..mi chiedo quanto facciano male trascorso del tempo le ferite di guerra.
Immagino che una volta cicatrizzata la ferita non dia più dolore…invece penso che i ricordi degli orrori vissuti, di odori, di rumori, di grida, lamenti….questi ricordi restino nella nostra mente come altre ferite…. ferite indelebili?
strani gli esseri umani…l’invisibile è enormemente più forte del visibile talvolta.
La vediamo sulla nostra pelle quella cicatrice e sappiamo che non ci fa male. le ossa si sono ricongiunte, i muscoli ricostituiti, la pelle riformata. Bel miracolo….grande.
Ma la nostra testa? La mente cicatrizza? le ferite che si infliggono al nostro "Io", quelle invisibili….cicatrizzano?
Io continuo a sanguinare…le mie non sono ferite di guerra…sono ferite d’amore…e sono invisibili anch’esse e non cicatrizzano.
…forse è solo questione di trovare la cura giusta, il rimedio giusto…non lo so.
..questo per dire che ho passato due giorni infernali….le mie cicatrici si sono riaperte tutte, ho trovato facendo ordine degli appunti, riletto alcuni sms…..ed il dolore è stato grandissimo. Nulla a che vedere con momenti del passato….ricordi di me piegata in due incapace anche di muovermi …stavolta è andata meglio.
come si dice? Panta rei…..tutto scorre.
scorrerà il tempo e forse una stagione dopo l’altra i ricordi perderanno consistenza….le parole d’amore, le promesse infrante non faranno più male. Forse dimenticherò l’amato volto, le sue carezze, il suo odore, la sua voce, i suoi modi di dire, la sua risata…tutto ciò che fa di lui – lui.
passerà….si, voglio credere che anche i miei ricordi, le mie ferite d’amore, diverranno cicatrici che non fanno più male un giorno. ….voglio crederlo.
e voglio anche credere che i bambini che hanno conosciuto la guerra…la paura della guerra ed il suo dolore dimentichino anch’essi….voglio credere che anche le ferite di guerra…tutte le ferite un giorno non facciano più male.
Voglio credere che si possa dimenticare le urla di una persona che piange un figlio morto sotto le macerie, il suono del sibilare di missili, il fragore di case in macerie e il crepitio di armi che sputano fuoco…le urla di bambini impauriti e disperati.
si….voglio credere che si possa dimenticare…sapere che un giorno le cicatrici dell’anima non fanno più male….e la pace regni dentro i nostri pensieri….spero che ci siano "colombe" capaci di portare sorrisi alle nostre labbra e cancellare la paura!
come direbbe Ligabue: non è la botta, ma il livido che fa male…
Le citrici d’amore smetteranno di sanguinare prima o poi, ma in questo momento ti sono vicina perchè stanno sanguinando anche le mie.Con una violenza mai vista e mai provata. Mi stanno dissanguando direi.
Anche io spero che prima o poi smetteranno di sanguinare e se ne staranno buone buone, ma per il momento (in cui il pessimismo la fa da padrone)penso che le piastrine della mia anima ci metteranno un bel pò a chiudere il taglio
non vi sbagliate, le cicatrici si formano eccome, quando non si sanguina più. ma non so se l’insensibilità della cicatrice sia meglio del dolore
i pensieri ci sono non possiamo eliminarli con un parola
non è semplice ma sei forte e devi farcela ci sono tante persone migliori di lui e anche tu incontrerai colui che ti renderà felice un abbraccio fortissimo
domenica ho visto due uomini adulti piengere ed abbraciarsi come dei bambini, era un pianto trattenuto da 15 anni, per un tacito accordo avevano deciso di seppellire il dolore e non parlarne più, 15 anni di silenzi che hanno contribuito e segnare enevitabilmente le loro vite, fino al giorno che hanno avuto il coraggio di affrontarsi, si sono guardati, le lacrime scendevano sugli occhi di entrambi, si sono abbracciati, ed in quel gesto c’era tutto, il dolore, la rabbia, l’affetto,la disperazione, i sensi di colpa, tutto, non credo che si possano cancellare 15 anni persi, non credo si possa dimenticare il dolore che ha portato alla “rottuta” ma credo che entrambi si siano finalmente dati il diritto di “vivere” . Forse si daranno il diritto ad una nuova vita serena, il diritto d’amare e di essere amati.
Tu chiedi se passera il suo ricordo….
spero di no, come i ricordi della guerra non credo si possano cancellare, chissa forse il tuo pianto è stato l’ultimo, forse non hai ancora urlato a te stessa ed al mondo la tua voglia di vivere, forse devi ancora sfogare la tua rabbia, datti il tempo per metabolizzare, forse devi solo abituarti a gestire il ricordo,
presto molto presto, la tua testa ma soprattutto il tuo cuore riprenderà a vivere, ed allora i ricordi non faranno più male.