strani sms


questo post parte dalla fine…e risale su.
Volevo trovare prima una foto da allegare, che potesse andar bene con quello che avevo voglia di scrivere, ma non ho ancora trovato nulla di adatto.
Volevo qualcosa di semplice, qualcosa di tenero, qualcosa di dolce ma non smielato…qualcosa…bhò, mi sà che in realtà ho le idee un po’ confuse.
Insomma, vedrò, forse mi dovrò accontentare.
cominciamo riordinando le idee…i fatti.
Oggi mi hai mandato un sms…tanto per farmi star male?
Non so, non ho avuto il piacere di saperlo e non ho neppure tentato di saperlo.
Quasi quasi ci provo…provo a chiamarti.
Ci ho provato.
Pochi secondi e mi sono tolta la soddisfazione.
Spento.
Perché dici che ti piace la semplicità se invece sei così complicato?
Perché mi fai oscillare continuamente senza chiederti che effetti scaturiscono da questo tuo comportamento?
diciamo che a parte una cosa che mi hai detto circa 10 giorni fa e che devo ancora mandar giù, sai, stupido orgoglio ferito – non è uno dei periodi peggiori, si, il peggio penso sia passato.
Quello che provo ora è diverso ma ne scriverò in un post a parte.
Diciamo che la marea, il sali e scendi emozionale, comincia da domenica scorsa.
Ti mandai un sms, ci avevo pensato parecchio proprio perché mi sentivo profondamente ferita ma volevo in qualche modo comunicarti e dimostrare anche a me stessa che come tu hai perdonato me quando posso averti deluso o tradito, anch’io sono capace di superare le cose che non mi piacciono in nome di qualcosa di più grande.
Il testo più o meno era: indipendentemente da cosa siamo..amici, fratelli, innamorati o bhò, penso comunque che tu sia una persona stupenda.
Normalmente non dai nessun cenno di riscontro,ma a me va bene lo stesso.
Non ti scrivo affinché tu mi risponda, lo faccio solo perché ritengo giusto che tu sappia quello che penso, quello che provo.
Sai, da quando è morto mio padre, senza preavviso, in quel lontanissimo giorno…maturai inconsciamente la consapevolezza che mai avrei lasciato passare un istante di troppo prima di dire a qualcuno che provo qualcosa di bello per lui o lei.
Certo…prima di farlo devo essere sicura dei miei sentimenti, non mi sbilancio altrimenti.
Comunque, tanto per tornare all’sms, stranamente dopo poco mi arrivò un segnale di ricevimento.
…non lo sai…ma ogni volta che arriva quel segnale…perdo un battito cardiaco.
Penso immediatamente che possa essere tu – al cuore non si comanda.
Poi però, un istante dopo realizzo in che momento della giornata sono ed il più delle volte immagino in realtà chi sia a scrivermi e non sei tu.
Poi, se invece vedo che il mittente sei tu, passo alcuni istanti a chiedermi se stavolta sarò fortunata e troverò parole di miele, oppure se dovrò scontare chissà quale colpa e le parole sapranno di fiele; faccio un bel respiro, mi faccio coraggio e lo apro.
Purtroppo a quel messaggio rispondesti freddo:
“Ogni tanto ti svegli dici la tua e torni a dormire”
Non sapevo cosa risponderti, optai per l’ironia scherzosa, sai, odio la polemica, odio le discussioni inutili.
Ti risposi che notavo con piacere che ti eri svegliato anche tu e poi ..qualche altra stupidaggine e la cosa finì lì, senza risposta ulteriore.
Ma ero triste…e la mattina dopo, lungo la solita strada, il desiderio di un gesto inutile…ci pensai un po’…poi lo feci.
Feci il tuo numero, convintissima che il cell fosse spento.
Era sempre spento a quell?ora della mattina,tranne nel periodo in cui volevi conquistarmi. allora si, allora ti svegliavi presto per chiamarmi, poi…chissà …forse era diventato superfluo secondo te: perché “faticare” per qualcosa che tanto ci piove tra le braccia da solo?
Dopo pochi istanti ho realizzato che non si sentiva il solito messaggio della Tim ed ho immaginato che avrebbe suonato.
Mi sono sentita come una bambina beccata con il barattolo della nutella in mano, ed ho chiuso nella speranza di aver fatto in tempo prima che suonasse.
Mi sbagliavo, dopo circa 5 minuti mi hai richiamato.
Allegro come un bambino il primo giorno di vacanza, solare come una bellissima giornata estiva.
Ti immaginavo sorridente, bellissimo.
Mi hai chiesto come mai ti avevo chiamato, se avevo qualcosa da dirti.
Ti ho spiegato che non c’era un motivo in particolare, era stato solo lo stupido gesto di un’attimo…ma che avevo attaccato perché non volevo disturbarti.
Mi hai risposto con il tuo modo scherzoso “tu non disturbi mai” e abbiamo parlato un po’.
Mi hai detto che …prima che avevi letto il blog, poi l’hai negato,dicendo che hai paura.
Paura di leggere qualcosa che ti faccia star male, paura di perderci.
Non ti ho risposto…devi fare quello che senti di fare, quando vuoi, come vuoi.
Insomma, come al solito mi hai resa una delle donne più felici del pianeta terra.
Ti ho anche mandato un mess per dirtelo.
Poi…………il nulla.
Scomparso di nuovo.
Memore di quello che mi avevi scritto domenica ti ho mandato alcuni sms, ho provato a chiamarti, niente.
Mi hai di nuovo chiuso fuori.
Come se non esistessi.
Sono stata male, mi sono chiesta se per caso dopo quella breve conversazione avevi deciso di leggere il blog, e non so’ spiegare, mille paure si sono impadronite dei miei pensieri.
Fino a sab. pomeriggio. Il cell ha squillato, non potevo risponderti.
Ti ho richiamato dopo circa 10 minuti…forse 15, cell spento.
Stamattina ero …bhè…dire felice è un parolone, diciamo serena.
Poi….un giorno capirò perché lo fai….senza da parte mia niente di più di questo mi hai scritto un sms freddo come il ghiaccio.
“Che vuoi?”
roba da far diventare matti.
Mi sono chiesta cosa volesse dire, insomma, ti cerco per 5 giorni…e tu niente.
Poi, finalmente da venerdì mattina…stò un po’ più serena, non ti tartasso più e tu?
Inspiegabilmente mi chiedi “cosa voglio” dopo due giorni.
Bho!
Giuro che non ci capisco più niente.
forse è per questo che non trovo una foto adatta….
chissà….
mi viene in mente solo un piccolo stralcio di uno dei miei libri preferiti:

