rieccomi qui.
solo pochi attimi per scrivere che ho avuto coraggio.
Ti ho dato l’indirizzo del blog…e mi è costato tanto dartelo.
è da molto che me lo chiedi ed io … ho sempre evitato.
paura…paura di scoprirmi.
ma ci pensavo, ogni volta che temevo fosse l’ultima mi chiedevo perchè
non ti avessi fornito la chiave dei miei pensieri.
Non che io sia certa che verrai a leggere qui…ma anche se la certezza assoluta manca, le probabilità sono alte.
Mi chiedo cosa penserai di me dopo aver letto qui tutte le cose che non ti ho detto.
bhe’…coraggio.
coraggio o ….tanto non c’è più nulla da perdere?
Il motivo che mi ha spinto a dirtelo è che vorrei che tu mi capissi davvero, o meglio, mi conoscessi davvero, luci ed ombre…ecco il mio “the dark side of the moon”.
mi sento infinitamente in debito per tutto ciò che mi hai dato e …anche se io avrei voluto ricambiare…ad un certo punto…mi hai chiuso fuori.
bhe’….qui ci sono tanti dei miei pensieri…non tutti, ma abbastanza.
qui mi sono rifugiata quando stavo molto male…o mi sono lasciata andare a momenti di gioia (rari questi ultimi per la verità)
ricordi quando ero “azzurra”? sembra un milione di anni fà.
mi chiedo se qualche angolo di cielo è rimasto dentro me…se le nubi spariranno prima o poi spazzate da una forte raffica di vento.
ultimamente non fai che ripetermi che stò sbagliando…che un giorno capirò quanto sono stata stupida.
sai…talvolta me ne rendo conto da sola.
ma….non chiedermi perchè…mi sento come una piccola barchetta che era stata per una vita ormeggiata in un piccolo porto sicuro…sembrava che il mondo iniziasse e finisse lì.
invece no. solo che non sò più dove andare…o perchè.
prima tutto aveva un senso…ora…i miei traguardi mi sembrano irraggiungibili…e pensare che volevo solo una famiglia…
una Famiglia completa con la F maiuscola.
volevo solo sentirmi finalmente parte integrante ed accettata da persone che mi volevano bene…un uomo che mi amasse e tanti bambini da coccolare ed amare, tu lo sai bene,…meglio di chiunque altro.
Mi chiedo se ciò che leggerai ti farà rimanere sbalordito “incontrando” una persona che non conosci…o se invece penserai di aver sempre capito tutto di me, come sostieni ogni tanto.
certo è che abbiamo parlato tanto noi…purtroppo ad un tratto, è vero, tu me ne rimproveri…ed è la verità…io ho iniziato unicamente ad ascoltare.
Parlavo con te qui…o attraverso sms…o mail che tanto non ti arrivavano, alle quali cmq non rispondevi.
ripenso a quando il tempo non ci bastava mai….ore di notte trascorse insieme davanti ad un monitor anche fino alle 3.00…
e i pranzi saltati? io che dicevo a te che dovevi mangiare e viceversa…ma del cibo non importava a nessuno dei due.
“quasi città” , “Laura non c’è”…ne dobbiamo parlare.
perchè ogni volta ho paura di non poterlo fare?
perchè ogni volta che mi rispondi…mi sembra un miracolo?
perchè…sentirti è qualcosa di indescrivibile?
….perchè….
perchè!
mi hai detto………
tante cose sono avvenute in questi giorni nei quali non ho scritto nulla di me…di MV…della mia vita insomma.
tante cose.
Momenti belli e momenti terribili, come stanotte.
ne scriverò….in questo periodo ho anche problemi per la connessione da casa…è difficile, ma non posso perdere i ricordi di questi giorni così importanti.
oggi…..
ore 13.10 circa
MV mi hai detto ciò che avrei voluto sentirmi dire …come mai però non mi sento felice ma è come se avessi un masso sul cuore?
Penso che sia qualcosa che ogni donna dopo aver vissuto/non vissuto un rapporto come il nostro…vorrebbe sentirsi dire…perchè non mi sento felice?
Grazie per avermelo detto…
grazie per avermi detto che ieri sera pensavi a me dopo ciò che ti ho confessato…e ricordavi le parole di questa canzone…la stessa che mi dedicasti tre anni fà…
abbiamo entrambi creduto nel sogno…tu dici di esserti svegliato, io forse non vorrei svegliarmi mai…in realtà ho già scelto di farlo da tempo ormai.
mi hai promesso che ci vedremo, ci vedremo presto…ti aspetto…ti aspetto.
Innamorati sempre innamorati mai
Innamorati sempre, innamorati mai,
ma un’amica è un bel compagno
nel momento del bisogno.
