cambierò

…cambierò la mia voce per ruggire come un usignolo.

William Shakespeare

come?….ora ci penso, qualcosa mi verrà in mente.

così è se vi pare…….sono solo canzonette


il mio blog color arancio sbiadito non si tocca…
è il mio diario…e se sono triste è triste pure lui…
e poi…………..
SONO SOLO CANZONETTE

Mi ricordo che anni fa
di sfuggita dentro a un bar
ho sentito un juke box che suonava
e nei sogni di bambino
la chitarra era una spada
e chi non ci credeva era un pirata!
E la voglia di cantare
e la voglia di volare
forse mi è venuta proprio allora
forse è stata una pazzia
però è l’unica maniera
di dire sempre quello che mi va!
Non potrò mai diventare direttore generale
delle Poste o delle Ferrovie
non potrò mai far carriera
nel giornale della sera
anche perché finirei in galera!
Mai nessuno mi darà
il suo voto per parlar
o per decidere del suo futuro
nella mia categoria
c’è tutta gente poco seria
di cui non ci si può fidare!
Naaaaaa na na na naaaa
Guarda invece che scienziati,
che dottori, che avvocati
che folla di ministri e deputati!
Pensa che in questo momento
proprio mentre io sto cantando
stanno seriamente lavorando!
Per i dubbi e le domande
che ti assillano la mente
va’ da loro e non ti preoccupare
sono a tua disposizione
e sempre, senza esitazione
loro ti risponderanno!
Io di risposte non ne ho!
Io faccio solo rock `n’ roll!
Se vi conviene bene
io più di tanto non posso fare!
Gli impresari di partito
mi hanno fatto un altro invito
e hanno detto che finisce male
se non vado pure io al raduno generale
della grande festa nazionale!
Hanno detto che non posso
rifiutarmi proprio adesso
che anche a loro devo il mio successo,
che son pazzo e incosciente
sono un irriconoscente
un sovversivo, un mezzo criminal!
Ma che ci volete fare
non vi sembrerò normale
ma è l’istinto che mi fa volare!
Non c’è gioco né finzione
perché l’unica illusione
è quella della realtà della ragione!
Però a quelli in malafede
sempre a caccia delle streghe
dico: no! Non è una cosa seria!
E così è se vi pare
ma lasciatemi sfogare
non mettetemi alle strette
o con quanto fiato in gola
vi urlerò: non c’è paura
ma che politica che cultura.
Sono solo canzonette!
Non mettetemi alle strette
sono s…Sono s…
Sono solo canzonette!
Na, na na na na aa
Na, na na na na aa
Na, na na na na aa yeah yeah
Sono solo canzonette!
Na, na na na na aa yeah yeah…

dei sogni infranti parleremo un’altra volta……..akuna matata
notte notte…o p o t a
p.s.: non preoccupatevi…solo io posso capire “opota”

….

