the show….


Anche stavolta ti ho dato una settimana per riflettere.
…e dire che uno dovrebbe anche imparare dai suoi errori, ma probabilmente io sono troppo…troppo presuntuosa forse? troppo fiduciosa? troppo bisognosa d’amore? troppo testarda? troppo…bho? cmq…resta il fatto che per la terza volta ho pronunciato la faditica frase: non ti chiamo per una settimana…tu pensa a noi… e poi fammi sapere.
imbecille…imbecille imbecille!!!! chi? io ovviamente.
non ti è bastata la prima volta.
gli dai una settimana di tempo per pensare a NOI…e come è finita? che ti risponde un’altra e ti dice che convive con lui da tre mesi.
Prima coltellata alle spalle.
ma tu…e no…a te mica basta.
tu (io, n.d.a.) -come si dice a Roma – sei de’ coccio.
perdoni…capita di tutto…e poi…dopo un mesetto…di nuovo crisi.
lui superindaffarato, superstressato…e tu?
imbecille imbecille imbecille (sempre io…)
“caro…non voglio stressarti…non ti disturbo per una settimana…così sei più tranquillo…”
e che succede alla fine della settimana?
novità!!! “sono tornato a letto con lei…sai…ero così stressato…a te non avevo tempo di chiamarti..ma il tempo per stare con lei l’ho trovato”
Seconda coltellata alle spalle.
ed io????????
cretina cretina cretina cretina cretina cretina cretina
mille volte cretina
perchè quando ci vuole ci vuole.
che fai tu a distanza di 3 mesi da tutto ciò?
poverino….deve ancora capire se stesso…diamogli un’altra settimana…
bhè…almeno stavolta un po’ di dubbio l’ho manifestato e te l’ho detto:
ma pensi che una settimana per riflettere serva a qualcosa?
e tu…”certo…tutto serve”.
sono letteralmente inca**atissima con me stessa.
ma a che penso? possibile che non riesca a far funzionare le due cellule cerebrali che Dio mi ha donato nel corredo genetico?
va bhè….io dico sempre che l’innamoramento rincitrullulisce..ma qui…insomma…Angela…è troppo anche per te.
ma perchè non lo chiami e metti fine a questa pagliacciata?
ti ama? allora perchè non te lo dimostra?
che fà? aspetta che finisca la settimana per festeggiare la notizia con i fuochi pirotecnici?
ma quanto sei stupida?
te lo dico io: da uno a cento…sei stupida un milione
…meno male che te lo dici da sola.
oddio…rivela un sottile sintomo di grave malattia mentale…hahahahahha
ma è da parecchio che ti succede e pare che non si aggravi…e soprattutto che non ti faccia male, anzi…un bel viaggio nello specchio non fà male a nessuno.
e facciamo così…dicono che la speranza è l’ultima a morire…o forse una piccola parte di te vuol essere sicura di non aver lasciato nulla di intentato…nulla assolutamente da rimproverarti…quindi…
ma si…..
lasciamo che lo spettacolo vada avanti…
the show must go on
Empty spaces, what are we living for?
Abandoned places, I guess we know
the score On and on
Does anybody know what we are looking for?
Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line
Does anybody want to take it anymore?
The show must go on
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
Whatever happens, I’ll leave it all to chance
Another heartache, another failed romance
On and on Does anybody know what we are living for?
I guess I’m learning
I must be warmer now
I’ll soon be turning round the corner now
Outside the dawn is breaking
But inside, in the dark, I’m aching to be free
The show must go on
The show must go on, yeah
Oooh inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
Yeah oh oh oh
My soul is painted like the wings of butterflies
Fairy tales of yesterday will grow but never die
I can fly, my friends
Che Lo Show Vada Avanti

Spazi desolati, per cosa viviamo?
Luoghi abbandonati, forse noi conosciamo già
la partitura
Avanti e ancora avanti
C’è qualcuno che sappia cosa stiamo cercando?
Un altro eroe, un altro crimine inutile
Dietro il sipario, nella pantomima
Resistere
C’è qualcuno che ce la fà ancora?
Lo spettacolo deve continuare
Mi si spezza il cuore
Il trucco si stà sciogliendo
Ma io continuo a sorridere
Qualunque cosa succeda, lascerò tutto al caso
Ancora dolore, un’altra storia finita
Avanti e ancora avanti
Qualcuno sà per cosa viviamo?
Credo di iniziare a capire
Dovrei essere più cordiale
Presto girerò l’angolo
Fuori inizia ad albeggiare
Ma dentro, nell’oscurità, desidero ardentemente essere libera
Lo spettacolo deve continuare

Lo spettacolo deve continuare, yeah
La mia anima è colorata come la ali delle farfalle
Le fiabe di ieri crescono ma non moriranno mai