Quando sono a pezzi cerco solo te,
che non so se sei una donna
o un amico con la gonna, e non so mai
che sentimenti scegliere
quando ti stringo forte.
Innamorati sempre, innamorati mai,
e anche tu mi cerchi spesso
se ti crolla il mondo addosso.
Te lo dico sempre, non mi ascolti mai
che ci credi troppo presto,
ma sei bella anche per questo, credimi
anche gli errore servono,
anche gli amore scemi,
vivi.
Resta così, non stancarti di te,
dai retta all’istinto fintanto che c’è,
meglio ogni giorno sbagliare un amore
che chiudere il cuore al primo dolore.
E intanto chissà, prima che imparerai,
di quanti fantasmi ti innamorerai
per ogni emozione che esce di scena,
c’è sempre un ricordo che vale la pena
e ad ogni addio ci sono sempre io.
Innamorati sempre, innamorati mai,
sempre pronti a prender fuoco,
ma ci dura sempre poco.
Ci vogliamo bene, come due fratelli,
anche se a dormirci accanto,
non restiamo mai tranquilli e siamo qui,
lontani e vicinissimi,
come la notte e il giorno,
vivi.
Resta così non stancarti di me,
sarà confusione che provo per te,
ma più della pelle e più in la dell’amore,
un angelo amico è quel che ci vuole.
E intanto chissà, quante volte cadrai
e per quante volte mi consolerai,
avremo nottate per piangerci addosso
e per mille volte faremo lo stesso,
ma intanto poi ci siamo sempre noi.
Innamorati sempre, innamorati mai.
grazie angelo mio.
bambini…pensieri alla deriva
Bambini innocenti.
Oggi si muore di fame, anche in Italia, anche nelle grandi città, nelle tristi periferie che ruotano intorno ai cuori pulsanti.
Eleonora, che bel nome. Scommetto che era anche una bella bimba, o meglio avrebbe dovuto esserlo.
Invece?è solo un corpicino deturpato dalla fame.
?c’è chi mi dice che penso troppo, forse è vero.
Da quando ho letto la notizia…nella testa si sono accavallati mille pensieri, mille ricordi sono riaffiorati impotenti alla mente, piccoli riferimenti come flash che illuminano angoli bui, ora questo, ora quello..il comune denominatore sono i bambini e la povertà.
Bambini protetti, amati e bambini dimenticati, non protetti.
La prima sensazione è stata la rabbia.
Rabbia contro tutto e tutti, come mi accade di solito.
Quella rabbia che ti fa dire che fa tutto schifo, che fa bene la natura a tentare di spazzare via quest’umanità che non ha nulla di umano.
Mi è tornata in mente una pubblicità radiofonica, era spettacolare nella sua semplicità.
Elencava vari tipi di animali…mi pare fossero:
Cane: tump tump tump tump
Cavallo: tump tump tump tump
Coniglio: tump tump tump tump tump
Uomo:
….di ogni animale si sentivano registrati i battiti del cuore, quando invece toccava all?uomo – un silenzio ingigantiva il ricordo dei battiti appena ascoltati – come a dire che l’uomo non ha cuore.
Pensando ad una bimba di poco più di anno che muore di fame mentre c’è tanta gente che butta il cibo e fa diete dimagranti, si, ho sentito anche il mio cuore perdere un battito per la rabbia.
Ingiustizia..mi sono per l’ennesima volta tornate in mente quelle parole sussurratemi ormai tanto tempo fa: devi imparare ad accettare l’ingiustizia in questo mondo ingiusto.
E’ difficile, non ci riesco.
E soprattutto non voglio farlo.
Non voglio che il mio cuore si indurisca di fronte a queste notizie.
Siamo usciti stasera, ero profondamente triste.
Guardavo le persone che mi passavano tranquillamente accanto ed avrei voluto urlare loro:
bhè??? Non lo facciamo domani un minuto di silenzio per una bimba innocente?
Una bimba che forse ormai neppure piangeva più talmente si era indebolita?
Chi piangerà per lei? Chi osserverà un rispettoso silenzio? Chi pregherà?
Poi ho ripensato alle parole di una donna udite al telegiornale, una che viveva nello stesso quartiere della “famiglia” della piccina:
? la colpa non è del quartiere, la colpa è del padre e della madre.?
Appena udite queste parole, bhè, capii e non capii.
Si, certo mi dicevo, la colpa è di tutti.
Dei genitori…ma anche di questa maledettissima società che è cieca ai bisogni dei più deboli.
E mi è rivenuto in mente un altro flash:
mercoledì, pausa pranzo.
Avevo deciso di fare due passi…vedere qualche vetrina.
Ad un tratto appoggiato al muro di un palazzo vedo un uomo, un anziano.
Era praticamente chino su questo muro, il volto nascosto, il corpo piegato.