ieri ed oggi…mi sono sentita rivolgere parole cattive, da mia madre e mio fratello.
niente di nuovo per carità….dovrei essere abituata, ma non ci si abitua mai ad essere feriti dalle persone a cui vuoi bene, da coloro che dovrebbero essere i tuoi punti di riferimento…per aiutarti quando hai bisogno.
d’altra parte..nella vita si prendono talvolta decisioni on “politicamente corrette” e bisogna avere il coraggio di portare avanti le proprie idee.
idee giuste o sbagliate…chi può dirlo?
parole che non riporto…perchè le voglio dimenticare, come ho dimenticate quasi tutte le altre udite fino ad oggi…
sò com’è la mia famiglia, e comincio a capire sempre più nitidamente da dove esce la mia voragine affettiva.
ricordo parole dolci udite da bimba…talmente tante volte da far parte della mia pelle, del mio respiro, del mio battito cardiaco, parole udite dalle labbra di una donna che ha preso il posto dei miei nonni…
nonni che non ho potuto avere o vivere.
ne riporto un piccolo sunto:
“non portare odio, perdona, dimentica il male, ricorda il bene.”
voglio in questo giorno ricordare che ho ritrovato il sorriso ripensando a parole buone e accantonare, se non dimenticare, il male.
voglio ricordare alcune parole che fanno bene e spalmano balsamo sulle mie ustioni dell’anima.
parole da rileggere tra tanto tempo…e ritrovare pace.
parole che mi sono state rivolte da persone alle quali ho voluto e voglio più che bene, pilastri, pietre angolari senza le quali chissà oggi cosa sarei o dove sarei.
rileggo alcuni sms che conservo…o parole che ritrovo nella mia memoria…
“questa è una vera amica”
“Di angioletti feriti come te ne vorrei un milione. Ti voglio bene.”
“chi ti conosce non può non volerti bene.”
“stò pensando a te…forse lassù qualcuno mi ama. Grazie.”
e queste…ricevute stamattina:
“Ciao, volevo solo lasciarti un piccolo saluto prima di fuggire dall? ufficio e ricordarti che l? amico F esiste ancora ed esisterà sempre, basta che tu riesca ancora a vederlo in me…
Il bene che provo per te è una certezza che niente e nessuno sconfiggerà…
Non è l? Amore che provo per te che mi fa dire queste cose, ma il bene che ti voglio, quindi vedimi Amico…Ti prego Angela, scusa se mi ripeto, ma vorrei tanto che tu riuscissi a tornare in possesso della tua vita e vivila…vivila come vuoi tu, con chi vuoi tu, senza condizioni se non dettate da te, basta fare il burattino e soffrire per le cattiverie altrui…”
forse non è carino riportare queste cose qui…ma ne avevo bisogno, veramente bisogno per ricordare qualcosa di bello che copra i pensieri brutti, molto brutti di stamani.
Riuscire a tornare in possesso della mia vita…stò tentando…con tutte le mie forze.
ma talvolta dubito che “tutte le mie forze” saranno sufficienti… onestamente non lo sò.
cara mamma…te lo dissi tanto tempo fà…
te lo ripeto oggi: se talvolta vedi in me la figlia che ti ha deluso
perchè mi volevi perfetta, ricorda:
“dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”
ciao Misa…mi manchi tanto, sai? domenica verrò a trovarti…promesso.

