ho paura….

eccomi qui…di nuovo con il viso rigato di lacrime e tanto dolore che mi avvolge e mi soffoca.
ho paura di non farcela ad uscire da questa spirale di confusione e smarrimento che è diventata la mia vita.
sò che ho bisogno d’amore per uscirne…
e sarebbe meraviglioso e stupendo se questo amore lo ricevessi da lui, ma…
lui c’è come c’è il sole d’inverno…c’è..ma il calore non è sufficiente a scaldarti.
si…ci sono momenti che il cielo è sereno e tutto è splendido…come l’attimo stamattina in cui mi ha detto che se stava meglio era merito mio…
come se fossi io la sua medicina.
ma è stato solo un attimo…un meraviglioso ed effimero attimo.
dopo….lo sento distante…certamente più distante di quanto io avrei bisogno.
bhè…certamente stà facendo molto per dimostrarmi che sono importante per lui…ma … io ho urgenza di essere amata al 100% e ….. lui non mi parla d’amore.
l’amore di cui ho bisogno potrei cercarlo in un’altro uomo…potrei.
ma lui mi dice che non sà cosa prova per me…ed io mi sento legata da questo dubbio…non voglio voltargli le spalle anche se lo meriterebbe per come si è comportato talvolta…ma non voglio perdere l’uomo che io sò, sento di amare tantissimo.
se lui mi dicesse definitivamente che non mi ama…probabilmente riuscirei ad “elaborare il lutto” per dirla in termini psicologici, e aprirmi a nuova vita…ma non lo fà…ed io resto in apnea.
non solo…temendo anche il momento in cui potrebbe dirmi: ho capito di non amarti.
non sò come potrei reagire. In questo momento talvolta penso che sarebbe una liberazione da un’illusione che mi fà male.
mi fà male ogni volta che nega la mia esistenza non rispondendomi al telefono…mi fà male quando mi parla come se fossi una persona come tante e non mi fà sentire speciale.
potrei…anzi, dovrei imparare ad amare me stessa.
qualche piccolissimo passetto in avanti l’avevo fatto….ma *****, la donna che vive con Franco, con la sua cattiveria ha cancellato tutta la poca sicurezza e stima che avevo riguadagnato in questi mesi.
da giovedì sera stò di nuovo molto male…la testa presa da pensieri neri, con piccoli e rari spiragli di gioia e serenità.
ci sono momenti che mi tuffo in pozzi di dolore….scendo in fondo alla più nera disperazione…poi lentamente torno a galla.
ecco…ricomincio ad avere paura che capiti una volta, una delle tante, che non ce la farò. Che non ce la farò ad uscire da quell’abisso di vuoto opprimente, di dolore che mi avvolge per le caviglie e mi tira sempre più in basso.
non ho parlato di questa paura con la psicologa…non voglio che capisca quanto stò male in quei momenti.
oggi mia madre mi ha messo addosso anche un’altra paura…come se non bastassero quelle che ho: mi ha detto che se non riesco ad uscire da questa situazione “malata” …potrei rischiare di perdere Piccola Freccia.
non lo sopporterei.
no.
allora dovrei imparare ad amarmi…e per far questo….scavare nel mio passato…riportare a galla i vuoti, il dolore, le rinuncie di una vita..ritrovare la bambina chiusa nell’armadio che c’è dentro di me e amarla, confortarla, farle capire che è bella, importante, dolce per me
dovrei ritrovare la parte di me stessa che si è negata la vita, che ha soppresso tutti i suoi desideri per essere amata dagli altri.
ho paura: paura di non riuscire, in questo momento nel quale sono già così provata, a superare il trauma di rivivere ciò che ho dimenticato della mia infanzia.
sò che non si tratta di violenze fisiche…ma di vuoti, di assenze.
è qui che nasce la voragine d’amore, d’affetto che ho dentro.
la psicologa dice che sarebbe un lavoro che faremmo insieme…che non sarei sola.
parla bene…ma passato l’orario dell’appuntamento…quando chiudo il piccolo cancellino verde su quel dolcissimo e delizioso giardino….resto sola.
sola a ripensare ai ricordi…sola a sentirmi soffocare di solitudine e mancanza d’amore.
Franco….come vorrei che tu ritrovassi l’amore che provavi per me..l’amore che ti faceva abbandonare tutto per venire da me.
con te riuscirei ad affrontare tutto il male, il brutto.
ho così bisogno di due braccia che mi avvolgono con tenerezza forza e amore…
ho così bisogno di amore per riuscire ad imparare ad amarmi.
non lo sò se ce la farò da sola…non lo sò.
e non sò se voglio affrontare questo cammino di dolore, questo riaprire piaghe chiuse da tanto tempo…piaghe dimenticate…ma che ancor oggi mi fanno male…ho paura di non farcela
Franco…ti amo….sei una persona straordinaria…heheheh..bhè…certo, altrimenti non mi sarei innamorata di te.
cosa devo fare con te?
possibile che non mi resti che un’alternativa? fuggire anche da te?
dire io basta?
io che invece avrei così bisogno di te?
ma poi…perchè non riesco a pensare di accontentarmi di quel che mi dai?
ecco…certo che sò la risposta. Perchè non mi basta. Dovrei comunque attingere amore da un’altra parte…e così non và bene.
Dio mio Ti prego…aiutami Tu ad uscire da tutto questo…io non ce la faccio.
guida Tu i miei passi…prendimi per mano, indicami la strada, sorreggimi, sospingimi…non lasciarmi sola.