Posso volare, amici miei
Lo spettacolo deve continuare, yeah
Lo spettacolo deve continuare
Lo affronterò con un largo sorriso
Non mi arrenderò mai
Avanti con lo spettacolo
Sarò l’attrazione principale
Sarò uno schianto
Devo trovare la volontà di andare avanti

Avanti con lo spettacolo
Lo spettacolo deve continuare
e se il premio sarà un’altra coltellata alle spalle…
una sola consolazione:
sarà l’ultima, e spero non farà male come la prima.
mi sento proprio una ragazzina, una ragazzina ancora piena di sogni,
ancora lì…a sfogliare margherite dopo tutto il dolore…
l’ennesima ultima margherita, quella del verdetto finale:
m’ama o non m’ama?
……stupida bambina innamorata…
come fai a credere ancora in lui?
ok…è solo una piccola parte di te che vuole crederci…ma l’altra parte di te stessa….ti prenderebbe a schiaffi…e ti farebbe prendere quel maledetto telefonino e cantargliene quattro sul muso…e poi…magari di corsa in bagno a piangere….
ufffffffffffffffffffffffffffaaaaaaaaaaaaaa
ho urgente bisogno di un trapianto di cuore e di cervello.

bhè….

bhè…salvo novità che non voglio aspettare più…
illusioni vestite da speranza
che cantano come sirene che non voglio più ascoltare…
risposte a domande fatte 100 volte ed alle quali non
ho mai avuto risposta…quindi,
perchè questa volta dovrebbe essere diverso?
tanto vale abituarsi all’idea, quindi…
direi che da oggi comincia il secondo ciclo della mia vita.
in ogni caso sono diversa da “ieri”.
…quante cose ho imparato
e quante cicatrici sul cuore…

Quante volte coi pensieri
ho scarabocchiato il cielo
quante volte l’ho pregato
incredibile ma vero,
quante volte ho trattenuto
per la giacca la mia vita
quanti amori han preso il vento
come sabbia tra le dita
cerco passo dopo passo
qualcuno che mi porti via da qua
per lavare questo viso arruginito e sporco di citta’
perchè giorno dopo giorno
io rompero’ il silenzio con le mani
questi sogni di cartone
e poi mattone su mattone ricomincero’….
Sola sola soffia un aria nuova
ed io ti aspetto non lasciarmi sola…
Quante volte ho bussato alla porta di qualcuno
ma una voce rispondeva
“non ci abita nessuno”
Quante volte ho camminato
sopra al filo di un discorso
dentro al cerchio della luna
quante lacrime d’inchiostro
perchè passo dopo passo
in mezzo alle frustate della gente
girera’ la mia fortuna
come una ballerina sulle punte
e poi ancora giorno dopo giorno
lasciare questo mare di cemento
per scordare i grattacieli
io avevo un foglio di quaderno per volarci su…
Sola sola soffia un aria nuova io non posso piu’ restare sola
E allora giorno dopo giorno
io sciogliero’ le trecce al mio passato
quanta polvere ho mangiato
comincero’ di nuovo
punto e a capo
Perchè passo dopo passo
inciampero’ di nuovo in un sorriso
lasceremo la tristezza
e toccheremo il cielo
questo cielo con un dito…
Sola sola soffia un aria nuova
passa il tempo ma ti aspetto ancora..
E dopo sole sole sole
sopra queste mie parole
per spazzare questa neve
sopra il cuore
E dopo sole sole sole…
(V.V.)
l’importante è voler ricominciare….

intervista prima di Natale….perchè Natale è Natale

L’ho letta…e non ho potuto non riportarla nel mio scrigno dei ricordi
Intervista a Gesù Cristo (tratto da Konrad news)
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Ha un sorriso ironico e fisicamente è molto diverso da come lo immaginavo.
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Ci diamo del tu o del lei?

Nel dialetto che usavo, l’aramaico, il lei non esiste.

Allora vada per il tu. Da duemila anni, ogni 25 dicembre si festeggia la tua nascita.

Non proprio duemila. La prima volta fu nel 354 a Roma.

Ti sei documentato.

Posso dire che so molte cose.

Tanti dicono che il 25 dicembre è copiato da una data del…

…dellantico calendario romano. Celebrava il solstizio invernale e la nascita del sole vittorioso.

E non ti fa arrabbiare questo riferimento ai pagani?

E perché dovrebbe? Se è vero… e la verità non fa mai male, anzi rende liberi. Così quella data fu scelta proprio per agganciarla al mondo latino, per sottolineare la mia nascita come quella del Salvatore, che reintegra l’universo nello splendore dell’originario progetto divino e rinnova l’uomo, fondando la dignità umana su quella del Figlio di Dio incarnato.

Non pensavo che tu…

Che fossi preparato in storia? Io che sono stato solo un povero ebreo palestinese di duemila anni fa?

Non volevo dire questo ma…

Certo, sono stato quel falegname. Ma io sono molto, molto altro. Tu chi credi che io sia?

Invece di rispondere io alle tue domande, posso fartene una per le lettrici e i lettori di KONRAD?