strani sms


questo post parte dalla fine…e risale su.
Volevo trovare prima una foto da allegare, che potesse andar bene con quello che avevo voglia di scrivere, ma non ho ancora trovato nulla di adatto.
Volevo qualcosa di semplice, qualcosa di tenero, qualcosa di dolce ma non smielato…qualcosa…bhò, mi sà che in realtà ho le idee un po’ confuse.
Insomma, vedrò, forse mi dovrò accontentare.
cominciamo riordinando le idee…i fatti.
Oggi mi hai mandato un sms…tanto per farmi star male?
Non so, non ho avuto il piacere di saperlo e non ho neppure tentato di saperlo.
Quasi quasi ci provo…provo a chiamarti.
Ci ho provato.
Pochi secondi e mi sono tolta la soddisfazione.
Spento.
Perché dici che ti piace la semplicità se invece sei così complicato?
Perché mi fai oscillare continuamente senza chiederti che effetti scaturiscono da questo tuo comportamento?
diciamo che a parte una cosa che mi hai detto circa 10 giorni fa e che devo ancora mandar giù, sai, stupido orgoglio ferito – non è uno dei periodi peggiori, si, il peggio penso sia passato.
Quello che provo ora è diverso ma ne scriverò in un post a parte.
Diciamo che la marea, il sali e scendi emozionale, comincia da domenica scorsa.
Ti mandai un sms, ci avevo pensato parecchio proprio perché mi sentivo profondamente ferita ma volevo in qualche modo comunicarti e dimostrare anche a me stessa che come tu hai perdonato me quando posso averti deluso o tradito, anch’io sono capace di superare le cose che non mi piacciono in nome di qualcosa di più grande.
Il testo più o meno era: indipendentemente da cosa siamo..amici, fratelli, innamorati o bhò, penso comunque che tu sia una persona stupenda.
Normalmente non dai nessun cenno di riscontro,ma a me va bene lo stesso.
Non ti scrivo affinché tu mi risponda, lo faccio solo perché ritengo giusto che tu sappia quello che penso, quello che provo.
Sai, da quando è morto mio padre, senza preavviso, in quel lontanissimo giorno…maturai inconsciamente la consapevolezza che mai avrei lasciato passare un istante di troppo prima di dire a qualcuno che provo qualcosa di bello per lui o lei.
Certo…prima di farlo devo essere sicura dei miei sentimenti, non mi sbilancio altrimenti.
Comunque, tanto per tornare all’sms, stranamente dopo poco mi arrivò un segnale di ricevimento.
…non lo sai…ma ogni volta che arriva quel segnale…perdo un battito cardiaco.
Penso immediatamente che possa essere tu – al cuore non si comanda.
Poi però, un istante dopo realizzo in che momento della giornata sono ed il più delle volte immagino in realtà chi sia a scrivermi e non sei tu.
Poi, se invece vedo che il mittente sei tu, passo alcuni istanti a chiedermi se stavolta sarò fortunata e troverò parole di miele, oppure se dovrò scontare chissà quale colpa e le parole sapranno di fiele; faccio un bel respiro, mi faccio coraggio e lo apro.
Purtroppo a quel messaggio rispondesti freddo:
“Ogni tanto ti svegli dici la tua e torni a dormire”
Non sapevo cosa risponderti, optai per l’ironia scherzosa, sai, odio la polemica, odio le discussioni inutili.
Ti risposi che notavo con piacere che ti eri svegliato anche tu e poi ..qualche altra stupidaggine e la cosa finì lì, senza risposta ulteriore.
Ma ero triste…e la mattina dopo, lungo la solita strada, il desiderio di un gesto inutile…ci pensai un po’…poi lo feci.
Feci il tuo numero, convintissima che il cell fosse spento.
Era sempre spento a quell?ora della mattina,tranne nel periodo in cui volevi conquistarmi. allora si, allora ti svegliavi presto per chiamarmi, poi…chissà …forse era diventato superfluo secondo te: perché “faticare” per qualcosa che tanto ci piove tra le braccia da solo?
Dopo pochi istanti ho realizzato che non si sentiva il solito messaggio della Tim ed ho immaginato che avrebbe suonato.
Mi sono sentita come una bambina beccata con il barattolo della nutella in mano, ed ho chiuso nella speranza di aver fatto in tempo prima che suonasse.
Mi sbagliavo, dopo circa 5 minuti mi hai richiamato.
Allegro come un bambino il primo giorno di vacanza, solare come una bellissima giornata estiva.
Ti immaginavo sorridente, bellissimo.
Mi hai chiesto come mai ti avevo chiamato, se avevo qualcosa da dirti.
Ti ho spiegato che non c’era un motivo in particolare, era stato solo lo stupido gesto di un’attimo…ma che avevo attaccato perché non volevo disturbarti.
Mi hai risposto con il tuo modo scherzoso “tu non disturbi mai” e abbiamo parlato un po’.
Mi hai detto che …prima che avevi letto il blog, poi l’hai negato,dicendo che hai paura.
Paura di leggere qualcosa che ti faccia star male, paura di perderci.
Non ti ho risposto…devi fare quello che senti di fare, quando vuoi, come vuoi.
Insomma, come al solito mi hai resa una delle donne più felici del pianeta terra.
Ti ho anche mandato un mess per dirtelo.
Poi…………il nulla.
Scomparso di nuovo.
Memore di quello che mi avevi scritto domenica ti ho mandato alcuni sms, ho provato a chiamarti, niente.
Mi hai di nuovo chiuso fuori.
Come se non esistessi.
Sono stata male, mi sono chiesta se per caso dopo quella breve conversazione avevi deciso di leggere il blog, e non so’ spiegare, mille paure si sono impadronite dei miei pensieri.
Fino a sab. pomeriggio. Il cell ha squillato, non potevo risponderti.
Ti ho richiamato dopo circa 10 minuti…forse 15, cell spento.
Stamattina ero …bhè…dire felice è un parolone, diciamo serena.
Poi….un giorno capirò perché lo fai….senza da parte mia niente di più di questo mi hai scritto un sms freddo come il ghiaccio.
“Che vuoi?”
roba da far diventare matti.
Mi sono chiesta cosa volesse dire, insomma, ti cerco per 5 giorni…e tu niente.
Poi, finalmente da venerdì mattina…stò un po’ più serena, non ti tartasso più e tu?
Inspiegabilmente mi chiedi “cosa voglio” dopo due giorni.
Bho!
Giuro che non ci capisco più niente.
forse è per questo che non trovo una foto adatta….
chissà….
mi viene in mente solo un piccolo stralcio di uno dei miei libri preferiti:

