così mi sfogo un po’….mi fai compagnia mentre sono qui con i miei pensieri? vienimi vicino…accanto a me…giochiamo un po’ con l’acqua del ruscello ti và?
sai….ho bisogno di te perchè mi sento sola …insomma…. sola, molto molto sola.
sarà il contraccolpo da ritorno vacanze spensierate? forse solo infinitesimalmente…..di fatto è che –
….tò.. ogni tanto mi vengono ancora battute spiritose (evviva l’ironia) ….. – se la vita di ciascuno di noi è frutto di un disegno divino….quando Dio ha pensato a come disegnare la mia si deve essere ispirato ad un quadro di Mirò…hahahahhahahhah….spero che non mi si accusi di blasfemia per questo….cerco di trarre un sorriso anche in una giornata che di risate o sorrisi forse ne vedrà poche.
stamattina mi sono svegliata alle 7.00 e sono rimasta ben due ore nel letto con la testa che faceva il criceto nella rotella: girare girare girare…e ad ogni giro come una trivella scendeva più in profondità in ricordi dolorosi, delusioni, sogni infranti….un bel modo per auto-fustigarsi….già.
per fortuna che ad un certo punto anche la mia testolina si è stufata, si è ribellata al suo stesso giogo autoprodotto e mi ha portata in cucina a fare il caffè.
ecco….stando qui a scrivere mi sento un po’ meno sola….almeno comunico – a distanza – a tempi differenziati – comunico con un amico silenzioso ma che mi ascolta.
🙂
mi sembro come quelli che credono nell’esistenza degli extraterrestri e continuano a mandare messaggi nell’universo sperando che qualcuno da qualche parte li capti e risponda..hahahhhahha…no no tranquilli…non penso che tu che stai leggendo sei verde con le antennine, sei braccia e sei gambe…no….ma mi piace pensare che invece qualcuno capisca e senta quel che scrivo. Forse perchè io mi sento un po’ extraterrestre a volte.
perchè? perchè sembra così difficile comunicare, spiegarsi, capire. come se si parlasse lingue diverse e parli parli ma non ti comprendi. E può capitare con persone che conosci da anni, tanti tanti anni o anche con persone che conosci da poco….e questo mi fa sentire…ecco…come dicevo all’inizio, sola, un po’ aliena, a voi è capitato mai?
ormai ho imparato che è una distorsione del mio pensiero….un mio esasperare emozioni e come già detto so che devo convivere con me stessa e questi miei picchi di sentimento….va bhè…ci soffro ma sopporto.
e dato che ho già combattuto la mia battaglia contro la depressione e l’ho vinta….anche quest’oggi riporto una piccola vittoria. sto qui a scrivere, pensare positivo dopo due ore di macerazione in pensieri neri come la pece, e mi regalerò come immagine da allegare qualcosa di bello…poi vediamo.
già, la depressione. Brutta brutta bestia. Non si può dire la mia gioia quando a gennaio durante uno dei nostri appuntamenti la mia amica a pagamento mi disse "è uscita dalla depressione, perchè diciamocelo francamente lei venne da me per quel motivo" ….ma và??? e chi se ne dimentica? piangevo un numero non meglio identificato di ore al giorno (praticamente sempre) e non sto scherzando…erano tre mesetti che prendevo antidepressivi ed era come bere un bicchiere d’acqua…fino a quel giorno di dicembre nel quale dopo una giornata di lacrime ebbi l’incidente sulla via del mare.
furono le mie colleghe ad "obbligarmi" quasi a parlare con una nostra cliente psicologa che mi diede il nome di una sua collega che stimava tantissimo molto in gamba.
si sentivano colpevoli di avermi lasciata sola in quelle condizioni….il giorno dopo mi dissero che entrambe avevano pensato a quanto stavo male…e che avevano pensato di accompagnarmi a casa ma….in fondo era un giorno come un altro in quel periodo per quanto io ricordi, quindi, non lo fecero.
anche adesso ho momentacci di "tocco il fondo e poi comincio a scavare per scendere ancor più giù" ma ne esco più rapidamente e da sola….non si può dire quanto io ne sia contenta.
