ufffaaaa

madagascar_01

possibile che non si possa mai vivere sereni?????

appena te ne stai sentimentalmente più tranquilla, tutto fila per il verso giusto e con serenità….puffffff

complicazioni al lavoro e la salute che si sbriciola.

uffffffffaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

voglio andà in guatemala,….oppure in onduras….oppure in madagascar.

si….voglio aprire una “fattoria” in madagascar…con le persone che mi vogliono bene!!! tutti lì….e all’Italia mando le cartoline!!!!

…sto qui….baci a tutti!!! hahahahhahahah…mica male, no????

con un sospiro di sconforto….

Riporto integralmente il testo scritto da Antonio Gigliotti

http://www.fiscal-focus.info/editoriali/il-buon-esempio-nelle-difficolta,3,2996

Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà. (Niccolò Machiavelli)

Penso a tre anni fa, al 2008, quando la punta dell’iceberg fece crollare tutto: i mercati finanziari, l’economia reale. Era arrivato il conto di anni passati a crescere senza regole nè limiti. Anni di sovraproduzione compensati da facili rateizzazioni. Sembrava che il peggio fosse arrivato. Ma c’era anche l’illusione di poter imparare dagli errori fatti, di cambiare l’etica degli investimenti. I politici di tutto il mondo avevano trasformato – a parole – una crisi pari a quella del 29 in un’opportunità. La green economy con le sue mille frontiere riempì per mesi le pagine dei giornali. Di tutto questo ben sperare resta ben poco. I risultati sono molto diversi dalle aspettative. E dopo tutto questo tempo siamo ancora nel bel mezzo di una crisi che, per ora, non passa. Gli Stati Uniti, faro dell’economia mondiale, parlano di default e si vedono declassare il debito. L’Unione europea vacilla e invece di trovare una politica economica comune si divide, tornando a parlare di “euro si, euro no”. L’Italia vara una manovra, anzi due, nel giro di pochissimi mesi, che in tutto costano 100 miliardi di euro. Una manovra che potrebbe salvare l’obiettivo del pareggio di bilancio, ma non arriva a far crescere il Paese. Nel frattempo anche per noi arriva una stima al ribasso del debito. La Grecia è letteralmente agonizzante.

Il mondo ha perso l’orizzonte. Quella linea che non esiste, ma che serve a puntare l’obiettivo. A dare la profondità al progetto. Un progetto che molti non sanno più come realizzare. Imprenditori, professionisti, lavoratori che non hanno più un Paese che pensa a loro. E così tutto si deprime. I rischi aumentano e la voglia di esporsi diminuisce. Meglio ritirarsi dal mercato che perdere tutto. Succede a chi possiede un’azienda, succede a noi commercialisti. Sì, proprio così. Perché nel nostro settore non è che le cose vadano poi meglio. Mortificati da un fisco sempre più opprimente, da adempimenti crescenti (inutili) e non retribuiti, la professione diventa piena di difficoltà e con tante responsabilità che addirittura, in alcuni casi, possono vanificare anni e anni di sacrifici. Di appelli alla Categoria, se ne sono fatti fin troppi. A volte hanno toccato nervi scoperti e animato dibattiti vivaci. Ma, come si dice, questo è il sale della democrazia. D’altronde l’appello – permettetemi di dirlo – proviene da chi ha a cuore questa nostra professione e si muove sempre e comunque dall’intento di migliorare il sistema in cui vive. L’attualità politica, economica è preoccupante. Questo è evidente. Dobbiamo cercare di salvarci come Categoria, di non essere appiattita dalle difficoltà che ci sono. Queste non devono essere per noi alibi, ma stimoli. Per questo è importante dare un segno di cambiamento non solo interno. Cerchiamo di tornare ad essere “trainanti” nel Paese, come già siamo stati tante volte. La riforma delle professioni ricalca la nostra esperienza. Questo è per noi motivo di orgoglio. Dobbiamo attrarre attenzione sulla nostra Categoria, attraverso la nostra professionalità, i nostri cambiamenti. Lasciamo da parte le belle parole, lasciamo da parte la politica e concentriamoci su di noi, sulla nostra professionalità e sulle nostre esigenze. Quando tutti i nostri iscritti, quando ogni commercialista, si sentirà considerato e sarà aiutato dai vertici nazionali, la Categoria potrà superare la crisi economica.