otto ore


dichiaro ufficialmente chiuse 8 ore di ordinaria follia.
meno male….sospiro di sollievo.
ok…i fine settimana sono già difficili normalmente…con il pensiero fisso di lui e lei insieme…e poi stavolta c’erano ancora le coltellate di giovedì sera che facevano male.
nella testa mi rimbombavano le sue parole:” le cazzate che le racconti…”
e sono andata completamente nel pallone.
e quando dico completamente nel pallone….bhè..forse esagero, ma mica tanto.
cavoli…con il ritrovato senno di poi…mi faccio veramente schifo da sola.
hemmm….16 chiamate perse si è trovato…16 telefonate fatte nel giro di due ore.
e pensare che lui stava tranquillo tranquillo per i fatti suoi….e lei se ne stava da un’altra parte.
ok….ho dato di matta….e non ne avevo le ragioni.
ok…quando poi mi ha chiamato un po’ esterrefatto…si, ho ammesso la mia colpa: tutte mie le 16 chiamate perse.
ok….ho dato di matta….ho provato a chiamarlo innumerevoli volte mentre nella mia testa rimbombavano le parole di lei: “le cazzate che le racconti”
….io non ci capisco più niente, confesso.
cosa vuole Franco da me?
dice solo che non vuole perdermi.
ed io che faccio?
mi concedo il lusso di fare la pazza isterica per una giornata.
ma si può? si.
e cavoli…basta colpevolizzarsi.
chi non avrebbe dato di matto se durante la settimana trascorri dei giorni tranquilli…parlottando del più e del meno con l’uomo che ami…
ti metti pure a chiacchierare di dove ti piacerebbe vivere, di probabili vacanze insieme…insomma…uno qualche idea romantica in testa se la mette pure o no?
e poi….e triccheeballacche…chiami una sera occasionalmente in un orario che non sarebbe “permesso” e ti senti inveire contro una iena che ti tratta come l’ultima delle deficienti.
ok….forse io sarò troppo sognatrice…
forse, anzi, è sicuro, ho dei vuoti affettivi che potrei paragonare alla fossa delle Marianne…ma insomma…forse anche chi non ha gli stessi presupposti avrebbe reagito in qualche modo a tanti squilibri emotivi.
e poi…cavoletti…io sono un’altalena vivente.
passo dalle stelle alle stalle con ritmi insostenibili…. uffa….anzi…uffissima…l’ho scritto un sacco di volte… mi ci vorrebbe un bel trapianto di cervello.
e a proposito di psiche…ho pure avuto appuntamento con la psicologa, ….ok…mi sono presentata con 20, dico 20, minuti di ritardo.
e per inciso con la psicologa ho riportato a galla altri ricordi che mi hanno fatto piangere…sono uscita più depressa di quando ero arrivata..quasi quasi lascio perdere pure la psicologa.
e perchè in ritardo? perchè avevo occupato il tempo intermedio al cell con Franco che stavolta ha dimostrato una specie di pazienza da guiness dei primati..è stato al cell con me per due ore.
due ore nelle quali la sottoscritta non ha fatto altro che darsi la zappa sui piedi…bhè…ripeto…oggi è stata una giornata di quelle che se potessi, vorrei non aver vissuto.
e pensare che ieri Franco e piccola freccia hanno chiacchierato di nuovo dopo un sacco di tempo…si erano fatti tante risate…Fra è sereno… perchè io mi metto talvolta a fare così?
lo sò.
è la gelosia.
mica sono la prima che diventa irrazionale per gelosia…vedi l’orlando furioso.
ma vorrei vedere chi avrebbe il coraggio di dirmi che non è comprensibile: un anno di convivenza con un’altra donna, mesi e mesi e mesi di bugie….bhè…la fiducia quanto meno (e lo dico con ironia…) è minata.
poi una si mette a fare la gelosa e la prendiamo per matta? bhè…forse sarei più matta, anzi scema, se mi fidassi ciecamente.
e poi lui invece mi viene a dire che devo fare la brava ragazza…che insomma…non devo stare con altre persone.
come potrei mantenere il controllo?
insomma…io credo che lui sia una bella persona anche se me ne ha combinate parecchie…non l’ha mai fatto con cattiveria o pienamente consapevole del male che stava facendo.
insomma…lui vuol fare come gli pare, io sono diventata gelosa da oscar dei primati…qui ci vorrebbe un gran bel miracolo.
bhè…ora che stò scrivendo ho ritrovato un po’ di pace…e chiedo qui perdono a piccola freccia che forse un giorno leggerà questo diario di sua madre per averlo “accantonato” oggi con queste mie follie…perdonami piccolo mio….la mamma stà cercando di farcela…perdonami se sono così come sono..una piccola grande mamma sognatrice, stò arrivando da te.
smack

