un anno nuovo e diverso


Caro diario, dalla mia agenda Smemo questa chicca firmata Enzo Gentile… la riporto qui
Per me
Per tutti coloro che passano tra queste mie pagine,
Per tutti coloro ai quali voglio bene, per chi amo ed ho amato..
Per chi mi ha illuminato un istante, un minuto, un’ora…
Per Piccola Freccia che è la mia forza quotidiana
Per E che rende il mio piccolo mondo il meno stressante possibile
Per F che ha reso la mia vita emozionante come un giro sulle montagne russe, regalandomi i giorni più felici e più dolorosi che io ricordi
Per MV che mi è stato vicino e mi ha dimostrato che mi considerava la sua migliore amica nel suo momento più difficile chiedendo il mio aiuto
Per tutti i blogger che mi hanno sorretta, incoraggiata e talvolta hanno cercato in modi diversi di aiutarmi a superare questo anno difficile
Per tutte le amiche che mi hanno sopportato con pazienza ed amore
Per la mia famiglia – sia quella consolidata che quella più recentemente acquisita – che a suo modo cerca di starmi accanto….
Per chi mi ha voltato le spalle, per chi mi ha tradito, per chi mi ha maltrattato, per chi mi ferito, per chi mi ha dimenticato, per chi non mi ha capita….
a tutti voi Grazie per aver contribuito al mio piccolo viaggio per essere oggi un’Angela diversa da quella del dicembre dell’anno scorso. Una persona più forte, una persona migliore, una persona che ha attraversato la tempesta ed anche se ha perso tanto…non ha comunque perso il suo cuore, la capacità di amare, il desiderio di lealtà e giustizia, la voglia di vivere, ed anche se sà che spesso si ritroverà con il viso rigato di lacrime ha scoperto la strada da percorrere per imparare a volersi bene…e passo dopo passo…la percorrerà, talvolta correndo, altre volte arrancando.
insomma…per te caro meraviglioso mondo che mi circondi:

Auguri per un nuovo anno: nel senso che abbia soprattutto la sorpresa.
Bisogna sgomberare alla grande:
la mente come quasi un vecchio solaio,
il cuore come certe cantine immobili e polverose,
gli occhi alla stregua di quei ripostigli in cui ognuno di noi usa stipare
cianfrusaglie e ritagli di memoria, illudendosi che certe figurine
siano manifesti di vita.
Un anno, proprio perchè nuovo, e diverso,però, deve prescindere dal calendario, e iniziare un pò quando ci pare: con una bella dose di autostima, da spalmare generosamente, come da un vasetto di Nutella.
E forse questo è il momento adatto.
E’ tempo di migrare, con la fantasia.
E di sentire la primavera, di fiorire: liberandosi di tutto e di tutti, della zavorra che è sopra ogni cosa uno stato della mente.
Perchè solo creando i vuoti si fa spazio al pieno che verrà.
Rifondo, rinasco, rigenero, rilancio e ribadisco:
liberi non si nasce, lo si diventa.
Liberarsi dalla brutta musica (e dalle radio, dalle tv specializzate:
ma ci faccia il piacere!), dai pessimi film, dai libri inutili, dalla
televisione tutta, dai cibi finti, dai vini cattivi, dai coloranti
veri, dai grigi infiniti, dall’aria pesante e dai pensieri fatti di niente.
Dai momenti opachi, dai sentimenti forzosi, dai lavori forzati; dai gesti mesti, dai vasi non comunicanti.
E mai ballare coi cupi.
Cominciare un anno con il piede giusto, anzi con tutti e due, già che
ci siamo: una sinfonia intorno e dentro di noi.
E allora, per festeggiare al meglio, anzichè un solo anno, celebriamo il
2007 come se fossero 12, diciamo uno al mese.
Auguri dunque,
– per un anno maratoneta, quello che corre via veloce e bisogna inseguirlo
a perdifiato
– per un anno camaleonte, che ti cambia di continuo sotto gli occhi
– per un anno arcobaleno, tutto a colori, che non sai mai cosa metterti
– per un anno capriccioso, senza le mezze, nè le Quattro Stagioni, ed anche
meglio della Margherita
– per un anno coltello, con cui tagliare il capello in otto e concedersi
perfino il bene della severità
– per un anno bandiera, da sventolare a più non posso, perchè il vento
è cambiato
– per un anno golosone da farcire a volontà e per leccarsi i baffi
– per un anno pianoforte, da suonare a 10 dita e migliorare la musica
per un anno giardino, da coltivare a fiori profumati e strawberry fields forever
– per un anno ammaestrato, da cullare docile e morbido, come un caldo peluche
– per un anno radiofonico, o anche ferroviario, così da cambiare sempre
stazione, fino a trovare quella giusta
– per un anno spiazzato, da capovolgere, ribaltare, e lasciarci tutti
senza respiro.
– auguri!

per me…perchè talvolta ho smarrito ma non perso la voglia di abbracciare un peluche e sorridere alla vita con semplicità, sognando ad occhi chiusi che il domani realizzi i miei sogni, insomma per me.. smack

12 risposte a “un anno nuovo e diverso”

  1. Angy uno di questi giorni ti racconterò una storiella in cui la verità è venuta a galla senza che nessuno muovesse un dito.
    Vedi cara Angy il diavolo fa e pentole ma dimentica di fare i coperchi…;)

  2. “Ricorda Signore questi servi disobbedienti
    alle leggi del branco
    non dimenticare il loro volto
    che dopo tanto sbandare
    è appena giusto che la fortuna li aiuti
    come una svista
    come un’anomalia
    come una distrazione
    come un dovere”
    Smisurata Preghiera – Fabrizio De Andrè

    “Fa che piova un po’ di meno sopra a quelli che non hanno l’ombrello”
    Francesco De Gregori

  3. Sono stato molto contento del tuo intervento sul mio blog, e ti ringrazio molto. Vedrai che se tornerai ti troverai a casa. I discorsi di fede non sono per una parte dell’umanità composti da aficionados che non si pongono domande. Anzi. Anch’io, come te, vivo di domande, di riflessioni e di ragionamenti. Il fatto che io creda in Dio con tutto me stesso non spegne la mia razionalità. La fede infatti non basta per avere a che fare con Dio: ci vuole la ragione. Passa da me, che il dialogo sarà bello davvero. Ti abbraccio. Paolo

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