Nel corso di un incontro Ufficiale, il nostro Presidente della Repubblica Napolitano ha detto che “il 2011 è stato un anno estremamente difficile” ma “tutti noi, che abbiamo responsabilità nella guida del paese, abbiamo il dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani”. Beh, chi meglio del Capo dello Stato, può richiamare alla giusta direzione? Condivido in pieno, ma soprattutto accolgo l’invito. Consapevole che esistono persone che si sacrificano in primis per un mondo migliore. Persone che non sono neanche alla guida del Paese, ma che sono ispirate, nella loro quotidianità, dal bene comune e da valori sani dalle quali dovremmo prendere – con umiltà – esempio. Qualche giorno fa, mi trovavo a Torino. Sono andato a mangiare una pizza con un mio amico, in un locale dove c’era una giovane cameriera, semplice, ben educata e molto cortese. A fine serata, il mio amico mi ha detto che questa cameriera in realtà era una studentessa universitaria alla quale mancavano solo due esami per laurearsi e che tre mesi fa ha perso i genitori in un incidente in cui si è salvato il fratellino di 4 anni. Lei si è trovata a prendersi cura del bimbo, a lavorare come donna delle pulizie di giorno e la sera come cameriera. Al tempo stesso, cerca di finire gli studi.

Bene, cari amici, queste storie ci insegnano molto. Soprattutto che agire e reagire è spesso la chiave giusta per continuare a vivere, anche quando sembra difficile.

Ecco…io faccio parte del gruppo di quelli nel mare dello sconforto. Dopo mesi e mesi a dirti che il peggio passerà….adesso faccio parte della marea di quelli stanchi, demotivati…..sto qui a controllare le dichiarazioni dei redditi da spedire di clienti che non si sà se ti pagheranno il lavoro che fai….che non ce la fanno. Ed anche noi….siamo stanche e demotivate.
Si….la speranza c’è sempre…ma è sempre più debole. Ho letto questo articolo e….mal comune mezzo gaudio non funziona poi tanto.
bhò….io continuo a lavorare…ma è davvero dura pensare al futuro….davvero dura.
va bhè…un sorriso lo lascio lo stesso….finchè avrò respiro sorriderò!
🙂

24 settembre

Si riaccende la speranza
e dietro ci sei tu
Fra gli orrori e le miserie
sai brillare tu
Con i tuoi diciassette anni
senza scuse ne inganni
Sei così irripetibile sei
tu non cambiare se puoi
—Così tenero e discreto
solo te ne stai
a parlare al tuo diario
dei progetti tuoi
Di quella biondina che
ti gira attorno ma
coraggio non ha
di raccontarti
quella voglia che ha.
Mai più avrai sedici  anni
perché tanti timori poi
sciogli i tuoi capelli e vai
profumi già di uomo
Non tremare
spegni le candele dai
che fiato tu ne hai
A te buon compleanno
son qui felice sono anch’io
Ti guarderò spiccare il volo
e finalmente azzurro il cielo
e tu colomba
quanto cielo ancora volerai
(Si rassegna a malincuore
la tua bambola
sotto a quegli stracci
lei nasconde un’ anima
Stringila forte a te
certo ti mancherà
Le notti con lei
quanto pianto
s’è fatta anche lei)
Mai più avrai sedici anni
perché tanti timori e poi
sciogli i tuoi capelli e vai
profumi già di uomo
Non tremare
spegni le candele dai
che fiato tu ne hai
A te buon compleanno
son qui felice sono anch’io
Ti guarderò spiccare il volo
e finalmente azzurro il cielo
e tu colomba
quanto cielo ancora volerai

(buon compleanno – Claudio Villa, Renato Zero)

ricordi

Hai fatto tante cose nella tua vita.

Alcune sono passate velocemente, sono quasi scivolate nel susseguirsi degli avvenimenti e delle situazioni, altre sono state come dei piccoli punti obbligati, che ti aspettavano per donarti dei cambiamenti programmati, poche sono e saranno sempre accanto a te.

Sono quelle cose che, nel momento in cui accadono, hanno la capacità di aggrapparsi come fossero dotate di piccoli uncini che, penetrata la sottile pelle che riveste la tua anima, non si sfilano più.

