…la mattina è cominciata con un momento di malinconia.
Ti pensavo…sapevo che per oggi con molta probabilità non ti avrei sentito, e così è stato.
per strada…mentre lentamente percorrevo la strada per andare al lavoro, come altre mille volte ho lasciato che…qualcosa che cova dentro uscisse fuori.
stavolta non lo saprà nessuno, tranne coloro che leggono qui.
Ho preso il mio diario…e velocemente ho schizzato sulla carta poche parole.
Perchè…
perchè se penso a te il cielo è più azzurro e il sole mi scalda di più?
perchè se penso a te sulle labbra fiorisce un sorriso mentre sulle guance scorre una lacrima?
pensare.
mi domando se riesco ancora a pensare.
bhe’…talvolta ancora capita.
è così difficile in questa vita frenetica trovare il tempo per farlo.
Tempo fà mi trovai a vivere uno dei miei momenti irreali, quelli fuori dal tempo.
In casa mia, seduta, avvolta da un rassicurante silenzio, mi guardavo intorno “sorpresa” di rivedere le mie cose.
Sai che ci sono, che sono lì…sembra così ovvio, così naturale…che non pensiamo mai a cosa proveremmo a dovercene separare.
Un annetto fà (almeno così mi pare…forse di più) trovarono vicino casa mia un ordigno, un residuato bellico. Dovevano portarlo via per farlo “brillare” in un altro posto. Lo sapemmo rientrando una sera a casa, un cartello affisso al portone: tra ** giorni le abitazioni dovranno essere evacuate per consentire la rimozione dell’ordigno senza rischi per la popolazione (più o meno era scritto così).
…..ci avete mai pensato? …cosa porti via? non ha senso….l’unica cosa che ha senso è che non deve accadere nulla…perchè in quel preciso istante, tutto dentro casa tua acquisisce un valore centuplicato, ogni cosa porta con se dei ricordi, pezzi della tua vita.
E..in quel momento…capii cosa provano i terremotati.
Hai una casa, che rappresenta la tua vita, con tutto ciò che dice chi sei.
un bel giorno…per loro nessun avviso.
E sei nulla. i tuoi ricordi non ci sono più. Ti resta solo la voglia di scavare tra le macerie…per trovare qualcosa che ti dica chi sei, cosa hai fatto nella tua vita. Libri, dischi, fotografie, oggetti raccolti durante i viaggi, abiti, scarpe, la rubrica con i numeri di telefono… insomma…. tutto.
tutto è polvere.
dei soldi te ne freghi….quelli li puoi riavere. Ma la tua vita…è tutta da rifare, da ricostruire. Una nuova opportunità forse…ma basata su cosa?
Cosa siamo noi? Siamo i nostri ricordi…che spesso restano sopiti dentro la nostra testa. Un bel giorno… un oggetto, un profumo, un rumore ce li riporta freschi e vivi come fatti appena accaduti, come sensazioni appena provate.
e se tra le macerie resta qualcuno a cui vuoi bene?…….
spesso penso alle famiglie di San Giuliano……non ho parole….solo rabbia e dolore a quel ricordo (31 ottobre 2002).
Una cosa che farò nella mia vita sarà andare a San Giuliano….è una promessa che feci a me stessa in quei giorni…portare dei fiori per delle piccole gemme alle quali un prematuro, ingiusto, colpevole inverno ha impedito di sbocciare.
Non voglio perdere i miei ricordi, non voglio perdere le persone che amo.
Tanto non ho avuto, tanto ho già perso …e mai più accadrà nella mia vita che non dica un “TI voglio bene” od un “Perdonami” quando penso di doverlo dire.
l’ultimo romanzo di U.Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana, rende bene l’idea di quanto siano importanti i ricordi.
Come riappropriarsene, tornare in possesso della propria vita.
e’ tardi…è sopraggiunto il sonno…devo andare a dormire, ma vorrei scrivere ancora…i miei ricordi…i miei sogni.
Buonanotte mondo, ti voglio bene…aiutami a non dimenticare.
smack…magari nei sogni troverò Mv…talvolta capita, nel mondo dei sogni posso stare con lui…come in una mia personale favola.
una giornata ….da ricordare
ieri notte mi domandavo cosa mi avrebbe portato questa giornata.
Mi ha portato tanto.
Tanto per cominciare, visto che è meglio dare che ricevere…, mi sono regalata una piccola serie di messaggini alle mie amiche più care alle quali mi piace far sapere che sono nei miei pensieri.
