m.m.

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un’ immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…

a te…….sostanza dei sogni miei……..

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dilemma

….ecco perché amo la storia.

Perché la storia è la chiave di lettura del presente e …forse dico un’esagerazione ma oltre alla carta d’identità secondo me ognuno di noi dovrebbe girare con una specie di "cartella clinica" di pensieri, parole, opere ed omissioni (la Chiesa non me ne voglia per essermi appropriata di questa forma espressiva…heheheheh….è completa e ne ho approfittato…)

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uno o tanti????

Tanti!!!!

il mondo è pieno di angioletti….che vengono, restano, vanno via perché sono tanto indaffarati….talvolta ci fanno anche un po’ arrabbiare o ci deludono. Gli angioletti che conosco io…non se ne vanno in giro con tuniche luminose, sguardi celestiali, aureola splendente e ali meravigliose…assolutamente no; gli angioletti che conosco io la mattina si alzano, spesso sbuffano perché devono andare a lavorare, si irritano se non arriva l’ascensore, vanno di corsa ad assolvere ai loro impegni, hanno delle preoccupazioni che gli fanno venire le rughe, corrono tutto il giorno, vanno dal dentista, a fare la spesa…combattono con i conti per far quadrare il bilancio ed arrivare a fine mese ..faticano a fare le diete e si guardano allo specchio vedendo spaventati i capelli bianchi che crescono di numero.

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a te, a me

a te che stamattina ti sei svegliato
e non c’era nessuno accanto a sorriderti
a te che sei stato tradito, umiliato, calpestato
e dovunque vedi tradimento e la paura ti attanaglia
a te che hai sbagliato e non ti hanno perdonato
a te che hai sbagliato e non ti perdoni
a te che aspetti una telefonata o un messaggio
che sai già non arriverà…e non vedi l’ora che
la giornata passi
a te che guardi dalla finestra il cielo grigio
e senti che ti è negato anche il conforto del
calore di un raggio di sole…e non sai se è più
la rabbia o la tristezza quel che provi adesso
a te che ti senti solo, incompreso, inutile
a te che ti sei alzato nella tua cella fredda…
e pensi a tutto ciò che è fuori e vorresti essere libero 
da quelle quattro pareti
a te che sei sofferente in un letto di ospedale e
aspetti qualcuno che ti porti un sorriso ed ogni minuto
d’attesa dura un secolo
a te che sei al freddo per strada…avvolto tra i
cartoni e i mucchi di abiti sporchi…fuggito o cacciato
da chissà dove – chissà perchè –  e futuro è una parola senza
significato
a te che hai lasciato la tua terra, la tua casa,
e sei venuto qui a cercare lavoro e realizzazione..invece
adesso sei qui a chiederti perchè non è come pensavi,
come sognavi…cosa hai sbagliato…chi ti ha mentito..
a te che sei nato senza un padre e/o senza una madre
e nel cuore hai un vuoto che impiegherai una vita a
colmare
a te si…proprio a te….
io mando un bacio
un bacio lieve…sulla guancia.
a te si, proprio a te…
io accarezzo il viso con tutto l’amore che sento
a te si, proprio a te…
stringo tra le mie braccia e piango e rido con te
a te che senti come me due mani che ti afferrano per
le caviglie e ti tirano giù….verso il buio,
verso la negazione a te stesso della ricerca della
felicità….a te..adesso io invece tendo le mie mani
le lego alle tue…e ti vorrei tirare fuori.
aiutami.
aiutami a liberarti da quel buco di solitudine e
tristezza…perchè domani non pioverà ma il sole
splenderà alto nel cielo…fin quasi ad esplodere.
e tu …potrai sentire il calore dell’abbraccio dei suoi
raggi
e tu …potrai incontrare per caso un altro sorriso rinato
esattamente come il tuo dopo una dura ed estenuante lotta
con se stessi
e tu …si…proprio tu…avrai sconfitto il peggior nemico
che la vita ti avrebbe mai potuto mettere di fronte:
il pensiero che la felicità è sempre un metro più in là
e tu non ce la fai a raggiungerla…più corri più lei corre..
bhè….fermati tu…adesso…qui con me
afferra i tuoi pensieri tristi…adesso …con me…
lo sto facendo anch’io.
e sussurrati che la mancanza di felicità è solo il rinnovare
in se stessi i pensieri neri…nutrirli…. alimentare in noi
il buio ed il freddo che lentamente ci uccidono.
quindi…adesso…vai allo specchio…e sorridi a chi ne ha
bisogno: te stesso….sorriditi tanto…all’inizio sarà difficile
ti senti uno scemo…poi…ti verrà un sorriso sempre più ampio…
più luminoso ed alla fine riderai.
riderai di te stesso…e lentamente tornerà la fiducia.
e ti verrà voglia di comunicarlo al mondo.
allora esci…va a trovare chi vuoi
allora prendi il telefono…e chiama chi vuoi che sai ti porta gioia e non

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