per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima,
perché Lei la sa vedere,
perché Lei sa farla cantare.
In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano,
ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli,
e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.
In piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando entra nella stanza e suona l’amore
e quando vi nasconde il dolore e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando Lei crolla sotto il peso del mondo
Non ha bisogno della vostra compassione.
Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia,
che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.
E sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo,
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove,
Signori,
non la strapperete mai.
trovato nel web, Hiyya, non so se l’attribuzione a W. Shakespeare sia corretta….ma so che dedico questo testo ad un uomo di nome Franco, e … a tutti gli uomini che hanno donne tra le mani e non capiscono che dono prezioso hanno ricevuto.
Condivido in pieno il testo…..non c’è da aggiungere nulla!
ciao Angy, buona serata 🙂