Ma la sorpresa più “sorprendente” della giornata è stato MV.
Quest’uomo non finirà mai di stupirmi.
Stamattina ho mandato anche a lui un sms…dettato dal solito avvenimento di ieri sera…ovvero: dopo una brevissima conversazione mi dice richiamami tra 15 minuti. Immaginavo come sarebbe finita…ho riprovato e non mi ha più risposto.
Stamattina gli ho scritto che inizio a sospettare che lui sia in realtà una talpa che un sortilegio ha trasformato in un essere umano…altrimenti non sarebbe così abile con le buche.
Ore 09.57…il cell vibra…un sms.
MV:Quando il buio spezza i raggi del sole….- è arrivato il momento di accendere la candela della speranza cercando di non sbagliare la strada
Tra una cartaccia e l’altra, una pratica e l’altra mi arrovellavo … chiedendomi il significato profondo di questo mess.
Pausa pranzo: impossibile aspettare oltre. Ti ho chiamato ben tre volte…un attacco acuto di nostalgia di te e necessità di chiarimenti(pensare che ti avevo sentito ieri sera)..ma di nuovo nessuna risposta.
..pensavo fosse finita qui…che come al solito dopo uno sprazzo di sole…saresti di nuovo scomparso a tempo indeterminato…invece..resta di stucco è un barbatrucco!!!
Hai provato a richiamarmi verso le 16.00…e poi stasera mi hai cercata di nuovo.
Mi hai riempita di buoni consigli…avevi voglia di parlare con me…mi hai anche chiesto di F….titubante te ne ho parlato, mi hai detto che il messaggio era dedicato a me…un monito a scegliere con cautela la mia nuova strada.
e cosa più meravigliosissima di tutte…mi hai detto:
sei stata…anzi sei ancora una delle persone più importanti della mia vita.
Lo sò che sembra impossibile che capiti questo tra due persone che si sono viste per un tempo totale di 3/4 ore in quasi tre anni…ma…sarà che come hai detto tu io ho un grande cuore, sarà che sappiamo vedere oltre…non sò.
Sento, sò con certezza che mi vuoi veramente bene.
E sò cosa provo per te…e le tue parole di stasera mi dicono che sono riuscita a fartelo capire.
Ti sono immensamente grata per ogni istante…bello e brutto.
Per ogni sorriso…per ogni lacrima, per tutti i pensieri che hai condiviso con me, per tutti i consigli che mi hai dato, per i momenti stupidi e per quelli tragici.
Ogni volta che ti penso…un concetto filosofico mi torna in mente: ich et nunc.
Io ti amo nell’ “ich et nunc” .
Noi non abbiamo avuto secondo la mentalità comune un nostro spazio o un nostro tempo…ma abbiamo comunicato tanto, con parole e con silenzi.
Per dirla con parole di Erich Fromm: “…l’esperienza dell’amore, della gioia, dell’intuizione e della verità non si verifica nel tempo, ma nell’hic et nunc. E l’ich et nunc è eternità, vale a dire “atemporalità”.”
Un giorno forse la vita ci porterà lontani…ma oggi ti ho sentito…ti ho sentito dentro…con le nostre domande, le nostre malinconie…ho sentito il tuo cuore battere con il mio nel mio petto…come siamo strani.
Mi hai anche raccontato della ultimissima nuova entrata…mi hai detto che mi somiglia. Un groppo in gola di gelosia…ma è passato quasi subito, sono troppo felice di sentirti sereno.
Ti amo adorabile e terribile dolce uomo.
poi…mi hai richiamato di nuovo…solo per dirmi che mi volevi salutare.
IL mio cuore quasi esplode nel petto tanto è gonfio di gioia.
è proprio vero…solo chi ha avuto fame apprezza anche un singolo granello di riso.
Ho passato giorni e giorni nell’attesa spasmodica di un tuo cenno che non arrivava…ed ora mi godo ogni singolo istante che stai con me.
si..ho sempre paura che sia l’ultimo…che tu possa sparire dalla mia vita come sei apparso…così come un miraggio…ma nulla potrà mai cancellare la pienezza di vita che mi hai dato.
se potessi….vorrei realizzare questo sogno:
io e te…una spiaggia, un tramonto di quelli che ti piace fotografare e che mi hai mandato…seduti sulla sabbia in silenzio ad ammirare il mare….se potessi…se…
Se tu dovessi arrivare d’autunno,
caccerei l’estate
come la massaia caccia la mosca,
con un piccolo sorriso e una smorfia di sdegno.