e pensare che in me convive accanto a questa persona capace di profonde prostrazioni un’altra che ride, scherza, sempre pronta a trovare il lato buono di ogni cosa per tutti, sempre pronta a sorridere e portare gioia…insomma…che dicevo prima? un quadro di Mirò!!! non ci si capisce niente se non ci sono i sottotitoli..hahahahhahahahha
dicevo caro amico….sono giorni bruttini comunque per me…ma mi impegno a darmi da fare perchè riesca a trovare sempre il bello ed il buono della vita. Domani cominciano le scuole e piccola freccia comincia il suo primo anno di superiori…sarà una bella avventura!!! concludo con un pensiero felice per tutti coloro che amo….tutti….per chi mi pensa ancora e anche per chi non mi pensa più.
il bello della vita? che ogni giorno si può rinascere dalle proprie ceneri, basta volerlo e seguire il proprio cuore leggero come una farfalla.
smack..buona domenica Mondo!
Non sono verde, non ho le antennine e solo due gambe e due braccia, però mi piace lo stesso passare di qui e leggere i tuoi pensieri.
perchè? perchè sembra così difficile comunicare, spiegarsi, capire. come se si parlasse lingue diverse e parli parli ma non ti comprendi. E può capitare con persone che conosci da anni, tanti tanti anni o anche con persone che conosci da poco….e questo mi fa sentire…ecco…come dicevo all’inizio, sola, un po’ aliena, a voi è capitato mai?
Uh!! Hai voglia se è capitato… Praticamente sempre. Anche con me stessa a volte parlo e non mi capisco. E allora scrivo. Questo mi aiuta. L’importante è trovare il modo. Ognuno ha il suo.
Gli altri non hanno l’obbligo di capirci, ma noi sì e quando ci riusciamo è una sensazione liberatoria. Poi capita che qualcuno, per un attimo intercetti la nostra lunghezza d’onda e noi la sua. E allora sono momenti magici. Ma sono attimi, per il resto siamo solo noi. E noi dobbiamo cadere, rialzarci, ridere , piangere, schiaffeggiarci e perdonarci. E ricominciare sempre.
Un grande abbraccio, un bacio. A te e alla tua piccola scheggia.
ciao!
sai, mi ha colpito molto del tuo blog una apparente contraddizione.. infatti tu hai chiamato il tuo foglio “una, nessuna, centomila” quasi a dire che ti piace scioglierti nell’indistino.. sfumare le caratteristiche ed asperità individuali che distinguono gli uni dagli altri..
ma poi, quando firmi i tuoi post usi spesso il nome “IO”, che al contrario pone l’accento sull’ego, sottolineando quindi il desiderio di esserci in prima persona, rivendicando il diritto di esistere in quanto donna, o se vuoi tu, Angy..
e penso allora che forse bisognerebbe riportare il tutto ad unità .. anche nella vita.. perchè non si vive sereni se non sappiamo bene chi siamo.. io credo che tu sia Angy e non una, nessuna e centomila e che hai diritto di essere solo Angy..
volevo dirti, Angy, che io ti vedo così..e quello che vedo in te è una dolcezza infinita..che devi conservare come un dono prezioso.. la solitudine che avverti è figlia del nostro tempo, un tempo sbagliato, in cui il dono che possiedi non è riconosciuto nè valorizzato come dovrebbe.. ma di questo, spero, potremo parlarne in seguito..
f.
ho letto tutto d’un sorso il tuo scritto, ho rincorsso le tue parole come fossero i miei pensieri e ho pensato che siamo in tanti più o meno così…così come? così introspettivi, che non vuol dire depressi…ma sol oche cerchiamo e scaviamo dentro di noi a cercare motivazioni e perchè sul fatto che gli altri siano invece molto più lascivi su tutto quello che li circonda. Scaviamo a cercare di capire perchè le nsotre lacrime scendono anche se non abbiamo grossi problemi o motivi per farlo, che la vita è fatta così…e che come dici tu e coem penso e vivo io.,..è proprio questo il bello della vita che ogni giorno abbiamo uan chance per rinascere e scoprirci ogni giorno nuovi.