L’osservai per qualche istante, ero indecisa sul da farsi, la scena era immobile, l’unico a muoversi era il cagnolino che quell’uomo teneva al guinzaglio.
Sospettai che quell’uomo stesse male, potevo farmi i fatti miei, ma non si può solo parlare, si deve in qualche modo agire.
Mi avvicinai, lo toccai sulla spalla e gli chiesi se si sentiva male.
Si voltò, aveva il volto rigato di lacrime e cominciò a parlare, una cascata di parole.
Forse avrei preferito non capire quel che mi diceva ,invece capii.
Non stava male, era solo precipitato in un attimo di disperazione nella solitudine.
Lì..vicino alla metrò,con un sacco di gente che passava indifferente, lui piangeva perché i soldi non gli bastavano per arrivare a fine mese con la pensione…biascicava parole a lui chiare, a me un po’ meno, l’affitto, le bollette, la pensione.
Non mi conosceva affatto..ma mi parlava dei suoi problemi..della sua incapacità di “andare avanti”
A quel punto si è avvicinato un’agente della sicurezza della metrò, gli ha chiesto se voleva andare a sedersi, se si sentiva male,ma lui ha detto di no, che stava bene, era stato solo un attimo.
Purtroppo dovevo tornare al lavoro..non sapevo cosa fare. Bhè, gli ho dato qualcosa, un gesto che avevo paura rifiutasse, ma non l’ha fatto, magari con quei pochi spiccioli poteva dar da mangiare al cagnolino. L’ho salutato dicendogli “?si faccia coraggio, sono tempi duri per tutti…” e mentre dicevo così pensavo a tutte le persone con le quali parlo, tutti a lamentarsi che il costo della vita è raddoppiato.
Anche i genitori di Eleonora avranno avuto i loro bei problemi a sbarcare il lunario, non lo metto in dubbio.
Ma ho ripensato ad un uomo..un uomo che per i suoi figli ha venduto prima il suo sangue, poi il suo scheletro.
Si: il suo scheletro. In India esiste il commercio delle ossa umane .. bhè non siamo poi molto distanti dal film di Alberto Sordi che metteva in vendita un occhio, almeno le ossa le prendono dopo che sei morto.
Insomma, quella madre non aveva proprio trovato il modo di dar da mangiare alla sua bimba?
..cavoli…ok…non avrei mai creduto di poterlo pensare, ma avrebbe anche potuto fare di tutto, se proprio proprio per nessun motivo avrebbe potuto trovare un lavoro, se nessuno le porgeva una mano per aiutarla..poteva chiedere la carità..rubare…prostituirsi…insomma, cavoli, non mi vergogno di scriverlo…io avrei dato via la mia vita in tutti i sensi per nutrire mio figlio…Dio mio…ma ci rendiamo conto?? Le è morta di fame sotto gli occhi, a me pare impossibile che possa accadere una cosa del genere in questi tempi.
Ma..ho ripensato ad una notizia di ormai tanti anni fa, anche questa sembra impossibile, ma accadde, ed è scolpita nella mia mente a lettere di fuoco.
Non potrò mai dimenticare la vicenda: una bimba di circa un anno…morta dopo un’intera nottata di sevizie perché uno zio aspirante mago aveva detto ai genitori che la bimba piangeva perché era “indemoniata”.
Quindi, con il consenso dei genitori ed alla loro presenza, trascorse un’intera notte a martorizzare quel povero corpicino per esorcizzarlo affinché il “diavolo” lasciasse la bimba.
Invece ad andarsene fu il suo respiro innocente.
Innocente..innocenti
O quella volta che si parlava dello scandalo del mercato del sesso con dei bambini, una registrazione telefonica nella quale si parlava di una compravendita: una bambina…un ricco industriale acquistava un giocattolo (la bambina!!!) per i suoi giochi, per il suo divertimento.
Nella registrazione si sentì chiedere se poteva infilare dei chiodi nei capezzoli…gli risposero di si.
Chiese preoccupato cosa sarebbe accaduto se “il giocattolo” si fosse rotto mentre lui si divertiva.
Gli risposero di non preoccuparsi….chi si preoccupa di un bambino/a dimenticato?
E quando si parlò del quartiere povero di Napoli? Avevano arrestato il bidello di una scuola,i bambini si facevano fare foto erotiche per racimolare qualche soldino per i giocattoli che i genitori non si potevano permettere.
E poi il lavoro minorile….questa notizia è un’ANSA dell’11 giugno dell’anno scorso:
Un bambino su sei e’ oggi vittima nel mondo del lavoro minorile.
Lo denuncia l’Ilo, l’organizzazione internazionale del lavoro.