Chiedi e ti sarà detto.

Tra pochi giorni tutti si scateneranno a comprare regali per il Natale. Cosa ne pensi tu che in fondo sei il festeggiato?

Ma davvero tutti affollano i negozi per acquistare doni? Dimentichi una cosa. Molti vostri fratelli e sorelle sono vestiti di stracci e muoiono di fame, mentre le vostre case sono piene di ogni bene. E non ne esce nulla per loro. Quanto è difficile per i ricchi, entrare nel regno di Dio.

Io….

Se tu non vedessi le cose del mondo, non avresti colpa. Ma ormai le vedi e le conosci.

Beh, se la mettiamo così

Molti mi onorano con il portafoglio o con la carta di credito, ma il loro cuore è lontano da me. E’ del tutto vano il culto che mi rendono in questo modo.

Insomma, secondo te gli oggetti non contano.

E’ da stolti ammassare tesori. I ladri sfondano le porte. Oppure la polvere e la ruggine distruggono quelle ricchezze. Come dice quel musicista rock che a te piace tanto?

Chi? Neil Young?

Proprio lui. Ti ricordi che canta: la ruggine non dorme mai? Ha ragione.

Tu sai un sacco di cose di me.

E non hai neanche idea di quante siano. E di molte di esse, tu non hai più alcun ricordo.

Tu invece sì?

Ho un’ottima memoria. Ti racconto una storia. Un uomo perse il suo anello più prezioso e lo cercò ovunque, ma i suoi sforzi furono inutili. Allora si sedette su una pietra e cercò di mettere a tacere la tristezza che lo aveva invaso. Come al solito, gli si avvicinò il suo cane che gli fece le feste. Poi, come sempre, il vicino di casa lo salutò, gli amici gli fecero vedere i pesci che avevano pescato e gliene regalarono alcuni. Quando l’uomo entrò in casa, la moglie e i figli lo accolsero con affetto, proprio come accadeva ogni giorno. E anche la sera si concluse nella gioia dell’amore. Ma purtroppo il tormento per l’anello perduto perseguitava l’uomo, il quale però pensò: “Nessuno si è accorto che l’ho perso e tutti si comportano con me al modo solito. Perché proprio io devo comportarmi in modo diverso con me stesso?” Fu così che si addormentò sereno.

Questa parabola nei Vangeli non c’è, vero?

Ricordi bene.

L’hai inventata adesso?

Oh no. Non è mica mia…

E di chi è?

E’ una storia zen.

Ma…scusa ma… tu sei il… come dire…il riferimento dei cristiani. E mi vai a citare esempi di altri?

Guarda che io non ho mica il copyright della verità. Io sono la Verità, eppure non ne ho il monopolio. E poi rammenti cosa dicevo duemila anni fa? Chi non è contro di me, è con me.

Posso farti un’altra domanda?

Chiedi e ti sarà detto.

Tu hai spesso parlato con parabole. Anche oggi. Eppure non ne spieghi mai il significato. Perchè?

Cosa diresti se io ti offrissi un frutto e prima di dartelo lo masticassi?
Ma voglio dirtelo più chiaramente. Per nessuno, uomo o donna, la vita dipende dall’abbondanza dei beni che possiede.

E il cenone della vigilia? Cosa te ne pare?

Quando hai voglia di offrire un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, i tuoi parenti o i vicini più ricchi. Invita piuttosto chi è solo o qualcuno che vende gli accendini per la strada. Hai accolto tuo fratello? Bene, hai accolto Dio.

Sarà brutto ma… non è che noi ci comportiamo così.

Io posso resuscitare un morto, ma non guarire uno stolto.

Grazie…

Nessuno può seguire due padroni. Si affezionerà al primo e disprezzerà il secondo, amerà uno e odierà l’altro. Allo stesso modo, non potete servire il denaro e Dio. Io disprezzo l’opulenza dell’eccessiva ricchezza. E ricorda che c’è più felicità nel dare che nel ricevere.

In teoria lo so ma….solo sacrifici…non è mica bello!

Ma chi te l’ha messo in testa che io parlo solo di privazioni? A me la vita piaceva, parlare con le persone, andare a cena, fare un giro in barca. Questo mondo è un ponte. Attraversalo e se puoi goditi la passeggiata, ma non aggrapparti al parapetto.

E al cenone? Cosa ti piacerebbe mangiare e bere?

Il regno di Dio non è questione di cibo o di bevande, ma di giustizia, pace e gioia.

Non è facile ottenerle.

E allora che senso ha, in una casa, mettere la luce sul tetto? E che senso ha, parlare con saggezza se non si agisce con saggezza? Perché mi chiami Signore Signore e poi non fai quello che ti dico? Non entrerà nel regno di Dio chi mi dice Signore Signore, ma chi fa la volontà di Dio.

E qual è?

