momenti


Ci sono momenti nei quali mi sento imbecille…molto imbecille.
e tutti i miei discorsi sull’amore…mi sembrano fantasie da pivelli.
Come in questo preciso momento…ho provato a chiamarti…ed è occupato.
è già accaduto un milione di volte, non dovrei più farci caso.
Forse ci faccio caso perchè ho passato tanti, forse troppi stati emozionali con te…forse stavolta ho voglia di dire basta.
no….ho ripreso il cell in mano…ora sono le 22.32…non voglio riprovare ora.
no…non posso fare come ho fatto così tante volte nel passato.
mi metto a scrivere qui quello che avevo già intenzione di scrivere, mantengo fede al mio impegno del primo post: in questo luogo devo trovare me stessa, l’amore per me.
quindi…rimbocchiamoci le maniche e parliamo di altro…un tempo senza pensare a lui che stà parlando con un’altra.
forse sbaglio…ma stò cercando di rendere il mio sentimento per lui quanto più possibile astratto…qualcosa di etereo e inafferrabile affinchè niente e nessuno possa portarmelo via…un sistema per evitarmi il dolore di una perdita reale.
non puoi perdere ciò che non hai….sembra semplice.
ecco…non ci riesco a non pensare a te…non ci riesco, ogni pensiero convoglia verso te.
rileggo gli ultimi sms…ne parlavo prima con Mary…cerco di capirti…e mi domando cosa c’è da capire.
devo solo accettare di non essere più … per te.
come hai detto? la tua vita è out per me.
allora….cosa ti chiamo a fare? se stasera mi risponderai …sarebbe la sera giusta per dirti addio.
forse coraggio, forse stanchezza, forse…semplice capacità di vedere ad occhi aperti cosa accade tra noi.
spesso non vogliamo vedere, non vogliamo capire, non siamo pronti, ci fà troppo male.
ma stasera mi sento pronta….alla faccia delle tue belle parole: addio bisogna dirlo guardandosi in faccia.
bhè….sai….non c’è stato bisogno di guardarci negli occhi per cominciare tutto…
non c’è stato bisogno di guardarci negli occhi per dirci “TI AMO”.
perchè ora pensi che ci sia bisogno di incontrarci per dirci addio?
ore 22.41 ho provato a richiamarti…suona…non rispondi.
mi sento ancor più imbecille.
e domani non troverò più il motivo che stasera mi faceva dire “basta”
….non sò per quale misterioso motivo ogni volta che sono determinata in questo senso…non ho potuto parlarti.
Cosa ti avrei detto stasera? Ti avrei detto che non ci riesco…non riesco più a farti capire, non riesco più a comunicare…non riesco più.
22.51…stò pensando di mandarti un sms.
come posso dirti addio con un sms?
no…non ce la faccio. Me lo rimangerei in un millesimo di secondo.
e poi…cavoli…puzza di vigliaccheria lontano sei miglia.
e poi…non te lo meriti.
non te lo meriti? e se fosse quello che desideri ma non hai il coraggio di dirmelo?
e se fosse così…che fine ha fatto l’affetto che dicevi di nutrire per me?
sparito? sepolto? scomparso? perchè? cosa ho sbagliato?
22.59…non sò perchè…non lo sò.
ho riprovato di nuovo: occupato.
ok…non volevi parlare con me.
coraggio Angela…non è poi così difficile da accettare, stasera puoi farcela.
bhè? cos’è quella lacrima che stà per scendere? non essere ancor più idiota…ricacciala indietro…un po’ d’orgoglio ce l’hai o no?
non l’hai capito che non voleva parlare con te? basta.
ha cercato di fartelo capire in tutti i modi e tu…testa dura più di un masso di granito… niente.
non la vuoi capire.
ok….sei stata brava. Solo mezza lacrima…il dolore lo senti dentro.
ok…non preoccuparti, è normale.
passerà….ora devi solo trovare la stramaledetta forza di non chiamarlo più.
non ti nascondere dietro la solita scusa: e se lui avesse bisogno di parlare con me?
stupida…non ne ha più bisogno…ora ha con chi parlare, ha chi lo fa stare bene, devi solo accettarlo.
tu non servi più…lo fai solo star peggio.
23.07..riprovato ancora occupato.
mi sembra di rivivere una sera di tanto tempo fà….stessa determinazione…occupato occupato occupato…avrei voluto un solo istante per dirti Addio e sparire.
invece come avevi finito di parlare con l’altra…l’avevi spento.
quando poi mi parlasti…avevi la scusa pronta…e la mia rabbia era sbollita.
Hai ragione Tu: sembra che non abbiamo più nulla da dirci, buona fortuna, ti auguro di trovare la Tua regina di Cuori.