“Certo il vento è un nostro amico, pensò,
Poi soggiunse: a volte. E il grande mare coi nostri amici e i nostri nemici.
E il letto, pensò.
Il letto sarà una grande cosa.
E’ facile quando si è battuti, pensò.
Non avevo mai provato com’è facile. E che cos’è stato a batterti, pensò.
“Niente” disse ad alta voce. “Sono andato troppo al largo”.
E. Hemingway – Il vecchio e il mare.

il letto è mio amico….facile quando ci si sente battuti.
forse…sono andata troppo al largo….chissà.
vengo da te amico letto.
…..magari fossi solo un orsetto addormentato sulla luna
buonanotte a tutti…buonanotte anche a te MV…sogni d’oro
sarebbe tanto facile farti un pò di posto sulla luna accanto a me…e dormire…sognando solo tanta pace.

più profondo del fondo…affondare non puoi

l’avrete capito…è successo qualcosa che mi ha disancorato ancor di più dai residui barlumi di certezza che mi restavano.
forse un giorno ne scriverò qui…per ora tutto è suddiviso in mille frammenti sparsi in alcuni file sul mio pc e tanti foglietti di appunti dispersi in tutta casa, nella borsa, in tutti i cassetti della mia scrivania al lavoro.
ma stamani una nuova ventata d’energia…miracolo della musica,..la Giannini mi ha ridato la carica! un altro grazie a Dolphin, quindi.
e me la canto di nuovo…sulle tue note caro e dolce MV

galleggiando la vita è piena..
no tenemos problema
…più leggeri che sulla luna, tutti nudi nel blu
galleggiando sotto il mondo
galleggiando e svolazzando
anche quando tocchi il fondo….torni sempre su
galleggiando e ballando si toccano i cuori
sotto il pelo dell’onda non nevica mai
rotolando tra i flutti
c’è tutto per tutti
alla luce dei fatti
…di più cosa vuoi????
galleggiando ti lasci andare
ti lasci andare
attaccato all’amore
volteggiando resti secco
…come un tonno nel caciucco
galleggiando vai col mambo e al mondo resterai
galleggiando e ballando si toccano i cuori
sotto il pelo dell’onda non nevica mai
secondo la legge più vecchia del mondo
più profondo del fondo affondare non puoi.
galleggiando vai col mambo e niente può andar male!!

per concludere….non è male l’idea di dedicare un pensiero d’amore a tutti gli innamorati.
Io dedico la poesia che segue agli amanti per i quali la notte dei miracoli di san Valentino è ancora un’incognita, un sogno, un’aspirazione

Così se devi odiarmi, fallo pure,
ma con amore, e se devi stare
lontano da me, a me pensa intensamente,
(solo così potrai avermi vicina).
Se puoi, invece, per ventura amarmi,
amami più forte che puoi, per superare
le tentazioni di questo nostro tempo
razionale, pianificatore
che agli uomini ha promesso la pace
e la libertà, ai cuori ha negato l’amore.
(F.R.)

