la strada della ranocchia.

la vita è una strada che percorri.
quando sei piccolo….ti danno delle indicazioni…che dovrebbero aiutarti ad arrivare
al meglio alla fine del percorso.
consigli comportamentali, indicazioni sulle direzioni da prendere…cose così.
purtroppo parecchie sono indicazioni sbagliate.
il mondo non è più quello che conoscevano coloro che ci hanno dato i consigli.
ricordo che mio padre sosteneva che per lui una stretta di mano
equivaleva ad una firma su un contratto davanti ad un notaio.
era un uomo di parola.
adesso….cosa significa essere "uomo di parola"?
esiste la libertà. la libertà di fare quel che pensi quella mattina quando ti sei svegliato.
nient’altro.
le parole esistono ancora….non esiste più l’uomo.

l’uomo è cotto.

uso questa espressione rubandola ad un’e-mail che mi è arrivata ieri…..
e mi sono trovata d’accordo con le osservazioni contenute in calce alla mail.

….bando alle ciance, condivido con voi il testo della mail,  riflettiamoci su…..

Dall’allegoria della Caverna di Platone a Matrix, passando per le favole di La Fontaine,
il linguaggio simbolico è un mezzo privilegiato per indurre alla riflessione e trasmettere delle idee.
Olivier Clerc, scrittore e filosofo, in questo suo breve racconto,
attraverso la metafora, mette in evidenza le funeste conseguenze della non coscienza del cambiamento,
che infetta la nostra salute, le nostre relazioni, l’evoluzione sociale e l’ambiente.
Un condensato di vita e di saggezza che ciascuno potrà piantare nel proprio giardino per goderne i frutti.
————-

Immaginate una pentola piena d’acqua fredda
in cui nuota tranquillamente una piccola ranocchia 

Un piccolo fuoco è acceso sotto la pentola
e l’acqua si riscalda molto lentamente
L’acqua piano piano diventa tiepida
e la ranocchia, trovando ciò piuttosto gradevole,
continua a nuotare.

La temperatura dell’acqua continua a salire
Ora l’acqua è calda, più di quanto
la ranocchia possa apprezzare,
si sente un po’ affaticata,
ma ciò nonostante non si spaventa.

Ora l’acqua è veramente calda
e la ranocchia comincia a trovare ciò sgradevole,
ma è molto indebolita, allora sopporta e non fa nulla

La temperatura continua a salire, fino a quando la ranocchia
finisce semplicemente per cuocere e morire.

Se la stessa ranocchia fosse stata buttata direttamente nell’acqua a 50 gradi,
con un colpo di zampe sarebbe immediatamente saltata fuori dalla pentola

Ciò dimostra che, quando un cambiamento avviene in un modo
sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e non suscita
nella maggior parte dei casi alcuna reazione, alcuna opposizione,
alcuna rivolta. 
 Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da qualche decennio
possiamo vedere che stiamo subendo una lenta deriva
alla quale ci stiamo abituando.

Una quantità di cose che avrebbero fatto inorridire
20, 30 o 40 anni fa,  sono state poco a poco banalizzate
e oggi disturbano appena o lasciano addirittura
completamente indifferente la maggior parte delle persone

Nel nome del progresso, della scienza e del profitto
si effettuano continui attacchi alle libertà individuali,
alla dignità, all’integrità della natura,
alla bellezza e alla gioia di vivere,
lentamente ma inesorabilmente,
con la costante complicità
delle vittime, inconsapevoli
o ormai incapaci di difendersi

Le nere previsioni per il nostro futuro,
invece di suscitare reazioni e misure preventive,
non fanno altro che preparare psicologicamente
la gente ad accettare delle condizioni di vita
decadenti, anzi drammatiche.

Il martellamento continuo di informazioni
da parte dei media satura i cervelli
che non sono più in grado di distinguere le cose …
Quando ho parlato di queste cose
per la prima volta, era per un domani

Ora è per oggi !!!

Allora se non siete, come la ranocchia, già mezzi cotti,
date un salutare colpo di zampe, prima che sia troppo tardi.

 

SIAMO   GIA’ MEZZI COTTI ? O NO ?  

 

 

 

riflettiamo….riflettiamo.

 

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