ricomincio da me


ricomincio da me………ma mi manchi tu.
mi manchi tantissimo tu
ma veramente tanto tanto tanto
…..continuano a rimanere tutti stupiti da quanto
tu influenzi la mia vita dopo tutto questo tempo, dopo tutto quel che è accaduto nella mia vita.
non è un modo di dire che tu mi porti il sorriso,
che sei il mio raggio di sole,
che sei il pensiero che mi dà forza ogni giorno.
giorni…non ne passa uno senza che pensi a te cento volte.
e pensare che neppure ricordo più esattamente il tuo viso…
cerco in ogni volto qualcosa che mi ricordi te, ma non succede mai.
tante notti fa ti sognai….e fu bellissimo.
mi svegliai immensamente felice.
e poi…ripenso a quando stavo male…tanto male.
angoscia, desolazione, amarezza e dolore si svegliavano con me
e con me andavano a dormire…ed una notte….non sò cosa sognai,
per fortuna non rammentai nulla.
ma E mi disse che nella notte avevo pianto e singhiozzato.
chissà cosa mi aveva portato quella notte…
stanotte vorrei addormentarmi e sognarti, sarebbe un gran bel regalo.
stò molto meglio…e voglio ricominciare a gioire per te.
ti amo scemo…ti amo tanto.
ti amo in un modo che non si può capire…non lo capisco neppure io.
ti amo come si ama il primo raggio di sole che ci illumina il mattino,
ti amo come si ama il volo di una rondine
ti amo come si ama il rumore gorgogliante di una bella risata
ti amo come si ama vivere quando sei felice.
ma scriverò presto di nuovo…dei tuoi ultimi sms…della tua mail…
insomma…delle iniezioni di adrenalina direttamente sul cuore…per poi lasciarmi di nuovo sola…sola con i miei pensieri.
Ricomincio da me…….
piano piano come se stessi nascendo di nuovo.
come se dovessi nuovamente imparare a mangiare, a bere, a camminare, a parlare, a leggere e a scrivere.
ti amo…e questo è il primo mattoncino della mia nuova esistenza: l’incomprensibile amore per Te.

Desiderata


ecco l’impronta di un sassolino trovato nelle strade della vita.
———
Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci puo’ essere nel silenzio.
Finche’ e’ possibile senza doverti arrendere
conserva i buoni rapporti con tutti.
Di’ la tua verita’ con calma e chiarezza,
e ascolta gli altri,anche il noioso e l’ignorante,
perchè anch’essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive,
esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perche’ sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benche’ umile;
e’ un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiche’ il mondo e’ pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’e’ di buono;
molte persone lottano per alti ideali,
e dappertutto la vita e’ piena di eroismo.
Sii te stesso.
Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all’amore,
perche’ a dispetto di ogni aridita’ e disillusione
esso e’ perenne come l’erba.
Accetta di buon grado l’insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la’ di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Percio’ sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita
conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsita’,
il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e’ ancora un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.

Questo testo bellissimo viene quasi sempre presentato come
“Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo”.
Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale.
In cima alla raccolta, c’era l’annotazione “Old St. Paul’s Church, Baltimore, A.C. 1692″, che è l’anno di fondazione della chiesa… da qui l’equivoco.
In realtà, sembra che l’autore di questi versi sia Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.
…1927….potrebbe essere stato benissimo il 1980 oppure il 2005…il cuore dell’uomo non è cambiato molto negli ultimi decenni.
ed io non sono molto cambiata negli anni…perchè ancora credo che
” non essere cinico riguardo all’amore,
perche’ a dispetto di ogni aridita’ e disillusione
esso e’ perenne come l’erba.”
buona notte a tutto il mondo, buonanotte MV.

desiderata (premessa)