Se potessi rivederti fra un anno,
dei mesi farei tanti gomitoli –
che riporrei in cassetti diversi,
per paura che i numeri si rifondano –
Se solo fosse questione di secoli, d’attesa,
li conterei sulla mano, sottraendo,
fin quando non mi cadessero le dita
nel paese di Van Dierman.
Se fossi certa che oltre questa vita,
la mia e la tua saranno –
la butterei lontana, come una buccia, la mia –
e sceglierei l’eternità –
Ma ora – incerta della durata di questa –
che a metà si pone,
come un pungolo la sento, un’ape folletto –
di cui non sai – quando pungerà.
(1862 – Emily Dickinson)
Ho ritrovato pace nella mia vita…perchè accetto questo amore senza ieri, senza domani…solo attimi di presente. Non combatto più con me stessa per avere di più o per cercare di farti uscire dalla mia vita.
C’è chi dice che sono una debole…che mi tratti male, che dovrei dimenticarti…ma non capiscono che non posso perderti, sarebbe come chiedermi di staccarmi un pezzo di cuore.
ti amo….
ce l’ho fatta….
ok….stasera sono riuscita a non crollare di sonno.
é stata dura…ma ce l’ho fatta, ora mi sento molto meglio.
Ho letto, ho scritto qua e là…ci voleva proprio.
MI sento ritemprata, come se avessi rimesso le batterie in carica.
Il fiume della mia vita sembra aver passato il tratto più accidentato…ora pare che il corso sia più tranquillo…speriamo che duri almeno per un po’…ho bisogno assoluto di riprendere un pò di forze.
Mi chiedo a cosa sia dovuta la stanchezza di questi giorni…forse ad un rilassamento dopo anni di dolore, …e ti senti improvvisamente tutto il peso addosso…
Forse è semplicemente carenza di ferro come mi ha scritto Alex…
Forse è che effettivamente tra lavoro e viaggi ed altro ho accumulato veramente tanta stanchezza…
bho’
cmq…visto che scrivere mi fà bene (se riesco a superare il momento in cui le palpebre pesano circa 2 kg ciascuna) spero di replicare presto.
un pensiero:
ho voglia di svegliarmi domattina per vedere cosa mi regalerà il nuovo giorno…ormai ogni istante è prezioso per me, ogni evento è irripetibile ed ha un valore incalcolabile…l’ho imparato!
stanotte è magica….tanto che non mi sentivo così….così!!!
….un po’ di tempo solo per me…per ciò che mi piace….che bello!!!
mi sento ricostituita…
che bello pensare che ogni nuovo mattino è come rinascere e vedere il mondo per la prima volta….che bello!
meglio poco che niente….
rieccomi dopo un bel periodo di assenza…perchè?
un po’ di motivi…
quando hai idee, tempo e voglia di scrivere non hai un pc a portata di mano…ma soprattutto…al lavoro non c’è tempo neppure per respirare ( ci sono stati solo un paio di giorni più tranquilli…e poi di nuovo a correre dietro alle scadenze con il fiatone…uff…potrei scrivere pagine e pagine di cose sul mio lavoro…soprassediamo, è meglio.
Ultimo ma non meno influente una strana stanchezza…che mi accompagna da un po’.
La sera sono veramente esausta…non ho voglia di fare nulla…e penso con meraviglia alle notti nelle quali stavo attaccata al pc ore ed ore…anche fino alle due ed oltre.
Il tempo a mia disposizione è diventato così poco che neppure riesco a leggere tutti i post nei miei blog preferiti…e poi…scrivere commenti?…quasi impensabile!
Per la verità inizio a scrivere qualcosa…ma poi… rileggo al volo, mi rendo conto che è un’idea buttata là di fretta senza un vero contenuto, scritto solo per far capire che hai letto..ma poi..mi chiedo…si, certamente fà piacere che ti abbiano letto e che te lo facciano sapere, ma la cosa più importante non dovrebbe essere la comprensione di ciò che si è letto?
che differenza fà se a leggere i tuoi post sono milioni di persone ma neppure una ha capito cosa vuoi comunicare e non ha riflettuto sul tuo scritto?
insomma…talvolta lascio semplici saluti…ma cmq leggo sempre con attenzione i post, e se questo non mi è possibile come in questi giorni, preferisco non lasciare commenti.
bhe’…ovviamente il tempo è tiranno…ma che voglia di scrivere che ho!!!!
il portafoglio, l’agenda, il mio pc…sono pieni di foglietti, appunti…pieni di idee, ricordi…cose che vorrei riportare qui.
uffffff…ma quando passa ‘stò periodo???
smack
non perdere nulla
si…presto faro’ un bilancio di questo anno che sta’ per finire…non bisogna per forza aspettare il 30/31 dicembre per fare un resoconto delle cose buone e cattive che l’anno ci ha portato.
