutti.
Dei genitori…ma anche di questa maledettissima società che è cieca ai bisogni dei più deboli.
E mi è rivenuto in mente un altro flash:
mercoledì, pausa pranzo.
Avevo deciso di fare due passi…vedere qualche vetrina.
Ad un tratto appoggiato al muro di un palazzo vedo un uomo, un anziano.
Era praticamente chino su questo muro, il volto nascosto, il corpo piegato.
L’osservai per qualche istante, ero indecisa sul da farsi, la scena era immobile, l’unico a muoversi era il cagnolino che quell’uomo teneva al guinzaglio.
Sospettai che quell’uomo stesse male, potevo farmi i fatti miei, ma non si può solo parlare, si deve in qualche modo agire.
Mi avvicinai, lo toccai sulla spalla e gli chiesi se si sentiva male.
Si voltò, aveva il volto rigato di lacrime e cominciò a parlare, una cascata di parole.
Forse avrei preferito non capire quel che mi diceva ,invece capii.
Non stava male, era solo precipitato in un attimo di disperazione nella solitudine.
Lì..vicino alla metrò,con un sacco di gente che passava indifferente, lui piangeva perché i soldi non gli bastavano per arrivare a fine mese con la pensione…biascicava parole a lui chiare, a me un po’ meno, l’affitto, le bollette, la pensione.
Non mi conosceva affatto..ma mi parlava dei suoi problemi..della sua incapacità di “andare avanti”
A quel punto si è avvicinato un’agente della sicurezza della metrò, gli ha chiesto se voleva andare a sedersi, se si sentiva male,ma lui ha detto di no, che stava bene, era stato solo un attimo.
Purtroppo dovevo tornare al lavoro..non sapevo cosa fare. Bhè, gli ho dato qualcosa, un gesto che avevo paura rifiutasse, ma non l’ha fatto, magari con quei pochi spiccioli poteva dar da mangiare al cagnolino. L’ho salutato dicendogli “?si faccia coraggio, sono tempi duri per tutti…” e mentre dicevo così pensavo a tutte le persone con le quali parlo, tutti a lamentarsi che il costo della vita è raddoppiato.
Anche i genitori di Eleonora avranno avuto i loro bei problemi a sbarcare il lunario, non lo metto in dubbio.
Ma ho ripensato ad un uomo..un uomo che per i suoi figli ha venduto prima il suo sangue, poi il suo scheletro.
Si: il suo scheletro. In India esiste il commercio delle ossa umane .. bhè non siamo poi molto distanti dal film di Alberto Sordi che metteva in vendita un occhio, almeno le ossa le prendono dopo che sei morto.
Insomma, quella madre non aveva proprio trovato il modo di dar da mangiare alla sua bimba?
..cavoli…ok…non avrei mai creduto di poterlo pensare, ma avrebbe anche potuto fare di tutto, se proprio proprio per nessun motivo avrebbe potuto trovare un lavoro, se nessuno le porgeva una mano per aiutarla..poteva chiedere la carità..rubare…prostituirsi…insomma, cavoli, non mi vergogno di scriverlo…io avrei dato via la mia vita in tutti i sensi per nutrire mio figlio…Dio mio…ma ci rendiamo conto?? Le è morta di fame sotto gli occhi, a me pare impossibile che possa accadere una cosa del genere in questi tempi.
Ma..ho ripensato ad una notizia di ormai tanti anni fa, anche questa sembra impossibile, ma accadde, ed è scolpita nella mia mente a lettere di fuoco.
Non potrò mai dimenticare la vicenda: una bimba di circa un anno…morta dopo un’intera nottata di sevizie perché uno zio aspirante mago aveva detto ai genitori che la bimba piangeva perché era “indemoniata”.
Quindi, con il consenso dei genitori ed alla loro presenza, trascorse un’intera notte a martorizzare quel povero corpicino per esorcizzarlo affinché il “diavolo” lasciasse la bimba.
Invece ad andarsene fu il suo respiro innocente.
Innocente..innocenti
O quella volta che si parlava dello scandalo del mercato del sesso con dei bambini, una registrazione telefonica nella quale si parlava di una compravendita: una bambina…un ricco industriale acquistava un giocattolo (la bambina!!!) per i suoi giochi, per il suo divertimento.
Nella registrazione si sentì chiedere se poteva infilare dei chiodi nei capezzoli…gli risposero di si.
Chiese preoccupato cosa sarebbe accaduto se “il giocattolo” si fosse rotto mentre lui si divertiva.
Gli risposero di non preoccuparsi….chi si preoccupa di un bambino/a dimenticato?
E quando si parlò del quartiere povero di Napoli? Avevano arrestato il bidello di una scuola,i bambini si facevano fare foto erotiche per racimolare qualche soldino per i giocattoli che i genitori non si potevano permettere.
E poi il lavoro minorile….questa notizia è un’ANSA dell’11 giugno dell’anno scorso:
Un bambino su sei e’ oggi vittima nel mondo del lavoro minorile.
Lo denuncia l’Ilo, l’organizzazione internazionale del lavoro.
In occasione della terza Giornata mondiale contro il lavoro minorile,
l’Ilo avverte che il fenomeno procura in tutto il mondo 22 mila morti ogni anno.
Per l’agenzia dell’Onu, sono 246 milioni i bambini costretti a lavorare in tutto il mondo;
73 milioni hanno meno di 10 anni, 127 milioni meno di 14 anni (soprattutto nella regione dell’Asia-Pacifico).
© Ansa
Cosa si può fare? Cosa si deve fare?
Come impedire che questo accada?
Personalmente la cosa che voglio è non dimenticare.
Dimenticando…li facciamo morire due volte.
Dolcissima Eleonora?..ora che sei un angioletto in cielo…pensaci Tu ad illuminare qualche cuore duro, e proteggi e perdona Tua madre…io…sò che dovrei…ma oggi non riesco a farlo.
proteggiamo i bambini…loro possono solo chiederci di amarli con i loro occhi innocenti