non so come stiano loro adesso….
non lo so.
so che io mi sento sfinita
so che di certo lui e lei si sentono e sanno come stanno.
….loro non conoscono il mare nero nel quale io sprofondo.
………avevo scritto altre cose ma le ho cancellate.
ho mandato a lui due sms
nel primo l’ho informato che sto meglio…mi è passata l’arrabbiatura,
gli chiedo come sta e gli ho posto una domanda "amici?"
….nel secondo gli ho scritto che se intende recidere i rapporti definitivamente
capirò.
ormai sono ore che li ho mandati….e non mi ha risposto.
……
………..silenzio assenzo?
….sono giorni infiniti questi per me
durano 1000000 ore ciascuno
il tempo è dilatato distorto….
mi passano mille sensazioni per la testa….
mi sono persino tornate alla mente le 5 fasi dell’accettazione della morte…..
….la sera di lunedì sentire lei a casa sua è come aver udito
un verdetto di morte…sono morta nell’istante che lei mi ha chiuso il telefono in faccia.
ho provato a richiamare due volte…ma il telefono sempre spento.
e il dolore mi ha fatta impazzire.
da quel momento i giorni passano nel rincorrersi continuo delle varie fasi..
negazione e rifiuto….no…non può essere possibile….c’è qualcosa da poter fare….
la rabbia….contro il mondo, contro di loro, e soprattutto contro me stessa…
sono arrivata a provare nausea di me stessa….
e oggi…il patteggiamento….magari per non perderlo…per non morire….restiamo amici…
proviamoci….cercare di capire…
la depressione….quante lacrime….ondate di lacrime che come la marea vanno e vengono…
e….ora aspetto….
arriverà la fase dell’accettazione.
era già arrivata le altre volte…e poi…quando ero arrivata a quella fase….
lui mi "resuscitava" per lasciarmi morire di nuovo.
cosa darei adesso per parlare con te?
un anno di vita….di più.
per sapere cosa provi adesso…cosa pensi.
se sei ancora arrabbiato…
se stai pensando a ciò che è accaduto….
o se invece stai pensando che è tutto finito…
voi non lo sapete cosa significa essere
considerati un …… non so cosa …..
da poter staccare con il bottoncino della tastiera di un telefonino.
non lo sapete.
……è disumano.
è un dolore……che….
bhè…..ti fa perdere la tua identità di persona.
tu quando vuoi….vai a casa sua….entri…
lo affronti e chiedi.
io….prego che mi risponda.
prego che quando mi risponda possa parlare
prego che possa parlare per più di un minuto.
……dolore? forse ne ho provato troppo.
Perchè ci si continua a fare male?
“Ognuno ha i suoi limiti
I tuoi li ho capiti bene
E visto che ho capito
Mi verserò da bere
Di notte quando il cielo brilla
Ma non c’ è luce né una stella
Ricorderò
La paura che
Che bagnava i miei occhi
Ma dimenticarti
Non era possibile e
Ricorderai
La paura che
Ho sperato provassi
Provandola io
Che tutto veloce nasca
E veloce finisca
La lacerante distanza
Tra fiducia e illudersi
È una porta aperta
E una che non sa chiudersi
E sbaglierà le parole
Ma ti dirà ciò che vuole
C’ è differenza tra amare
Ed ogni sua dipendenza
“ti chiamo se posso” o
o “non riesco a fare senza”
soffrendo di un amore raro
che più lo vivo e meno imparo”
-Tiziano Ferro-
1 abbraccio grande