Te lho già detto settanta volte sette, ma non mi stanco di ripeterlo. Ama il prossimo tuo come te stesso. Se fai così, osservi tutti i miei comandamenti.
Non essere mai lieto, se non quando guardi con amore al tuo fratello.

Io ho una sorella…

Pensi che cambi?

Cercavo di fare lo spiritoso. Ma no, certo che no.

E allora non dirlo nemmeno per scherzo: ricordati sempre che ci sono ancora dei malvagi che fanno differenza tra maschi e femmine. Sulla croce, duemila anni fa è stato orribile ma mi fa soffrire di più quello che vi fate gli uni contro gli altri. Duemila anni fa mi hanno ucciso ma non mi hanno preso la vita. Voi invece mi addolorate davvero.

Lo sai che nel nome delle religioni milioni e milioni di persone sono state ammazzate?

Lo so. E pensare che io non mi sono mai occupato di religioni ma di donne e di uomini. Perché le persone sono più importanti delle religioni. E’ la festa che è stata fatta per l’uomo e non viceversa. Voi invece vi affannate e vi agitate per troppe cose, mentre quelle necessarie sono poche. Che senso ha conquistare il mondo intero, se poi perdete la vita e l’anima?

Beh, io non sono tanto malaccio. Altri invece ne fanno di cotte e di crude.

Non giudicare e non sarai giudicato. Perdona e sarai perdonato. Con la misura che usi per misurare, con quella sarai misurato pure tu.

Con te è difficile discutere.

Io non sono mica venuto per portare la melassa e il panettone, ma la spada e la fiamma dell’amore. Invece le persone che si comportano male sono come un sasso che ostruisce un canale d’acqua: non permettono che l’acqua vada a irrigare il campo.

Dimmi una cosa da fare per entrare in Paradiso.

Non parlare mai.

Scusa ma…è impossibile.

E allora prova a dire solo cose buone.

Ci dai un consiglio finale? Tu cosa regaleresti per Natale?

Il miglior dono che si possa fare è portare la propria compagnia a qualcuno che ne ha bisogno. Però non voglio salutarti con una predica, ma con un racconto. Un uomo aveva un campo di cui andava molto fiero. Finchè un giorno, in quel terreno spuntarono dei fiori che non gli piacevano. L’uomo provò e riprovò a estirparli in mille modi. Ma tutti i suoi sforzi furono inutili. Allora mandò un messaggio al re, cui chiese consiglio su come comportarsi. Tempo dopo, gli giunse la risposta: Prova a farteli piacere.

Non l’ho mica capita bene

Pensaci su, magari stasera. E poi fa la cosa più importante.

Quale?

Applicati.

Luciano Comida

Molte delle parole di Gesù sono tratte dal Nuovo Testamento e dai testi cristiani dei primi tre secoli. Se le ho utilizzate bene, il merito è Suo. Se le ho tradite, la colpa è solo mia.

la mia vita, la mia stanza


la mia stanza sembrava un universo
d’attesa gioiosa
“tu dovevi venire”
scorreva lento il tempo
scandendo d’esultanza gli attimi
ed ognuno di essi
prometteva un eterno amore.
“ti vedò” mi dicevo
“ti vedrò”
e le labbra sentivano le labbra
e il cuore sentiva l’altro cuore
già premuto e tremante al petto mio
palpitante
all’unisono perfetto.
Tutto l’essere mio esultava
pregustando la gioia dell’incontro
nè capace era d’altro che di invocarti
e provare un’estasi dolce,
e ti pensavo struggendomi d’amore
e di desio
sicchè al mio cuore sembrava
che in virtù di un miracolo divino
il paradiso fosse su questa terra…
ma tu non sei più tornato.
(anonimo)
….
torna….torna da me, tu puoi.
io ho bisogno di te!
senza di te si agitano dentro il mio cuore
momenti di tempesta e distruzione….
placa tutto con la tua dolcezza….ricordati di noi.
ritrova te, ritrova me, ritrova noi.
ti prego….

due anime…o forse più???


