un’altra settimana

è passata un’altra settimana….emotivamente in pareggio direi, senza lode, senza infamia.

avvenimenti speciali?…si, certo. come sempre.

speciale è stata la giornata di giovedì…senza saperlo ho precorso il tema della prima puntata dei Cesaroni dedicata alla garbatella, storico e popolare quartiere di Roma vicino al quale lavoro e dove Piccola Freccia ha frequentato le scuole medie.

ma procediamo con ordine: la mattinata era iniziata in modo inusuale, ma che io amo.

mi sono recata al lavoro con il mezzo pubblico.

allora…..c’è chi pensa che debba essere ricoverata in una casa di cura per malattie mentali ma io amo il mezzo pubblico perchè amo stare in mezzo alla gente.

certo, non son mica tutte rose e fiori, ovvio.

c’è la ressa, c’è il maleducato, c’è chi è maleodorante (ma questa è una leggenda metropolitana perchè nei classici orari di vai e vieni dal lavoro sono praticamente tutte persone che conoscono l’uso dei detergenti) …ma vuoi mettere la bellezza di tutti quei volti intorno a te?

quando viaggiavo abitualmente con la metropolitana – o trenino per chi preferisce – spesso mi portavo un libro, ma il più delle volte finivo con passare metà del tempo a leggere e l’altra metà a guardarmi intorno.

mi piace vedere i volti delle persone, ascoltarne i discorsi ed immaginare le vite degli altri.

è bello perchè hai sotto gli occhi la molteplicità e la variegatura dell’uomo.

è un full immersion che mi fa sentire più umana, molto molto più umana…più coesa a tutte queste persone estranee che spesso nei miei pensieri invece mi fanno paura per ciò che sono potenzialmente capaci di fare nel male.

dimentico le paure…e mi abbandono all’ammirazione. mi piace ricambiare il più timido dei sorrisi, ammirare l’abbigliamento, l’atteggiamento o la postura di alcune persone, chiacchierare con gli sconosciuti, divagare del più e del meno, farsi reciproci gesti di cortesia…tipo cedere il posto alle persone anziane o spostare la mano dal corrimano un po’ più in quà per lasciare l’altro un po’ più comodo di muoversi…e sogno che quel piccolo gesto sia fratello di mille altri gesti di aiuto e collaborazione tra uomini.

ma non è finita qui.

a pranzo sono uscita dal lavoro con tanta fame.

ma non era fame di cibo, no.

era fame di sole.

il sole manca da troppo tempo sulla nostra città…non siamo abituati a tutto questo grigio e si vede e si sente. Sabato mattina ne ho parlato con Piccola Freccia (hemmm…..adesso dovrò cambiargli pseudonimo…è quasi 10  centimetri più alto di me….piccola freccia non mi pare più appropriato) facendo un bel discorsetto con lui sui binomi sole-energia, acqua vita…è stata una gran bella chiacchierata. 

ma torniamo a giovedì. affamata di sole ho lasciato il percorso che sono solita fare ed ho cambiato strada per la mia passeggiatina giornaliera tracciando un percorso ai confini con la Garbatella…e ad un tratto l’occhio mi è caduto sul cancello stranamente aperto di un giardino pubblico "parco delle catacombe di Commodilla". potevo io lasciarmi sfuggire l’occasione di un’avventura tra verde e reperti storici??? non ne se parla proprio…quindi…anche se il tempo scarseggiava e le calzature non erano proprio adatte mi sono avventurata nel giardino,rimediando l’ennesima storta su una caviglia un po’ debole…ma va bhè….non ci importa!!! Curatissimo….e si capisce che è ancora "In erba".

ho iniziato il mio giretto godendo della totale proprietà del giardino….complice il tempo e l’orario c’ero solo io e il sig. silenzio a passeggiare nei vialetti.

