Caro diario, rieccomi qui!
passato anche Ferragosto, mi restano due settimane di ferie. Cosa è accaduto in questi giorni? a parte ciò che sai nella sfera privata….mi va di “ricordare” qui due faccenduole accadute che non voglio perdere del mio percorso di vita.
Prima la più importante: Piccola Freccia. Quasi sedicenne, da mesi mi torturava per avere un suo mezzo di trasporto…il famigerato motorino.
Speravo di potermi permettere una microcar….ma non è stato possibile per sopravvenuti imprevisti economici….quindi da una microcar usata siamo “precipitati” ad un ciclomotore usato. Piccola Freccia ha accettato di buon grado, con intelligenza, comprensione e rassegnazione il cambiamento di programma dato che mi sono profusa in spiegazioni necessarie ad un insegnamento di vita più che a una giustificazione di spesa.
Ma cosa mi piace ricordare qui? …la bellezza della felicità che brillava nei suoi occhi quando si è trovato davanti al Suo scooter con le chiavi in mano. Le chiavi della felicità. Il bello che mi ha dato immensa gioia ed orgoglio è stato che lui non vedeva i danni alla carrozzeria, il buco sul sellino, il guasto del contagiri, le difficoltà di accensione….no, lui guardava quel motorino come se fosse una Ferrari ultimo modello uscita lucida di fabbrica.
E’ questo che mi è piaciuto. Perchè una piccola parte di me si sentiva un po’ in colpa per non essermi potuta permettere un mezzo migliore, senza danni, magari nuovo.
Anche se la saggezza consigliava di prendere esattamente un mezzo così essendo destinato alle sue prime esperienze…meglio già mal messo che preso sano e vederlo rovinare sotto i propri occhi.
Ma mi son detta: “hai agito alla vecchia maniera Angela, hai fatto bene! Si comincia così…dalle piccole cose”…che per lui ora hanno un valore intrinseco maggiore che se invece mi fossi potuta permettere uno scooter nuovo appena preso il patentino.
Invece il mio Piccola Freccia ha dovuto aspettare quasi un annetto…..ogni giorno sfogliava tutti gli annunci….sognava…desiderava….aspettava….e quando finalmente gli è arrivato quel mezzo rottame per lui la gioia è stata immensa. Per non parlare del primo viaggio alla guida del suo “meraviglioso” scooter. Io davanti a fare strada, lui dietro che non riusciva a superare i 50 hahahahhah….esattamente ciò che volevo!!!
Ora avrà modo di affrontare i piccoli problemini che ti da un mezzo “vecchio”….dovrà sistemare il tachimetro, fare dei piccoli risparmi per permettersi gli accessori o le altre riparazioni che riterrà opportune…e pian pianino si farà le ossa, un po’ d’esperienza e capirà il valore delle cose.
Sono proprio contenta di non essermi potuta permettere qualcosa di meglio…certe volte essere “poveri” è un bene!!!
Ma soprattutto sono contenta che Piccola Freccia abbia “risposto” con tanta meravigliosa piccola grande felicità a questo suo enorme passo avanti nel cammino per diventare adulto. 🙂
poteva benissimo mettere il muso perchè si aspettava di meglio, invece era contentissimo. Grazie a Dio, grazie alla sig.ra Vita….questo è di certo un evento da ricordare!!
Altra cosa da ricordare riguarda il mondo delle mie amicizie..e il mio cambiamento in questa materia, la mia “nuova” maturità e consapevolezza in tal senso.
Ho dimenticato un invito a cena. Mea culpa. Già, imperdonabile. Una parte di me è d’accordo. Ma è davvero quasi imperdonabile dimenticare un invito a cena di un’amica che ti conosce da vent’anni? Son sincera…mi ha chiamata per invitarmi il mio penultimo giorno di lavoro la mattina mentre ero in ufficio. Avevo la testa piena di tutte le cose da fare prima di chiudere l’ufficio, tutto quello che dovevo assolutamente fare, da ricordare per quando rientravo senza contare che sono andata in ferie con ancora la scrivania piena di documenti per pratiche da sistemare…ma se non l’avessi fatto ero ancora in ufficio a lavorare.
