bhè….a parte i riferimenti pirandelliani c’è da dire che mi sento proprio così: una nessuna e centomila.
frammentata in tante piccole parti di me, razionali ed irrazionali…un solo corpo, una sola mente, un solo cuore e talvolta a chiedermi in tutta questa confusione se davvero ho una mia identità o sono “nessuno”.
non lo sò…ma posso dire come si è svolta la giornata di ieri tanto per rendere tangibile questo sfregarsi, urtarsi ed emergere o immergere pezzi di me stessa.
alla faccia di tutti i buoni propositi…tanto nascondersi dietro ad un dito non serve a nulla….non son riuscita a smettere di pensare a lui.
e cavoli…la dottoressa mi aveva anche avvisato: non getti sale sulla ferita, si prenda tempo. certo…si, come no!
Domenica per la verità era anche accaduto un mezzo miracolo: mi ero ritrovata a rivivere alcuni ricordi belli uscendone avvolta di dolcezza…i momenti migliori rivissuti provando le stesse emozioni e mi sono sentita come se avessi trovato delle oasi nel deserto, ritemprata, rinfrescata…è stato ….bello!
ma…i brutti ricordi hanno ripreso il sopravvento.
il dente ha ripreso a dolere, la spina nel fianco a premere.
ieri sono stata tormentata da questi pensieri…tutto il giorno, con brevi, brevissime interruzioni.
…ho cercato di lasciar sciogliere il dolore con le lacrime…ma come si può arginare il dolore? si può costruire un diga che ne lascia passare solo una quantità desiderata e non di più?…non lo sò.
sò che io non ci riesco.
ho provato a sfogarmi scrivendo un po’…in fondo mi sento molto sola ed anche comprensibile che sia così.
ho passato quasi un anno della mia vita a combattere una battaglia da sola, tutti che mi dicevano “lascialo perdere” ed io testarda come un mulo: no…credo in lui…siete voi che non capite.
bhè…adesso…da chi vado a cercare conforto? ovvio…mi dicono: ti avevamo avvisato, te la sei cercata (e tu senti nelle orecchie un sottofondo sottinteso “scemaaaaaaa”)…e adesso smettila di piangere e dimenticalo.
ok…sono stata scema.
ma almeno vorrei capire cosa o quando ho sbagliato.
ho sbagliato a credere nell’uomo che amavo? ho sbagliato a perdonare un suo errore? ho sbagliato a cercare di aiutarlo quando in lacrime mi ha chiesto aiuto?
forse l’errore è stato farlo troppe volte.
lessi una frase: se ti tradiscono una volta è colpa loro, se ti tradiscono più volte è colpa tua.
bhè…se è così che stanno le cose…per favore indicatemi l’uscita da questo mondo.
allora o io non capisco assolutamente niente, oppure il mondo è un posto nel quale non credo di essere adatta a vivere.
o forse è giusto? sbagliare è umano, perseverare diabolico.
forse io, che ne sò, la seconda, la terza..o la quarta volta avrei dovuto “sparire” come mi consigliava MV e un po’ di altra gente.
invece sempre lì…a porgere l’altra guancia e prendere l’ennesimo ceffone.
non che prendessi solo il ceffone beninteso…cercavo di scuoterlo da questa mezza vita che conduceva…mezzo dott. Jackill e mezzo dott. Hide, spesso dandomi per la foga e la rabbia al turpiloquio…come ho fatto anche ieri sera.
…non ce l’ho fatta: l’ho chiamato.
e più io parlavo, più lui scivolava nel silenzio, e più io mi arrabbiavo.
una cosa è certa: io ho bisogno di risposte.
per uscire da questa storia ho bisogno di affidarmi alla mia razionalità..e per fare questo dovrei capire.
e se cercassi risposte che non ci sono?
ok….ieri sera forse ho sbagliato o come ha detto lui: è giusto che ti sfoghi.
bhè…non mi sono sfogata…e neppure scrivere qui adesso mi fà stare meglio.
spero tanto che un’altra parte positiva di me torni a prendere il sopravvento ….e spero che lo faccia presto, molto presto.
Siamo un pò tutti “uno,nessuno e centomila”.
Almeno in questo non sentirti sola.
Grazie per le belle parole…e ricordati che una poesia è e resta una poesia.
Oltretutto,descrive degli stati d’animo,delle sensazioni che provi in certi momenti…ma che poi non hanno riflessi nella realtà e nel futuro…
Ciao