Ma…in questo momento la voglia di lasciare un ricordo e’ troppo forte.
Digito dall’aeroporto di Londra…mi sono regalata con la mia amica Paola un fine settimana a Londra.
E’ stato bello.
IL mio tempo sta’ per scadere!!
un bacio a me e a tutti
pensieri su…perchè non rallentiamo??
Ho letto un post…toccante, molto toccante
http://dolphin.blog.tiscali.it/pv1656453/
….leggendo questo post…ho sentito una stretta al cuore.
Tanti ricordi, sensazioni vissute sono tornate alla mia mente e detto-fatto…ho cominciato a scrivere.
…nella vita più o meno tutti indossiamo delle maschere, bisogna essere sempre efficienti, produttivi…altrimenti sei fuori.
e quando ti senti fuori dal meccanismo…cerchi di non darlo a vedere, cerchi di rientrare in fila come se dovessi solo reinserirti nel trenino dei festeggiamenti di capodanno.
poi..ti rendi conto che non ce la fai.
o forse lo sforzo è eccessivo per te, forse pensi che non ne vale la pena…passerà…
..quasi ti dici che per fortuna non si sono accorti che tu sei uscito dalla fila e sei lì di lato con il fiatone.
Non ce la fai a correre come gli altri.
speri che sia per poco..che passi, che non se ne accorga nessuno, o che un evento miracoloso ti dia l’opportunità di reinserirti…tra quei volti che sanno cosa fare, quando farla, come farla e dove andare.
Tu – sei fuori posto e basta.
..basterebbe rendersi conto che in realtà… tutti fanno una faticaccia incredibile, e se chiedessi una mano..in tanti ti aiuterebbero…basta aver il coraggio di dire: NON CE LA FACCIO DA SOLO, AIUTATEMI ..
non è vero che il mondo è tutto cinico, no, non lo è.
Ma và di fretta…corre…corre troppo…e non tutti ce la fanno a stargli dietro.
Perché non rallentiamo un po’ tutti?
Io…devo ringraziare Mv per l’umanità che mi ha donato…un’umanità fatta di lacrime, di ferite, crepe nella mia corazza di mentalità medio-borghese.
Sono stata per anni considerata una perfettina…coprivo tutti i miei ruoli sociali al meglio… a scuola, in famiglia, al lavoro, con gli amici.
Sempre stata una persona responsabile, affidabile, efficiente, comprensiva, pronta ad aiutare tutti. Questo era diventato il mio ruolo sociale.
Impossibile pensare di uscire da questi binari.
Chiusa nella mia torre d’avorio…vedevo il mondo intorno a me, e la mia sensibilità mi faceva provare dolore e cordoglio per le sofferenze altrui…ma…ora comprendo la differenza.
Se non hai mai provato certe cose…non puoi realmente comprendere.
Ricordo un avvenimento narrato in un libro meraviglioso (Più grandi dell’amore D. La Pierre) Madre Teresa inaugurava uno dei suoi centri a New York e vietò alle sue suore la doccia calda ed altre comodità: se non hai mai provato la fame..se non hai mai provato il freddo…se non hai visto tuo figlio morire di fame e malattia…non sai cosa sia la povertà (e qui tanto ci sarebbe da dire…sui nostri sperperi…ma è come aprire una voragine senza fondo)
insomma…non mi rendevo conto che il mondo intorno era pieno di gente come me…tanti, veramente tanti (per non dire tutti…sembra sempre brutto generalizzare) con indosso una maschera.
Appena la mia è caduta frantumandosi in mille pezzetti…ho umilmente confessato, mostrato la mia fragilità umana, i miei errori, la mia debolezza…ho visto aprirsi davanti ai miei occhi un mondo nuovo.
Un mondo vero, fatto di palpitidi dolore, di gioia, di sensazioni e sentimenti celati.
Uomini e donne si sono svelati…racconti di realtà inconfessabili, di presunte colpe, di accomodamenti di realtà scomode.
