quasi il 2020….che faccio?

ordunque….mattinata di pensieri e riflessioni su di me, sul mio futuro. Sono trascorsi tre anni da quel 2016 che ha portato i nodi al pettine con Franco, e mi ha fatto dire basta in un singulto di orgoglio ed autostima. Però poi….il grande Architetto come lo chiamano alcuni ha mosso un pezzo sulla scacchiera della mia vita e tac: la salute un po’ incrinata. Nulla di gravissimo per carità. Non l’impatto traumatizzante di un tumore, per grazia di Dio no. Solo una caduta che mi ha compromesso la schiena. Aggiungiamoci la mia naturale tendenza a trascurarmi eccomi qui dopo tre anni molto molto molto diversa da quella donna di tre anni fa.

Sola, assolutamente sola e sto imparando giorno per giorno come andare avanti in questa situazione. Anche piccola freccia da marzo di quest’anno non vive più con me…prima milano poi la convivenza con la sua ragazza. Siamo rimasti io e Romeo. E non ho ancora imparato a gestirmi. Gestire le emozioni, gestire la mia vita. Dicevo tre anni. Tre anni senza ricevere amore. Senza ricevere carezze intime, nessun abbraccio e nessun bacio. E ora sono combattuta. Quello che mi frena maggiormente è il cambiamento nel rapporto con il mio corpo che avrebbe bisogno di cure sempre maggiori e più mirate.

All’ipertensione si è aggiunto da dicembre il diabete che sto trascurando terribilmente. E il corpo si stanca….la sera il mal di schiena spesso mi consente solo di sdraiarmi sul divano o sul letto. E il peso…tornato a livelli di marzo, già…la bilancia segna di nuovo 83, 20 kg più di quanto dovrebbe essere.

Una cosa l’ho imparata…..in questo ultimo mese: lasciarsi andare alla deriva è dannoso. E’ quello che ho cominciato a fare se pur con brevi interruzioni da quel settembre del 2016. Andare alla deriva mi ha portato ad un vuoto sentimentale che è come un punteruolo rosso….ti mangia piano piano e se non lo combatti e non lo isoli distrugge la pianta.

Quindi direi che sia ora di riprendere le redini della mia vita….con l’esperienza acquisita negli anni e con la determinazione di non lasciarmi affondare nella neve di questa valanga che mi ha travolta.

Allora sto pensando….anche se i soldi scarseggiano…di iscrivermi ad una palestra. Una palestra che deve essere comoda, stimolante e con il massimo della disponibilità di orario. Non debbo aspettarmi miracoli…nessun miracolo tranne quello che può essere determinato dai miei sforzi.

L’obiettivo è la salute. Tra circa 40/50 giorni debbo andare a Pisa per il controllo del diabete e spero di arrivarci in condizioni migliori di oggi.

Inoltre ho bisogno di nuovi stimoli esterni. Sono consapevole che le mie amiche hanno le loro vite ed io posso essere con loro solo un’amica per uscite casuali…come era la mia vita milioni di anni fa. sight.

Un altro impegno gravoso è con l’avanzare dell’età di mia mamma. Quella donna con personalità narcisistica che non mi semplifica la vita. Proprio l’altro ieri discussione con lei perché quasi impazzita perché una sera che dovevo passare da lei ho invece dato priorità a mia nuora che aveva avuto problemi di salute e lasciato invece trascurata mia madre che aveva bisogno le portassi il pane. Crisi di gelosia? No. Potrebbe sembrare, ma è semplificare. Crisi di perdita di controllo e terrore e rabbia per non essere stata al centro della mia attenzione. Purtroppo io non so come affrontare questa situazione. Una donna narcisistica che invecchia e perde potere e soffre. Le voglio bene e vorrei evitarle di soffrire…ma il problema non sono io. il problema è dentro di lei. Lei che nella sua vita ha fatto e disfatto. Comandato se stessa, la sua vita e il 90% della mia vita. Ed ora non si ritrova mente ed energie. Ne è consapevole e spaventata….e queste sensazioni riesce a tenerle sotto controllo finché io sono vicina e la rassicuro. Ma bastano pochi giorni di mie altre attività, e un giorno di imprevisto che le sue certezze crollano e invece di chiedere aiuto…reagisce esattamente al contrario: se non ho una “schiava” al mio servizio allora debbo raccogliere le forze e fare tutto da sola perché non accetto che qualcuno mi indirizzi in modo diverso da come voglio fare io.

che tristezza. e che sofferenza sia per me che per lei.

purtroppo non ho conoscenze ne strumenti per cambiare le cose. Non so cosa fare ne come fare.

E se penso a lei non penso a me…e la mia vita continua la distruttiva deriva.

Avrei bisogno di aiuto….ma ….ma non riesco a trovarlo.

ok….aggiorniamoci prossimamente…spero di portare belle novità, ok?

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