mi stò dissociando in due anime che non sono in conflitto tra loro,
semplicemente si alternano, con attimi di fusione…forse altri pezzi di anima….
Un’anima è quella della donna ancora innamorata.
Ferita, delusa, si, arrabbiata ma ancora innamorata
che non vuole accettare di arrendersi…che vuole capire…
che vuole aiutare l’uomo che ama a ritrovare se stesso
e le cose in cui credeva.
una donna che ancora piange e prova un forte dolore…e si domanda mille e
mille volte perchè lui l’ha tradita.
una donna come tante che si chiede: lei è più bella di me? fà l’amore meglio di me?
perchè quella notte non le hai detto no? perchè la notte successiva l’ha
fatta tornare? e quella dopo? e quella dopo ancora? e quando è andata con lui in ufficio?
gliel’ha chiesto lui? gliel’ha chiesto lei?
ho provato a chiederglielo… non risponde…dice che l’ha dimenticato…
parla solo di rimorsi.
ti sentivi in colpa quando io chiamavo e non mi rispondevi…così mi dici.
ti sentivi veramente in colpa? …mentre il telefono squillava…e sapevi
che ero io…e stavi tra le sue braccia, sdraiato su di lei, mentre vi
baciavate, o mentre facevi la doccia dopo aver fatto l’amore con lei…
davvero ti sentivi in colpa?
io….non lo sò. Darei quel che resta della mia vita per saperlo.
ma poi…cosa mi resta del tuo senso di colpa?
certo che ti sentivi in colpa, stavi facendo una cosa che sapevi ingiusta.
la sapevi ingiusta per te.
come uno che ruba…anche se non lo prendono…si deve sentire in colpa
ugualmente se ha una coscienza.
e ti amo…e mi illudo che hai solo bisogno di tempo…che quando avrai
risolto i problemi al lavoro capirai…
quando potrai, vorrai fermarti a riflettere…
perchè non posso pensare che tutto ciò che mi hai detto un mese fà è falso.
a cosa potrei credere ancora nella mia vita?
e poi… come posso dimenticare che sei l’unico uomo tra le cui braccia ho pianto di felicità? quanti possono dire di aver pianto di felicità?
una donna disperata che ricorda una canzone….
“volami nel cuore…
Non è possibile io non ci sto,
è troppo stupido quello che fai.
Non andare via per
un paio di occhi chiari, forse ora lei magari…
sì, ma poi ti butta via,
(A: non andare via per lei…no…per lei no.
sei sicuro che il suo sia veramente amore?
quante volte ne abbiamo parlato?)
via dalle mie mani c’è un deserto senza fine
tornami nel cuore che si straccia il mondo intorno a me
ruggine di vento prigioniero dentro la mia mente
volami nel cuore non puoi andartene via.
Non andare via ma se proprio devi andare
sai come si dice “va e sii felice”.
(volami nel cuore – Mina)

la mia altra anima…è ribelle.
è stanca di piangere dietro a qualcuno che non la merita…
vorrebbe dirglielo in faccia: hai perso la voglia di lottare per i tuoi ideali e ti sono rimaste solo parole e fughe da te stesso.
tutto quello che mi hai detto da quel maledetto giorno di aprile sono
solo bugie e scuse.
scuse….scuse per cosa?
per tacitare il tuo senso di colpa?
e lei…lei perchè lei? dici sempre che non l’ami.
cosa pensavi …ti sentivi in colpa quando la portavi in ufficio?
ti sentivi in colpa quando lei ti ha detto che avrebbe affittato il suo
appartamento? ti sentivi in colpa quando mi hai lasciato tre ore consecutive nel pomeriggio ad aspettarti di sotto all’ospedale per fare compagnia ad una malata immaginaria?
dov’eri quando io con gli occhi gonfi di lacrime…la testa in frantumi
ho avuto l’incidente andando addosso all’altra macchina?
dov’eri mentre io chiedevo a Dio perchè non ero morta nell’incidente?
dove sei ora? ora…dove sei? non sentirti in colpa…reagisci Ca**o!!!!
oppure ammetti che ti và bene così, che ti sei venduto…e pace a Dio e agli uomini di buona volontà.
e questa nuova anima ieri è andata a fare shopping…ha comprato tutto
quel che le passava per la testa…ed oggi si è messa un po’ di trucco,
la minigonna di jeans che le stà così bene, è andata a fare un nuovo taglio di capelli…e guarda gli uomini con arroganza…come dire: che vuoi? che ti guardi?
penso che per molto tempo questa nuova Angela ballerà da sola…
mi sento con tanta rabbia addosso e tanta voglia di ribellarmi
ribellarmi a me stessa…a quella parte buona e stupida di me, quella che ha permesso che l’uomo che ama le venisse portato via, che non ha saputo essere cattiva…
ho voglia di diventare come la Bertè
…non sono una signora,
una con tutte stelle nella vita,
non sono una signora…
ma una per cui la guerra non è mai finita…
Una che prende la rabbia e la vuole usare per tirare fuori qualcosa di buono
sorridere…fino a farmi male alle guance.
ho ricominciato a parlare con la gente…a ridere,
a fare un po’ la vanitosa.
e soprattutto…ho una gran voglia di cantare:

Era già un po’ di tempo che
non mi girava di parlar con gli altri
che non mi andava più di dire “se”
che avevo voglia di gridare “basta”.
Era già un po’ di tempo che…
andavo in giro con la testa bassa
senza guardar nessuno intorno a me
per non vedergli la mia accusa in faccia.
Era già un pò che.. non sapevo più
ma poi per caso ho incontrato chi
con un sorriso mi ha rimesso al mondo
con un sorriso solo
con un sorriso che non mi aspettavo
con un sorriso gratis
ad un sorriso adesso che rispondo
se non vuol niente in cambio
mi sono seduta e ho usato
tutte le lacrime che non ho pianto.
….
Sembra impossibile incontrare chi
cammina sullo stesso marciapiede
e ti da’ il passo con semplicità
e ti sorride senza una ragione
come si cambia la fisionomia
di una giornata cominciata male
sembra impossibile che lui ci sia
e ti faccia rivedere il sole
era già un po’ che non vedevo più
chi sorridendo mi da l’amnistia
con un sorriso mi ha rimesso al mondo
con un sorriso solo
con un sorriso che non mi aspettavo
con un sorriso gratis
ad un sorriso adesso che rispondo se non vuoi niente in cambio
mi sono seduta e ho usato
tutte le lacrime che non ho pianto.
Ho pianto.
Ho pianto
ho pianto
ho pianto
ho pianto

(un sorriso gratis – gino paoli)

e dopo tutto – last but not least – ripenso alle parole scritte da uno che considero un amico…un amico con un’anima di gabbiano, Sully:
“Non permettere a te stessa altro dolore Angela…
perché quel cielo dove tu vivi lui – forse – non potrà mai conoscerlo!”
e pensare che lui con me, aggrappato alle mie ali, quel cielo l’ha conosciuto.
ma l’ha rinnegato e tradito…per cosa?
voglio solo capire…per cosa?

un ultimo pensiero…che riguarda solo me:
la dottoressa al nostro ultimo colloquio mi ha chiesto:
si è resa conto che all’ultimo appuntamento siamo state insieme
mezz’ora in più?
“…bhè..per la verità no, non ci ho badato”
lei ha interrogato se stessa su come avesse potuto non accorgersene.
e mi ha detto di aver capito: ha percepito, ed è stata così colpita dalla mia solitudine, dalla mio profondo bisogno di affetto che inconsapevolmente mi ha regalato un po’ del suo tempo…mi ha regalato dell’affetto.
e nuovamente associo parole lette in un commento di Sully, un’anima
sensibile e profonda:
“In momenti di crisi – in quei momenti dove c’è troppa poca luce
per trovare la strada da soli – sarebbe così bello poter contare su
parole di speranza, parole che solo un’amico/a ti potrebbe donare
confidando proprio in quello stesso sentire che unisce,
che fa sentire meno soli, che nobilita.
E tu – invece – mi sembri così sola!… ”
io sono sola ….perchè mi manca l’affetto più importante: il mio!
io non voglio bene a me stessa.
è come se avessi un buco dentro.
ci sono tante persone che mi vogliono bene e me lo dimostrano veramente
in tutti i modi…e cercano di riempirmi d’affetto ed amicizia.
quasi fatico a rimanere concretamente sola…ma come se avessi una voragine in me…
un buco che riuscivo a riempire solo sentendomi unita a qualcuno che era
la mia parte mancante…l’altra metà della mela, Franco…solo con lui sono stata così profondamente serena, mi sentivo in pace con il mondo.
ma non è così..Angela prima deve imparare a stare bene da sola,
perchè altrimenti…quando resti sola….la tua metà ti lascia sola
si, lui mi ha lasciata sola, è la realtà.
la solitudine vera ritorna ….quella solitudine dentro che ti fà sentire
…vuota…disperata, come se ti fossi appena persa e ti ritrovi sola nel
deserto…ti guardi intorno..non sai cosa fare…non sai dove andare…
Angy si stà cercando…Angy ora deve imparare a volersi bene,
Angela deve ritornare a volare.