.. vedi un mondo nuovo…come se invece di vedere un bel giardino all’italiana tutto ordinato passeggiando attraverso i vialetti…diventassi miracolosamente piccolo…come un insetto e ti rendi conto di quanta vita e quanto disordine regna tra le piccole foglie, tra i rami.
Quando si pensa di togliersi la vita….farlo o non farlo dipende solo dal coraggio..(coraggio di continuare a vivere, non di andarsene. Ho sempre sentito come un gesto codardo il togliersi la vita e lasciare gli altri a porsi mille domande)..intanto ci hai pensato…e perché?
Perché ti senti solo.
Ti senti solo, inadeguato, incompreso…pensi che è inutile…non ce la farai mai a reinserirti nel giro, e magari pensi che per agli altri se ci sei o non ci sei…. non fà differenza, anzi…ti dici che staranno anche meglio senza di te.
Ma se guardi meglio….vedi che tutti come te annaspano, faticano…cadono e si rialzano.
Si…carissimo/a la soluzione è tutta là…gettare via questo maledettissimo orgoglio che ci vorrebbe diversi da come siamo…la via d’uscita è accettarci con i nostri errori, i nostri difetti, i nostri limiti, le nostre voglie, i nostri desideri.
Cerchiamo di non essere i primi a colpevolizzarci.
Ricopio una frase del mio penultimo post:
La colpa non esiste
se non nella misura
in cui noi stessi l’abbiamo creata.
Siamo noi, perciò, che dobbiamo distruggerla.
…perciò ascoltiamoci…troviamo sempre tempo per tenere transitabili i ponti che uniscono le “isole nell’oceano della solitudine”
ecco..il tempo è volato e devo fare milioni di cose!
ma… adoro dedicare tempo allo scrivere un bel po di pensieri buttati giù alla rinfusa… si sà….sono fatta così.
ecco quello che penso – come lo penso – con umiltà.
Smack
zumpappero zumpappà
ricetta per far tornare il sorriso:
– telefonare a qualcuno che ti vuole bene e ti fà ridere;
– ricevere telefonate da qualcuno che si preoccupa per te (grazie Mary);
– mandare almeno una decina di sms a tutti gli amici;
– smangiucchiarsi svariati dolcetti…magari al cioccolato;
– leggere i commenti che ti scrivono amici blogger (Vi voglio bene!!!);
– leggere post di vario contenuto…il mondo è bello perchè è vario!
– ascoltare tanta ma tanta buona musica;
– abbracciare e sbaciucchiare piccola freccia;
– fare una bella passeggiata in buona compagnia;
– sorridere a tutti quelli che incontri;
– pensare che chi ami…in fondo ti ama…anche se te lo dimostra in
un modo tutto suo;
– varie a piacere.
…et voilà…il gioco è fatto!
smack
campi di papaveri….
La colpa non esiste
se non nella misura
in cui noi stessi l’abbiamo creata.
Siamo noi, perciò, che dobbiamo distruggerla.
Se scegliamo di fare il male,
il male esiste
finché noi stessi non lo distruggiamo.
Il bene non possiamo farlo,
perché è il respiro stesso dell’universo:
ma possiamo scegliere
di respirare e vivere in esso
e con esso.
K. Gibran
….ma scegliere talvolta è difficile.
capire…cosa è bene e cosa è male…
Se fossi una manciata di fertile terra…
sicuramente sarei cosa buona.
Se fossi prato di papaveri…
sicuramente sarei cosa buona.
Se fossi profumo di olendri in estate…
sicuramente sarei cosa buona.
…ma sono solo una donna…
idee, pensieri, sentimenti…
Voglio vivere la realtà.
Meglio che descrivere
con verosimiglianza il fuoco
è essere un piccolo tizzone vivo.
Voglio, prima o poi, semplicemente vivere
ciò che dico,
discorrere con la gente.
Voglio fare l’insegnante.
Poiché sono stato così solo,
voglio parlare a quelli che sono soli.
K. Gibran
…no…non voglio fare l’insegnante…
ma l’allieva.
La vita ha ancora molto da insegnarmi,
tante cose devo imparare,
tanto del mondo intorno devo ancora capire.
….sono triste, … sogno di perdermi in campi di papaveri.
lacrime di pioggia
….e così hai deciso di andare da lei, dalla tua ultima conquista.
sono proprio stata sfortunata…e tu che ti inca**i quando dico che il mio alter-ego è Paperino…simpatico ma sfortunato.