In occasione della terza Giornata mondiale contro il lavoro minorile,
l’Ilo avverte che il fenomeno procura in tutto il mondo 22 mila morti ogni anno.
Per l’agenzia dell’Onu, sono 246 milioni i bambini costretti a lavorare in tutto il mondo;
73 milioni hanno meno di 10 anni, 127 milioni meno di 14 anni (soprattutto nella regione dell’Asia-Pacifico).
© Ansa
Cosa si può fare? Cosa si deve fare?
Come impedire che questo accada?
Personalmente la cosa che voglio è non dimenticare.
Dimenticando…li facciamo morire due volte.
Dolcissima Eleonora?..ora che sei un angioletto in cielo…pensaci Tu ad illuminare qualche cuore duro, e proteggi e perdona Tua madre…io…sò che dovrei…ma oggi non riesco a farlo.
proteggiamo i bambini…loro possono solo chiederci di amarli con i loro occhi innocenti
storia di una lacrima
…pensando a tutte le lacrime che saranno versate in questi giorni,
giorni di lutto per un’incalcolabile numero di persone…
…pensando a loro…per gentile concessione di MV (tanto…non lo saprà mai…) e dei Pooh,
ecco di seguito uno dei suoi doni
Storia di una lacrima
Da una bimba e un pianto nacque lei
Piena di paura e ingenuità
Trasparente agli occhi si affacciò
Dalle chiare ciglia venne giù
E brillando scese,
Lungo quel bel viso
Poi volò col vento sul nel cielo
Alta sopra il mondo navigò
Vide le stagioni da lassù
Ma la vita in fretta la cambiò
Ora trasparente non è più
Niente più ricordi
Niente amori dentro
Fuori dal suo tempo e fuori dalla sua età
Nel cielo lassù quante volte il vento
Le cantava accanto
Lei non l’ascoltava
lei volava
Sola nel sole più in alto
Come se non ci fosse che lei
Lei sempre lei,
lei soltanto
Ma ad un passo dai sogni suoi
Sfida la luna e le stelle
Niente al mondo la fermerà……
….
Ma una nuvola buia la rapì
Mille gocce strette accanto a lei
Ora il suo coraggio non c’è più
Come pioggia sta’ scendendo giù
Cadde sopra un fiore aspettò il sereno
Ora verso il cielo più volare
Non può
Finisce così
Lentamente muore
Più non sfugge al sole
Non l’aiuta il vento
Resta sola
sola nemica del sole….
La sua storia finisce qui
Qui da lontane parole ma non c’è chi la salverà
Sola più sola di sempre
Ma non è un sogno
non si sveglierà….
Grazie per tutto Mv…ho passato il pomeriggio ad ascoltare le tue canzoni,
e …poche lacrime…guardandomi allo specchio…pensando a lacrime più giuste, più motivate, lacrime di chi ha perso tutto.
si, stò meglio, andrà sempre meglio…
e tu sarai sempre con me.
Ora c’è bisogno di
una preghiera per chi è andato via,
un aiuto per chi resta.
natale…
natale secondo me è inseguire una stella cometa….
sognare di raggiungerla e trovare un mondo pieno d’amore
senza guerre dentro e fuori la porta di casa.
…………………………………………………
Gesù piccino piciò,
Gesù Bambino, fa che venga la guerra prima che si può.
Fa che sia pulita come una ferita piccina piciò, fa che sia breve
come un fiocco di neve.
E fa che si porti via la malamorte e la malattia, fa che duri poco
e che sia come un gioco.
Tu che conosci la stazione e tutti quelli che ci vanno a dormire,
fagli avere un giorno l’occasione di potere anche loro partire.
Partire senza biglietto, senza biglietto volare via,
per essere davvero liberi non occorre la ferrovia.
E fa che piova un pò di meno sopra quelli che non hanno ombrello
e fa che dopo questa guerra il tempo sia più bello.
Gesù piccino piciò, Gesù Bambino comprato a rate,
chissà se questa guerra potrà finire prima dell’estate,
perchè sarebbe bello spogliarci tutti e andare al mare
e avere dentro agli occhi, dentro al cuore, tanti giorni ancora da passare. E ad ogni compleanno guardare il cielo ed essere d’accordo
e non avere più paura, la paura è soltanto un ricordo.
Gesù piccino piciò, Gesù Bambino alla deriva,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non sia cattiva.
Tu che le hai viste tutte e sai che tutto non è ancora niente,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non la faccia la gente.
E poi perdona tutti quanti, tutti quanti tranne qualcuno,
e quando poi sarà finita fa che non la ricordi nessuno.
Francesco De Gregori
smack, buon natale alla mia stella cometa…non fermarti,
non smetterò di seguirti
m m
m m
mi manchi.