…un giorno capirò se è un bene o un male che un nulla basta a farmi precipitare ma mi basta anche poco per spiccare il volo di nuovo.
mai nessuno mi ha fatto stare così male…e così bene come te.
mai nessuno mi ha dato così tanto …. e così poco come te.

fare qualcosa davvero


bhè…che dire?
gironzolando per i blog ho trovato una cosa che non potevo non approfondire e non tentare di divulgare ai due o tre miei probabili lettori…

http://guideltapo.blog.tiscali.it/pf1814944/

Sul sito del Wwf è online la mobilitazione contro la proposta di legge di peggioramento incredibile della attuale legge n. 157/92. Piu’ mail e fax arrivano al Presidente della Camera in queste ore piu’ il pericolo si allontana: ma e’ necessario essere in tanti. Firmate e, soprattutto, fate firmare ad amici e conoscenti! Diffondete questo post a tutti i blog che conoscete. Ecco il testo dell’Appello del Wwf.
e qui vi rimando all’indirizzo indicato sopra.
poi….
tanto perchè siamo in argomento firme…
dico qui….ufffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
sono stanca di falsità e pressapochismo.
sono stanca di veder ancora girare quella mail che parla della liberazione di Amina.
ma dico io………e giuro che sono davvero arrabbiatissima…ma possibile che chi ancora gira questa mail (e cosa assurda sono veramente in tanti…ma tanti tanti tanti…) nessuno dico nessuno…clicca per scongiurare la terribile morte per lapidazione di questa donna?
dico con certezza ciò perchè io lo feci, tanto tempo fà.
e poi…qualche mese fà mi tornò la stessa mail.
andai di nuovo sul link indicato…e meraviglia!!!!
scrivevano che Amina era libera, certo era scritto in inglese, ma dico…mica mi vorrete dire che non si capisce?
ma dico….prima di (ammettendo la buona fede) invitare gli altri a fare qualcosa…non sarebbe almeno opportuno farlo noi?
almeno si evitano figuracce….mica per altro.
e poi…mi viene quasi da ridere se non ci fosse da piangere…se il mondo fosse fatto solo di persone così, pronte solo a cliccare il tasto “inoltra” …staremmo tutti a girarci la mail…intanto le altre probabili sventurate “Amina”…morirebbero lapidate.
scusate lo sfogo…ma quando ci vuole, ci vuole!!!!!!!!!!!!!!!!
p.s.: per la mail riguardante la legge 157/92 siamo in ancora in tempo….
per amare e tutelare questo mondo…siamo ancora in tempo.
io l’ho mandata poco fà…fallo anche tu, questo mondo è meraviglioso,
magico, un miracolo…che ci regala istanti di estasi quando ci ricordiamo di….di vivere in simbiosi con la natura.
dolce notte…

Renato

….
Poi un pensiero si fa strada,
Nella mente mia annebbiata,
Non si può più rimandare.

Vengo aspettami realtà,
Fra un minuto sono la,
Nell’archivio della mia coscienza.

Mille schede, date, nomi,
e sentenze ormai scadute,
tutte ormai da rivedere.
C’è del giallo, della muffa, un profumo di rimorsi,
ragnatele di opere buone.
Le occasioni già perdute,
mille amori consumati,
chiusi a chiave in un cassetto.
…nell’archivio della mia coscienza!
…nell’archivio della mia coscienza

C’è un veliero impolverato
che da piccolo chiamavo con il nome di Speranza.

C’è una foto in cui sorrido,
dove un tarlo ha fatto il nido,

io mi riconosco appena…
Poi…mi trovo fra le dita,
una pagina sbiadita,
un’antica primavera…
nell’archivio della mia coscienza…
nell’archivio della mia coscienza..

Torna a un tratto il buio pesto,
Ora so, non mi conosco,
– Io mi sono perso altrove –
Nei sorrisi di cartone,
nella macchine a gettone,
in un Dio fatto di stracci….
Non è un sogno ed ho paura,
Cerco in me una via d’uscita.
….Finalmente sono fuori….

