titolo: un punto.
non mi viene in mente nulla di adeguato mentre sò che stò scrivendo un post che non vorrei scrivere.
come mi sento?….difficile dirsi, anzi…non è difficile dirlo, è triste ammetterlo e non mi và.
non credo che vada a nessuno di sentirsi sconfitto, di aver assistito al crollo dei suoi ideali, di aver lottato tanto perchè credeva in qualcosa di grande e poi…giorno per giorno ritrovarsi con sempre meno certezze anzichè con qualcuna in più.
e cercavo ispirazione, cercavo una fonte di “fiducia” e mi sono ritrovata a leggere speranzosa un post segnalato da tiscali come “blog pensiero”
http://lun1968.blog.tiscali.it/xz3035924/
questo post potrebbe averlo scritto una me stessa di tre anni fà, oppure due o forse anche alcuni mesi fà.
incertezza, ricerca della rassicurazione nel prossimo, poi…rendersi conto che non è negli altri che troviamo la forza ma semplicemente in noi stessi..e poi…cadi e ti rialzi…ok….visto fatto.
ma oggi…dopo aver scritto post con contenuti simili non sò più quante volte…come mi sento?
stanca.
stanca di non voler mollare.
potrei tentare di “voltare pagina” e ricominciare.
cosa significherebbe? significherebbe ammettere di aver sbagliato fino ad oggi a credere in ciò che credevo.
ok….ammettiamolo pure.
basta essere dei bambini…innocente, ingenua, facile preda di entusiasmi che la vita smorza con una freddezza forse inconsapevole, é ora di crescere?
e per essere come?
cosa ho imparato in questi anni di vita? che conta il bisogno più dei sentimenti?
è da qui che devo ricominciare?
che il cuore può tranquillamente andare alle ortiche…basta pensare al portafoglio?
che me ne devo fregare se ho un buon cuore ma l’importante è un bel taglio di capelli?
che è meno importante preoccuparsi degli altri rispetto a scegliere un bell’abito di tendenza che mi valorizzi?
che è consigliabile andare in palestra per stare bene con se stessi piuttosto che …che cosa?
non lo sò.
avrei terminato la frase precendente con un ” piuttosto che occuparci di qualcuno che ha bisogno di noi…che stà bene in nostra compagnia e che è felice di condividere il suo tempo con me?”
fatto grazie….e poi? poi…quando non servi più…puoi essere buttato via.
questo ho imparato.
ed è per questo che non riesco a voltare pagina…non sò se mi capite.
voltare pagina in questo momento della mia vita vorrebbe dire arrendermi ad un mondo fatto di utilitarismo, di apparenza, di opportunismi.
e quindi….neppure per scelta…ma semplicemente per un non voler morire dentro che resto in questa mia vita fatta di….
fatta di tristezza…
fatta di dubbi perchè oramai non sai più se stai solo tenendo in piedi un sogno…
fatta di domande….sempre a chiederti se per caso non stai semplicemente nascondendo a te stessa la paura di non farcela a ripartire da un foglio bianco riscrivendo semplicemente le cose nelle quali credi ma dando fiducia ad altre persone a questo mondo…non è detto che se qualcuno ti ha tradito lo farebbero tutti.
ok….forse la soluzione è nei piccoli cambiamenti..non nelle rivoluzioni.
non è che puoi pretendere di svegliarti domattina con un bel nuovo e felice futuro impacchettato sotto il letto con il kit di montaggio e le istruzioni per l’uso…bhè…sarebbe mica male..hehheheheh..ma no, non funziona così.
allora?
vedi che non cambi mai?
sempre a chiacchierare….tante chiacchiere e pochi fatti.
ok…parte il vademecum del ….Provaci ancora Sam.
1) fregatene degli anni che hai…altrimenti te ne senti il triplo addosso…e ciò ti fà male.
2) lo sò…è da bambini deficienti ma quando ti prende l’ansia da paura del futuro…ripensa a quella frasetta di un cartone animato di Sabrina la streghetta: accendi una luce e la paura si riduce.
in fondo…anche Papa Giovanni Paolo II l’aveva capito che viviamo in tempi dove la paura la fà da padrona…e ripeteva spesso: Non abbiate paura.
3) o ti abitui a subire una delusione dopo l’altra a causa del tuo caratteraccio troppo sognatore o impari a non aspettarti più nulla da nessuno.
ecco….facile a dirsi, praticamente impossibile a farsi.
mi basta che qualcuno (..hemmm…non un qualcuno qualsiasi…a chi vuoi prendere in giro?????) mi dica “ci sentiamo” che tu dopo 3 minuti cominci ad aspettare di risentirvi.
lo vedi che sei tu che sei strana?
va bhè….ok…sei innamorata….ma mo’ basta co’ ‘sta scusa.
pure un bambino imbecille avrebbe capito che te la devi far finita….anzi…devo dire che ti faccio ( a me stessa N.d.A.) i miei complimenti perchè cmq da quando c’è stata l’ultima evoluzione stai cercando veramente di non stressarlo con le tue domande e di non puntargli il dito con inutili ed egoistici: te l’avevo detto io.
ma eccomi qui…il mio problema più grande.
devi capire che devi farla finita.
non ce la faccio, anzi…ca**o, devi essere sincera.
non voglio.
non voglio smettere di crederci.
e se fossi una stupida che crede ancora di salvare il titanic che affonda riparando la falla con dei cerotti?
rischi di andare a fondo con il titanic, cocca….te la senti?
ma dimmi…sinceramente..io ti conosco…non sei stupida fino a questo punto…cosa c’è che non ti fà mollare?
una vocina…una vocina dentro di me.
è quella che mi dice di crederci ancora.
per rispetto di te stessa…soprattutto.
ma a chi vuoi prendere in giro?
sai cosa sei?
….sei un’imbecille ecco cosa.
a te neppure una telefonata…e lei invece a pranzo ora andrà a trovarlo.
sei un’imbecille…deficiente, cretina.
e pure gelosa.
mi prenderei a schiaffi da sola….perchè per un motivo che non riesco a capire mi stò facendo prendere in giro da più di un anno.
ti piace restare nella panchina della sua vita mentre un’altra gioca da titolare..e non si sà bene come abbia fatto e neppure il perchè?
lo sò che non ti piace…ma le cose stanno così.
o cambi squadra o resti in panchina…o smetti di giocare…non ci sono molte alternative, sai Angy?
tanto a lui…sta bene tenere lei come titolare…e tu…sight sight…
per te solo promesse.
va bhè….sight…che post triste. anzi…brutto….ma…sono anche questa e non mi và di rinnegare ciò che non mi piace..dicono che la consapevolezza sia il primo passo per risolvere i problemi.
va bhè…alla prox.
baci baci Angy
Wow… Neanche James Joyce faceva degli “stream of consciousness” così.:-)
Mi hai ricordato i miei studi di letteratura inglese.:-) Passa a trovarmi quando ti va. Un abbraccio, Paolo