Ricordo che subito dopo aver chiuso la conversazione un campanello d’allarme mi disse: mancano ancora 3 giorni e di pensieri ne hai tanti…meglio che prendi un appunto di memoria sul cell.
già, me l’ero detta…ma le cose da fare erano a cascata, non ne avevo finita una che dovevo sistemarne un’altra…finì la giornata, non presi l’appunto….e……..l’impegno della cena fu sommerso da altri impegni. Piccola Freccia partita per le vacanze, mia madre con i problemi al ginocchio, e la mia partenza in tempi brevissimi. In sintesi…quando la sera della cena mi squilla il cell, rispondo e la mia amica mi fà: dove sei? ….mi è caduta una trave addosso. Mi sono ricordata con un’esplosione nel cervello dell’impegno preso. Ho visto frecciare davanti a me i volti delle persone invitate con me che avrebbero appreso della mia “deficienza”….e …..bhò. L’avevo combinata così grossa che mi chiedevo quali sarebbero state le conseguenze con la mia amica…conoscendone il caratterino.
Ebbene…..quando l’ho ricontattata per parlarci….mi ha mandato un sms dicendomi che la cosa è gravissima. Che non ha nessuna intenzione di farmela passare liscia.
ok. Una parte di me arriva a comprendere. Una parte di me no. Una parte di me è molto irritata del fatto che lei non abbia voluto nemmeno sentire le mie spiegazioni. Potrebbero essere banali e insufficienti…certo. Ma almeno sentirle, no? Insomma…al lavoro sei “costretto” a mandar giù bocconi amari e comportamenti sgradevoli perchè ti danno da mangiare. Nella vita quotidiana ti tocca far buon viso a cattivo gioco ogni qualvolta ti capita di trovarti in situazioni di “dipendenza” da altri…che ne so’ con l’impiegato della posta o della banca, con il funzionario del ministero per la pratica, in mille situazioni diverse. Con un’amica che mi conosce da vent’anni con i miei pregi e difetti no.
Non voglio sentirmi sotto processo. Ho ammirato ed apprezzato il comportamento di Ass in una situazione analoga. Appuntamento dimenticato. Lei mi chiama…e anzi…quella sera stavo male e non le ho neppure risposto al telefono e lei passò la serata preoccupata per me.
IL giorno dopo…la chiamai per scusarmi….e lei era parecchio scocciata, mi disse “non prenderò mai più appuntamento con te” ma la sentivo ridere sotto i “baffi” (no, non ce l’ha i baffi….è bellissima!!!) e restammo d’accordo che la prossima volta che volevamo vederci la dovevo chiamare dieci minuti prima di uscire da casa. Ecco….questo è il comportamento che mi aspetto da un’amica, un’amica che mi rende le giornate felici, serene, che mi capisce e mi sostiene sempre…anche quando il “cervello” mi fa acqua da tutte le parti.
Chissà come andrà a finire con P…..non lo so.
Ma so che oramai sono pronta a rivedere tutto il mio bagaglio di amicizie, e voglio che nella vita a camminare mano nella mano con me ci siano persone che realmente mi vogliono bene e mi accettano difettosa come sono….esattamente come io sono disposta ad accettare i difetti altrui senza bisogno di processi. Voglio una vita nuova….
voglio una vita “prendila alla leggera”….
voglio una vita:
take it easy
perchè la vita ci pensa già da sola molto spesso a regalarci momenti complicati, difficili, dolorosi….in solitudine. E almeno in compagnia…..viva la leggerezza!!!
🙂
in conclusione…alla mia amica P manderò penso lunedì un altro sms con una richiesta di appuntamento per fornire scuse e giustificazioni….poi….si vedrà!!!
Ma di certo ho capito che ho imparato che nella vita io sono la pasta.
l’amore, l’amicizia…..è il sugo.
la pasta con il sugo è immensamente più buona che da sola….ma anche di sola pasta si sopravvive ed io ho imparato a sopravvivere di me con me.
certo, quando c’è il sugo…..è tutto più buono, più bello, più luminoso, più….PIU’!
viva la pasta, viva il sugo!
ed ora vado a prendere un po’ di freschetto sul mio microscopico balconcino….altrimenti evaporo qui!
buonanotte caro diario, buonanotte dolce e meraviglioso mondo!
smack