Renato c’è sempre quando sono arrabbiata con la mia vita,
quando sento che vorrei spaccare il mondo e rifarlo,
e quando non sò più se ho la forza di sognare ancora….
per cercare la voglia di non arrendermi, non arrendermi mai.

filastrocca


mi sento strana..molto strana in questi giorni (tanto per cambiare)
avrei voglia di scrivere tutto…e niente.
per la testa ho una filastrocca…Piccola freccia gira per casa canticchiandola da alcuni giorni
e mi è piaciuta da subito, note gentili,…una dolce nenia.
Un filastrocca stupidina come recita un verso…sembra che l’autore abbia preso tante sfaccettature della vita…
come un pittore che divertendosi immergesse il pennello in ogni colore della sua tavolozza , e poi schizzasse sulla tela solo una piccola goccia…e poi avanti così, colore dopo colore…
dice tutto e niente…come quello che c’è nella mia testa adesso.
E poi..a parte il fatto che mi piace…riportandola qui…posso rileggerla tra tanti anni…
e magari…risentirò nell’aria una piccola dolce voce che intona le strofe…e chissà…
un sorriso si farà spazio tra le tante rughe mentre una lacrima scenderà al ricordo di questi giorni…
giorni pieni di tutto e…pieni di niente.

FILASTROCCA DELL’ALTRO IERI

Filastrocca dell’altro ieri
non ricordo se tu c’eri
ma ricordo perfettamente
che non ricordavo niente.

Filastrocca semiseria
che ci parla di miseria
che ci parla di dolore
che ci parla anche d’amore.

Filastrocca stupidina
sono qui da stamattina
ho mangiato pane e sale
mi sa tanto che sto male.

Filastrocca straordinaria
oggi ho visto un mulo in aria
era un mulo un pò distratto
non si sà com’abbia fatto.

Filastrocca infreddolita
mi si gelano le dita
mi si gela anche un po’ il cuore
sono qui da troppe ore.

Filastrocca innamorata
la guardavo se n’è andata
se n’è andata via correndo
se mi sbrigo la riprendo.

Filastrocca dell’altro ieri
non ricordo se tu c’eri
ma ricordo perfettamente
che non ricordavo niente.

blog… pennellate di ricordi, da custodire per non dimenticare mai.