vivi una serena giornata

stamattina mi sono svegliata presto, cioè…era la solita ora ma per essere un sabato mattina era presto!
non mi sento molto bene…normale cmq.
tutto quello che vivo emozionalmente ha ripercussioni fisiche, la più grave è il mio rapporto con il cibo.
talvolta mi si chiude lo stomaco, quando ciò che penso mi provoca nausea e disgusto…ma solitamente ho ripreso con la solita tendenza….mangio per ansia….fino a sentirmi male.
Poi…ogni volta che mi agito emozionalmente pensando intensamente a tutta la situazione divento come un pettirosso.
non scherzo…magari.
il petto mi diventa paonazzo…sembra che qualcuno si sia divertito a buttarmi un secchio di vernice rossa addosso….le prime volte chi mi vedeva si spaventava: “che ti succede? sei diventata tutta rossa!!!”
ora si sono quasi abituati…la cosa infastidisce solo me…perchè non posso nascondere i miei eccessi emotivi…i momenti in cui penso a tutti questi mesi assurdi e sto male.
bhè…come ogni mattina ho pensato a lui…poi…mi sono sforzata di cambiare il percorso dei miei pensieri…e poi…mi ha telefonato una persona, un vecchio amico heheheheh…ogni tanto ci prova a fare il lumacone…che scemo (e stamani ho provato a farci un po’ la scema anch’io, confesso, ma sono già pentita, non mi fà stare bene neppure giocare per un minuto con un altro…cavoli…sono proprio messa male), ma … non è di questo che voglio parlare stamattina.
voglio parlare di una cosa bella:
E
non scrivo molto spesso di E in questo mio mondo.
E è mio marito, l’uomo con il quale divido pochi momenti di ciò che resta della mia “famiglia”…
Forse la persona che mi conosce di più al mondo.
ormai non ci amiamo più da anni e sono anni che non abbiamo rapporti intimi.
ci rispettiamo, ci vogliamo bene, e viviamo insieme pensando alla tranquillità di Piccola Freccia.
Lui ha una fidanzata che ho conosciuto…mi piace. Ha un sorriso aperto e sincero, fisicamente un po’ mi somiglia.
Anche lei ha sofferto e sono felice che abbia conosciuto E.
Lui sà dare tranquillità ed è affidabile.
E’ un uomo tenero….e dopo quel che lei ha passato…è giusto che provi qualcosa di bello.
insomma…perchè stamattina parlo di lui? perchè…tengo il cell sul comodino aspettando trepidante un segno di interessamento di F a me…ma chè?
Io sono una specie di lusso per lui…qualcosa che si vuole lasciare per quando ha un attimo libero…così dice più o meno..qualcosa a cui si vuole dedicare quando è mentalmente e fisicamente libero al 100%.
perfetto….sembra che non abbia più tempo libero, neppure per scrivere “ciao” su un sms.
invece…un sms è arrivato.
E: Buongiorno! vivi una serena giornata!
sai…lo sò che sono diventata fragile come una foglia secca…ed eccomi qui di nuovo a piangere.
Ti voglio bene E…veramente tanto.
Grazie per la tua presenza, per le braccia che non mi neghi mai per soffocare i singhiozzi, per la pazienza e l’affetto che mi dimostri, in tutti i modi. Grazie per l’aiuto economico che mi hai dato per riparare la macchina, grazie per le serate passate a sentirmi parlare di Franco, e tu…mi ascolti e …mi rimproveri di vivere nel mio mondo di favole.
Non fai che ripetermi che il mondo non è una favola, il mondo è pieno di str***i, che devo cambiare se non voglio che questo mondo mi schiacci definitivamente. Grazie per la tua disponibilità a risolvere i problemi che io lascio irrisolti perchè stò sempre a pensare a Franco, grazie per la tua pazienza per tutte le mie pecche e le mie dimenticanze, la mia indolenza a fare ciò che dovrei …e tu cerchi di scuotermi.
non fai che ripetermi che devo ricominciare ad occuparmi di me, andare dal parrucchiere, andare in palestra, trovare un interesse che mi distolga da lui, magari iscrivermi anche a quella scuola di canto che mi piaceva…mi ha colpito quando mi hai detto: Ti stai spegnendo, reagisci.
L’unica cosa che non capisci E è che quando io amo…Amo.
Ho amato anche te E….e tu sai quanto.
sai cosa ci ha fatto perdere, sai cosa non sono stata capace di perdonarti.
e poi….la mia e la tua vita hanno preso strade diverse.
Io…da brava sognatrice mi sono impelagata nella ricerca del grande Amore…ma non avevo capito che neppure un grande Amore vince 700 km di distanza e la tenacia di una donna che ha deciso di prendersi ciò che vuole incurante della volontà degli altri…e il grande amore…se non è nutrito costantemente muore.
e tu Franco…lo stai facendo morire…lei ti ha ripetuto così tante volte che io sono solo un sogno Frà che oramai ti sei convinto anche tu.
ed hai deciso di svegliarti e non pensarmi più.
bhè…un sogno non soffre Fra. Io si.
io non sono un sogno…qualcosa che sparisce la mattina quando apri gli occhi.
Io respiro, cammino, cerco di uscire da sola da questo incubo, e soprattutto soffro.
soffro per quel che mi avete fatto.
soffro per le bugie, per le prese in giro…e soffro pensando che una persona splendida si stà buttando via e non lo capisce.
butta via la sua vita, butta via la sua salute (ieri ho parlato con tua madre…è veramente preoccupata per te) e per cosa?
spero che tu abbia valutato veramente bene tutto Fra…lo spero per te.
io….io….mi stò cercando.
e mi stò facendo aiutare dalla dottoressa a capire meglio me stessa.
lei me lo ripete spesso nei nostri colloqui: Angela cosa vuole?
parlo sempre di te, di questo e di quello…ma IO …cosa voglio IO?
possibile che tutta la mia vita sia stata spesa solo ad esaudire i desideri delle persone alle quali volevo bene? Ed io? cosa voglio io?
forse voglio solo qualcosa che non esiste….questo è il problema.
pensavo di averlo trovato…la mezza pera che era perfetta accanto ad una mezza mela……
Fra……come è stato possibile che sia accaduto tutto?
Capirò mai cosa è successo, perchè è successo?
….che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
….
solo una piccola curiosità….ma ‘ndo stanno le discese?