“Certo il vento è un nostro amico, pensò,
Poi soggiunse: a volte. E il grande mare coi nostri amici e i nostri nemici.
E il letto, pensò.
Il letto sarà una grande cosa.
E’ facile quando si è battuti, pensò.
Non avevo mai provato com’è facile. E che cos’è stato a batterti, pensò.
“Niente” disse ad alta voce. “Sono andato troppo al largo”.
E. Hemingway – Il vecchio e il mare.

il letto è mio amico….facile quando ci si sente battuti.
forse…sono andata troppo al largo….chissà.
vengo da te amico letto.
…..magari fossi solo un orsetto addormentato sulla luna
buonanotte a tutti…buonanotte anche a te MV…sogni d’oro
sarebbe tanto facile farti un pò di posto sulla luna accanto a me…e dormire…sognando solo tanta pace.

8 risposte a “strani sms”

  1. Angie, posso essere per una volta un po’ duro e banale? ma sincero…
    Domanda:
    Ma perchè star male per uno che fa così?

    Per carità nnon conosco persone e fatti… quindi non giudico, ma non si puo’ stare in balia degli umori altrui…
    la serenitàdi ciascuno deve essere tutelata e dovrebbe dipendere fondamentalmente da se stessi…
    non dagli sciocci sms di “Chicche e Sia” (come evrebbe detto Totò!

    Bacie e sorrisi
    Valerio

  2. bella domanda….che mi pongo molto più spesso di quanto tu non creda.
    …e trovo una nessuna e centomila risposte.
    ciao Valerio…e grazie per la sincerità, l’apprezzo molto.

  3. Dolphin, non ce l’ho con te, ci mancherebbe, non ti conosco e non c’è nulla di personale in questo commento, ma colgo l’occasione offertami dalla tua affermazione e da uomo protesto vibratamente…
    che significa “gli uomini sono tutti uguali”?
    io sono io e non sono uguale a nessuno tantomeno per il fatto di essere uomo!
    perchè non
    “tutti gli ebrei sono uguali…”
    “tutti gli islamici sono uguali”
    tutti i romani…
    i milanesi…
    basta con le categorie!! per pietà finche ci si scherza su, va bene… sono il primo a dire gli uomini.. le donne… i terroni, i polentoni etc. ma seriamente no!
    credo che esistano solo persone
    intelligenti e stupide…
    sensibili e insensibili,
    aperte e chiuse,
    rispettose e irrispettose.

  4. Carissima Angie,
    premetto anzi ri-premetto che la mia non è una polemica personale verso dolphin ma solo verso quella frase che ha usato, e che ultimamente mi è capitato di sentire spesso!!
    se hai letto bene il mio commento… come ho scritto sono il primo a scherzare su “gli uomini” e “le donne” “gli omosessuali” e ogni altra categoria…
    ma ripeto va benissimo finchè si scherza… ma un’espressione del tipo “tutti gli uomini sono uguali” in un contesto serio (non mi è sembrata affatto una battuta tra le battute) mi urta esattamente come per un ebreo sentir dire “gli ebrei sono tutti avidi” ad un palermitano sentir dire “i siciliani sono tutti mafiosi”.
    Esattamente come alle donne darebbe giustamente fastidio sentire un uomo dire abbastanza seriamente “le donne dovrebbere stare a casa a fare la calzetta”.
    Mi spiegate che cambia?
    La butto là così senza astio nè polemica, ben inteso, giusto come argomento di riflessione!

    sorrisi e baci a tutti
    anche, anzi, soprattutto a dorphin
    Valerio

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