papà

oggi sono stata a trovare mio padre.
Ho comprato i fiori, anche dei mazzolini di rose, i suoi preferiti.
Ho sistemato il tutto con cura e poi…mi sono accovacciata accanto al marmo ed ho iniziato ad accarezzarlo.
alcune lacrime hanno cominciato a scendere…ero sola.
gli altri erano andati a fare altri giri ed avevano lasciato me ad occuparmi di mio papà.
mi manchi tanto papà.
mi manca la figura di un uomo che ti prende tra le braccia e ti rassicura.
non è la prima volta che scrivo queste cose negli ultimi mesi…ma forse è proprio in questi giorni in cui dovrei trovare la forza maggiore dentro di me, la maturità di prendere decisioni difficili…è proprio in questi giorni che la bambina insicura, fragile che c’è dentro di me piange e cerca aiuto, conforto…forza e qualcuno di cui fidarti, qualcuno che ti conosca intimamente, sappia quali sono le tue reali necessità, i tuoi limiti, i tuoi difetti, i tuoi pregi, e sappia cos’è meglio per te e ti dica: tesoro…fai così…è la scelta giusta per te.
papà….è tanto che non sei più accanto a me.
non c’eri il giorno che mi sono sposata, non ho potuto neppure presentarti il fidanzato che poi è diventato mio marito.
sei andato via prima.
papà…un papà che non è mai stato tale.
a parte l’età…quando sono nata tu avevi già 61 anni…l’età giusta per essere nonni, non padri.
ma tu papà…non eri adatto nè per fare il papà nè per fare il nonno.
troppo pieno di te, della tua voglia di vivere, del tuo rincorrere i lussi persi in gioventù per poter assaporare la gioia di giocare con una figlia.
i momenti più belli ed intimi che ricordo sono le passeggiate che ci portavi a fare.
tu adoravi camminare ed amavi la natura, vivere all’aria aperta, sempre in giro.
ecco…i ricordi più dolci sono le passeggiate nelle sere estive, tutta la famiglia e tu che se incontravamo un cespuglio di rose per la via, non resistevi e ne staccavi una dal ramo per la mamma…la più bella di tutte.
e poi…i pomeriggi nei giardini di Castel S. Angelo, dove i miei occhi di bambina vedevano mondi misteriosi di fantasmi, cavalieri e dame.
e poi…le ore trascorse a villa Pamphili…io che gironzolavo sui pattini a rotelle…e poi camminate, tante camminate tra un sentiero e l’altro.
i giri per Roma, tu mi hai insegnato ad amarne ogni pietra anche se non era la tua città natale, ma l’amavi come se lo fosse.
e poi ricordo a natale…ci divertivamo un mondo a fare il presepe…poi arrivavi tu e ti occupavi “dell’impianto luci”, heheheh…ogni casetta aveva la sua lucetta.
ricordo le tue lezioni di bon-ton, le tue direttive sulle norme comportamentali: cammina eretta, non guardare in basso, non rispondere a gesti, non scommettere mai, se lo fai e perdi…paga sempre il dovuto, stai seduta composta a tavole, ecc…ecc….
e poi…”vale più una stretta di mano” che una firma su un contratto.
la tua parola era la tua parola…ci si poteva contare.
….tutto questo ricordo… ma non ricordo abbracci.
non ricordo baci, tenerezze, calore.
tu eri sempre impeccabile, sempre elegante con la cravatta ed il quotidiano che acquistavi ogni mattina. Eri abitudinario…non sgarravi mai.
insomma…un uomo tutto d’un pezzo.
caro papà…oggi vorrei che tu fossi qui.
forse vorrei un papà ideale…uno di quei papà che vedi nei film per ragazzi.
vorrei un papà al quale dire: papà..cosa posso fare? c’è un uomo che mi ama, ma mi fà soffrire tanto perchè è troppo buono e troppo debole, perchè la strada che porta a stare insieme è troppo lunga, troppo difficile e troppo accidentata.
lui non vuole rinunciare a me…ma….
……….
……………
……..
adesso è con lei ed i suoi colleghi. sono tutti fuori a cena. l’ho sentito una mezz’ora fà. era allegro e abbastanza sereno…sono riusciti a finire del lavoro che dovevano fare.
stamattina mi ha lasciata in lacrime…sà che stavo molto male.
ma…..non c’era un velo di preoccupazione per me nella sua voce stasera quando ho chiamato.
non mi ha mandato un sms nel pomeriggio per chiedermi come mi sentivo, se stavo meglio…niente.
eppure…quando dice che mi ama…ci credo.
cosa devo fare papà? mi sento distruggere lentamente…papà…cosa devo fare?
continuo a combattere per qualcosa in cui credo? …sai papà…io continuo a combattere…ma sono ogni giorno più debole…non ho più voglia di credere in niente…vorrei solo mollare tutto e sparire.
poi..ho attimi di ribellione…forse attimi nei quali ritorna a galla quello che mi hai insegnato: la determinazione, la coerenza…il perseguire e non voltare le spalle a qualcosa in cui si crede.
