le cose che avrei voluto ascoltare

 

gironzolavo su un sito…."il cerchio della luna" ed ho trovato questo testo di Barbara Coffani, dedicato a sua figlia. Penso che avrei voluto mia madre mi dicesse le stesse cose…oggi le dico io a me stessa e le partecipo anche a Voi!

 

Dobbiamo imparare ad avere cura di noi: abbiamo la forza di farlo, non ci sono dubbi. Dobbiamo solo tenerlo a mente: prendiamoci cura di noi stesse, e sarà più semplice, una volta che noi siamo appagate e soddisfatte, prenderci cura del resto del mondo. Questo significa "Ama il prossimo tuo come te stesso": non si tratta di un confronto, cioè "se amo me, non devo essere egoista e devo amare anche gli altri", ma di un’uguaglianza: amo il mio prossimo così come amo me stessa, amo il mio prossimo "e" amo anche me stessa.

Coltiva la bellezza
La prima volta che sono riuscita a vedere con un po’ di chiarezza il volto di mia figlia nell’ecografia, sono stata sicura della sua bellezza, nonostante l’immagine non la mostrasse affatto tale. Fu una sensazione molto particolare, molto precisa: era bellissima perché era lei. (….)  E’ la bellezza di un essere vivente, la bellezza e la perfezione della sua unicità. E’ la radice dell’amore: considerare perfetta una persona com’è, nella sua realtà, nella sua vita. Non solo la radice dell’amore, ma anche la radice del rispetto, e della dignità di ogni essere vivente.
Dobbiamo essere sempre certe della nostra bellezza. Non dubitiamone mai. Non lasciamo che nessuno mai ci spinga a dubitarne. Succederà che qualcuno cerchi di limitarci: limitare la nostra sicurezza, la nostra bellezza, le nostre doti; la nostra arte, la nostra creatività, il nostro talento.
Percepiremo delle sensazioni ben precise: ci sentiremo pesanti, rallentate, legate, non libere, senza aria, e via così. Queste persone potrebbero anche dirci che siamo presuntuose, o che stiamo peccando di superbia. La presunzione e la superbia in realtà non c’entrano niente con l’essere belle o con il fare cose belle. La vera presunzione sta nel giudizio, nel pensare di poter giudicare cose, persone, situazioni. Noi non siamo migliori di nessun altro. Noi non siamo nessuno per giudicare gli altri. Giudicare, pensare di sapere già, di conoscere già, di avere già capito tutto, avvicinarsi alla gente avendo già un’idea di com’è ti rende cieca e sorda all’altro, ti lascia ignorante, ti taglia le gambe. Ti chiude alle opportunità della vita.
Riempiamo di bellezza la nostra vita, le nostre giornate, i luoghi che frequentiamo; mettiamo grazia ed armonia nei nostri gesti e nelle nostre parole; siamo femminili: non seducenti, provocanti, sessualmente esplicite e disponibili o competitive come maschi, ma "femminili" semplicemente.
Un modo di parlare modulato, dolce ed armonioso, un incedere aggraziato, una gestualità avvolgente, sguardi aperti, sinceri e che arrivano al cuore. Anche una sana esplosione di rabbia, se occorre, perché no?
Ma non siamo uomini travestiti da donne: mettiamo da parte l’arrivismo, il calcolo e la competizione: queste sono strategie di guerra, e la guerra è cosa da uomini. Del resto loro sanno farla meglio di noi, e con minor danno. Lasciamola a loro.
Siamo positive, siamo al meglio ogni giorno, nel senso di "essere in ciò che si fa", e farlo bene. Mettiamo passione e amore in tutto ciò che facciamo. Ogni cosa merita di essere fatta al meglio. Siamo libere di scegliere come comportarci, ma abbiamo a disposizione un grande strumento, l’intelligenza, che ci permette di scegliere ciò che è buono per noi.
Desideriamo il positivo. Desideriamo che esso cresca fuori e dentro di noi, e ovunque intorno a noi. Desideriamo nel senso di anelare, di esprimere e spingere e direzionare energia di passione e desiderio verso bontà, bellezza, verità, giustizia, amore. Partoriamole, e accudiamole e prendiamocene cura come se fossero figlie nostre. Facciamole crescere. Diamo loro forza.
Amiamo e prendiamoci cura ogni giorno del nostro corpo: non per conformarci ai dettami della moda ma perché esso è noi, e un gesto d’amore per il nostro corpo è un gesto d’amore verso noi stesse. Rendiamo morbidi e lucidi i nostri capelli, morbida e liscia la nostra pelle, coccolandoci con cose buone; scegliamo le cose che ci piacciono di più, quelle che ci fanno sentire bene, a nostro agio, belle, in ogni momento. Di ogni parte del nostro corpo dobbiamo avere la massima cura ed il massimo rispetto, perché è unica, nessun altro al mondo ha i nostri stessi occhi, il nostro sorriso, il nostro modo di parlare.