“Il pensiero di te non è più una costante, ma ogni volta che torna è come
un’onda bollente che mi travolge e mi scotta dappertutto…”
e già…non ho più le crisi “monomaniache”…ma talvolta mi manchi quasi da togliere il fiato.
“Lo sento così vivo e presente nel mio cuore quando penso a lui….ma sento
un velo di gelo ripensando a quanto poco invece io rappresenti per lui”
mi manchi….mi manchi tanto, mi manca tutto di te….e neppure posso dirtelo.
—-
Non sarebbe aspra sfortuna
ricordare quanto sono infelice
se potessi dimenticare quanto sono stata felice
ma il ricordo di alberi in fiore
ogni anno rende difficile il novembre
poi, un giorno, io che ho avuto quasi coraggio,
come un bambino perderò la strada
e morirò di freddo.
E. Dickinson (1864)
here comes the rain again…
mi è sempre piaciuta tanto questa canzone…..
ecco che viene ancora la pioggia, un simbolo di tristezza ma nel contempo acqua, fonte di vita, rinascita.
amo le contraddizioni, amo trovare in ogni cosa gli opposti, l’alternanza del buono e del cattivo che c’è in ciascuno, giochi di bianco e nero che si miscelano creando armonie sempre uniche, talvolta disarmonie.
quindi…non mi piace chi giudica, chi cataloga, chi etichetta.
Ho voglia di scrivere qualcosa di questi ultimi giorni…in fondo questo è il mio diario.
Giovedì mattina stavo da cani…un sacco di problemi mi facevano star “male”
poi…nella giornata sono accadute delle piccole cose che mi hanno fatto sentire molto felice.
…confesso anzi di essermi poi domandata quale di quei avvenimenti mi avesse riportato il sorriso…ma ripensandoci oggi a mente fredda…la risposta è un’alchimia di tutti.
Per cominciare…al lavoro la tredicesima pagata con qualche giorno di anticipo rispetto al solito, e confesso che ci voleva proprio.
Poi…MV. L’ho sentito, anche se solo per pochi secondi nei quali si è scusato perchè non poteva dedicarmi tempo e mi ha promesso che mi avrebbe richiamato (tralasciamo che non ha perso l’occasione per farmi sentire un “numero”, dicendomi che “tutte” ci stavamo ricordando di lui in questi giorni..gli ho risposto che sarà l’aria del Natale che rende tutti più buoni).
Poi…una cosa bellissima. E’ venuta al lavoro una cliente che non vedevo più da tanto tempo: fui per un certo periodo una delle persone con le quali parlava di alcuni problemi personali e all’epoca cercai di “aiutarla” come potevo. In realtà facevo ben poco, non era in mio potere far di più, ma lei apprezzò comunque. E’ parecchio più giovane di me…quasi una ragazzina. Mi ha abbracciato con tanto affetto…e per me gli abbracci dati con il cuore hanno un significato speciale: un abbraccio che ti avvolge come una coperta caldissima, quasi mi ha commosso alle lacrime, è stato un gran bel regalo, molto meglio che un oggetto di grande valore venale.
Poi…una chiacchierata con Mary…dolcissima, è bello condividere le nostre lacrime e le nostre risate…mi fai stare meglio.
Per concludere la giornata avevo appuntamento con una mia cara amica per il rituale degli auguri di Natale prima che lei parta per passare le vacanze con i suoi, abbiamo trascorso una serata serena chiacchierando con un sottofondo di note che accompagnavano una danza del ventre.
In pratica giovedì sera ero al settimo cielo.
ma il mio caratteraccio…era in agguato.
mi basta poco per volare, mi basta poco per precipitare.
Quanto arrivo in alto o in basso dipende, ma l’oscillazione resta.
bhè….venerdì mattina era iniziata una buona giornata, a parte malumori del mio capo e una bella seppur breve discussione:
..si parlava di un cliente…
Lui: dimmi come la pensi.
Io: penso questo e questo e questo….(in pratica gli ho dato contro, come faccio spesso difendendo un cliente)
Lui:…no, così noi non andiamo d’accordo.
…..hehhehehehhe….se per andare d’accordo devo sempre dargli ragione anche quando afferma cose a mio avviso non vere…mi sà che ha ragione: non andiamo d’accordo.
cmq….venerdì pomeriggio ho iniziato con il malumore.
Mi ha ulteriormente infastidito un comportamento di menefreghismo che riguardava Piccola Freccia, ho tentato di far riflettere l’interessato, ma con scarsa incisività a quanto pare.
Bhè…mi avevano avvisato che sarebbe potuto accadere, ma mi sono comunque sentita impreparata.
in serata cinema con Piccola Freccia, un amichetto ed i papà per vedere l’ultimo film disney: Polar Express
come al solito ho reagito alla visione come una bambina.