In alcuni casi ne sei lieto, perchè nel momento in cui la tua mente le sorvola i minuscoli recettori di cui è composta si connettono ad esse, elaborano e traducono tutti i dati di cui sono composte e che arricchiti e spesso amplificati dalla loro permanenza a contatto con l’anima, restituiscono alla tua immaginazione sensazioni, emozioni, suoni, odori e persino immagini, quasi reali.

Rivivi, quindi, quei momenti e li riporti al presente rinnovando una sorta di piacere.

In altri casi…

In altri casi vorresti avere un laser potentissimo, e come si fa con i tatuaggi, andare a rimuovere la pigmentazione per ripulire la pelle e togliere così quel simbolo del passat che non desideri più addosso

Ma la pelle dell’anima non è come l’epidermide.

Non puoi cancellarne lo strato superficiale sapendo che gli strati sottostanti non sono stati toccati.

La pelle dell’anima è sottile, eterea, candida e soprattutto non ha strati.

I segni fatti su di lei rimangono evidenti.

Se poi il segno è stato inciso con forza, con una punta acuminata e spietata, che ha fatto sanguinare, allora il danno è permanente.

La cicatrice dell’anima non guarisce, i lembi non rimarginano, il sangue non coagula.

La cosa peggiore è che la mente continua a sorvolare quel punto e i suoi recettori ne raccolgono un unico dato, forte, vivo ed estremamente reale….il dolore.

La notte, il sogno e l’anima.

(Roberto Roberto)

Tempo fa lessi questo libro, bellissimo…scritto da una persona che conosco per lavoro.

Conoscerlo solo professionalmente e poi…leggere le emozioni che attraversano quest’uomo…fu emotivamente travolgente. Chi l’avrebbe mai detto? Che quel ragazzo che sembrava avere tutto di quel che si può desiderare al mondo in realtà ha versato lacrime di sangue, ha sofferto per amore così intensamente…..ha scritto pagine identiche, si…identiche..a pagine che avrei scritto anch’io ……chi l’avrebbe mai detto?

E’ davvero così facile nascondere se stessi al resto del mondo? E’ davvero così facile passare accanto a qualcuno, sorridergli, stringergli la mano senza sapere nulla, davvero nulla di quell’uomo?

si…è davvero facile.

facile chiudersi in se stessi, facile chiudersi in un bozzolo per proteggersi dal resto del mondo, facile preservare il meglio di noi stessi per occhi, orecchie, anime che possano capirci.

e così lui scrisse questo libro…..La notte, il sogno e l’anima. L’ho ritrovato ieri mattina….facendo ordine in casa. Ed ho svogliato velocemente le pagine, riletto alcuni passaggi.

Tante cose sono accadute nella mia vita dalla mia prima lettura a questa seconda lettura.

Sono cambiata, e cambiate sono le emozioni che provo leggendo…e me ne dispiace.

Me ne dispiace veramente tanto….ma……non rinuncerò mai alle vertigini del cuore, se lo facessi…morirei.

i pezzi

penso che sia nel mondo materiale che nel mondo immateriale i pezzi si sistemino vicendevolmente.

Parlavo l’altro ieri con mia madre delle vicissitudini recenti a casa di mia cugina a seguito della nascita di una bellissima bimba.

Ci sono stati assestamenti in seno alla famiglia e riflettevo che dipende sempre dagli “spazi” anche virtuali che si prendono e si lasciano.

Mia cugina, neo mamma, ha i problemi di tutte le neo mamme appena tornate a casa ed inesperte al primo figlio. Risente della debolezza derivante sia da una gravidanza “difficile”, sia da un parto con complicanze. Avrebbe bisogno dell’aiuto del marito…che pare si sottragga e il posto “vacante” di aiutante è stato interamente assorbito dalla madre di lei. Non condivido. Ma ho riflettuto che per l’appunto…si tratta di pezzi che si incastrano l’un con l’altro ….volenti o nolenti. Non c’è ribellione, non c’è lotta…ma solo lamentele.

Mia cugina non si impone con il marito – almeno così mi vien detto – e lascia che a fare sia la volontaria classica..ovvero la mamma. L’informata di turno mi riferisce che lei ha tentato di chiedere aiuto al consorte…che nicchia.