fragilità…forza….bugie….coerenza….incertezza…


stamattina è una di quelle mie mattine strane….
una di quelle che ti guardi allo specchio e ti vedi spaccato a metà.
una parte è forte come diamante, incorruttibile
una parte è come una manciata di terra che prendi in mano…e si scioglie scivolandoti tra le dita.
mi sono svegliata…e appena aperti gli occhi ho visto il volto bambino di Piccola Freccia…chissà quando comincerà a cambiare in un piccolo uomo.. ormai non è più un “bambino” stà crescendo.
e poi…i pensieri sono volati a lui.
e all’altra metà …the dark side.
Giovedì sera l’ho sentita….non ho parlato direttamente con lei…ma è comunque riuscita a farmi male…tanto tanto tanto male.
riassumendo la gentil signora parlando con lui mentre io ero al telefono gli ha detto “continua a raccontarle le cazzate che lei vuole sentirsi dire…se lei vuole, continui a fare l’amante che si accontenta di farsi una scopata ogni due o tre mesi” e quando le è stata fatta rilevare la cattiveria di quel che ha detto lei ha risposto: “io non sono cattiva, dico la verità”
ok….Angela…a chi vuoi dare retta?
certo lo sò.
a te stessa, al tuo cuore.
e poi…al tuo piccolo cervellino.
le tue armi sono la sensibilità che ti fà capire tante cose (forse anche troppe…perchè spesso ti metti a dare troppo spazio all’immaginazione)
e la tua razionalità (meno male che è tornata…c’è stato un periodo che eri andata proprio fuori di testa) che ti stà aiutando piano piano a rimettere i piedi per terra.
i tuoi punti deboli?
sei troppo buona….e contro la cattiveria non hai armi.
e quando parlo con i miei amici di una vita e gli dico che sono talmente infuriata con lei che vorrei essere cattiva…mi dicono: lascia perdere..non è cosa per te, dopo staresti peggio.
adesso vorrei chiamarlo e chiedergli: allora? sono davvero la stupida che dice lei? davvero non fai altro che raccontarmi cazzate?
bhè…Fra…non mi serve la tua risposta…ho già la mia.
sò che scrivendo qui queste cose molti di quelli che leggeranno scuoteranno la testa dicendo tra loro: si Angela…sei una piccola grande stupida…una che crede nelle favole.
mi metto alla berlina…prima di tutto con me stessa.
ok…sono una stupida ingenua…una che crede ancora che le parole sincerità, rispetto, amore, correttezza abbiano un senso.
e ne sono fiera.
fiera della mia stupidità..se credere nell’amore che c’è dentro di me è stupidità…ok…sono orgogliosa di essere stupida.
orgogliosa di sapere che quell’uomo che secondo lei mi dice cazzate…forse la vera grande cazzata che stà facendo è continuare ad essere buono con chi sà benissimo difendersi da sola.
forse le cazzate le racconta a se stesso…ma non credo.
ho imparato che le persone hanno bisogno di custodire un sogno nel cuore…qualcosa che emani una luce calda e rassicurante quando la nostra vita è buia e fredda.
bhè…****** se per Franco io sono quella luce calda e rassicurante…ne sono fiera ed orgogliosa
e se per tenere viva questa luce lui sente il bisogno di raccontarmi cazzate…vuol dire che non ha ben capito chi sono…o forse l’ha dimenticato…ma non gliene faccio una colpa…spesso ci sfugge l’essenza delle persone…è difficile capire di chi e quanto puoi fidarti…in fondo siamo tutti esseri umani, fragili e fallaci.
io non ho bisogno di sentirmi raccontare bugie, favole, sogni (tutto ciò che tu hai riassunto con il termine cazzate) per volergli bene.
e questa è la parte dura di me…
la parte fragile…che scivola via è quella che vorrebbe sparire da questa terra…perchè si rende conto che ha troppo bisogno di credere in qualcosa che forse non esiste.
bhè…..questa sono io….contraddizioni.

ti dico…

ti dico che ti amo…
te lo dico con un filo di voce
poco più che un sussurro.
tanto tempo fà ho imparato che non sai se c’è un domani…
quindi…non lasciar passare l’oggi senza aver detto cosa senti…
cosa provi
perchè domani potresti non aver più tempo.
ed io poco fà ti ho mandato una mail…poche righe…
ti amo
ti amo con dolcezza
ti amo come si ama l’ultimo sole d’autunno…
ti amo perchè sò com’è il tuo cuore
ti amo perchè credo in Franco
una persona stupenda

mi sento strana….