…eppur si muove…


…eppur si muove.
c’è stato un periodo che MV mi “apostrofava” sempre con questa famosissima frase…senza spiegarmi cosa Lui intendesse esattamente dirmi.
E’ una sua specialità il chiaroscuro… tutto ciò che deve essere interpretato….ciò che non è limpido alla vista ma è suscettibile di interpretazione libera.
L’ultima volta che ho avuto il piacere di parlare con Te…parlare ovviamente per me è Parlare…non sentirmi chiedere come venerdì “sei tu che chiami con l’anonimo?” due parole…tanto per aver chiaro che…tu sei sempre tu, dicevo, l’ultima volta mi hai parlato mi hai detto che dovevo ascoltare Laura non c’è…parole per me.
bhè…gli ho dato almeno tre interpretazioni diverse…ma…tanto sò che mi potrò ritenere fortunatissima se avrò il piacere di parlare di nuovo con te fra x giorni…quindi…ricevere chiarimenti sarà molto improbabile.
ed io?
io…forse non sono più io…ovvero non sono più quella che ti piacque tanto tempo fà,…anzi sono quasi certa che oggi non ti accorgeresti neppure di me.
Mi guardo…stavolta non allo specchio (a quello ci ho rinunciato) ma dentro.
Mi vedo…vedo il mio cuore.
sai…è diventato più grande.
molto ma molto più grande.
e poi cos’altro?
bhè…non posso vantarmi di caratteristiche precise…non ho questa fortuna.
Le mie colleghe dicono che sono una bilancia “sbilanciata” ..ovvero oscillo da tutte le parti, non resto mai ferma…e questo mi dà mille ,ops – tanto per rimanere in tema con il blog – centomila modi d’essere diversi.
e poi…se ripenso alla mia vita…penso sia normale che io sia un po’ anormale.
hehehheh…adesso quando parlo con le mie colleghe premetto “sul mio pianeta”…tanto per dire che viviamo in due mondi diversi, io su uno tutto mio…come il famoso Piccolo Principe e tutti gli altri su questo.
forse sono un po’ stanca di sentirmi ripetere che sono diversa…che ho un modo di ragionare tutto mio…e ripenso ad un vecchio adagio
“Ciò che ti rende unico è anche ciò che inevitabilmente ti condanna alla solitudine.”
allora….sola in verità non sono.
tanta gente che mi vuole bene…che non disdegna passare una serata con me, diciamo che sono una buona compagnia…e poi…di recente con me non ci si annoia (ho un sacco di cose da raccontare).
Ho riletto il mio primo post…sembra quasi che non sia passato un anno.
anche allora pensavo che con Te fosse finita…non c’eri mai..e Tu sai com’è finita.
Scrissi che volevo imparare ad amarmi.
Non credo di esserci ancora riuscita…anzi.
Anzi tutti coloro che mi vogliono bene direbbero di no.
Sono sempre l’ultimo dei miei pensieri…prima di me c’è il resto del mondo.
ma come allora…anche oggi capisco che così non và.
nota positiva ma in realtà non sò realmente quanto…è che non piango quasi più.
alterno momenti di cocente disillusione permeata da uno strano dolore a momenti nei quali vorrei brillare come una stella…illuminare il mondo con un immenso sorriso insomma.
Eventi che dovrebbero essere dolorosi…mi colpiscono in profondità, mi fanno restare per un attimo intimamente accasciata…ma poi mi rialzo..e nella mente un pensiero: “nessun dolore”
o meglio…un malessere diffuso…una sorta di tristezza intima…qualcosa che si distribuisce in tutta l’esistenza come se fosse un’onda ad urtare contro una corazza…non penetra…ma avvolge il tutto.
conoscendoti sapevo che non era altissimo il rischio che tu venissi a leggere…chissà..magari lo farai una sera che non hai altro da fare…oppure (se sono fortunata) una sera che chissà quale evento ti riporterà alla mente i nostri momenti belli, forse più che belli…sarebbe giusto chiamarli buoni, ma anche immaginandolo…constatare che non l’hai fatto un po’ mi fà dire “cosa ti aspettavi? il miracolo? ha ragione lui…sei proprio scema.”
Tu sei stato la cosa più Buona che potesse capitare nella mia vita…te l’ho scritto in uno dei tanti sms che non sò se ti è mai arrivato:
“sei un dono di Dio per me…” sei il pensiero che mi dà la spinta e la volontà di migliorarmi sempre, grazie con tutto il mio cuore, foverer”
sai…talvolta penso che dovrei arrabbiarmi con Te, cercare di dimenticarTi…ma se malauguratamente dovesse capitarmi sarebbe come creare una voragine nel mio cuore.
ma…c’è una parte di me che si ribella.
una parte di me urla che devo ricominciare a vivere.
una delle centomila me…cerca di spezzare queste catene che legano il mio cuore…..cerca in tutti i modi di liberarsi.
una delle centomila me vorrebbe tornare azzurra…bella…sorridente nell’anima.
sorrido pensando a chi mi trova simpatica…quando dentro mi sento una senza vita.
ma sono stanca di questo.
devo trovare un modo per continuare ad amarti…ma devo riprendermi la mia vita…
riprenderla veramente…anche per Te
ci ho provato…ma tu..
TU sei il sale
Tu sei il sole che illumina i giorni altrimenti grigi
TU sei la pioggia che torna dopo giorni di siccità
Tu sei un papavero in un campo di margherite
Tu sei TU…
ma …io non voglio più vivere all’ombra di una tua parola…non è giusto nei confronti dell’unica vita che Dio mi ha concesso di vivere.
ripenso ad una scena di una sit-com che ho visto sabato mattina, riporto qui lo scambio di battute tra i due protagonisti della scena:
A- ho paura del dolore
B- il dolore che un aspetto della vita…ma tu vedi solo quello
tu credi che il dolore ti elevi…ma in realtà ti rende unicamente più solo.
e la solitudine….è una strana dimensione nella quale non sò muovermi… mi affascina e mi spaventa nel tempo stesso.
bhè..un fiume di parole che vuol dire tutto e niente, pazienza.
scriverò qualcosa di intelligente, simpatico o bho’… un’altra volta.
ma…eppur di muove…
qualcosa stà cambiando…la notte lascia il posto al giorno e viceversa…
…ogni giorno ed ogni notte uguali e diversi.
smack