Sorridiamo, e prendiamo coscienza del fatto che ogni volta che stiamo bene con noi stesse, siamo morbide e rilassate e il sorriso sgorga sulle nostre bocche e anche il nostro sguardo è luminoso. E gioia e benessere sono contagiosi e si estenderanno a coloro che ci circondano.
Quando si parla di incantesimi d’amore, mi viene sempre in mente il libro della Currott "Il sentiero della dea", quando la maestra dà all’allieva un talismano d’amore e le dice di regalarsi un bagno profumato nei petali di rosa.

 

 

 

 

E’ questo il trucco per far innamorare. Essere innamorate. Essere innamorate di noi stesse, non in senso narcisistico, ma nel senso di volersi bene. Avere cura del nostro corpo, così bello e così perfetto. Perché se impariamo a stare bene nella nostra pelle, produciamo benessere e la gente ci starà vicina volentieri, ed è allora che si innamorano di noi.
Ed è esattamente questo il meccanismo che sta dietro alla seduzione, purtroppo degradata talvolta in immagini di donne "in calore come cagne": una donna è desiderata quando desidera. Il meccanismo dell’innamoramento parte dall’innamoramento stesso. Un uomo sogna una donna mossa dal desiderio, dalla passione, non una donna rigida e fredda e contratta. Nella sua sensibilità inconscia, è perfettamente in grado di percepire se una donna è realmente mossa da desiderio di amore, o se finge: perché nella finzione non c’è calore, non c’è emozione, non c’è energia.
Il corpo, specialmente quello delle donne, è stato a dir poco svalutato per così tanto tempo, senza considerare la sua perfezione ed i miracoli che può compiere.

Eppure esso viene esaltato e valorizzato perfino nell’Antico Testamento, in quel bellissimo capitolo che è il Cantico dei Cantici, che al di là dell’interpretazione che se ne voglia dare, resta comunque uno splendido inno alla bellezza ed alla sensualità. Del resto, indipendentemente dal credo di chiunque, se è vero che la Vita è intelligente non si vede come Essa avrebbe potuto darci un corpo al fine di disprezzarlo. Onorare il nostro corpo ed averne cura significa dunque onorare la sacralità e la bellezza della vita stessa.

Prenditi cura di te
Occuparsi di sè curando il proprio corpo o concedendoci ciò che ci piace nella nostra società ha odore di peccato: è da egoisti, e pochissime persone sopportano di sentirsi dare dell’egoista. Nell’inconscio collettivo occidentale moderno dev’essere veramente qualcosa di mostruoso: amare gli altri è un obbligo, ma per quel che concerne noi, meglio non amarsi troppo, anzi già che ci siamo trascuriamoci pure, diamo la priorità a tutto, prima che a noi stessi. Concretamente, questa concezione si traduce nell’atteggiamento mentale secondo cui "prima penso agli altri, poi a me", "prima faccio tutto quel che devo, poi penso a me", insomma: " prima il dovere poi il piacere".
E anche quando abbiamo sistemato le cose davvero importanti la nostra mente crea una sfilza di priorità, per cui la cosa più irrilevante acquisisce la precedenza rispetto a noi. E’ una vergogna la serie di scuse che adduciamo, i sotterfugi e gli alibi che riusciamo a montare pur di non concederci il nostro piacere. Il quale non può essere mai gratuito, ma deve essere assolutamente sempre giustificato.
C’è gente che riesce a riposarsi soltanto ammalandosi: solo allora ha la scusa per staccare la spina. Da qui, poi, il piacere diventa un vero e proprio lusso, che pochi possono permettersi, che pochi si meritano, che molti vivono con senso di colpa.
Ci sono ragazze che si fanno dilaniare dal senso di colpa verso i figli quando si concedono un pomeriggio dall’estetista. Ci vanno una volta sola, poi basta: meglio essere trascurate che vedere il bambino piangere. Meglio essere una madre stanca, stressata, brutta e insoddisfatta, rabbiosa verso il mondo per non avere mai un momento per sé.
Ci sono persone anziane che dopo aver lavorato tutta la vita e aver tirato su figli e aver finalmente finito di pagare il mutuo, si caricano i mutui dei propri figli perché non se la sentono di abbandonarli a sé stessi. Ci sono nonni con problemi di salute che non si concedono le cure termali o la montagna o il mare perché il figlio lavora anche in estate, e devono tenergli il bimbo.
Ci sono donne intelligenti e colte che non se la sentono di accettare un posto di lavoro di altissimo livello, dove potrebbero esprimere tutta la loro splendida mente a vantaggio del benessere generale dell’ azienda, per non offendere il marito che è un impiegato medio e guadagnerebbe meno di loro. Meglio starsene tacitamente insoddisfatte, magari riversando il proprio muto rancore verso il marito ignaro.
Ci sono ragazze che non sanno cosa sia un orgasmo ma non importa, l’importante è che sia contento lui. Ci sono ragazze che non hanno portato avanti una storia d’amore perché la loro amica era da sola e non se la sentivano di abbandonarla….
Conosco una marea di persone che potrebbero essere al meglio di sé, e contribuirebbero a rendere più bella la vita, se solo avessero il coraggio di farlo. Me compresa.