come posso?

come posso descrivere cosa provo sentendoti ridere felice?
non ci riuscirei mai…..è un’emozione che non sò descrivere.

due chiacchiere


stamattina ho fatto due chiacchiere interessanti al solito bar con un ragazzo che conosco perchè lavora lì vicino, ci vediamo tutti i giorni all’ora del caffè ed abbiamo delle amicizie in comune.
Una volta andai a sentirlo cantare…lui suona e canta in un gruppo.
Stamattina ero in vena di far due parole…quindi oltre il normale ciao accompagnato da un sorriso gli ho chiesto “come và con il gruppo?”
Per inciso…questa voglia di interessarmi ad altro che non siano i soliti pensieri “franchiani” mi piace molto, tra l’altro…sono ben 5 giorni oggi che “dimentico” di prendere gli antidepressivi la mattina.
Ma torniamo a stamani: lui mi rivolge una specie di sorriso enigmatico e mi dice che è finita.
resto un po’ di stucco…e gli chiedo chiarimenti…difficile che chi ama e soprattutto fà musica rinunci ad essa…
la musica per chi l’ama è una parte di se stessi…una manifestazione dei bisogni dell’anima, cosa che mi ha spiegato Franco.
in pratica questo ragazzo mi dice che non sente più l’intesa che c’era all’inizio, ed ha voglia di fare nuove esperienze…doveva solo trovare il modo di dirlo ai suoi amici-compagni di musica.
allora mi è venuto in mente un parallelismo evidente.
parlava dei suoi compagni come di una fidanzata.
non riusciva a trovare il modo di dirgli che era finita…che non provava più le stesse cose.
e ci siamo messi a parlare quasi con sottintesi, evidenti sottintesi.
è giusto lasciare qualcosa in cui non credi più.
bisogna credere in quel che si fà…vivere le emozioni…non lasciare che la vita ci trascini dove vuole lei.
è come stare con una donna che non ami…è avvilente, è come prostituirsi.
certo…diceva lui…per un uomo la componente “attrazione fisica” è molto rilevante…ma da sola non basta.
sono storie che non portano da nessuna parte se non c’è amore.
….in quei momenti ovviamente pensavo a Franco.
ed un pensiero è sbocciato: qual’è la storia che non porta da nessuna parte?
quella che stà vivendo con la sua nuova “collega, compagna, convivente, amante, ecc…ecc..” ma che a me (ed anche a lei) ha detto di non amare, anzi, di non aver mai amato, ma che cmq….non sà perchè ci stà, e cmq è meglio che stare soli, e che comunque mi vuole bene..e che cmq…bhò.
oppure era la storia che viveva con me? cosa l’ha portato a comportarsi in quel modo ad aprile? …mi ha messo ai margini della sua vita, anzi…me ne ha messo letteralmente fuori…pur continuando (dice lui) ad amarmi.
bhò.
e poi…un mese fà a parlare di avere dei figli insieme…e poi…ti amo ed amo solo te…e poi…di nuovo sbattuta fuori…
avrebbe bisogno di restare solo e capire…ma non lo vuole con tutte le sue forze…ed è come se avesse deciso di continuare a suonare in un gruppo…così…tanto per farlo.
si stà buttando via…ma solo lui può decidere di non farlo.
Stanotte gli ho mandato un sms:
“sogni rosa pp, io non rinuncio a sognare, a credere in ciò in cui credevo. Non perdere i tuoi sogni Franco, forse non si realizzeranno, ma perchè impedire al cuore di battere? Perchè soffocare la musica dell’anima e diventare freddi ed aridi? Non vergognarti, non aver paura di sognare…chi non sà farlo non può capire. T A”
ovviamente non mi ha risposto, ma io stò qui a chiedermi: ma non è che sono una stupida a 360°??
e se lui invece stesse – se non benissimo – cmq bene in questa situazione?
e poi…anche pochi giorni fà mi sono sentita ferita.
era giovedì della settimana scorsa. Lo chiamai di sera e mi disse che era a casa dei suoi (ovviamente con lei) a rivedere dei suoi vecchi appunti. Aveva detto che voleva farlo con me…perchè l’ha fatto con lei?
Mi ha risposto che era una cosa che voleva fare…per lui alla fin fine non era importante con chi.
mi ha fatto male.
certo…in confronto ad altre cose è come aver ricevuto una bernoccolata sul naso invece di una pugnalata al cuore o un calcio nello stomaco..cmq mi ha fatto male…e ti chiedi: cosa è rimasto della sua capacità d’amare, della sua sensibilità, del suo condividere i sentimenti degli altri, della sua capacità di empatia, come mai non lo sento più parlare della sua amatissima musica?
questo era l’uomo del quale mi innamorai.
dov’è oggi? chi è oggi?
cmq io comincio a stare meglio…ho sempre momenti “brutti”…ma và meglio, molto molto meglio…Angy reloads.