Ma è evidente che se insistesse e manifestasse le sue ragioni il bravo papà dovrebbe rimboccarsi le maniche. Mettiamo il caso che la famosa nonna fosse stata una delle tante nonne lavoratrici…come fu mia madre quando capitò a me di diventare mamma. Con tutta la più grande buona volontà non avrebbe potuto essere presente per assolvere tutte le necessità….fare la spesa, cucinare, fare il bucato.

Aiutare si…ma con moderazione. Ecco…..mia personale riflessione: forse la nonna in questa situazione avrebbe dovuto dire qualche no…e lasciare che i due piccioncini divenuti genitori cominciassero ad assestarsi in una futura vita con maggiori impegni.

Ma ……ognuno ci mette del suo: cosa c’è di più bello per una nonna che essere al fianco di sua figlia neo mamma?

cosa ci può essere di più rassicurante e comodo di una mamma che sbriga le incombenze senza che si creino malumori e frizioni?

e cosa spingerebbe un uomo ad occuparsi di pappe e pannolini se c’è qualcun’altro che si prende la briga di fare al posto suo se il papà in questione è poco portato a faccenduole di storico appannaggio femminile?

…bhà….penso davvero che parlare sia facile, gestire le faccende umane difficile….dire i famosi no che aiutano a crescere difficilissimo.

i pezzi si incastrano…..e il puzzle….magari imperfetto si chiude lo stesso.

ma è così che va il mondo……in fondo…..noi esseri umani siamo meravigliosamente imperfetti….le mie sono solo riflessioni.

Auguri alla neo mamma e al neo papà….baci baci alla bellissima e buonissima piccina!!!

talvolta

Flying_High_by_hesinmydreams

talvolta devi fare delle stupidaggini per ritrovare in se stessi le cose importanti della vita.

già…talvolta capita! e ti rendi conto dell’enormità che c’è….di quanto è grande quella luna nel cielo del cuore….quanto è grande….

buona notte mondo…..smackkkkk

il valore

“…il valore di una vita non è dettato da un singolo fallimento, nè da un solitario successo, e questo me l’hanno insegnato gli altri studenti.”

Citazione finale del film “Il club degli imperatori”.

E’ uno dei miei film preferiti in assoluto. Nella stessa lista con “Forrest Gump”, “Non ci resta che piangere”, “Grease”, ….e altri.

Ognuno di questi film mi insegna qualcosa di importante.

Forrest Gump personalmente mi parla della bellezza immensa, delle gioie illimitate della semplicità. E’ guardando al mondo ed alla vita con occhi semplici, con animo puro ed incontaminato che si può vedere il mondo senza avere paura. Purtroppo non c’è in tutti gli esseri umani quel pizzico di incoscienza del mondo che invece muove i pensieri e le azioni di Forrest….e ci si muove cercando sempre negli altri la scaltrezza, la cattiveria….ci si muove circospetti chiedendosi sempre dove sarà nascosto il pericolo…e temendo che magari sia proprio celato nei gesti di quel collega tanto gentile, di quel vicino tanto simpatico, dell’amico sempre sorridente.

già..perchè la vita come una strada piena di buche ti fa inciampare…e cominci a temere ad ogni passo. invece Forrest….Forrest corre…corre…..finchè gli va. e non gli interessa perchè o se corre dei rischi. lui corre…… 🙂

“Non ci resta che piangere” invece mi riempie di allegria. Mi rende il senso del tempo…e sempre mi riporta in mente – che strano – la vacuità del nostro essere….perchè non mi è più possibile non pensare a quel film senza ridere e senza ricordare che Troisi non c’è più. Ecco….Non ci resta che piangere mette in me l’accento su cosa significa ridere…sorridere…..gioire….e ricordare che tutto quel che viviamo…bello o brutto …non è per sempre.

“Grease” è lo scrigno dove tengo la mia gioventu’ rubata…..e che esalta il mio amore per il cambiamento…per la trasformazione da crisalide in farfalla, da anatroccolo in cigno…e via dicendo. il giorno che non sorriderò più istintivamente pensando alla scena finale di lei impacciata e bellissima mentre schiaccia la sigaretta…bhè…quel giorno potete pure scrivere il mio necrologio funebre.