In pratica…mi pareva di poter sentire davvero lo scampanellio della slitta di Babbo Natale, non resisto, mi è impossibile non immergermi totalmente nella magia delle favole.
Dopo, appuntamento con la mia amica P., il mio spirito guida del venerdì sera…altro che psicanalisi!!!!
Dopo…però…la sensazione di malinconia è diventata più intensa…ho cercato MV, in fondo quei pochi istanti del giovedì non mi erano bastati.
…anche F. era occupato…e non mi ha potuto dedicare tempo anche se avrebbe voluto.
…insomma….non mi andava di tornare a casa.
cosa ho fatto? Ho ripreso la via del Mare…e ho gironzolato per la città con la sola musica per compagna, anche se a raccontarlo i più penserebbero che sono incosciente, forse matta: da sola in giro alle 2.30 di notte, senza una meta precisa.
Mi piace guidare, mi rilassa.
e poi….avevo voglia di magia ed affetto…dove si può trovare più magia che nella mia città?..e che dire dell’affetto che provi riportando alla mente ricordi di una vita?
Rileggo gli appunti di quella sera, scritti sotto la statua di Garibaldi al Gianicolo…credo che li ricopierò in un post a parte, adesso ripensandoci mi sento diversamente.
La mia città….mi ha aiutato di nuovo e verso le 04.00 ho ripreso più serena la strada di casa.
Sabato mattina è iniziata con una brutta notizia: ho saputo che ** è stato ricoverato per leucemia. Mia madre è quasi disperata, ho cercato di tranquillizzarla. Le ho ricordato che deve essere forte per sollevare chi ha bisogno di certezze e rassicurazioni,…la disperazione non aiuta nessuno, io lo sò bene.
Giornata strana…alternavo momenti sereni ad altri nei quali avevo i nervi tesi a fior di pelle…un nonnulla e scattavo nervosa.
Praticamente un giorno dedicato ai regali di Natale ed altre faccende un po’ di routine – un po’ no.
Nota negativa: ore 13.30 circa…mi chiama MV.
MV “mi hai cercato?”
Io “si, volevo sentirti,….(tono nervoso ed irritato)
….scusami…non ce l’ho con te…ho solo una giornata un pò storta…
MV “allora richiamami quando ne hai una migliore”
CLIC
meglio che non commento…se questo per lui è Amicizia, non mi stupisce ripensare che mi raccontava di non avere amici, anche se all’epoca mi sembrava impossibile, con lui ci vuole una pazienza…ma una pazienza…ma una pazienza….
Serata conclusa in modo quasi “divino”.
Sono andata ad ascoltare Piccola Freccia che si esibiva con un coro di voci bianche, ed ho potuto godere anche della bravura di un coro polifonico.
E’ stato bellissimo….per non parlare dell’emozione di quando hanno cantato a cori riuniti…tutti i volti sorridevano, c’era proprio un clima di gioia e serenità che sempre portano con sè i bambini.
“gioia e serenità che sempre portano”……magari.
…..dovrebbero portare sempre gioia e serenità…ma talvolta la loro vita è una guerra…ed i loro volti non trasmettono gioia, solo una tristezza immensa.
Non sanno ancora cosa vuol dire rabbia…i loro occhi trasmettono solo paura, incredulità…tristezza, dolore,…
Per quanti bambini non arriva mai il Natale?
…stasera * mi ha chiesto se credo negli angeli custodi.
non ho risposto subito…pensavo alla mia vita, a quelli che conosco, a quello che sento nei telegiornali.
“…..forse… sono troppo stanchi ….ed hanno preso le ferie, speriamo le finiscano presto.”
o forse loro ci parlano con un sussurro leggerissimo…ed è difficile riuscire a sentirli? non sò….
Sò che ho bisogno di credere in qualcosa di nuovo e straordinario che deve accadere per cambiare questo mondo…si,…presto torneranno al lavoro a pieno ritmo…ed allora…. magari…sarà Natale per tutti.
good night…….angel hugs will come your way
pensieri buttati lì…
non riesco a prendere sonno….sono strana da un pò di giorni.
Un’inquietudine febbricitante non mi lascia quasi mai,…talvolta ho attimi di nausea per la vita…la stessa voglia di “non esistere” che già in passato mi ha accompagnato, talvolta rabbia, ansia…, talvolta rassegnazione, voglia di non arrendermi, lottare,…ma poi lottare per cosa, desiderio di riscatto, voglia di riorganizzare e poi…mi sento stanca.
ufffff ho un miliardo di cose da fare, organizzare, pianificare della mia “nuova” futura vita…e non so’ bene da dove cominciare, anzi..da quel poco che ho capito…è una gran faticaccia…ummmm mi sà che passerò altre notti sveglia.
