“Sembra, signora? E’, io non so di <<sembra>>. Non è solo il mio mantello d’inchiostro, o il ricco abito nero di circostanza, non sono singhiozzi o sospiri forzati,nè il fiume copioso dagli occhi, nè il viso compunto, buona madre, con ogni forma, guisa, mostra di sofferenza, che possono farmi giustizia.
Cose che l’uomo può fingere, di queste diciamo <<sembrano>>; ma dentro io ho cosa che passa la mostra. L’altro è frangia, livrea del dolore.”
Amleto – atto I scena II
….parole scritte su fogli di carta che volano via, verso il sole del tramonto. Note di musica persa, musica abbandonata…tradita. Parole mute di chi dopo tanto silenzio non sa più parlare…le labbra schiuse piene di pensieri che vogliono prendere il volo….un attimo e tutto sgorgherà fuori come acqua di sorgente, un attimo….per disperdere “dentro io ho cosa che passa la mostra”….un attimo….
e tutto brilla come il sole d’estate.
dopo tanto silenzio le parole quasi si bloccano, perdono di significato però i pensieri volano e diventano sempre più profondi…