Andasti da lei, tu sai di chi parlo. Sai? tu la chiami “l’amica tua”…non la conosco, ma le voglio bene, abbiamo vissuto entrambe tanto dolore, anzi…forse lei è stata più male di me…
sei stato con lei non una ma diverse volte…ci hai passato giorni belli, avete provato sensazioni bellissime, cucinato insieme…vissuto anche se per poco insieme… per me i racconti di ciò che facevate insieme.
…poi c’è la “ragazzina” come la chiami tu…lei può venire da te quando vuole…si, ok…ti ha messo nei casini (chissà perchè la cosa non mi stupisce più di tanto)
e adesso….l’ultima arrivata (sò che è brutto chiamarla così, non lo merita,…ma non saprei definirla in altro modo)… e vai da lei.
ricordo due anni e mezzo fà…mi dicesti verrò da te…anche solo per prendere un caffè e salutarti all’aeroporto.
Stò ancora aspettando…no…non ti aspetto più.
ormai la sensazione predominante in questo momento è la nausea.
Ho voglia di vomitare la mia vita…questi ultimi anni di vita.
e pensare che sono stata anche molto peggio di così..
ma tu non lo sai.
Non sai i sabati mattina trascorsi a provare a chiamarti ogni 2 minuti…
a non voler vivere perchè quel maledetto telefono non mi faceva sentire la tua voce.
Tu non sai quanta gente cercava di sollevarmi dal mio dolore…
ricordo mattine nelle quali passavo il tempo rispondendo al telefono, mia sorella “come stai?”….io cominciavo dicendo “così-così”… poi…raccontavo due cose…cominciavo a piangere…lei cercava di distrarmi finchè stavo apparente meglio…e mi salutava.
…pochi istanti di solitudine e ricominciavo a stare male…e mi chiamava qualcun’altro…Max, Paola, A., A….insomma tutte le persone che sapevano quanto stavo male.
mi veniva quasi da ridere pensando che se si fossero incontrati tutti insieme e avessero capito quanto in realtà stavo male…mi avrebbero ricoverato per depressione,…invece sono riuscita a non perdermi del tutto,
merito del mio saper apprezzare, ingigantire ogni microscopico avvenimento bello.
passavo interi sabati mattina in questo modo…e ringraziavo Dio di avere così tante persone che mi volevano bene…ma a me …mancavi tu.
e con tutti la stessa storia…fingevo di stare meglio per non farli preoccupare…ma non riuscivano a farmi stare bene.
Poi…sentivo te. E come sentivo la tua voce…guarivo. Non avresti mai creduto quanto ero stata male…non l’avresti mai capito.
Allora non ti dicevo nulla…per te ero quasi sempre allegra e sorridente.
Sorridevo ogni volta che mi raccontavi di questa o di quella…tu non vedevi gli occhi tristi…sentivi solo la mia voce mascherata… anzi…sempre meno la mia voce…ho imparato ad ascoltarti e basta, comprendevo che in fondo … quello che avevo da dire io non ti importava assai.
e così facendo mi autodistruggevo. La stima per me stessa si consumava in modo proporzionale a quanto nutrivo il tuo ego, eri sicuro di trovarmi … mentre io impazzivo dal terrore di perderti ogni istante della mia vita.
Vorrei far uscire da me tutto…ogni ricordo…
vorrei piangere fino a trasformarmi in un ruscello di lacrime…
vorrei capire dove ho sbagliato…
vorrei capire se l’errore è stato amarti al punto di accettare quella domenica mattina che tu mi mettessi dopo di lei.
si…è stato in quel momento che ti ho perso.
o forse è stato in quel momento che ho capito…
capito che……sono solo un porto nella tua vita, un porto dove hai attraccato in un momento particolare nel quale avevi bisogno di una come me, una che non chiede niente e dà tutto ciò che può.
forse in una sola cosa sarò diversa: l’unica che non ha condiviso tutto te stesso, l’unica che non ha sentito il profumo della tua pelle, l’unica che non ha potuto addormentarsi al tuo fianco e svegliarsi vedendoti accanto.
sto’ piangendo…piango per ciò che ho perso…così stupidamente, inconsciamente..o consciamente…non lo sò più.
Piango per aver perso qualcosa che ho avuto, che abbiamo avuto solo nei nostri sogni.
sento…so’ che stò per perderti…lo sento…
verissimo…ho creduto la stessa cosa un’infinità di volte…e mi sbagliavo.
ma sento che io…sono IO che ci credo sempre meno.
sono io che sono stanca di lottare.