….qualcosa mi stà accadendo dentro…qualcosa che non mi piace.
o meglio…qualcosa che non conosco…e quindi un pochino mi spaventa, mi tiene in ansia…mi preoccupa.
stà arrivando l’alba…i contorni si fanno più nitidi e mi rendo conto di dove sto andando a finire…e ……
Angela,…ok….la tua natura è inquieta, tienila a bada un altro pochino, ci stai?
poi darai fuoco alle polveri se vorrai….ora però…non precipitare scelte e decisioni….sii razionale per favore.
lo sò…hai già cercato di fare tanto, te ne dò atto, sei stata grande.
ma ora….resisti un altro “istante”
ne hai passate tante
sei stanca
sei delusa
sei piena di voglia di dimostrare a te stessa
ed al mondo che puoi ancora ottenere grandi risultati,
o almeno non lasciarti travolgere dall’infuriare degli eventi nefasti
(dipende dai punti di vista)
vuoi credere in te stessa,
credere che puoi raggiungere i piccoli grandi obiettivi che ti imponi…
non mollare però ciò in cui hai creduto finora…non farlo
non rinnegare il tuo credo
non ripudiare la parte “bambina” di te…
non farlo.
impara a prenderla per mano ed insegnale a camminare a questo mondo…
non deve nascondersi e ma neppure esporsi troppo…
insegnale tu come fare.
ma non lasciare che i sogni le sfuggano dalle dita…
non si deve smettere di credere nell’amicizia perchè un amico ci ha voltato le spalle
non si deve smettere di credere nell’amore perchè qualcuno di ha tradito.
dai Angela….è un momento di sconforto, è normale, passerà.
un bacione…e sorridi per favore, hai tanti buoni motivi per sorridere.

ecco…ho trovato un’immagine che mi piace, mi ha dato una ventata di serenità quando l’ho vista e le ho sorriso.
papà….io e te non siamo mai andati a pescare insieme…ma mi sarebbe tanto piaciuto stare con te come la bimba della foto…bhè…posso sempre sognarlo.
smack

sto pensando…perchè io penso??? hahahhahah…si, ho ‘sto difettaccio


sto pensando alla mia fortuna
quanto sono fortunata ad aver conosciuto le persone che ho incontrato nel mio cammino…
ad aver saputo scegliere e comprendere chi o cosa mi avrebbe fatto male oppure bene…scartare il primo e approfittare più possibile del secondo
per arricchire il bagaglio della mia anima.
e poi…sono fortunata ad essere una che alla fine …si…sono una che alla fine vede il bicchiere mezzo pieno.
mi ritrovo oggi a pensare a tutto quello che ho imparato in quest’ultimo anno di vita trascorso tante volte chiedendomi: perchè mi deve capitare tutto questo? cosa ho fatto di male per meritarmi tanto dolore?
oggi ho la risposta.
mi è capitato perchè ho varcato la porta del giardino segreto.
e nel giardino segreto c’erano rose, gigli, rovi, serpi, margherite, coccinelle, teneri fili d’erba, possenti querce, falle nascoste nel terreno, nidi di rondini.
mi sono avventurata come mio solito…con un po’ di timore ma molta più curiosità di conoscere questo mondo nel quale ho la fortuna di vivere.
ed eccomi qui…sempre più arricchita dentro…ok…si, invece il portamonete è sempre più sgonfio…ma che ce frega???
non avrò mai il portafoglio al posto del cuore come canta il mio amato Renato.
quante persone non varcano quella porta? non sfidano mai l’ignoto, percorrono sempre gli stessi percorsi…come così teneramente sottolinea la meravigliosa poesia “lentamente muore”?
io ho sanguinato…ma sono viva!
forse se non avessi affrontato il “mare aperto” non avrei avuto ferite,
anzi…lo sai che ti dico carissimo Pablo?
hai perfettamente ragione!!!!
lentamente muore chi vede tutto bianco o nero…ed io mi sono ritrovata mille volte a difendermi da chi mi accusava che vedevo sempre i mille grigi e non riuscivo mai a stabilire che le cose stavano così o cosà.
e poi….lentamente muore chi non parla a chi non conosce…sai Pablo quante volte stando in giro da sola mi sono chiesta perchè mai questo corpo che abbiamo addosso è una zavorra? cioè…quando siamo solo essenza…per esempio in chat…non ci si vede e senza problemi ti chiedi età, sesso, cittadinanza ecc…ecc…e poi se stai da solo su una panchina e ci sono altre 100 panchine con altre 100 persone sedute ciascuna su una panchina nessuno si sognerebbe di infrangere lo spazio altrui, timorosi di scambiarsi una parola od un sorriso, ognuno immerso nella sua solitudine…
ed io che spesso avrei voglia di conoscere quella donna, quell’uomo, quella ragazza o quel ragazzo…bhè…evito.
normale…mi sentirei un po’ matta…una che va in giro a parlare con gli sconosciuti..ma si è mai visto?
oppure mi dico: se sta da sola/o è perchè gli và…mica tutti sono come me.
c’è chi da solo ci stà una favola!!!
sai Pablo…avrei voglia di chiacchierare un po’ per capire se talvolta non sarebbe meglio non rischiare la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno….non sempre è saggio partire per un viaggio del quale la meta è così indefinita come sempre sono i sogni…e tu…di che sogni parli?
soprattutto si dovrebbe avere la consapevolezza di quando sei arrivato al punto di non ritorno quando inseguire un sogno ti porta a perdere..come dici tu…”lentamente muore chi distrugge l’amor proprio”….quante volte inseguire un sogno ci costa così tanto…ma così tanto che assorbe tutta la nostra vita e perdiamo l’amor proprio?
stì benedetti sogni….non si può vivere senza, anzi…approposito di sogni…ecco qui una bella filastrocca, una di quelle che cantava Piccola Freccia e che io ancora canticchio

