9 marzo 2008

 

 

9 marzo …..un mese fa….era domenica mattina….

avevo cominciato a "rilassarmi"…a credere davvero che stava accadendo…

……..godevo di ogni istante nel quale eravamo insieme……

dopo tante paure…tanti dubbi…mi ero risvegliata accanto a te….

stavolta non era un sogno, era realtà….

e baciavo le tue labbra e non la tua foto nel portafoglio…..

e tu poggiavi le tue labbra sulle mie….e mi donavi

tutto l’amore del mondo….e ogni istante era per sempre….

……..mentre il cuore esultava e provava una pace

dolcissima…..il senso di completezza che sempre stare con te

mi ha donato….

Tu eri con me, io con te

a casa tua, nel tuo letto

il letto che comprasti per me..

un  pensiero dolcissimo….

come ne sai far tu….

nuovo per me….per noi…

come se nulla fosse mai accaduto…….

che sensazione stranissima….

ero felice….consapevole di aver tanto da fare con te…tanto…

ma piena di amore e buona volontà.

……cominciammo a darci da fare…

un po’ sconcertati per il tanto tanto lavoro….

tu di qua e io di là…..erano piccole cose,

ma era cominciare a ricostruire facendo ordine…in casa tua.

………

……….

poi….cosa è accaduto?

……chi ha di nuovo spostato  i pezzi sulla scacchiera della mia vita???

………………..

 

Gli scacchi – J.L. Borges

 

I giocatori, nel grave cantone,
guidano i lenti pezzi. La scacchiera
fino al mattino li incatena all’arduo
riquadro dove s’odian due colori.

Raggiano in esso magici rigori
le forme: torre omerica, leggero
cavallo, armata regina, re estremo,
alfiere obliquo, aggressive pedine.

I giocatori si separeranno,
li ridurrà in polvere il tempo, e il rito
antico troverà nuovi fedeli.

Accesa nell’oriente, questa guerra
ha oggi il mondo per anfiteatro.
Come l’altro, è infinito questo giuoco.

II

Lieve re, sbieco alfiere, irriducibile
donna, pedina astuta, torre eretta,
sparsi sul nero e il bianco del cammino
cercano e danno la battaglia armata.

Non sanno che è la mano destinata
del giocatore a condurre la sorte,
non sanno che un rigore adamantino
goberna il loro arbitrio di prigioni.

Ma anche il giocatore è prigioniero
(Omar afferma) di un’altra scacchiera
di nere notti e di bianche giornate.

Dio muove il giocatore, questi il pezzo.
Quale dio dietro Dio la trama ordisce
di tempo e polvere, sogno e agonia?

 

oggi….per me è un giorno speciale…

i ricordi di un mese fa

sono presente…

e sento tutta la gioia, la felicità

l’incredulità che mi accompagnarono

durante lo scorrere di quelle ore….

ti amo tanto …..

amo quel po’ di te che era con me…

non può essere altrimenti.

 

8 risposte a “9 marzo 2008”

  1. Concordo con Rents. Fiore, il 9 Marzo sarà stato anche bellissimo, ma vogliamo parlare del 10 o dell’11 e di tutti i giorni a seguire?? Liberati del pensiero una volta per tutte. Non è facile, non lo è mai stato per nessuno, ma arriva un momento in cui bisogna dire basta. Quel momento è arrivato Angy, purtroppo.

  2. tesoro…non preoccuparti…non sto cercando in alcun modo di riavvicinarmi a lui.

    ma….non ce la faccio a fare l’impossibile.

    non ce la faccio a voler – volere – volere con determinazione – cancellare quel che provo per lui.

    mi procuro ulteriori auto-lesioni.

    se mi metto a ripensare a tutto il male vissuto…

    mi condanno a sofferenze intime che …non reggo.

    in questo momento di vita….lui per me è ….una parte insostituibile.

    non posso, non voglio, non riesco a dimenticarlo.

    è passato solo un mese…e non dimentico nessuno dei momenti trascorsi…ma ho solo un modo per superare tutto:

    pensare a tutto l’amore che sento, che ho sentito e che sentirò molto probabilmente domani per lui.

    è la mia forza più grande in questo momento…combatterla sarebbe …. negarmi di vivere.

    …so che è la via che può sembrare più difficile…ma …

    non riesco a percorrerne altre.

    la rabbia dentro di me evapora …

    la dignità alla quale tutti mi dicono di aggrapparmi…mi porta a dire che dignità è realizzare me stessa…non fuggire da me…ed io….provo quel che provo…e non debbo vergognarmene…non posso, non devo, non voglio vergognarmi di amare….anche se amo un uomo che ha sbagliato e forse continua a sbagliare….

    posso solo cercare di evitargli altri errori…e lo sto facendo….con tutto il dolore e la sofferenza che farlo mi comporta.

    ………mi vuoi bene lo stesso???

    smackkkk

    🙂

  3. dignità è realizzare me stessa…non fuggire da me…ed io….provo quel che provo…e non debbo vergognarmene…non posso, non devo, non voglio vergognarmi di amare….anche se amo un uomo che ha sbagliato e forse continua a sbagliare….

    No, non ci si deve mai vergognare d’Amare e non si può smettere di farlo come spegnere un interruttore.
    Se un Amore è stato vero,sincero,profondo continua ad esserlo aldilà del male che l’altra persona può averci fatto.
    Quella persona avrà sempre un posto speciale dentro di noi. Ma è importante ricominciare a stare bene con noi stesse, prima di tutto. Non si tratta di trovare un altro Amore a tutti i costi. Non servirebbe a niente, se prima non ritroviamo noi stesse. Io almeno, penso e sento questo.
    Grazie per il profumo d’arancio…
    Bacio

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