stanotte ho battuto un record: ho dormito quasi 6 ore.
e stamattina mi sono svegliata…mi sono rigirata un po’ di volte nel letto e poi?
ho iniziato a piangere.
uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ho ricominciato a dirmi e a dire a Lui lassù che non voglio vivere.
e che noia….quante volte ho fatto la stessa cosa in questi ultimi anni?
tante.
una volta la rammento in particolare, non per un fatto collegato a me, ma per un particolare.
Penso fosse due anni fà…uno dei tanti sabato mattina nel quale ti svegli e il dolore si è svegliato appena un secondo prima di te, giusto il tempo di prepararsi per farti più male.
Ricordo benissimo…andai in cucina e accesi la piccola tv.
C’era il tg…e parlava dell’ennesima “disgrazia del mare”.
L’ennesimo barcone di extracomunitari era colato a picco tempo prima e si stavano portando avanti le ricerche dei sopravvissuti.
La notizia che mi colpì come un pugno nello stomaco fu che avevano ritrovato il corpo di un ragazzo. Ipotizzavano che fosse morto da poco tempo, aveva passato non ricordo più quante ore in mare prima di cedere, ma quello che non dimenticherò mai era il suo attaccamento alla vita.
l’avevano ritrovato con le maniche della camicia annodate al relitto al quale si era aggrappato. Pensava di non farcela a sorreggersi, quindi aveva escogitato questo espediente per sopravvivere.
Quanto doveva amare la vita quel ragazzo? Infinitamente.
Quanti sogni aveva quel ragazzo dentro di se che sono volati in cielo con lui? Tanti…tanti quanti ne bastano per lasciare la tua terra, la tua famiglia e prendere il mare.
e ricordo…ricordo quella mattina che parlai con Dio. Gli chiesi perchè aveva strappato alla vita quel ragazzo che l’amava – e non me – che la trovavo un peso infinito da sostenere.
Gli parlai con un po’ di rabbia, la rabbia dell’ignoranza, la rabbia di chi non comprende, e lo pregai: lo pregai di ricordarsi di me in una situazione simile.
invece eccomi qui, chissà perchè.
Chissà dove mi deve portare questo quotidiano dolore…che mete dovrò raggiungere.
Chissà se questo è il viaggio duro che devo percorrere per trovare il famoso Noi del quale parla Franco.
Io oggi sò che provo tanto dolore, tanto.
Non riesco ad accettare, a metabolizzare quello che stà accadendo.
spesso mi dico che è normale…che è passato troppo poco tempo, che devo avere pazienza.
ma poi mi chiedo: perchè dovrei avere pazienza? perchè dovrei aspettare?
è veramente giusto che lei abiti con lui?
sono veramente io che non capisco che oggi si vogliono bene come fratello e sorella?
ricordo che passai il viaggio in treno a pregare per un miracolo.
allora? Il miracolo c’è stato.
Non ho dubbi sul fatto che mi ami.
Ma nel contempo non capisco perchè vive con lei.
Ogni volta che ci sentiamo mi ripete che vuole vivere con me, vuole me, ne è certo, è quello che vuole.
Sono io che non capisco? o veramente è strano, troppo strano quello che vivono?
non lo sò…ma sò che ci penso troppo.
ma come potrei non pensarci? è un martello pneumatico nella testa.
lui non si rende conto che mi fà sostenere un peso quasi impossibile.
lei c’è sempre.
sempre. per me non c’è un attimo di tregua.
ogni istante che penso a lui…sò che lei è accanto.
al lavoro, con gli amici, a casa. Sempre.
e questo sempre è dolore per me…ogni istante che ci penso.
Non piango più spesso…è un dolore che tengo dentro.
E’ un dolore che mi fà scherzi al cuore.
Spesso lo sento battere all’impazzata…e la cosa da un lato mi preoccupa e da un lato mi fà sperare.
prima o poi spero di capire….
per il momento però ho ritrovato la voglia di vivere…e non è poco, l’ho ritrovata grazie ad un ragazzo…ad un ragazzo che probabilmente non aveva nulla tranne la voglia di vivere…ed io in questo momento…dopo tanto scrivere mi sento una stupida che si lamenta.
si…aveva ragione Mv: talvolta mi comporto come una stupida.
l’uomo che amo mi ama…mi ama tanto.
mio figlio stà bene, chiunque mi conosce mi vuole bene.
Angela, smettila di pensare a tutto ciò che non và nella tua vita e pensa a tutto ciò che c’è di bello.
pensa che devi amare oggi…amare tanto.
e pensa che c’è chi ama la vita pur se questa vita è una strada di rovi per lui…pensa a chi non ha nulla.
pensa a quel ragazzo…pensaci sulle note di questa canzone:
Dov’è la terra capitano
Abbiamo un cuore chiuso con lo spago
Almeno questo ce lo portiamo su
Su di una nave grande come un drago
Ma se qualcuno piange andiamo tutti giù
E che non faccia scherzi questo mare
Che il cielo non s’inventi un temporale
Ma solo giusto appena qualche goccia
Per quelli che avranno sete
Pronti a partire dice il capitano
E salutiamo qualcuno che non c’è
Con un biglietto stretto nella mano
Che quasi quasi costa più di me
Nessuno parla nessuno dice niente
C’è già chi guarda fermo l’orizzonte
Forse perché non ce la fa a vedere dietro
Della sua casa che ne è stato
Dov’è la terra capitano – dov’è la terra che aspettiamo
Dov’è la terra del lavoro quanto manca
ma basta che arriviamo
E lì ci aspetteranno in tanti non batteremo i denti
Sarà come una mamma a rimboccare i nostri sogni
Ecco la terra capitano finalmente la vediamo
È cosi bella da lontano arriveremo prima se soffriamo
C’è ancora il freddo ad aspettarci e intorno
È pieno di volanti
Ma una coperta per scaldarci ci fa sentire meno persi
Qualcuno neanche si avvicina passa dal’altra parte della strada
C’è chi ci da dei delinquenti solo perché d vede in questi stracci
Dov’è la terra capitano – dov’è la terra che sognammo
Dov’è la terra del lavoro anche i loro figli non ce l’hanno
Non era quella che sembrava
Che in televisione si vedeva
Non era quella mamma a rimboccare i nostri sogni
Ha sbagliato capitano e mi sa dire dove siamo
Ma era bella da lontano era bella da lontano
Dov’è la terra capitano dov’è la terra che aspettiamo
Ma era bella da lontano bella da lontano
(E. Boccadoro)
buona giornata a tutto il mondo.
smack