Io Vorrei

Io vorrei che sulla luna
ci si andasse in bicicletta
cosicchè potrei sapere
chi và adagio e chi và in fretta

Io vorrei che dentro il mare
ci si facesse il panettone
cosicchè chi và a nuotare
ci facesse indigestione

Io vorrei che nella scuola
non ci fossero maestri
cosicchè chi la frequenta
potesse fare tanti scherzi

Io vorrei che sotto il letto
ci spuntasse un parco giochi
cosicchè chi và a dormire
si potesse divertire

Questi strani desideri sono tutti
un poco matti
ma se un poco ci pensate
sono sogni e nulla più…
sono sogni e nulla più…..

smackkkkkkkkkkkkkkkkkk
p.s.: l’immagine sottostante sembra non c’entrare niente…ma i miei sogni sono sempre gli stessi, hahahahahhahah
arismackkkkkkkkkkkkkk

siamo come siamo


E mi ricordo che stavamo bene
e bene riempivamo i nostri giorni
ma i giorni messi in fila fanno tempo
e il tempo fa cambiare.
Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.
E tutto ci fa voglia di cercare
cercare tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.
E soli non fa bene e non è giusto
e non è giusto smettere di amare
amare che ci complica la vita
ma è vita da inseguire.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.
Dormiamo con la testa nel futuro,
futuro che spaventa i nostri giorni,
i giorni di fatica e di fortuna,
fortuna da sperare.
Sperare di imparare a stare al mondo
nel mondo meridione delle stelle,
le stelle che ci insegnano la strada,
la strada per tornare.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.

io penso che solo chi è arrivato a disprezzare la vita
al punto di volerla abbandonare,
riesce ad amarla con slanci affettivi di incalcolabile potenza…
con una gioia che sembra voglia farti esplodere il petto.
perchè?
per nessun motivo…
ti succede e basta…perchè è il tuo cuore da qualche parte che te
lo comanda, te lo canta.
e ti ritrovi a godere delle parole di una canzone
come se avessi per la prima volta in vita tua il dono dell’udito.
e gioire nel vedere le goccioline di pioggia ricoprire il parabrezza
e ritrovarti a chiederti con Piccola Freccia: ma saranno più di un
milione o più di un miliardo? …le contiamo?
e sentirti grata a questo mondo perchè ieri una tua amica è stata tutto
il pomeriggio a sentirti frignare…tu pensi di averla annoiata…invece
lei stamani ti chiama appena può per chiederti: allora ieri sei stata
bene con me?
e tu vorresti abbracciarla forte e coprirla di baci…
e poi…arrivare in ufficio e trovare un mucchio di lavoro da fare…
e chiederti: oddio mio…dammi un miracolo, solo questo mi può salvare!!!
ma metterti a lavorare…con un mezzo sorriso sulle labbra e la testa
che rincorre sempre i tuoi sogni…e ti rendi conto che stavolta stai
sorridendo a te stessa…
e ri rendi conto che se tu ti vuoi bene, se tu sei consapevole che
il mondo fuori è fuori di te…e dentro di te splende il sole…allora
anche il mondo si scalderà ai tuoi raggi.
perchè l’amore è come il mare…origine della vita,
dentro e fuori…
perchè l’amore è come la terra, ventre materno che ti protegge e ti nutre
e l’amore è dentro di me.
…mi viene voglia di continuare a canticchiare…
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.
tutto perchè sono felice di come sono…
come se mi fossi scoperta stamattina
come se fosse la prima volta che mi vedo allo specchio…
come se fossi nata un’altra volta…
la centomillesima volta…
vera, sincera….mi arrabbio, gioisco,
soffro, rido….vera…e
ne sono così orgogliosa,
così fiera….del mio dolore,
della mia rabbia,
della mia stupidità,
della mia ingenuità…
che mi voglio proprio proprio un sacco di bene per come sono!!!
di come sono io….
una storia che si può cantare, senza la musica senza parole.
io sono per l’essere, non per l’avere…
e spero di non cambiare mai!!!
perchè anche se….
….il tempo fa cambiare
Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.
E tutto ci fa voglia di cercare cercare
tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.
E soli non fa bene e non è giusto
e non è giusto smettere di amare
amare che ci complica la vita
ma è vita da inseguire.
ecco…il tempo mi ha fatto cambiare…
cambiare che neppure lo sò…
e non sò come andrà a finire…
e mi sembra talvolta di aver perso tutto…
proprio tutto…
e passo ore e giorni a sentirmi persa a questo mondo…
ma poi torna…torna la voglia
la voglia di cercare ritorna…rinasce, ogni volta mi parla con più forza e mi dà più coraggio, mi parla di speranza…
quest’ansia, questa speranza che c’è…
c’è un posto, una persona, un tempo
giusto per me…
smackkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk

novità


la sapete la novità??
stò lentamente ricominciando a stare bene da sola soletta…ad apprezzare me stessa
certo…mica posso vantarmi troppo…non è sempre così, ma va molto ma molto meglio.
sono piccoli passettini… in fondo non è che nel contorno ci sono grossi cambiamenti, il cambiamento c’è nella mia testa, nel mio cuore.
penso che stò riuscendo lentamente a riprendere il controllo.
forse c’è un po’ più di disillusione, forse un po’ di amore per il mondo ritrovato, forse…non lo sò.
ma sò che comincio a riuscire a gestire i vuoti in modo migliore, con un pochino più di controllo.
certo, la scorsa settimana con le festività è stato brutto…ma è passato.
lui c’è di più di prima (anche se a fasi alterne differenziate)…ma cerco di non illudermi…sò quel che provo io e ne godo.
e poi…quando discuto con lui riesco a mantenere abbastanza bene il controllo e non mi lascio travolgere dalla rabbia.
ma soprattutto cerco di ritrovare me stessa…la fiducia in me stessa che avevo perso del tutto.
sò che ricomincio a guardarmi allo specchio e non mi vedo più come un mostro da buttare nella spazzatura.
certo, ho dei momenti brutti…come l’altra sera che avrei voluto essere un sasso per non provare sentimenti ne emozioni…essere un oggetto inanimato che è indifferente a tutto il mondo che lo circonda…
però ho mandato un sms ad un’anima lontana ma che sento vicina, mi ha risposto e sono stata meglio.
e non dimentichiamo che ormai sono quasi cinque mesi che faccio analisi…qualche risultato con quel che mi costa dovrà pur fruttarlo, no?
ma forse….sotto sotto il merito è tutto della primavera….
sole, fiori, il mio canarino che cinguetta come un usignolo…
voglia di pisolini ristoratori, ne ho proprio tanto bisogno.
chi viene a fare una pennichella con me???
🙂
smackkkkkkkkkkkkkk

Avrai….

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d’aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all’alba che si fa d’argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che si inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l’America senza fermate.

Avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti e ore vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso tradito e ingannato…

Avrai, avrai, avrai il tuo tempo per andar lontano,
camminerai dimenticando, ti fermerai sognando…
Avrai, avrai, avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore, amore avrai…

Avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in gola un po’ di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi ombrelli e chiavi da scordare

Avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro e mani che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra è finita…

Avrai, avrai, avrai il tuo tempo per andar lontano,
camminerai dimenticando, ti fermerai sognando…
Avrai, avrai, avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore, amore, amore, amore avrai…

si Angela….
se non ti fermi
se non ti arrendi
se hai imparato dai tuoi errori
se non avrai paura di continuare ad amare….
Avrai ancora voglia di ridere

