…è un bel pò che non scrivo.
Non perchè non ne avessi voglia, non perchè non avessi nulla da scrivere, ma per il semplice fatto che la giornata dura solo 24 ore.
Un po’ pochine per tutto ciò che vorrei fare.
Al lavoro cerco di non entrare…o meglio di limitare al minimo gli accessi.
Ho tante cose da fare…e non mi và di trovarmi con troppi arretrati e poi…è un primo piccolo passo concreto per rifare ordine nella mia vita.
Ogni tanto dei pensieri importanti li annoto sulla mia agenda…si, confesso che ho preso per gli appunti di quest’inverno un’agendina scolastica dei famosissimi Diddl, vedere quei faccioni sorridenti mi fa’ stare meglio.
bhe’…il 15 ott ho scritto così:
stò benino, la mia vita prosegue come se fossi legata ad un gioco acrobatico…uno di quelli nei quali ti chiudono dentro ad una specie di sfera che è legata a delle corde elastiche…tirano…e poi mollano.
La sfera comincia a rimbalzare qua e la, in alto e in basso…all’impazzata.
La mia fortuna è che le mie corde elastiche, ovvero i sentimenti scambievoli che mi legano alle persone care, vicine o lontane, sono molto robuste, quindi…resto sempre legata.
Frastornata, sbattuta,…ma non mi perdo.
…
Ovviamente l’artefice principale dei miei rimbalzi tra alto e basso è sempre MV.
E’ stato capace nel giro degli ultimi dieci giorni di chiedermi di passare con lui una settimana…”per chiudere degnamente qualcosa o per cominciare qualcosa di nuovo” (parole sue), poi…di ritrattare il tutto perchè…bhe’..il perchè è sempre lo stesso…perchè “non vuole farmi del male”.
Nel frattempo comunque non si è privato della gioia di raccontarmi di una delle tante altre…lei ha preso tutti i Cd delle raccolte dei suoi cantanti preferiti…cosa che io non ho mai fatto…anzi ho la colpa imperdonabile di ascoltare anche Renato Zero.
approposito…adesso stò ascoltando Mrs Robinson (Simon & Gurfunkel…) ricordi quando dicesti che li avevi inventati tu??
Non ho replicato…penso sia inutile precisare che … si…verissimo che sei tanto nelle tue canzoni…ma…non è là che ti si deve trovare.
come dirti che si possono avere mille dischi in casa…ma non versare mai una lacrima ascoltandoli,non ridere per quel disco tanto allegro, non stare piegati in due dal dolore perchè manchi tu?
Come avrei potuto descriverti la delusione che ho provato comprendendo che…quello che dicevi di voler condividere solo con me…a quanto pare lo stai dicendo a metà della popolazione femminile italiana?
Come dirti che ti amo per ciò che sei tu…non per i testi delle tue canzoni preferite?
si…vero, tu parli attraverso i testi.
ma…alcuni momenti…che tu hai dimenticato…non erano canzoni, erano la tua vita….ed io c’ero, lontana ma c’ero.
ora mi rimproveri di non trovarmi mai quando hai bisogno di me…
bhe’…tu forse hai dimenticato quei momenti, io no.
ogni tanto rileggo alcuni sms…non li cancellerò mai.
sono loro …solo loro che danno un senso a tutto il dolore che ho provato.
….quelle parole mi aiutano a non pensare che …
“ho seminato al vento perchè ho amato chi non m’ama”
no…non ho seminato al vento.
Ti ho amato…e questo sentimento…che si stà perdendo perchè tu hai voluto così…(anche se…da bravo pescatore…sai come tenermi all’amo, non vuoi che la tua preda fugga via…) è stato così bello…così profondo…ho lottato così tanto contro tutto e contro tutti…che non potro’ mai rinnegarlo.
Sono quasi tre anni che mi sento ripetere da tutti…e per primo da te…che devo lasciarti stare…che mi avresti portato solo lacrime.
te l’ho detto venerdì…non ci voleva un mago per fare questa previsione, anche se io l’ho capito solo da pochi mesi…
sapevi a cosa mi stavi portando…lo sapevi.
