Riporto integralmente il testo scritto da Antonio Gigliotti
http://www.fiscal-focus.info/editoriali/il-buon-esempio-nelle-difficolta,3,2996
Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà. (Niccolò Machiavelli)
Il mondo ha perso l’orizzonte. Quella linea che non esiste, ma che serve a puntare l’obiettivo. A dare la profondità al progetto. Un progetto che molti non sanno più come realizzare. Imprenditori, professionisti, lavoratori che non hanno più un Paese che pensa a loro. E così tutto si deprime. I rischi aumentano e la voglia di esporsi diminuisce. Meglio ritirarsi dal mercato che perdere tutto. Succede a chi possiede un’azienda, succede a noi commercialisti. Sì, proprio così. Perché nel nostro settore non è che le cose vadano poi meglio. Mortificati da un fisco sempre più opprimente, da adempimenti crescenti (inutili) e non retribuiti, la professione diventa piena di difficoltà e con tante responsabilità che addirittura, in alcuni casi, possono vanificare anni e anni di sacrifici. Di appelli alla Categoria, se ne sono fatti fin troppi. A volte hanno toccato nervi scoperti e animato dibattiti vivaci. Ma, come si dice, questo è il sale della democrazia. D’altronde l’appello – permettetemi di dirlo – proviene da chi ha a cuore questa nostra professione e si muove sempre e comunque dall’intento di migliorare il sistema in cui vive. L’attualità politica, economica è preoccupante. Questo è evidente. Dobbiamo cercare di salvarci come Categoria, di non essere appiattita dalle difficoltà che ci sono. Queste non devono essere per noi alibi, ma stimoli. Per questo è importante dare un segno di cambiamento non solo interno. Cerchiamo di tornare ad essere “trainanti” nel Paese, come già siamo stati tante volte. La riforma delle professioni ricalca la nostra esperienza. Questo è per noi motivo di orgoglio. Dobbiamo attrarre attenzione sulla nostra Categoria, attraverso la nostra professionalità, i nostri cambiamenti. Lasciamo da parte le belle parole, lasciamo da parte la politica e concentriamoci su di noi, sulla nostra professionalità e sulle nostre esigenze. Quando tutti i nostri iscritti, quando ogni commercialista, si sentirà considerato e sarà aiutato dai vertici nazionali, la Categoria potrà superare la crisi economica.
Nel corso di un incontro Ufficiale, il nostro Presidente della Repubblica Napolitano ha detto che “il 2011 è stato un anno estremamente difficile” ma “tutti noi, che abbiamo responsabilità nella guida del paese, abbiamo il dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani”. Beh, chi meglio del Capo dello Stato, può richiamare alla giusta direzione? Condivido in pieno, ma soprattutto accolgo l’invito. Consapevole che esistono persone che si sacrificano in primis per un mondo migliore. Persone che non sono neanche alla guida del Paese, ma che sono ispirate, nella loro quotidianità, dal bene comune e da valori sani dalle quali dovremmo prendere – con umiltà – esempio. Qualche giorno fa, mi trovavo a Torino. Sono andato a mangiare una pizza con un mio amico, in un locale dove c’era una giovane cameriera, semplice, ben educata e molto cortese. A fine serata, il mio amico mi ha detto che questa cameriera in realtà era una studentessa universitaria alla quale mancavano solo due esami per laurearsi e che tre mesi fa ha perso i genitori in un incidente in cui si è salvato il fratellino di 4 anni. Lei si è trovata a prendersi cura del bimbo, a lavorare come donna delle pulizie di giorno e la sera come cameriera. Al tempo stesso, cerca di finire gli studi.
Bene, cari amici, queste storie ci insegnano molto. Soprattutto che agire e reagire è spesso la chiave giusta per continuare a vivere, anche quando sembra difficile.