prigioniera

eccomi qui…perennemente prigioniera di me stessa, del mio modo d’essere, del mio cuore, dei miei pensieri, del mio modo d’amare.
sò solo una cosa….sempre me stessa, sempre dalle stelle alle stalle.
quando mi capita di dire: “non ce la faccio più”….è sempre più un vero non ce la faccio più….è un caotico annaspare della mente in cerca di una via d’uscita da questa “vita” che mi schiaccia.
…poi…le forze sono talmente insufficienti che non ce la faccio neppure a trovare questa benedetta via d’uscita e lascio che la corrente mi porti…augurandomi che sia una corrente benigna.
a chi dare la colpa? al fato? a me stessa? agli altri? a chi?
lo sò….solo ed unicamente a me stessa.
Angela….cosa vuoi? cosa sei?
perchè hai tutte queste idee in testa che si ammassano e si contraddicono, una volta tiri da una parte, dopo un’ora tiri dall’altra…ed eccoti sempre qui a vivere una mezza vita sognando che un miracolo ti porti l’altra mezza vita che ti renderebbe di nuovo “viva”.
…io Viva.
stamattina ho riaperto la posta, non lo facevo da un sacco di tempo.
mi ha scritto un uomo che mi ha amata, a modo suo tanto.
si…devo ammetterlo….sono sempre stata amata tanto.
poche parole, mi fanno piacere, aprono una piaga:
“Sempre, come il fuoco, ti ricordo. Sei viva. M. M.”
….come è possibile che questa donna che sono io oggi, che ha passato l’intera giornata di sabato in un letto…senza nessuna voglia di fare nulla…anzi…con l’unico desiderio di cancellare quella giornata, di cancellare le parole che ho pronunciato….essere Viva? essere ricordata “fuoco”?
dentro di me c’è…lo sento. ma una forza più grande lo soffoca.
anzi…il problema è che io il mio cuore che arde vorrei fosse tra le mani di lui…che lo coccola, lo ama, si lascia scaldare.
invece sabato mattina la rabbia ha preso il sopravvento..il fuoco è uscito come un’eruzione vulcanica incontrollata.
non avrei dovuto, il senso di colpa mi ha lacerato…ma…sono esasperata.
una persona esasperata….quanto può “autocontrollarsi”?
come posso far finta che tutto vada bene? come posso far finta di non soffrire? come posso far finta di non aver paura?
e manifestando le mie paure….ho riaperto le piaghe del dubbio.
ma….se ho riaperto le piaghe del dubbio…allora non si parlava di certezze…ma di dubbi.
dubbi, incertezze, dei quali non sò se mi libererò mai.
tutto è ricominciato con due sms, 26 marzo:
“Finalmente hai capito che ami *****? Sei felice con lei? Scusa se te lo chiedo così, oggi, ma è stata una giornata…particolare….”
“Sai che non capisco molto…Anzi quello che sò è che sei più presente tu di lei…A presto.”
Era più di un mese che avevamo praticamente interrotto i rapporti.
Dopo tre giorni ci siamo risentiti…mi hai detto che hai capito di non amarla…e che volevi restare un periodo da solo.
mi hai accennato qualcosa a quel che provavi per me…senza per altro calcare troppo la mano…nessuna promessa…nessun impegno, abbiamo ricominciato a sentirci quotidianamente, ero felice…immensamente felice come se dopo aver vagato per settimane nel deserto avessi ritrovato l’oasi abbandonata.
mi ripetevo sempre che non dovevo illudermi…che poteva sempre tornare tutto come prima, che poteva essere una specie di miracolo…e poteva finire così come era cominciato..mi dicevo che avrei dovuto cercare di controllarmi per non soffrire di nuovo.
sono passate 3 settimane….e lei vive ancora con te.
è quasi un anno che convivete…mancano pochi giorni alla vostra ricorrenza.
come avete vissuto quest’anno? non lo sò.
sò come l’ho vissuto io….precipitando in un abisso nero di solitudine, rabbia, gelosia, quanto di più brutto possa provare un essere umano..e poi…mi viene da ridere: oltre il danno la beffa.
l’altro ieri lei è arrivata a dirmi che vorrebbe essere al mio posto.
essere lei a farsi un’oretta di telefonata al giorno allegra e passare con lui tutti i problemi del giorno.
***** dice che Franco parla di più con me che con lei.
A parte che mi riesce difficile crederlo come mi è difficile credere che da qualche parte qualcuno cammina a testa in giù..ma se così fosse….lei non si chiede il perchè?
se è una bugia…che senso ha venirmelo a dire? lo sò.
farsi compatire da lui…solita tattica…l’eroina che si sacrifica per amore dell’amato.
funzionerebbe pure…se non fosse per alcuni particolari di tipo pratico che contrastano concretamente con l’idea dell’innamorata che si sacrifica per amore…preferisco però non scriverne qui….è troppo squallido.
continua ad approfittarsi del buon cuore di lui…come fà poi a dire che lo ama?…bhò…
ok….non voglio demonizzarla…in guerra ed in amore dicono sia tutto lecito….lei combatte utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione.
ma ***** cosa vuoi ottenere?
un uomo che vive con te da un anno….e dice che non ti ama…certo tu puoi obiettare: si, ma vive con me.
ok…vive con te.
lo sò…eccome se lo sò.
lo sapevo stanotte mentre piangevo abbracciando il cuscino…e domandandomi se adesso avresti avuto il coraggio di dirmi di nuovo che vorresti essere al mio posto.