Piccola freccia dorme….è stata una lunga giornata.
giocava con i suoi compagni di scuola e si è fratturato il radio.
si è comportato bene…non è un bambino che si dispera, affronta le avversità con serenità, magari è un pò lagnoso..ma si è mai visto un bambino che non vuole farsi coccolare?
anche stavolta al pronto soccorso ho visto qualcosa che non vorrei aver visto.
e’ arrivata con l’autombulanza una vecchietta, una donna magrissima, il corpo quasi inesistente sotto il lenzuolo che la copriva..solo gli occhi scuri spiccavano nel volto di pelle diafana ornato da una soffice corona di capelli bianchissimi, accompagnata da un’altra persona anziana.
vicino a me c’era una ragazza, parlava al cell e si lamentava dei lunghi tempi d’attesa (in effetti per uscire da lì con un gesso temporaneo abbiamo impiegato ben 3 ore e mezza….).
Quando è passata la vecchietta adagiata su una barella ha detto alla persona con la quale parlava: “Mò è arrivata una de’ cent’anni accompagnata da ‘nantra de novantanove…qua ce famo notte.”
Sono rimasta colpita dalla descrizione, nessuna traccia di dolcezza.
Ho scoperto più tardi che la vecchietta aveva in effetti ben 89 anni. Ma la cosa triste è un’altra: l’accompagnatrice era una vicina di casa che ha trovato la vecchietta a terra e sosteneva che si trovava in quella posizione da due giorni perchè i figli non andavano mai a trovare la madre. Due giorni stesa per terra, senza mangiare, senza poter andare al bagno…dimenticata su un freddo pavimento.
Mi domando come può il cuore indurirsi così. possono esistere dei motivi validi, delle giustificazioni per dei figli che “dimenticano” la madre per due giorni? forse il cuore comincia ad indurirsi nel preciso momento nel quale una persona diventa “una de cent’anni”…è facile trovare motivi, giustificazioni…in questi tempi di corsa.
per contro devo dire che appena avevo avuto un attimo…ho mandato un mess a MV per fargli sapere l’accaduto. E’ più forte di me…voglio renderlo partecipe dei miei momenti belli…e di quelli brutti.
un istante dopo mi ha risposto come al suo solito…con un sms giocherellone: si è rotto il radio? compragli un cd.
ma il suo cuore (che ormai conosco bene, io!!!) ha mosso le sue dita sul cell…e mi ha chiamato.
ha cominciato a darmi consigli pratici, raccomandandomi di non trascurare o sottovalutare la cosa.
mi domando come potrei non provare quello che provo per lui.
anche se mi fà passare momenti….diciamo duri, come potrei descrivere gli ultimi 5 giorni? mi ha fatto battere il cuore all’impazzata e poi è ri-scomparso per due giorni.
va bhè…cmq tutta questa giornata non sò per quale nesso mentale ha riportato alla mia mente una poesia….mi piace talmente che la metterò in un post a parte…altrimenti dopo questo mucchio di parole non risalta la sua bellezza, parla di noi e di noi con gli altri…desiderata.