…magari adesso stai parlando con lei…o forse non stai pensando nè a me nè a lei…
dovrei sentirmi una stupida…ma sai…stranamente mi sento un’eroe.
Piccola freccia poco fà mi ha detto non ti tenere le lacrime…falle uscire tutte. cavoli…si vede così bene che stò per esplodere?
l’ho abbracciato ed ho cominciato a piangere…
un eroe perchè? perchè adesso pensi ad andare da lei, pianifichi il tuo futuro …mentre mesi fà parlavi con me e dicevi che volevi morire (ricordo…ero all’ufficio iva, mi chiedesti cosa faresti se non mi sentissi più? sono rimasta senza parole…ed hai capito quanto eri importante per me…)…e qualcosa mi dice che il cambiamento un pochino pochino dipende anche da ciò che ti ho dato.
lasciami almeno questo…almeno questo pensiero bello…almeno questo non me lo togliere.
…come Pierrot….tra poco tornerò a sorridere…e sulla guancia il segno di una lacrima.
tutto questo per la telefonata di stasera…ma questo…è un altro post.
paura d’amare…sono stanca
…è un bel pò che non scrivo.
Non perchè non ne avessi voglia, non perchè non avessi nulla da scrivere, ma per il semplice fatto che la giornata dura solo 24 ore.
Un po’ pochine per tutto ciò che vorrei fare.
Al lavoro cerco di non entrare…o meglio di limitare al minimo gli accessi.
Ho tante cose da fare…e non mi và di trovarmi con troppi arretrati e poi…è un primo piccolo passo concreto per rifare ordine nella mia vita.
Ogni tanto dei pensieri importanti li annoto sulla mia agenda…si, confesso che ho preso per gli appunti di quest’inverno un’agendina scolastica dei famosissimi Diddl, vedere quei faccioni sorridenti mi fa’ stare meglio.
bhe’…il 15 ott ho scritto così:
stò benino, la mia vita prosegue come se fossi legata ad un gioco acrobatico…uno di quelli nei quali ti chiudono dentro ad una specie di sfera che è legata a delle corde elastiche…tirano…e poi mollano.
La sfera comincia a rimbalzare qua e la, in alto e in basso…all’impazzata.
La mia fortuna è che le mie corde elastiche, ovvero i sentimenti scambievoli che mi legano alle persone care, vicine o lontane, sono molto robuste, quindi…resto sempre legata.
Frastornata, sbattuta,…ma non mi perdo.
…
Ovviamente l’artefice principale dei miei rimbalzi tra alto e basso è sempre MV.
E’ stato capace nel giro degli ultimi dieci giorni di chiedermi di passare con lui una settimana…”per chiudere degnamente qualcosa o per cominciare qualcosa di nuovo” (parole sue), poi…di ritrattare il tutto perchè…bhe’..il perchè è sempre lo stesso…perchè “non vuole farmi del male”.
Nel frattempo comunque non si è privato della gioia di raccontarmi di una delle tante altre…lei ha preso tutti i Cd delle raccolte dei suoi cantanti preferiti…cosa che io non ho mai fatto…anzi ho la colpa imperdonabile di ascoltare anche Renato Zero.
approposito…adesso stò ascoltando Mrs Robinson (Simon & Gurfunkel…) ricordi quando dicesti che li avevi inventati tu??
Non ho replicato…penso sia inutile precisare che … si…verissimo che sei tanto nelle tue canzoni…ma…non è là che ti si deve trovare.
come dirti che si possono avere mille dischi in casa…ma non versare mai una lacrima ascoltandoli,non ridere per quel disco tanto allegro, non stare piegati in due dal dolore perchè manchi tu?
Come avrei potuto descriverti la delusione che ho provato comprendendo che…quello che dicevi di voler condividere solo con me…a quanto pare lo stai dicendo a metà della popolazione femminile italiana?
Come dirti che ti amo per ciò che sei tu…non per i testi delle tue canzoni preferite?
si…vero, tu parli attraverso i testi.
ma…alcuni momenti…che tu hai dimenticato…non erano canzoni, erano la tua vita….ed io c’ero, lontana ma c’ero.
ora mi rimproveri di non trovarmi mai quando hai bisogno di me…
bhe’…tu forse hai dimenticato quei momenti, io no.
ogni tanto rileggo alcuni sms…non li cancellerò mai.
sono loro …solo loro che danno un senso a tutto il dolore che ho provato.
