Sono stata accusata abbastanza spesso di essere una sognatrice….e pensare che invece fino ad una decina d’anni fa ero una persona assolutamente razionale….inquadrata, rispettosissima delle regole e con i piedi piantati per terra. Affidabile. Una persona seria.
E le persone serie…non sognano. Lo sanno tutti. Le persone serie….si svegliano la mattina ed assolvono ai loro impegni senza grilli per la testa. E se pure un grillo saltella….le persone serie lo snobbano. Sei solo un “grillo”…non posso farmi distrarre. Ho da rispettare il mio ruolo, da percorrere il mio cammino facendo ben attenzione a non deragliare. Perchè deragliare…..è sbagliato. Ed io sono stata cresciuta con una frase ricorrente: non bisogna sbagliare mai, un errore ti rovina la vita.
Invece, imprevedibilmente…mi è accaduto. Sono uscita dai binari. Ho cominciato a percorrere strade sconosciute. Cadere, farmi male, essere senza orientamento, e ….sbagliare. Quanti errori. Ma quante cose ho imparato nell’errore? Ho imparato che esiste un mondo diverso dentro noi stessi. Uno, nessuno e centomila mondi. Non sapevo quando aprii il blog dandogli questo nome quanto esso potesse essere premonitore. Oggi…dopo anni di percorsi fuoristrada, ….dopo tanto scostamento e riaccostamento a me stessa, al mondo, ho ripreso ad essere razionale……ma ho imparato che è innata in me la meraviglia: la meraviglia del sogno, della speranza, della curiosità, della ricerca, del credere in qualcosa oltre me stessa, oltre i miei ristretti confini.
Io sono ben misera cosa in questo meraviglioso mondo…ma come misera cosa di una cosa meravigliosa…ecco che anch’io faccio parte del miracolo. Ed il miracolo più miracolo di tutti è il dono della vita. Anche ieri sera, guardando in tv braccialetti rossi….ho pianto.Ho pianto. Ho pianto ed ho ringraziato Dio per la mia vita. Per com’è. E stasera girovagando sul web…ho visto quest’immagine con allegata questa storiella….e mi sono meravigliata. Sento questa meraviglia illuminare e scaldare questa sera fredda…e la regalo a chi passa di qui….augurandomi che piaccia ai lettori quanto è piaciuta a me 🙂
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè.
Uno di loro chiese all’altro:
– Tu credi nella vita dopo il parto?
– Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi.
– Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
– Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
– Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
– Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
– Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
– Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
– Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
– Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
– Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? … Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa …
– Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo…
…..
credere in ciò che non vediamo…….è un grande dono.
buonanotte mondo, smack
Bellissimo. Chi ha scritto questo dialogo è stato strepitoso, e che paragoni puoi fare!!!.
🙂