la mia storia con Lui

rieccomi qui…voglia di scrivere fatti sotto!
la vita sentimentale prosegue come la marea…sale e scende, anzi…ci sono anche alcune onde anomale…che però non solo ano-male…ma ano-bene, se non fosse per la confusione ulteriore che lasciano dopo il loro passaggio.
ma…stasera ho voglia di scrivere qui perchè come al solito sono reduce da un giretto per i blog…ed ho letto e riletto vari post su Papa Giovanni Paolo II e su Benedetto XVI. Tranne poche eccezioni tutti sembrano uscire da anni di seminario, sanno tutto su come funziona il clero, conoscono i tanti vizi e le poche virtù, e patapin e patapan…giù a paroloni.
bhè…io la religione la racconto per quel che ho vissuto sulla mia pelle.
partiamo dal finale.
io c’ero tra le persone in fila per vedere l’ultimo saluto al Santo Padre e pensate…non ho neppure portato nulla per immortalare l’avvenimento e vantarmene con i miei nipotini, niente fotocamera o cellulare attrezzato x le foto.
perchè l’ho fatto? perchè sentivo di volerlo fare.
come lo avrei voluto fare con Alberto Sordi, o con altre persone che ho stimato ed amato nella mia vita pur non avendo potuto avere l’onore di conoscerle.
persone che nella vita sono inavvicinabili… ma per le quali è consentito alla gente qualunque di poter andare a dire GRAZIE dopo.
Sarà che ho visto troppi film che ritraggono l’anima del defunto accanto ai suoi resti terreni fin quando non vengono espletate le ultime formalità per il riposto eterno…bhè ho la sensazione che se parlo ad un corpo inerme…ormai senza vita, lui comunque mi ascolta.
Forse è solo un modo per proteggersi dall’accettare la dipartita con un attimo in più, e prendersi tempo per dire ciò che non avevamo detto…concedersi una specie di tempi supplementari.
ho letto tanti articoli…per carità, hanno tutti ragione razionalmente parlando…ma la religione non ha nulla a che vedere con la razionalità.
il mio rapporto con Dio è strano.
in effetti non dovrei considerarlo strano…sarebbe strano se fosse normale.
credere a qualcosa che non si vede…difficile. o ci credi o non ci credi…non per nulla lo chiamano Dono della fede. mica la puoi comprare la fede…o cercarla in chiesa…viene da sola, anzi…se ho capito qualcosa nei tempi del catechismo…dovrebbe essere un dono di Dio, quindi carissimi non credenti, o Dio non si è impegnato molto con voi oppure voi non avete ritirato un pacco regalo…attenzione che potrebbe esserci un periodo limite di giacenza…poi il cuore si indurisce troppo, la mente prende il sopravvento e il pacco non si può più ritirare, decorsi i termini.
io…con il mio pacchetto ci ho sempre litigato.
sarà che avevo un padre agnostico.
La sua religiosità era riassunta in un concetto semplice: credo in un creatore di questo meraviglioso mondo, ma non sò chi è e come si chiama. non uccido, non rubo, rispetto il prossimo, non bestemmio…basta così.
Non voleva saperne di intermediari…quindi per lui tutto l’ordine sacerdotale poteva andare a farsi friggere.
mia madre invece avrebbe voluto essere una brava cristiana… ma …hahhahahah….per contro era la chiesa che non voleva lei.
viveva con mio padre in concubinaggio…non erano sposati, quindi il vecchio sacerdote della mia chiesa non le voleva somministrare i sacramenti.
e chi dimentica le loro liti? mia madre che difendeva le sue ragioni…il sacerdote fermo nelle sue convinzioni.
ed io? bhè regolarmente battezzata, e poi…cresciuta in una scuola cattolica, con le suore che adoravo. Avrei voluto farmi suora anch’io…succedeva al 99% delle bambine che frequentavano scuole cattoliche.
poi ho cambiato scuola….ed ho cambiato idea.
ero imbottita di fede….ero anche quasi innamorata dell’immagine del Gesù del Sacro Cuore…Lui..con il cuore circondato da una corona di spine.
poi…abbiamo litigato. E’ morto mio padre.
non l’ho accettato. Dio non esiste…non l’avrebbe permesso.
Mi ero imposta di non credere più…ma insomma…non stavo bene.
mi mancava qualcosa. Mi facevo un sacco di domande….quelle famose domande che non hanno risposta: perchè esistiamo? chi ci ha creati? che scopo ha la vita? cosa accadrà dopo la morte? esiste l’anima? ecc..ecc…
mentre mi facevo queste domande…venni a sapere che nella parrocchia del nuovo quartiere dove abitavo era arrivato un sacerdote in gamba, pieno di fede. Andai una domenica a sentire una messa…ed io e Lui…facemmo pace.
cominciò un periodo sereno….che culminò con un anno di cammino neocatecumenale. E’ stata un’esperienza che mi ha insegnato molto, mi ha arricchito profondamente. Ma lo lasciai…non mi piacciono i condizionamenti mentali…ed il cammino in un certo qual modo…instaura un condizionamento mentale. Comportamenti non imposti, ma quasi. Ed io aborro tutto ciò che dovresti fare per uniformarti, non perchè sia per tua scelta consapevole e desiderata.
e poi…ho sentito dire cose folli, comportamenti da visionari, quindi sono tornata alla “normalità”.
ma …. l’imprevisto era in agguato.
la mia vita si è sconvolta, è cominciato il periodo nero dal quale non sono ancora uscita…e Lui è stato di nuovo il mio capro espiatorio. Mi sono data anche a letture che minavano profondamente la fede…ricordo il caro Osho…gran pensatore.
insomma….come due amici che hanno avuto una discussione e non si rivolgono più la parola…io e Lui…ci siamo ignorati.
ed ora…un’altro uomo di fede mi ha riconquistata: un uomo di nome Karol.
ognuno vede nel prossimo che lo circonda quello che vuole vedere come ci ha spiegato Pirandello in Uno, nessuno e centomila.
io in quest’uomo ho visto Amore e fede.
bhè..ora io e Lui abbiamo fatto pace di nuovo.
i sacerdoti sono persone…persone con più o meno tanta fede.
chissà se Benedetto XVI consentirà i sacramenti ai separati, sarebbe un’ottima scelta demografica. Tra poco altrimenti in chiesa non ci troverà altri che vecchi e bambini e poche coppie fortunate.
Ma….ognuno di noi….dialoga con Lui come vuole, quando vuole.
ci puo’ litigare….e poi…è bello fare la pace di nuovo.