….quelle parole mi aiutano a non pensare che …
“ho seminato al vento perchè ho amato chi non m’ama”
no…non ho seminato al vento.
Ti ho amato…e questo sentimento…che si stà perdendo perchè tu hai voluto così…(anche se…da bravo pescatore…sai come tenermi all’amo, non vuoi che la tua preda fugga via…) è stato così bello…così profondo…ho lottato così tanto contro tutto e contro tutti…che non potro’ mai rinnegarlo.
Sono quasi tre anni che mi sento ripetere da tutti…e per primo da te…che devo lasciarti stare…che mi avresti portato solo lacrime.
te l’ho detto venerdì…non ci voleva un mago per fare questa previsione, anche se io l’ho capito solo da pochi mesi…
sapevi a cosa mi stavi portando…lo sapevi.
Non bisogna avere dei super-poteri per sapere che se pianti un pugnale nel cuore di qualcuno gli farai molto male…no…non occorrono super-poteri.
Avevi capito che non ero una persona a cui era “giusto” fare del male (come se ci fosse qualcuno che se lo merita), ma non avevi forza per cacciarmi via da te…me lo hai ripetuto un sacco di volte.
allora hai cercato di allontanarmi…ma come dicesti tanto tempo fà….sono come un lombrico: hai cercato di tagliarmi la testa tante volte…ma sono sempre rinata….e ti sono sempre vicina, anche se non sai quanto dolore ogni volta…
Tu non mi vedi più, non mi ascolti più…io parlo ormai sempre meno.. perchè dovrei parlarti?
sei troppo occupato a ….. fare tutto ciò che ti pare.
tu che talvolta dimostri di avere un cuore grande come il pianeta Terra.
Tu che non sai vedere un cagnolino randagio senza adottarlo temporaneamente per poi trovargli un padroncino…
tu che non puoi resistere senza proteggere e difendere chi non può o non sà difendersi da solo…
tu che non puoi impedirti di restare accanto a chi ha più bisogno di te…anche se perdi qualcos’altro a cui tieni tanto….
venerdì mi hai ripetuto che sono stata l’ultima alla quale hai detto “Ti amo”…e poi…hai precisato che è tanto che non me lo dici più… verissimo… è tantissimo.
per la verità è diventato anche molto raro che mi dici di volermi bene…ma questo ormai l’ho capito senza sentirtelo dire…mi basta sapere che ci sei.
Un cruccio è …….che forse sono rimasta con la paura d’amare.
non ho chiuso il cuore in scatola…no…non sono tipo da arrendermi.
ma ho paura….paura…tanta.
…meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani…sempre questa frase.
…ripensando a queste parole ho messo Masini…”paura d’amare”
no…bisogna dire no…
per non morire qui…
in questa nostra età di giorni inutili e violenti…
no….bisogna andare via da questa libertà,
da questa ipocrisia…
guardare avanti
e non avere paura d’amare…
ora basta con questi lamenti
sono grande lo sò
devo uscire di gabbia
-noi vogliamo dagli altri
e non diamo mai niente –
ora basta con questi giubbotti di rabbia
come un sogno la notte si scioglie nell’alba
è la storia di sempre bisogna sbagliare
e portare la vita e pagarne la colpa
e trovare ogni giorno il coraggio
di avere…paura d’amare…
paura d’amare…
– no – bisogna dire no –
e non buttarsi via nell’infelicità di una vita a fari spenti…
no..la verità non c’è
rinascere si può
ognuno ha dentro se un grande vuoto da colmare
che è soltanto paura d’amare.
…
non ho solo paura d’amare…ma anche paura di lasciarmi amare…paura di fare del male come ne è stato fatto a me…
per questo F. ti ho detto che voglio essere un “cavallo libero”…so’ che è troppo tardi…e so’ che non voglio farti male.
spero di non pentirmi mai…di aver come dici tu…averti permesso di innamorarti di me.
anche tu sei un elastico della mia vita…di qua e di la…
e poi…altri elastici…corde che mi tengono legata…altre che mi tirano…e piccola freccia abbracciato a me…
sono stanca…in effetti sono un po’ stanca…
come faccio a fermarmi e sciogliermi?
ma soprattutto…voglio sciogliermi? e da chi?
amo troppo tutti per separarmi da loro…anche se ….prima o poi le corde si spezzeranno…
la mia colpa è amare….ma è una colpa dalla quale non voglio separarmi.
voglio continuare a sorridere…ogni volta che posso,
e voglio sognare…ogni volta che posso.