nella notte, nella mia notte, un grido

grida

ho voglia di gridare.

ho voglia di gridare così forte da far tremare la corteccia degli eucalipti dall’altra parte del mondo

ho voglia di gridare così forte che senta il mio grido ogni piuma di ogni uccello impegnato nel suo volo

ho voglia di gridare così forte che non esista petalo che non vibri al mio sentire.

ho voglia di gridare tutto il mio immenso silenzio.

ho voglia di gridare tutte le parole morte nella gola

ho voglia di gridare tutte le lettere abortite per amore, lettere che non hanno mai visto la luce

ho voglia di gridare tutto il vuoto nel quale mi sono lasciata divorare, cancellare, annullare, dimenticare

ho voglia di gridare tutte le carezze negate

ho voglia di gridare gli occhi ciechi senza altri occhi nei quali trovare la vista

ho voglia di gridare tutti i ricordi al sapore di fiele

ho voglia di gridare mille e  mille battiti del cuore

ho voglia di gridare e che il mio grido giunga alla più lontana particella di ogni universo conosciuto e sconosciuto

ho voglia di gridare, che il mio grido sia ascoltato nel più alto dei cieli e nel punto più profondo di madre terra.

e ho voglia che il mio grido dopo aver abbracciato ogni essere vivente…..

….si quieti tornando a me come polvere di pioggia.

è questo il mio grido in questa notte.

Una risposta a “nella notte, nella mia notte, un grido”

  1. gridare fa proprio bene, basta solo, come dire… scegliere il posto giusto.. sopra uno scoglio sul mare va bene, dentro un bus cittadino, meno 😉

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