ho ammirato i cespugli spogli di ginestra immaginandomeli tutti coperti di fiori giallo oro, il roseto ai confini del giardino e i rami di rosa rampicante appena sistemati su un pergolato, giovani piante di Bouganvillea sul confine in alto ed ho sperato che questo piccolo gioiellino non venga mai deturpato ma possa fiorire nel suo massimo splendore. poi….nel mio curioso percorso sono arrivata dove ci sono resti di scavi (è lì che a causa del terreno sconnesso mi sono rimediata la storta alla caviglia…) e sono rimasta qualche secondo in estasi ad ammirare la parziale ricostruzione di locali ….con l’amarezza di non poter ammirare la vera meraviglia del posto..le catacombe….aperte solo su richiesta e per motivi di studio…ufffffffffff….non vale!!! ma il tempo era passato….e una giovane coppietta arrivò con un cane per recarsi all’apposito spazio dedicato a loro e questo mi ha riportato l’attenzione sull’orologio.

il tempo a mia disposizione per l’avventura era arrivato alla fine…e con l’animo pieno mi sono reindirizzata sul solito percorso, meta: bar per il quotidiano rito del caffè insieme con le colleghe (future socie) e il capo.

il sole non si è visto…ma mi ha fatto bene lo stesso osservare nel terreno piccolissimi cuscinetti di sofficissima erba di trifoglio….chiaramente il prato è stato seminato penso con un misto di semi vari da prato tra cui  trifoglio nano e quelli erano i primi nati. 🙂

sono felicissima del mio passato lavorativo di due anni in un vivaio…ho imparato tantissime cose!!! è un sogno mai dimenticato quello di poter un giorno avere un giardino tutto mio da curare….(sospiro….)

ma va bhè….mi faccio bastare piccole meraviglie come questo…pregando intensamente in cuor mio che nessun vandalo lo rovini.

insomma…una giornata veramente speciale. 

speciale è stato il primo giorno di piccola freccia in una pseudo gita per gli iscritti al corso di patentino…un giro tra moto, motorini e bellissime ragazze…..ovviamente ha fatto un bel po’ di foto…

speciale è una chiacchierata con una persona che non senti da tanto tempo e con la quale gratti un po’ di ruggine sulle vicende trascorse, ti fai un sacco di risate leggere e qualche chiacchiera un po’ meno leggera…insomma….come è la vita, piena di colori diversi; speciale è una telefonata con mia sorella che ha una vita così lontana dalla mia neppure vivessimo in due pianeti diversi.

speciale sabato sera una passeggiata a via del corso per ammirare una mostra di quadri fiamminghi ed olandesi del diciassettesimo secolo…e specialissimo è stato uscire ed essere colti da una pioggia scrosciante che ci ha tutti inzuppati per bene..hahahhahahah….mi sono risentita tanto tanto ventenne.

purtroppo causa pioggia ho rinunciato ad accompagnare piccola freccia a fare un giro da Feltrinelli tra una chitarra e l’altra….ma rimedierò presto.

al lavoro….per il momento decisione presa….nessun’altra nuova. e come dice il proverbio…

"nessuna nuova, buona nuova".

son contenta di un po’ di quiete …una tregua nella guerra della vita!!!
buona domenica mondo,

:-))

 

 

3 risposte a “un’altra settimana”

  1. ti ringrazio del commento che mi hai lasciato.. mi ha lasciato senza parole.

    uhm.. quindi hai passato due anni a lavorare fra i fiori? mi sa che c’entra con il fatto che tu sia anche sensibile con le persone.

    sole? a me sembra tutto anomalo.. non è possibile che continui a piovere così da ottobre e nessuno lo trovi strano.. non era mai successo..

  2. sigh! non sai quanto mi sia dispiaciuto perdermi il piacere della tua compagnia, la mostra …no l’acquazzone no non mi è dispiaciuto affatto perderlo!!O_O

  3. complimenti per la tua giornata speciale.

    è sicuramente bello lavorare in centro in una città storica … qui al massimo posso fare un giro della zona industriale 🙁

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