Conta, la voce più sottile.
Di chi vorrebbe dire ma
sfuma nel rumore.
Conta, la testa ed un cappello.
L’intelligenza e il bello e
chi li sa mischiare.
Conta la firma e la parola.
Di chi ne ha una sola
e sa da che parte stare.
Dimmi chi conta davvero.
Almeno.
Che forse mi addormento.
Dimmi chi conta davvero.
Adesso.
Che ho un braccialetto rosso anch’io.
Conta che quel giorno c’eri tu.
Quando mi hanno detto:
“questo è il fondo”
e il fondo era più giù.
Conta il tuo sorriso in faccia al mio.
Quando tu mi dai la mano e al polso
ho un braccialetto anch’io.
Ho un braccialetto rosso anch’io.
Conta. Chi lucida le foglie,
chi aspetta e le raccoglie e chi
bagna le radici.
Conta. Il canto della luna.
Che approva da lontano
tutto questo amore.
Conta che quel giorno c’eri tu.
Quando mi hanno detto:
“questo è il fondo”
e il fondo era più giù.
Conta il tuo sorriso in faccia al mio.
Quando tu mi dai la mano e al polso
ho un braccialetto anch’io.
Restami pure vicino. Restami pure vicino.
Che forse io non piango nemmeno.
Che forse io non piango nemmeno.
Che forse io non piango nemmeno.
Che forse io non piango più.
(Francesco Facchinetti)
Sto seguendo la serie Braccialetti rossi, è emozionante, bellissima….insegna il vero valore delle cose, della vera amicizia che nasce e ti è vicina nei momenti difficili che trema con te, ride con te…non ti abbandona. E insegna che l’amore può nascere dovunque…ed essere forte molto più di quanto immaginiamo, più forte del dolore.
Conta che se abbiamo vicine le persone care, tutto il male del mondo non può schiacciarci.
Dobbiamo amare, amare sempre di più..soprattutto i bambini ed i ragazzi….penso ai due ragazzi che oggi hanno tentato di togliersi la vita.
Una c’è riuscita.
L’ho scritto tante volte nel blog, ma lo scrivo di nuovo:
non bisogna temere il male che c’è, ma il bene che manca.
Tutti noi, tutti i giorni abbiamo il dovere di coltivare il bene intorno a noi.
Perchè conta.
(dedicato anche a tutte le mie amiche che non ci sono più al mio fianco, auguro a loro ed ai loro cari tutto il bene del mondo)
Siamo troppo indaffarati a fare altro, è più importante il lavoro, la palestra, il cellulare, il collegamento a fs, e chi abbiamo vicino a volte si perde senza la nostra guida. Naturalmente parlo dei nostri figli, perchè molti sono stati creati per moda, perchè si dovevano fare o perchè sono stati uno sbaglio. E il disagio cresce, il bene si allontana e questi poveri angeli combinano disastri. Lo vedo in palestra, dove madri truccatissime fanno gli esercizi o chiacchierano mentre i figli (piccoli) aspettano seduti ore su una sedia nell’ingresso. Che figli cresceranno, l’esempio è tutto, sono una spugna che assorbe quello che insegni, e c’è poco da dire o da fare, andrà sempre peggio.
🙁