eccomi qui…di nuovo con il viso rigato di lacrime e tanto dolore che mi avvolge e mi soffoca.
ho paura di non farcela ad uscire da questa spirale di confusione e smarrimento che è diventata la mia vita.
sò che ho bisogno d’amore per uscirne…
e sarebbe meraviglioso e stupendo se questo amore lo ricevessi da lui, ma…
lui c’è come c’è il sole d’inverno…c’è..ma il calore non è sufficiente a scaldarti.
si…ci sono momenti che il cielo è sereno e tutto è splendido…come l’attimo stamattina in cui mi ha detto che se stava meglio era merito mio…
come se fossi io la sua medicina.
ma è stato solo un attimo…un meraviglioso ed effimero attimo.
dopo….lo sento distante…certamente più distante di quanto io avrei bisogno.
bhè…certamente stà facendo molto per dimostrarmi che sono importante per lui…ma … io ho urgenza di essere amata al 100% e ….. lui non mi parla d’amore.
l’amore di cui ho bisogno potrei cercarlo in un’altro uomo…potrei.
ma lui mi dice che non sà cosa prova per me…ed io mi sento legata da questo dubbio…non voglio voltargli le spalle anche se lo meriterebbe per come si è comportato talvolta…ma non voglio perdere l’uomo che io sò, sento di amare tantissimo.
se lui mi dicesse definitivamente che non mi ama…probabilmente riuscirei ad “elaborare il lutto” per dirla in termini psicologici, e aprirmi a nuova vita…ma non lo fà…ed io resto in apnea.
non solo…temendo anche il momento in cui potrebbe dirmi: ho capito di non amarti.
non sò come potrei reagire. In questo momento talvolta penso che sarebbe una liberazione da un’illusione che mi fà male.
mi fà male ogni volta che nega la mia esistenza non rispondendomi al telefono…mi fà male quando mi parla come se fossi una persona come tante e non mi fà sentire speciale.
potrei…anzi, dovrei imparare ad amare me stessa.
qualche piccolissimo passetto in avanti l’avevo fatto….ma *****, la donna che vive con Franco, con la sua cattiveria ha cancellato tutta la poca sicurezza e stima che avevo riguadagnato in questi mesi.
da giovedì sera stò di nuovo molto male…la testa presa da pensieri neri, con piccoli e rari spiragli di gioia e serenità.
ci sono momenti che mi tuffo in pozzi di dolore….scendo in fondo alla più nera disperazione…poi lentamente torno a galla.
ecco…ricomincio ad avere paura che capiti una volta, una delle tante, che non ce la farò. Che non ce la farò ad uscire da quell’abisso di vuoto opprimente, di dolore che mi avvolge per le caviglie e mi tira sempre più in basso.
non ho parlato di questa paura con la psicologa…non voglio che capisca quanto stò male in quei momenti.
oggi mia madre mi ha messo addosso anche un’altra paura…come se non bastassero quelle che ho: mi ha detto che se non riesco ad uscire da questa situazione “malata” …potrei rischiare di perdere Piccola Freccia.
non lo sopporterei.
no.
allora dovrei imparare ad amarmi…e per far questo….scavare nel mio passato…riportare a galla i vuoti, il dolore, le rinuncie di una vita..ritrovare la bambina chiusa nell’armadio che c’è dentro di me e amarla, confortarla, farle capire che è bella, importante, dolce per me
dovrei ritrovare la parte di me stessa che si è negata la vita, che ha soppresso tutti i suoi desideri per essere amata dagli altri.
ho paura: paura di non riuscire, in questo momento nel quale sono già così provata, a superare il trauma di rivivere ciò che ho dimenticato della mia infanzia.
sò che non si tratta di violenze fisiche…ma di vuoti, di assenze.
è qui che nasce la voragine d’amore, d’affetto che ho dentro.
la psicologa dice che sarebbe un lavoro che faremmo insieme…che non sarei sola.
parla bene…ma passato l’orario dell’appuntamento…quando chiudo il piccolo cancellino verde su quel dolcissimo e delizioso giardino….resto sola.
sola a ripensare ai ricordi…sola a sentirmi soffocare di solitudine e mancanza d’amore.
Franco….come vorrei che tu ritrovassi l’amore che provavi per me..l’amore che ti faceva abbandonare tutto per venire da me.
con te riuscirei ad affrontare tutto il male, il brutto.
ho così bisogno di due braccia che mi avvolgono con tenerezza forza e amore…
ho così bisogno di amore per riuscire ad imparare ad amarmi.
non lo sò se ce la farò da sola…non lo sò.
e non sò se voglio affrontare questo cammino di dolore, questo riaprire piaghe chiuse da tanto tempo…piaghe dimenticate…ma che ancor oggi mi fanno male…ho paura di non farcela
Franco…ti amo….sei una persona straordinaria…heheheh..bhè…certo, altrimenti non mi sarei innamorata di te.
cosa devo fare con te?
possibile che non mi resti che un’alternativa? fuggire anche da te?
dire io basta?
io che invece avrei così bisogno di te?
ma poi…perchè non riesco a pensare di accontentarmi di quel che mi dai?
ecco…certo che sò la risposta. Perchè non mi basta. Dovrei comunque attingere amore da un’altra parte…e così non và bene.
Dio mio Ti prego…aiutami Tu ad uscire da tutto questo…io non ce la faccio.
guida Tu i miei passi…prendimi per mano, indicami la strada, sorreggimi, sospingimi…non lasciarmi sola.
Canzone d’inverno
Così poco è ciò che di noi rimane,
e nello stesso tempo così tanto
se una nota basta – malinconica –
a ridestare quel mondo interiore,
quel mondo nascosto e celato agli occhi
della comune gente,
quello spazio dove ogni suono nasce
limpido, primigenio…
Una musica regale, solenne
– dolce armonia di suoni –
rinasce mille, e mille volte ancora…
se solo mi sorridi.
Ma di un sole d’inverno è la tua luce…
chiara, ma che non scalda.
Sully 🙂
purtroppo non è l’amore degli altri che ti aiuterebbe ad amare di più te stessa, ma è amare di più te stessa che ti aiuterebbe ad essere più amata dagli altri.