Carta e matita presto…io sono qui.
e qui io reinventerò senza ipocrisia
una faccia autentica – la mia
(R. Zero)
ma non dimenticherò mai di sorridere.
sms MV (…non ti sento da una settimana…)
Hai visto la luna stasera?
E’ sottile sottile,
come un sorriso,
un dolce sorriso luminoso
per tutti quelli che ne hanno bisogno.
basterebbe alzare il naso all’insù…
…pensare ad ogni giorno come ad un nuovo inizio,
tanto da imparare…tra una lacrima ed un sorriso…
l’importante è sentirsi sempre piccoli e curiosi,
con tanta voglia di conoscere il mondo
….coraggio Angy…domani è un altro giorno, anzi, oggi!
vai a dormire…dammi retta,
altrimenti domani (anzi oggi)…vai in giro come uno zombie e non ti basteranno i tuoi sette/otto caffè per farti tenere gli occhi aperti.
smack
per averti
non ho sbagliato, no, non credo di aver sbagliato a dirti no.
ci siamo sentiti di nuovo…
ben due volte.
prima ti ho cercato io,
e mercoledì..mi hai chiamato tu.
Una mezz’ora…discorsi appena accennati.
Dici che quello che ti è sempre mancato è un’amica.
Dici che mi racconti alcune cose per “smuovermi”.
Ma perchè le fai?
Perchè?
…….
Per averti
Girasoli a testa in giù
avviliti come me
come posso immaginare
tutta la vita senza te
per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore
si per averti – per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti – farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.
Tu due cuori non li hai
e a me non basta la metà
se tu scegliere non sai
scelgo io che male fa…
Ma senza voglia
e senza futuro
vado incontro tutto solo a un cielo nero.
Io non mi vendo
ma sto morendo
morsicato da un serpente e senza siero
disperato ma però un uomo vero.
Si per averti farei di tutto
ma non voglio avere un animo più brutto
si per averti farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore
si per averti – per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti – farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.
si…ho rinunciato a te…ma con tutto il mio amore.
e questo…non lo capirai forse mai.
Ho rinunciato a te per la stima che ti porto.
Talvolta penso addirittura di essere troppo poco per te.
e poi..non ti condannerei mai ad una nuova vita accanto a qualcuno che non ami, neppure se quel qualcuno fossi io.
Te l’ho detto mercoledì, non capisco perchè talvolta parli di te come se volessi …svenderti, neppure venderti.
eppure sei così forte…così forte ma contemporaneamente così fragile…proprio come me.
La stima di me stessa….con te l’avevo persa.
Ci pensavo…mai nessuno come te mi ha spronato a tirare fuori il meglio di me, mi hai dato forza per fare cose che mai avrei fatto.
E nello stesso tempo mi trattavi talvolta come una scema…chissà…forse proprio per “stimolarmi”.
Ho sempre pensato che l’orgoglio in amore non esiste, ma…tu hai abusato di questo mio atteggiamento.
si…mi vuoi bene, anche tanto, veramente tanto…lo sò
ma non mi ami e sò anche questo.
si per averti – per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti – farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.
good night, darling
ti auguro un sonno sereno come se ti fossi addormentato
dolcemente cullato tra le braccia del cielo,
ti auguro di svegliarti domattina e sentirti felice,
…come vorrei vederti sorridere.
…vorrei un milione di stelle che brillino e veglino per te.
buona notte tesoro.
vecchi….spalle al muro, io dico NO!
Avevo quasi diciotto anni quando lavorai alcuni mesi in una casa di cura a lungodegenza, insomma …una casa di riposo.
Non era la prima volta che lavoravo durante le vacanze estive, ma è quella che ricordo con maggior tenerezza.
Fui assunta in qualità di assistente ai piani, ma il mio incarico reale era di far compagnia ai pazienti mentre passavano il tempo nel parco, e aiutare come potevo per le altre cose (rifare i letti, aiutare in sala mensa…).
Tante cose ho imparato che non dimenticherò:
Uno schiaffone ricevuto da una paziente che non voleva fare ciò che la invitavo a fare, le mie lacrime in mezzo al corridoio impietrita come una babbea, e le mie colleghe che ne riparlavano e ridevano come matte.
I lamenti di un uomo mentre assistevo come potevo un infermiere che gli medicava i decupiti, le grida soffocate di dolore e l’odore..un odore che non si dimentica…un odore che parla di lotta contro la morte.
Imparai ad aiutare a mangiare i più bisognosi di una mano ferma, dopo aver molto insistito…perché si vergognavano di dover chiedere aiuto.
Sembra facile imboccare un adulto? bhè…non lo è, devi imparare a farlo con rispetto e amore.
