Ah, ma della voce esanime piange
il cuore afflitto rispondendo:
“Se è falsa l’idea, chi mi dette l’idea?
Se non c’è bontà né giustizia
perché si angustia il cuore nella tenzone
difendendo i suoi inutili miti?
Se è falso credere in un dio o in un destino
che sappia quello che sia il cuore umano,
perché ci sono il cuore umano e il senno
che hanno in sé bene e male?
Ah, se è insano
voler giustizia, perché nella giustizia
volere il bene, a che scopo volere il bene?
Quale malvagità, (…) quale ingiustizia
ci ha fatti per credere, se non dobbiamo credere?
Se l’equivoco e incerto mondo,
se la vita transitoria
hanno in un’altra parte l’intimo e profondo
senso e il quadro ultimo della storia,
perché c’è il mondo transitorio e incerto
nel quale vado per incertezza e transizione
oggi un male, un dolore, e (…) aperto
un solo tormentato cuore?
(…)
Così, nella notte astratta della Ragione
inutilmente, maestosamente,
dialoga con se stesso il cuore,
parla alto a se stessa la mente;
e non c’è pace né conclusione,
tutto è come se fosse stato inesistente.
(Fernando Pessoa – Lode a Leopardi)