tempo per ascoltare

fermata dal blocco del traffico…cosa c’è di meglio che approfittarne per scrivere tranquillamente dei pensieri?
approfittare di una pausa nello scorrere frenetico del tempo…
una pausa obbligata…che mi fà riflettere sulla dimensione tempo.
sempre di corsa…per fare mille cose, quelle che “devi” fare, e per non trascurare quelle che “vuoi” fare…come scrivere qui.
raccogliere i pensieri…e scrivere quello che passa per la testa.
leggo dei blog stupendi…parole che incantano, scorci di vita che mi fanno pensare regalandomi grandi sensazioni.
io scrivo di getto quasi sempre..per non dire sempre. Talvolta rileggendo mi dico che potrei scrivere meglio, discorsi più interessanti… ma mi rispondo che in fondo bello o brutto…con errori o pensieri sciocchi… questa sono io.
scrivo spesso testi di canzoni…ho letto in qualche commento che è stupido…
ma “io sono” anche le canzoni che ascolto, le emozioni che la musica mi dà
“io sono” le poesie che leggo, i libri che divoro, le amiche che incontro…
insomma tutto ciò che vivo.
e vorrei vivere di più…
allargare i miei giorni…e non allungarli come disse qualcuno.
ecco…allargare il mio tempo.
tempo…
un fine settimana per andare da MV, vederlo con i miei occhi, sorridergli …e magari lasciargli il regalo che gli avevo preso a Londra

due settimane di lavoro per sistemare dell’arretrato che ho accumulato
mentre piangevo e sognavo ad occhi aperti

una settimana per fare le pulizie arretrate a casa

Q.b. per farmi bella (e qui ce ne vuole parecchio…)

una giornata da passare interamente con piccola freccia in un parco…giocando all’aria aperta

ore per guardare il cielo… di giorno godere della luce che filtra tra i rami degli alberi, la notte lasciarmi cullare dalla dolcezza della luna e dalla gioia delle mille stelle …

attimi per sentire il rumore del mare ed il frusciare del vento…

tempo per capire quello che è accaduto nella mia vita,
tempo a volontà per ascoltare chi mi vuol parlare…

oasi di tempo come…

se un temporale ti ha fermato sulla strada in qualche posto in cui nessuno passa mai
se un improvviso arcobaleno ti fà quasi pensare che quella è la firma di Dio
ascolta il tempo asciugare l’erba – senti cantare il sole

ascolta i vecchi che hanno voglia di ballare
e sopra un ponte le bugie di un pescatore
e le domande di un bambino appena nato che crede a qualunque risposta gli dai

ascolta l’uomo e le sue distanze
la fame e le speranze

metti col traffico dell’aurora
senti nell’aria la primavera
ascolta guarda respira
senti la gente svegliarsi piano
fare l’amore anche con nessuno
ascolta quello che siamo
– quanto odiamo – quanto amiamo
quando lo stadio spegne i fari e và a dormire
ascolta i sogni che la gente porta via
se la ragazza tra la pioggia e il marciapiede
ti insegna la sola canzone che sà
ascolta l’acqua e la sua memoria
l’uomo e la sua miseria
ascolta quello che hai dentro al petto
e che non hai mai detto
prima di metter le mani addosso a chi ti ha solo capito male
ascolta dentro te stesso
senti pregare chi non ci crede
e le poesie di un carabiniere
ascolta…fatti stupire cambiare guarire

ascoltare il tempo
desiderare il tempo …
per vivere e non solo per respirare
…e poi un po’ di tempo da regalare
a chi ne ha bisogno per dire un grazie dimenticato
per dire un ti voglio bene.
tempo…per ascoltare.