I racconti di un vecchio amante dei viaggi, i suoi rarissimi sorrisi: era un uomo solo, aveva unicamente una sorella suora che veniva a trovarlo ogni tanto.
Non dimenticherò facilmente la sua compostezza, la riservatezza; trasudava dignità…. anche se percorreva quei corridoi in pigiama e ciabatte trascinando lentamente il passo, ma senza fermarsi, senza arrendersi mai.
La tenacia di un altro…che corteggiava con termini a dir poco audaci le altre ospiti.
Se ci ripenso…hahahhahah…mi sembra di arrossire di nuovo mentre ascoltavo sbalordita.
Il patio dove passavamo la maggior parte del tempo, le aiuole rigogliose, piene di impatiens dai teneri colori, il prato di trifogli, e il quadrifoglio che conservai fino a pochi mesi fa, prima di regalarlo a MV.
Gli ospiti erano in maggioranza donne. Quando arrivai erano silenziose, ma con una chiacchierona come me…ripresero a sorridere, le facevo cantare, e loro mi insegnavano…lì imparai le dolci note di Lilì Marlen, la cantavamo insieme, non una, non due, ma un’infinità di volte (confesso che alla fine mi annoiavo un po’…alla ventesima volta più o meno)
Sono orgogliosa di ricordare che le mie colleghe raccontavano a mia madre che era tanto tempo che non vedevano gli ospiti così allegri, pieni di vita.
Avevo portato loro la mia gioventù, la mia gioia di vivere, il desiderio di comunicare , di dare e ricevere, ma la cosa più bella era che ne godemmo entrambi.
C’era uno scambio di calore umano…era bellissimo.
Non ho potuto fare a meno di tornare a quei bei ricordi oggi, ascoltando al telegiornale la notizia della scoperta di un ennesimo “ospizio degli orrori”.
La cosa che mi ha più “fatto arrabbiare” è stata sentire che ben 18 ospiti sono stati affidati ai loro congiunti.
Ma dov’erano i “congiunti” mentre i loro “vecchi” venivano nutriti di cibi avariati, imbottiti di sedativi, “legati su divani rivolti contro le pareti”?
Bhè, certo, pagavano la retta.
Da quando in qua l’amore è diventato solo un assegno da staccare a fine mese?
….non so cosa sarà di me nella vecchiaia…ma Signore, fato, destino, non sò….una cosa oggi ti chiedo: impediscimi con ogni mezzo di dimenticarmi di chi si è preso cura di me quando sarà ora che io mi prenda cura di lei (o lui o loro).
E dimenticare, non vuol dire non pagare la retta dell’ospizio, dimenticare vuol dire “scordare” che sono esseri umani. Oggi come ieri.
Dammi la capacità di trovare sempre tempo per andare a raccontare una barzelletta, portare un cioccolatino di nascosto (altrimenti si alza il diabete e i trigliceridi fanno festa!!!), un fiore, il sorriso di un bambino.
E’ di questo che tutti abbiamo bisogno e più passano gli anni…più ne abbiamo bisogno, la vita ci inaridisce…abbiamo bisogno che altri colorino i nostri giorni con nuova vitalità, in un ciclo senza fine.
Spalle al muro
Quando gli anni son fucili contro
Qualche piega sulla pelle tua
I pensieri tolgono il posto alle parole
Sguardi bassi alla paura di ritrovarsi soli
E la curva dei tuoi giorni non è più in salita
Scendi piano dai ricordi in giù
Lasceranno che i tuoi passi sembrino più lenti
Disperatamente al margine di tutte le correnti
Vecchio, diranno che sei vecchio
Con tutta quella forza che c’è in te
Vecchio, quando non è finita
Hai ancora tanta vita
E lanima la grida
E tu lo sai che c’è
Ma sei vecchio
Ti chiameranno vecchio e tutta la tua rabbia viene su
Vecchio si
Con quello che hai da dire
Ma vali quattro lire
Dovresti già morire
Tempo non ce n’è più
Non te ne danno più
E ogni male fa’ più male
Tu risparmia il fiato prendi presto tutto quel che puoi
E faranno in modo che il tuo viso sembri
Stanco inesorabilmente più appannato per ogni pelo bianco
Vecchio
Vecchio
Vecchio, mentre ti scoppia il cuore
non devi far rumore anche se hai tanto amore
Da dare a chi vuoi tu
Ma sei vecchio
Ti insulteranno vecchio
Con tutta quella smania che sai tu
Vecchio sì e sei tagliato fuori
Tu e le tue convinzioni le nuove son migliori
Le tue non vanno più
Ragione non hai tu
Vecchio sì, con quello che faresti
Adesso che potresti non cedi perché esisti
Perché respiri tu.
come sarebbe bello avere sempre il desiderio di portare un po’ di luce a chi ne ha bisogno…