Spesso, quando riusciamo a ritagliare uno spazio per noi, lo posticipiamo: farò un bel bagno, dopo che avrò sistemato la casa….Farò una bella passeggiata, dopo aver riordinato la cucina….E quando preparo una bella cena, ovviamente, mangio per ultima, dopo aver servito tutti gli altri….Mi ha insegnato così mia madre, anche a lei hanno insegnato così.

Ricordiamoci invece che il piacere, sotto ogni sua forma, non necessita di giustificazioni, perché è naturale ed è giusto che esista: è come mangiare, come bere, come il bisogno d’amore. Non devi andare dal parrucchiere perché hai i capelli in disordine o perché lavori a contatto col pubblico, ma per il desiderio di piacerti e di piacere a chi ti circonda, e perché è giusto che tu sia come desideri essere, non un pochino di meno ma esattamente così come ti piace, perché è bello essere belle e perché quando sei bella stai bene e sei contenta e fai stare bene e rendi contenti gli altri. Non devi andare a farti la ceretta perché le gambe pelose sono una vergogna, ma perché le gambe lisce sono una meraviglia da sentire, e non importa se le senti solo tu. Non devi concederti un bagno profumato solo dopo che avrai stirato la montagna di biancheria, perché anzi, se ti concedi una bella dormita e poi un bel bagno, e poi spalanchi la finestra e accendi la radio, la pila di biancheria ti farà un baffo…
E se per caso il tuo compagno o le tue amiche o i tuoi familiari ti dicono che vai bene anche così, che sei bella lo stesso, ma in realtà tu non ti piaci affatto, non ti riconosci, non riesci a ritrovarti, non ascoltarli: ricordati che è a te che devi piacere, prima di tutto.

Ricordati sempre che il corpo che hai te l’ha dato qualcuno molto più grande di te, e tu hai il dovere di tenerlo meglio che puoi. Non è neanche detto che ce l’avrai per sempre così bello e perfetto, dunque non darlo per scontato. Hai il dovere di prenderti cura di te stessa. Nessun altro lo farà, se non lo farai tu per prima. E se sarai tu la prima a disprezzarti, anche gli altri lo faranno. E infine ricordati, se hai dei figli, che se tu non sei capace di darti valore, neanche loro saranno capaci di darsene.

 

 

 

 

sorridiamo e gioiamo per la bellezza della vita….smackkkkkkkkkkk

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7 risposte a “le cose che avrei voluto ascoltare”

  1. Abbiamo il “DOVERE” di prenderci cura di noi stessi…
    ricordalo sempre…
    Che bel post…così mi piaci.

    Grazie per quello che hai scritto da me…

    M.L.

  2. Stiamo imparando…non è così? 🙂

    Bellisimo questo scritto, me lo sono letto d’un fiato. Non concordo proprio con tutto, ma nel complesso sì. In tante, tantissime cose.

    Coraggio allora…andiamo avanti?

    Parola da digitare: BUTTO :-))

    P.S. La tua torta l’ho mangiata a merenda. Dolcissima e con tutte le scagliette al posto giusto. Grazie! Grazie!

    Un abbraccione e un bacio

    Girasole

  3. piacere mio di “conoscerti”.

    C’è poco da aggiungere a questa ottima affermazione dell’Io. Ognuno è un piccolo dio qui sulla terra, con il libero arbitrio.

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