ma papà…pensi che debba continuare a lottare? perchè dovrei farlo solo io?
perchè lui mi lascia sola davanti alle difficoltà? perchè se stò male mi volta le spalle?
lo sò…sò che mi ama….ed essere amati davvero di questi tempi è difficile.
ma papà…se mi ama…non dovrebbe lottare per me? si…lo sò..ha un sacco di problemi…ed anch’io se lo amo dovrei non assillarlo, comprenderlo, sorreggerlo ed incoraggiarlo.
non sò che fare papà….lui mi ha tradito…ma non è questo ora che mi assilla di più. Quello che ora mi fà stare male è che sembra che per lui sono una specie di giocattolo, un oggetto senza anima..perchè si ricorda di me solo quando tutto il resto è a posto? si…vuole dedicarsi a me con tutto se stesso, in pace. ma mi lascia sola tutto il resto del tempo.
o conta troppo su di me…mi ritiene così forte?
pensa che davvero io potrei sopportare tutto quel che mi chiede di sopportare? e poi…quando ci sentiamo…nei ritagli di tempo dei suoi impegni (certo…non lo nego, importanti) sorridere come se fossi la persona più felice del mondo?
dovrei papà? dovrei essere la persona più felice del mondo? Mi dovrei accontentare di pensare che mi ama e che sono il suo pensiero felice?
la sua isola di pace nel mondo fatto di doveri e lavoro?
ed io? cosa voglio io?
cosa fà stare bene me? io vorrei essere importante per lui, vorrei essere il suo primo pensiero del mattino e l’ultimo prima di dormire.
vorrei non pensare adesso che si starà divertendo con lei…e magari chiacchierano delle cose vissute insieme nella giornata, tra un po’ saliranno nella stessa macchina e andranno nella stessa casa.
ma dice di amare me…..
papà…aiutami….cosa devo fare?
aspettare? dargli altro tempo? lacerarmi fino all’ultima speranza? come si dice aspettare di “sbatterci il naso”?
il naso l’ho già sbattuto papà…e mi ha fatto male. e poi…l’ho sbattuto di nuovo e poi ancora.
ma tutte le volte lo incerotto e ricomincio.
in fondo il problema è che mi fido di lui…mi voglio fidare di lui.
ed ogni volta che tradisce la mia fiducia in mille piccoli-grandi modi…è come se mi schiaffeggiasse.
nel frattempo io mi stò trasformando in una persona che non sono…una che non mi piace.
gli parlo piena di rabbia, lo accuso brutalmente di tutto quello che non mi piace e che trovo ingiusto, lo copro di insulti.
ma questo non mi fà stare bene, anzi.
stò peggio.
sento di tradire me stessa, il mio modo d’essere e mi vergogno di avergli mancato di rispetto.
ma qual’è il mio modo d’essere? chi sono diventata?
una volta ero solo per il benessere del prossimo. sempre pronta a chinare il capo ad ogni volontà altrui.
oggi no. oggi combatto come una tigre per ciò in cui credo.
e se penso che lui non debba vivere con una donna che dice di non amare…ok…saranno anche fatti suoi…ma se dice di amarmi diventano un po’ anche fatti miei.
se penso che non debba vivere con una che non ama…bhè glielo dico e poi glielo ridico e poi glielo urlo.
ma tanto…..non mi ascolta…anzi.
stamattina mi ha detto che più uno gli dice di fare una cosa…più lui è portato a fare esattamente il contrario, anche a costo di rimetterci.
sai papà? è del tuo stesso segno zodiacale…ed avete tante cose in comune.
perchè da lassù non ci parli un po’ tu? fallo arrivare ad una determinazione, aiutalo a compiere una scelta sana, una scelta giusta.
bhè..ora vado a dormire papà….sai…ti voglio tanto tanto bene e ti penso tanto ultimamente…ho tanto bisogno di te.
smack…
la tua piccola bionda dal culetto pallido,
Angy

3 risposte a “papà”

  1. Vorrei diriti tante cose… ma mi associo all’abbraccio di Maria. Credo che dentro di te tu sappia già che direzione prendere, mancano solo dei passi e tempo, quanto non si sa…… quello che serve. Per il resto dedica le tue forze a te stessa, per curarti, per darti valore, per non demolirti di fronte a nessuno, per farti bella…. Papa’ ti aspetta alla fine di questo percorso e ti indichera’ la strada tracciata dentro di te.
    Ciao!

  2. mi soffermo su un passaggio del tuo post:la tua mano che accarezza il marmo, freddo ed estraneo, in un disperato tentativo di counicazione con tuo padre. anche io ho accarezzato un marmo che divideva me e mia madre. ricordavo le sue mani calde, e quel marmo era così freddo.Ti capisco angy.
    baci

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