stamani sono venuta al lavoro accompagnata da E per il problema delle targhe alterne…e durante la strada alla radio hanno trasmesso questa canzone, mi è rimasta in testa tutto il giorno, perchè come al solito parla per me…evoca nella mia mente un milione di immagini e questo scorrere di immagini, parole e musica mi mette le ali alle dita…e mi fa scrivere i pensieri su questa foglia che vola libera nel vento del web…
Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
tornare indietro un anno un giorno per vedere se per caso c’e’
e sentire in fondo al cuore un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta
come si cambia per non morire come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
con gli occhi verdi e brillantina
verso il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
e dentro il taxi nella notte avere fretta e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
come si cambia per non morire……….
quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no,
come si cambia per non morire …………
sentire il soffio della vita su questo letto che tra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani e’ un altro giorno
come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare…
la cosa più bella è che per ricominciare talvolta non serve cambiare…
per ricominciare basta un solo sorriso del cuore
che tu hai cercato, implorato, desiderato …
poi un giorno…non ti aspetti più niente, hai capito che il sole ce l’hai dentro….non devi cercarlo altrove…ed ecco che il cielo intorno a te si colora d’arancio, così…nel tempo che sembra impossibile di un “istante”.
e senza preavviso senti il tuo cuore che comincia a canticchiare nel petto, tu lo guardi un po’ stupita e gli chiedi: ma che ti succede?
cosa ti accade cuor mio? sono felice di vederti così sereno,
di sentirti battere a tempo di rock….
“un rock bambino soltanto un po’ latino
viaggia senza passaporto e noi dietro col fiato corto
lui ti penetra nei muri ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti che la tua anima non è morta”
e lui – il mio cuore – la sà più lunga di me…e ride ride…
mi prende in giro….mi strizza l’occhiolino e mi dice:
ma dai….devo dirtelo io “che la tua anima non è morta”?
come ti diceva chi ti voleva bene vedendoti sulla china dell’autodistruzione? Devi ricominciare a volare.
e la cosa più strana è che ti senti immersa in un sistema di continuità fatto di luce…perchè i sentimenti sono sentimenti e che
“non importa se arrivi alla meta, quello che importa è cosa provi per arrivarci”. E – secondo me – la meta della vita è donarsi.
Donare se stessi più che si può…sbriciolare le proprie emozioni, fare pezzetti di cuore e seminarne più che si può durante il lungo il cammino dell’esistenza.
ed allora sarà tutto un continuo fiorire e rifiorire…dovunque intorno a noi, dentro di noi.
non aspettarti niente – continua a ripetermi il cuore – ma vedi? più mi fai a pezzi e lasci lungo il cammino della tua vita parti di me alle persone che ami e che hai amato…. più io divento grande e imparo ad amare sempre più forte.
non aspettarti nulla..e vedrai quanto sarà stupendo scoprire ciò che ricevi in dono come una sorpresa…altri pezzi di cuore di chi come te lascia il suo segno nel mondo.
donarsi reciprocamente: cosa c’è di più grande, di più bello?
a me chi mi vuole male dice: “dovresti volare… dal tetto”.
ma come stai?
io come sto? mal di schiena, mal di testa, ho bisogno di una pausa ogni mezz’ora!!!
io comunque direi (come consiglio anche x me stesso) che non è da sottovalutare l’importanza di arrivare alla f… scusa volevo dire meta 😀
bacio