Non bisogna avere dei super-poteri per sapere che se pianti un pugnale nel cuore di qualcuno gli farai molto male…no…non occorrono super-poteri.
Avevi capito che non ero una persona a cui era “giusto” fare del male (come se ci fosse qualcuno che se lo merita), ma non avevi forza per cacciarmi via da te…me lo hai ripetuto un sacco di volte.
allora hai cercato di allontanarmi…ma come dicesti tanto tempo fà….sono come un lombrico: hai cercato di tagliarmi la testa tante volte…ma sono sempre rinata….e ti sono sempre vicina, anche se non sai quanto dolore ogni volta…
Tu non mi vedi più, non mi ascolti più…io parlo ormai sempre meno.. perchè dovrei parlarti?
sei troppo occupato a ….. fare tutto ciò che ti pare.
tu che talvolta dimostri di avere un cuore grande come il pianeta Terra.
Tu che non sai vedere un cagnolino randagio senza adottarlo temporaneamente per poi trovargli un padroncino…
tu che non puoi resistere senza proteggere e difendere chi non può o non sà difendersi da solo…
tu che non puoi impedirti di restare accanto a chi ha più bisogno di te…anche se perdi qualcos’altro a cui tieni tanto….
venerdì mi hai ripetuto che sono stata l’ultima alla quale hai detto “Ti amo”…e poi…hai precisato che è tanto che non me lo dici più… verissimo… è tantissimo.
per la verità è diventato anche molto raro che mi dici di volermi bene…ma questo ormai l’ho capito senza sentirtelo dire…mi basta sapere che ci sei.
Un cruccio è …….che forse sono rimasta con la paura d’amare.
non ho chiuso il cuore in scatola…no…non sono tipo da arrendermi.
ma ho paura….paura…tanta.
…meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani…sempre questa frase.
…ripensando a queste parole ho messo Masini…”paura d’amare”
no…bisogna dire no…
per non morire qui…
in questa nostra età di giorni inutili e violenti…
no….bisogna andare via da questa libertà,
da questa ipocrisia…
guardare avanti
e non avere paura d’amare…
ora basta con questi lamenti
sono grande lo sò
devo uscire di gabbia
-noi vogliamo dagli altri
e non diamo mai niente –
ora basta con questi giubbotti di rabbia
come un sogno la notte si scioglie nell’alba
è la storia di sempre bisogna sbagliare
e portare la vita e pagarne la colpa
e trovare ogni giorno il coraggio
di avere…paura d’amare…
paura d’amare…
– no – bisogna dire no –
e non buttarsi via nell’infelicità di una vita a fari spenti…
no..la verità non c’è
rinascere si può
ognuno ha dentro se un grande vuoto da colmare
che è soltanto paura d’amare.
…
non ho solo paura d’amare…ma anche paura di lasciarmi amare…paura di fare del male come ne è stato fatto a me…
per questo F. ti ho detto che voglio essere un “cavallo libero”…so’ che è troppo tardi…e so’ che non voglio farti male.
spero di non pentirmi mai…di aver come dici tu…averti permesso di innamorarti di me.
anche tu sei un elastico della mia vita…di qua e di la…
e poi…altri elastici…corde che mi tengono legata…altre che mi tirano…e piccola freccia abbracciato a me…
sono stanca…in effetti sono un po’ stanca…
come faccio a fermarmi e sciogliermi?
ma soprattutto…voglio sciogliermi? e da chi?
amo troppo tutti per separarmi da loro…anche se ….prima o poi le corde si spezzeranno…
la mia colpa è amare….ma è una colpa dalla quale non voglio separarmi.
voglio continuare a sorridere…ogni volta che posso,
e voglio sognare…ogni volta che posso.
ricorda sempre
Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre
più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno
giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno
benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo
poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore
piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la
strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo pulito l’aria, ma inquinato l’anima.
Abbiamo dominato l’atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e
piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della
moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e
delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti,
all’ucciderti.
E’ un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera, e in cui
puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di
cancellarle.
RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
questo è il testo di un’e-mail che mi è arrivata stamattina,
tante cose vorrei aggiungere e commentare.
…una cosa ci tengo ad aggiungere subito a questo elenco, proponendomi di tornarci su per ulteriori riflessioni.
viviamo in una società che dimentica…dimentica facilmente.
dimentica la gratitudine, i torti fatti ..
dimentica di essere “un piccolo pezzo di un grande universo”
e dimenticando..non si migliora
io ho paura di dimenticare…dimenticare di dire grazie, dimenticare volti, gesti, odori, momenti particolari, il bene e il male che hanno segnato la mia vita.
venne la notte….
Venne la notte di quel primo giorno,
e grata di aver
tanto – sopportato –
all’anima chiesi di cantare –
Ma lei rispose che le corde erano saltate –
l’archetto – polvere di atomi –
Così a ripararla mi ci volle
fino alla mattina del giorno seguente –
E poi – un giorno immenso,
come due ieri,
riversò il suo orrore sul mio volto –
fino a bloccarmi lo sguardo –
La mente prese a ridere –
Parlavo a vanvera – come una folle –
e sono anni ormai, ma da quel giorno –
la mente mia ridacchia, come una piccola sciocca.
Qualcosa di strano – dentro –
quella che ero –
e quella che sono, adesso – due cose divise –
potrebbe questa essere – Pazzia?
(Emily Dickinson 1862)
vorrei un mondo leggero…fatto unicamente di colori, note e poesia…dite che è pazzia?
………
stasera alcuni eventi mi hanno portato un velo (hemmm…veramente più che un velo è una coperta imbottita) di tristezza.
…….ho tanto desiderio di piangere…tanto.
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)
fanno male i cocci di bottiglia…fanno male quando ti feriscono.
“…e tutte le persone vivono non in ragione dell’attenzione che hanno per se stesse, ma per l’amore per loro che è negli altri.”
(Tolstoy)
…..quanta verità c’è in questa frase, quanti di noi vivono per amore….solo per amore, ma…quanto è difficile amare.
Capita.
capita…
che passi all’improvviso la voglia di ridere.
pensieri felici
…finalmente inizio a cogliere i frutti della mia tattica anti-lacrime.
Mi sono circondata ( anche a prezzo di derisioni, ma che mi importa???)di cose che mi piacciono e mi fanno stare bene.
sulla tastiera del mio computer ho attaccato Ciottolina, è carinissima e mi sorride mentre gattona;
mi affaccio dalla finestra (quando posso) e vedo il giardino di sotto infestato dalle nascenti piante di mimosa (sarà una sciocchezza…ma ao’…quando hanno segato il tronco di quella pianta per me avevano commesso una gravissima ingiustizia…e ora sono felice che la natura si sia presa la sua giusta rivincita!!!) anche se per venire in ufficio sembra che si debba attraversare la foresta tropical-mediterranea.
Stamani ho parlottato un po’ con MV…due minutini soli…ma mi accontento, soprattutto pensando a quando faceva passare i giorni senza rispondermi mai…parole sue: “mica dai altre dosi ad un drogato”,…e si…per lui io ero una drogata…una da disintossicare.
bhè, carissimo…la cura stà funzionando, grazie.
ma soprattutto stà funzionando la mia indole semplice …un aspetto della mia personalità che mi rende felice per le piccole cose:
ancora ricordo quando mi hai chiamato un pomeriggio al lavoro per dirmi che stavi vedendo alla tv un cartone di Heidi..e ti sei messo a canticchiarmi (tanto per prendermi in giro, ma …ti adoro anche quando fai lo scemo) “ti sorridono i monti…le caprette ti fanno ciao…”
nella mia vita ci sono tavole apparecchiate alle quali potrei sedermi, ma …mi saziano più le briciole di te che altro…perchè tu sei l’unico pane che vorrei.
Solo tu mi dai una felicità fatta di poco, tu..la mia lucida follia.
tu sei il sole che avrei voluto nel mio cielo…ma …forse tu vuoi brillare in altri universi, ed io…voglio che tu sia felice.