“Il club degli imperatori” invece..mette l’accento sui valori del mondo. E quando sento vacillare in me la determinazione…rivedo il volto di quel professore amareggiato e triste, sconfortato…….che ammette la sua sconfitta riflettendo sulla saggezza che lo studio della storia gli aveva trasmesso ….che forse mette in dubbio quello in cui crede….ma poi…sono proprio i suoi alunni a ribadire che invece non doveva mollare….anche se aveva commesso degli errori.

…il mio  film d’amore preferito???? tutti!!!!! su questo non si discute..hahahahhahah

buona domenica mondo!!!!

smackkkkkk

sono felice

in questo istante provo una profonda gioia. E’ figlia di un attimo di profondo sconforto dopo giorni di inquietudine.

Ieri ho fatto uno sforzo che è stato ripagato con tanta gioia da parte di mia madre….l’ho portata in visita parenti tutto il giorno e mi sono meritata ben quattro preziosissimi baci al rientro. Preziosissimi perchè mia madre è abbastanza avara di gesti d’affetto.

Ed oggi ho deciso di fare un’altro sforzo per giungere alla felicità altrui. Ho appena mandato una mail ad una cara amica….

E poi vedremo se la mia idea appena nata porterà ad un esito fortunato. intanto ho fatto la prima mossa. Come diceva MV non tutti siamo capaci di pagare la nostra felicità con le lacrime di qualcun’altro. Per estensione…..ci sta qualche momento di infelicità per rendere felici le persone care!!!!

e adesso mi metto solerte al lavoro….buona giornata a tutto il mondo!!!

 

p.s.: aggiunto 16.54 – tanto per memoria, io ci ho provato, non si dica che non ci ho provato. Certo è che in certe situazioni la mia forza di volontà è uguale a quella di una pappamolla….difficile andare contro corrente. Ma nel diario della vita dicasi che ho fatto un piccolissimo coraggioso tentativo…improduttivo…ma…cara Palli…io ho tentato!!

nomadi

a passeggio nel bosco

Nomadi che cercano gli angoli della tranquillità
nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà
tra i chiari scuri e la monotonia
dei giorni che passano
camminatore che vai
cercando la pace al crepuscolo
la troverai
alla fine della strada.
Lungo il transito dell’apparente dualità
la pioggia di settembre
risveglia i vuoti della mia stanza
ed i lamenti della solitudine
si prolungano
come uno straniero non sento legami di sentimento.
E me ne andrò
dalle città
nell’attesa del risveglio.
I viandanti vanno in cerca di ospitalità
nei villaggi assolati
e nei bassifondi dell’immensità
e si addormentano sopra i guanciali della terra
forestiero che cerchi la dimensione insondabile.
La troverai, fuori città
alla fine della strada.

Franco Battiato

“Ovunque andiamo…ci siamo già”

lezioni alla scuola della vita

Ho partecipato a tante lezioni sulla rabbia sui banchi della mia scuola di vita.

Tante tante lezioni…..come tutti, no???

Per buona parte della mia vita vissuta la rabbia era inghiottita e basta. Educata con troppo rigore ed inquadramento nel rispetto degli altri….sia per la mia formazione in seno alla chiesa che ti vuole “pecorella” remissiva, sia per la mia crescita in una famiglia nella quale l’amore mi portava a soffocare ogni mia reazione o pensiero di imporre qualcosa che nascesse da me.

Poi….ho avuto un periodo di reazione ed esternazione. Un tempo in cui la rabbia mi era amica, alleata nella guerra alla depressione.

Quante battaglie vinte sulle lacrime grazie alla rabbia ….dosi massicce di adrenalina che mi ritrovavo addosso in un battibaleno, fulmini e saette che scagliavo dovunque come un vulcano in eruzione incontrollata.

poi….ho imparato a dominare la mia rabbia…ho imparato a contare fino a 1000 prima di esternare ciò che provo…e per lo più poi non esterno più i motivi che hanno originato la rabbia.

Ma non ho imparato a gestirla. Riesco a dominarla, soffocarla, ma non riesco ad incanalare la rabbia in qualcosa di costruttivo, non so esternarla con calma….no.

capperetti……è davvero difficile la scuola della vita……..sarò rimandata fino all’ultimo dei miei giorni…aivoglia a corsi di recupero!!!