Nessuno t’avvisa
quando la vita ti fa scendere
nel letto sassoso
del dolore e della tristezza.
Nessuno t’avvisa
quando scivoli a freni rotti
lungo la discesa di prove
che sai si sarebbero avverate
ma che ti lasciano sempre impreparato,
diverse come sono
da quanto le avevi immaginate
e temute.
Nessuno t’avvisa
ma, quando i tuoi piedi nudi
si trovano a camminare
sul greto pietroso,
ti ritrovi pur sempre
a posarli di passo in passo
su sassi aguzzi che li fan sanguinare
o su sassi rotondi,
rotondi della dolcezza
di un ricordo
o di una frase di conforto.
purtroppo non posso riportare qui il nome dell’autore di questa poesia,
perchè quando l’aggiunsi nella mia raccolta di "perle preziose" non
salvai correttamente il testo.
spero che non ne abbia a male se oggi riporto queste sue parole,
queste sue emozioni in questo mio spazio aperto al mondo
a lui la mia gratitudine per aver scritto una poesia così bella.
grazie.
…Come disse Troisi ne “Il postino”, la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve!
Un bacio
L’autore di questi versi è Gian Contardo Colombari e la poesia s’intitola appunto “Nessuno t’avvisa”. Purtroppo il suo blog non è più attivo ma forse se fai una ricerca su Facebook o su google, lo puoi rintracciare e informarlo che una sua poesia è visibile qui da te, sarebbe carino.