MI FERMO UN MOMENTO A GUARDARE (di Roberto Roversi)
Non correre. Fermati. E guarda.
Guarda con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
Guarda. Fermati. Non correre.
…
Tira il freno alza il pedale
abbassa la serranda dell’inferno.
Guarda nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicina al grande noce.
Non correre veloce. Guarda ancora.
Almeno per un momento.
Guarda il bambino che passa tenendo la madre per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare.
Fermati. Per un momento. Prima di andare.
Ascoltiamo le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.
Io mi sento perduta da un po’ di tempo…perduta nel turbinoso, scrosciante scorrere dei minuti e delle ore nella mia vita. Cos’è accaduto che mi ha accorciato il tempo? Qual è il mostro che divora i miei tempi di pace e riflessione? Quale sortilegio da scorrere le lancette dell’orologio con frenesia accecante?
Lavoro, corro, lavoro e corro. Tempo per scrivere…riuscivo a trovarlo, ora non più.
Tempo per leggere con calma, ascoltare musica, cantare quel che mi va, gironzolare in internet con curiosità, fare qualche telefonata ad amici ed amiche per comunicare, condividere, mostrare…dimostrare affetto ed interesse…adesso non lo trovo più.
Non so come…ma dovrò strappare il lenzuolo del tempo….e farne un piccolo abito che mi faccia sentire bene…non così stretta in modo soffocante.
Perché ho bisogno di fermarmi …guardare il mondo….ascoltarlo.
Non so bene come…ma dovrò trovare il modo di fare questo miracolo.
🙂
baci e abbracci a tutti
Non puoi. Non possiamo. Questa è l’era della velocità che non porta a nulla se non alla solitudine. Vogliamo fare tutto quello che ci passa per la testa perchè siamo nel periodo dove il computer e il cellulare ultima generazione condiziona ogni secondo della nostra vita. E andrà sempre peggio, ci sono già dei sistemi che s’istallano sotto pelle. Tra qualche anno saremo fregati. Saremo solo dei droni privi di ogni umanità.
🙂