Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
(E. Dickinson)
Leggo di quel che accade con questo tempo che spazza via tanta umanità…e con il cuore triste cerco un pensiero bello…che mi ricordi l’autunno da bambina…quando era solo i primi freddi…i primi giacchetti e le foglie gialle a far da tappeto per terra…e i mille colori della natura intorno a noi….mille sfumature di rosso e giallo che ballavano abbracciati alle foglie dei sempreverdi.
mi manca l’autunno dei miei ricordi………
un pensiero per le vittime dei nubifragi di questi giorni…..per coloro che hanno perso tutto e per coloro che hanno perso tanto. Coraggio…..coraggio.
L’autunno che tu ricordi è lo stesso del mio ma ahimè oggi non esiste più…i repentini passaggi climatici non ci danno più la possibilità di goderne.
Purtroppo è ormai un po di tempo che si sente parlare di dissesto idrogeologico causato dall’uomo che costruisce dappertutto rendendo impermeabile una zona che prima non lo era e quando la natura si scatena succede quello che abbiamo visto in Liguria oggi ma in altri posti ieri: la natura si riprende sempre ciò che le è stato tolto.
sono sprofondato nel passato dei ricordi,
dolce malinconia ricordo di corse perdute di giochi di foglie di profumo di caldarroste. Mani arrossate sciarpe arrotolate ed il caldo tepore di casa.
Luci giallognole dalle finestre e il mio sguardo innocente sul mondo.
Un mondo che non c’è più
con tanta tristezza nel cuore