certo…ti piacerebbe essere al mio posto quelle ore che passo al telefono con lui…e tu sei sempre pronta a rinfacciarmi che – fatalità – ogni volta che chiamo io stavate proprio proprio per parlare tra voi…che ne pensi? avrò una sfera di cristallo con la quale vi tengo perennemente sotto controllo? oppure sei tu che non ti lasci sfuggire un’opportunità per colpevolizzarmi del tuo rapporto inesistente con lui?
colpa mia se non parlate?
e per un mese che io non ho chiamato, non avete mai parlato?
aspettavate che richiamassi io per parlare? non è un po’ strano?
bhè?….non vuoi stare al posto mio ogni volta che sò che siete insieme a pranzo, in giro per negozi, a fare la spesa, addormentati accanto nello stesso letto?…vieni al mio posto, accomodati.
ma stà certa di una cosa: con me Franco parlerebbe.
perchè io non sono te.
io non sfuggo le domande perchè ho paura di farlo ragionare…anche a costo di farlo “fuggire” in una roccaforte inespugnabile…la sua mente si ribella…non sò il perchè, o forse si…ma non voglio essere presuntuosa, non posso esserne certa.
certo… non vorrei che accadesse, non vorrei farlo stare male.
ma non voglio neppure che l’uomo che amo viva e faccia vivere a me mezze vite infelici.
cerco di farlo ragionare…di farlo pensare.
purtroppo ho capito che è un’imbuto che porta ad una strozzatura.
dovrebbe compiere una scelta affettiva…e per lui è difficile tagliare affettivamente qualcuno fuori dalla sua vita.
…per lui? ed io?
io sono come lui.
su questa e su mille altre cose.
ecco perchè sono l’unica che lo capisce.
ecco perchè come dice E mille altre donne nella stessa situazione l’avrebbero tagliato fuori dalla loro vita ed io invece con ci riesco, anzi…non ci riesco perchè – in realtà – non voglio.
il problema è che è troppo viva in me l’immagine dell’uomo che mi amava prima che entrasse ***** nella sua vita.
non sono più una ragazzina, ho vissuto delle esperienze…e se dico che con lui è stato “paradiso”…bhè…non me lo invento.
e poi….aivoglia a dire come dice lei che una cosa è immaginarla una persona ed un’altra è viverla…ma io e lui abbiamo passato delle giornate insieme serene e felici.
una sola paura mi blocca ogni volta che ci penso.
ma se fosse vero invece il contrario?
se fosse vero che lui – il Franco che mi amava da morire e che io amavo – fosse stato il frutto del suo immergersi in me?
se Franco in realtà non è quel Franco là…pieno di premure per il prossimo, affettuoso, dolce, disponibile (come mi rinfaccia adesso forse anche troppo…), un uomo che sognava una vita diversa, una vita fatta d’amore, avere un figlio con me…andare a fare la spesa con me, ecc…ecc…
vuole fare con lei tutte queste cose?
è passato un anno ed ancora non lo sà?
oppure in realtà aveva fatto suoi dei miei desideri ma in realtà non è questo che vuole?
e perchè allora quando gli ho detto “lascia perdere me e cerca con l’aiuto della psicologa di costruire un buon rapporto con lei, lui mi ha risposto: e perchè dovrei rinunciare a quello che voglio?”
Franco, amore mio, ti capisco come nessuno al mondo ti capisce.
ok…talvolta mi arrabbio…e mi arrabbio veramente tanto, soprattutto quando mi sento presa in giro.
è una questione non di orgoglio…ma di dignità.
ogni persona ha una dignità da difendere.
è una delle poche cose che mi ha insegnato mio padre
posso per amor tuo calpestare la mia dignità? la voglia di vivere…quella è dentro di me…hehehehhehe..non per nulla sono “fuoco”..un cavallo di fuoco.
mi basta sentirti per un minuto e ritorno a splendere…ma la dignità calpestata…quella poi come la rimetto insieme?
la fiducia in te?
può l’amore sopperire a tutte queste altre mancanze?
sò che mi manchi…mi manchi da morire.
e tu invece stai senza di me….stai con lei.
……..e quando mi arrabbio con te…ed hai ragione, ti ripeto sempre le stesse cose, ….diventi aggressivo…parli con parole di lei…e mi fai altro male….male che non vedi, perchè chiudi il telefono…ed io sparisco in un altro mondo, un altro pianeta.
come te lo faccio capire che sono viva Fra’?
che continuo a vivere
– a pensare
– a soffrire
e ad amarti anche dopo aver parlato con te ed aver chiuso il telefono?
come te lo faccio capire se ….non ascolti il tuo cuore?
se lei non ti permette di ascoltare il tuo cuore?
è stata fuori 2 giorni…eri felice.
ti sentivo allegro, sereno, soddisfatto.
lo eri anche dopo il 19 febbraio? quando sparii io dalla tua vita?
le hai detto: finalmente sono solo e posso dedicarmi totalmente a te?
ed eri felice?
sei tu che devi rispondermi …tu.
e non sono domande che faccio per il passato…per il quale è giusto avere dei dubbi.
questa è una domanda su qualcosa che hai vissuto.
eri felice il giorno dopo il 19 febbraio?
eri sincero il 15 febbraio? quando a lei hai detto di avermi parlato dicendomi che non provavi più per me gli stessi sentimenti?
era per questo che lei ti aveva dato il permesso di venire da me?
per venirmi a dire che “non sò più cosa provo”?
perchè quando ti faccio queste domande fuggi?