Per cui non vivere su quello che eri ieri…ma su come vuoi esser domani, e fai in modo che ogni giorno sia oggi il tuo domani.
layla
Il mio motto è… “la vita è meravigliosa” anche se in realtà è piena di insidie e di casini, al bar prendo il caffè amaro e dico sempre che lo faccio perchè la vita è dolce di suo, come te da quello che intuisco ho avuto molte vicissitudini, come tutti ognuno a modo suo indossiamo la croce che riusciamo a portare e quando essa è troppo pesante allora ci pieghiamo come il Cristo, lui ci ha insegnato a risollevarci e a continuare a portare i nostri pesi fino al traguardo, il nostro è quello della vita, non sono religioso ma è l’unico esempio decente che mi è venuto in mente, se non lo hai mai fatto guarda quel film che ho citato come detto, è di Frank Capra del 1946 un capolavoro… a presto e …c’è sempre qualcuno che ti ascolta o ti legge volentieri. Lupo
ciao f., mi ha molto colpito il tuo commento…più o meno come tu sei rimasto colpito dalla dissonanza tra “unanessunacentomila” e il nome che uso per siglare post e commenti “io”.
ricordo come fosse ieri la prima volta che ho scritto il post…e non sapevo come firmarmi, come identificarmi in questo mondo fatto di nick, di immagini di noi trasmesse in una parola sola…come se ci si ribattezzasse ad una nuova vita scegliendo accuratamente il nostro “nome”.
ricordo che non trovavo nulla che mi sembrasse calzante…tutto era “troppo”…
tutto quel che mi veniva in mente era diverso da ciò che sentivo di essere….io ero solo me stessa, semplicemente me stessa.
una persona che non sapeva chi era…io ero – e sono – solo io.
io come te, come tutti gli altri…un mondo di Io, già , forse è inconsciamente bello sciogliersi nell’indistinto..
mi sentivo senza identità , senza forma, senza futuro….solo un essere umano con una storia di vita, la mia storia.
una storia fatta di annullamenti, di rinunce, di negazioni di me stessa per realizzare i desideri di altri, per essere ciò che gli altri immaginavano e desideravano che io fossi.
ecco “una nessuna centomila”: una donna indefinita, fatta di centomila specchi che riflettevano aspettative del mondo circostante.
riportare tutto all’unità ….ci riuscirò mai? mi hai ricordato una volta che mi sentivo veramente frantumata in mille “personalità ”…dissi alla mia “amica a pagamento” che era come convivere con un condominio in testa….un po’ come nei cartoni animati quando ti appare da una parte l’angioletto e dall’altra il diavoletto ed ognuno ti dice cose diverse 🙂
il risultato era un comportamento contraddittorio….cambiare idea spessissimo….e agire in modo conflittuale con me stessa, o meglio, con parti di me stessa.
difficile andare avanti, credimi…anzi…più che difficile direi faticoso, molto faticoso, hai ragione, immensamente ragione: non si vive sereni se non sai bene chi sei.
ti cerchi…ti cerchi e trovarti in piccole cose è un’avventura sorprendente che ti lascia meravigliata ogni volta…ma è bello….bello scoprire noi stessi esattamente come è bello scoprire le meraviglie del mondo che ci circonda.
bello capire che siamo duttili, che possiamo plasmarci, che possiamo scegliere come agire o reagire…….e scoprirci come componendo un puzzle soffice, morbido, che si amplia nei contorni sotto i nostri occhi man mano che sistemiamo pezzi qui e là …
bhè…nel tuo commento ci sono altri spunti di riflessione ma già mi sono lasciata andare a sufficienza alla deriva con i pensieri per stasera….direi che ora di andare a dormire….spero anch’io che potremo parlare dei tempi “sbagliati” del mondo in seguito….
🙂
buonanotte,
angy
chi ha provato sa meglio della semplice empatia ,che pure aiuta…
uscire con le proprie forze da gioni bui,è un impegno di inestimabile valore, perchè noi ci siamo sempre per noi stessi e così solatanto deve essere.
chi ci ama ,in ogni forma di amore intesa,può darci aiuto e conforto,ma se viene a mancare il supporto anche solo un attimo,solo l’io può sostituirsi,e tu per Angy ci sarai sempre,ricordalo:-)
ti abbraccio con affetto per una coccola in più;-)
…caro amico ti scrivo…cosi’ mi distraggo un pò.
certamente ti ricordi questa bellissima canzone.
Cara amica,io ti scrivo perchè mi piace.
Mi dispiace dirti che la letteratura medica dice che dalla depressione non si guarisce, chi è bravo, ne capisce i sintomi e adotta gli strumenti che l’esperienza gli ha fatto maturare.Probabilmente tutti noi siamo depressi,chi cosapevolmente e chi no…
Un abbraccio stellare.