…..22 gennaio ….un giorno non bello

ho amato un uomo in modo così profondo che anch’io mi stupisco.

so che ho un grande cuore e che poteva contenere grandi sentimenti…

e così è sempre stata la mia vita.

contrassegnata da grandi sentimenti.

l’amore per mia madre troppo grande, che mi assorbiva completamente

e mi lasciava vuota di me stessa.

l’amore per le amiche che la vita mi ha fatto incontrare

persone che nel mio cuore avevano un posto speciale

l’amore per l’uomo che ho sposato…un amore dolce, tenero,

affettuoso che ancora oggi è come un piccolo porto che vedi in lontananza

ma al quale non vuoi più attraccare perchè sai che non ti appartiene più,

ma è bello volgere lo sguardo e vedere sempre che c’è e senti armonia

provenire da quel luogo dove c’è affetto, amore, tenerezza….mi fa bene all’anima

respirare da lontano la loro relazione…è vento di speranza che possa esserci anche per me

un giorno ..perchè vuol dire che esiste e non è un’invenzione.

l’amore più semplice del mondo….quello che è perchè è….tuo figlio.

e poi l’amore per F.

cos’è l’amore?

ognuno ha la sua risposta.

per me è quest’inspiegabile sensazione che sta situata esattamente al centro del mio corpo….

appena sotto il cuore ed alla bocca dello stomaco.

sta li…..e la senti che ti si muove dentro.

talvolta scende leggera nello stomaco e senti volare le farfalle….come dicono….è vero, sapete?

si sentono volare le farfalle….iniziano dallo stomaco e poi te le ritrovi nel cuore e nella testa….

dappertutto.

talvolta invece diventano una gigantesca farfalla di pietra, pesante che ti entra nel cuore e te lo opprime.

te lo schiaccia e la testa diviene un cumulo di fango e sassi….e stai male….ma così male….

l’uomo che amo…..è…..straordinario.

non posso non scriverlo.

è straordinario nel suo modo d’essere….così caotico, così pieno di vita.

ecco…il suo fascino è questo.

se stai con lui ti senti travolgere da un’ondata di vita.

ha sempre mille milioni di cose da fare, mille idee diverse, mille progetti, e una cosa che lo rende così etereo ed inafferrabile è che questi progetti li cambia in continuazione, quasi tutto nella sua vita è

come il mare, in eterno movimento come le maree. alta, bassa, mare mosso, mare calmo come una tavola piatta, scogli,….non sai mai cosa ti possa capitare.

e adesso a me tocca lo scoglio.

è così che mi sento adesso.

il mare mi ha portato su un alto scoglio e mi ha appoggiata là sopra.

il mare lo vedo ancora, è là sotto….e mi parla con il leggero sussurro delle onde.

ma non mi vuol più raggiungere.

cerco di sporgermi, di toccare quell’acqua che però ormai è scura.

Non comunica più con me.

e ti chiedi cosa hai fatto per ritrovarti lassù….ma non è causa tua se ti trovi lassù.

e cercare risposte in tal senso ti lacera e basta.

….allora….ti resta una sola cosa da fare.

rifare il lavoro già fatto….costruirti da sola una strada che ti porti dallo scoglio alla terraferma.

è faticoso, l’hai già fatto tante volte, e l’aver acquisito esperienza sul come fare è controbilanciato dalla stanchezza che il tempo porta con se…e dal senso di inutilità.

che senso ha fare tutta la fatica di ritornare alla terraferma se poi…il mare con un’onda più alta quando vuole mi richiama a se? magari tra sei mesi, tra un’anno…chi lo sà?

già….te lo chiedi che senso ha.

ma dopo che te lo sei chiesto ti devi rispondere che lo devi fare per forza.

perchè non puoi sapere se il mare ti richiamerà a se un’altra volta….e Dio ti ha dato una vita da vivere….

non da passare seduta su uno scoglio ad aspettare un’onda.

il mare lo sento dentro….cammina con me, nei miei ricordi disseminati dappertutto nella mia vita.

in casa, per strada, in quasi tutti i miei pensieri.

come stavo dieci mesi fà?

meglio.

ma ci avevo impiegato mesi a costruire quel ponte che mi aveva riportato alla terraferma….e poi il mare mi ha richiamata a se.

quanto impiegherò stavolta a ricostruire la strada? sarà la strada giusta? non lo so….

so che mi tocca prendere chiodi e martello….e fare da sola…perchè io non ho nessuno che si mette a tinteggiare ogni volta che mi lascia.

Dio….lo so che hai tanto tanto tanto da fare…lo so. ad Haiti hanno tanto bisogno di Te, e in tutto il mondo c’è chi soffre come e più di me….ma…..se Ti avanza un milionesimo di secondo….me la dai una mano?

 

 

 

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