Amare è lasciar liberi di fare.
ed io… sono un cavallo di fuoco….non mi lego per convenzioni o convenienza, solo per amore, amore che sento …amore palpitante possibilmente all’unisono con l’altro.
quanta strada di fronte a me…da percorrere con chi vuole correre nel vento insieme a me….chissà dove sarò domani…cosa farò…cosa vedrò… con chi sarò…
… forse la cosa più bella è proprio non sapere cosa sia il nostro domani, e ci sfugge il fascino dell’imprevidibilità della vita umana
…I remember BLADE RUNNER
smackkkkk
l’amico è…un angolo di cielo
…una cosa è certa…non starai a guardare l’involucro ma il contenuto…è per questo, ma non solo, che sei una persona “speciale” di come ce ne sono poche al mondo…
Già stamattina, spero tu abbia apprezzato, ho tentato di esprimere in poche parole l’affetto che provo per te.
Sapendo poi che ti saresti arrabbiata (ma posso già immaginare le rughette del sorriso che ti incresperanno lo sguardo) xchè mi sono presentata con un pensierino per te, ho pensato di accompagnarlo con queste due righe.
Così, facendo leva sui tuoi sentimenti…ho una speranza in più di essere “perdonata”.
Ed ora fai in modo che quella luce interiore che illumina il tuo sguardo esploda in una squillante risata, mi travolga e mi contagi, rendendo impossibile per me guarire da questa adorabile malattia chiamata “amicizia”
Auguri, Paola.
La cosa meravigliosamente sconcertante è che sembrava girassero un film…e questa lettera fosse il copione. Mi conosci talmente bene che hai descritto esattamente come sarebbero andate le cose…e spero mi conosca così bene, ma così bene da aver capito quanta felicità mi hai regalato.
…da ieri sera sembro un’ebete che gira con un sorriso stampato in faccia…
ci siamo scambiate gli auguri, perchè allo scoccare della mezzanotte si passava dal mio compleanno al tuo.
siamo andate a passeggiare sul pontile…e ogni tanto ci schioccavamo sulle guance una raffica di baci…scommetto che qualcuno avrà pensato male, ahahahhaha..ma a noi che ce ne importa?
sappiamo entrambe cosa vuol dire stare male…e nulla e nessuno ci può impedire di volerci bene e dimostrarcelo nei modi che ci sgorgano dal cuore.
Dici a me che sono speciale…ma come chiamare Te che mi vuoi bene solo perchè io sono io?
Tu che mi perdoni tutti i miei difetti…tutti i miei ritardi sapendo che passo il tempo al tel con “quello lì” al quale vorresti mettere una bomba sotto la macchina perchè mi ha fatto piangere…
mi perdoni che mi dimentico le cose…ti ricordi quando venni in palestra senza le scarpe da ginnastica?
e pensare che in palestra ci vieni per me…per farmi dimagrire.
mi perdoni le serate che ti faccio passare non travolgendoti di sorrisi, ma inondandoti di lacrime…
mi aiuti nelle mie marachelle…mi incoraggi a non mollare mai…ad inseguire i miei sogni…e poi…mi metti i cerotti sul cuoricino quando mi faccio male.
si…sappiamo entrambe che l’amicizia da sola non basta per riempire una vita…non sarà il sole…ma ….è un angolo di cielo,
tu sei un angolo di cielo.
stasera ricambierò il regalo…a modo mio.
tu mi hai regalato una borsa…avrai notato che la mia stava per esalare l’ultimo respiro (io non butto mai qualcosa solo perchè cambiano le mode, ma lo tengo finchè è “vivo”)..io stasera ti regalerò questo post e un enorme pacco di biscotti e caffè…in pratica i miei venerdì sera per la prossima stagione invernale.
Io – te – la tua cucina – i nostri cappuccini – i biscotti – i cioccolatini – le mie chiacchiere infinite o quasi – i tuoi sfoghi se qualcuno ti fà arrabbiare – le risate – le lacrime –
….la nostra vita così simile, così diversa.
Amico è
È l’amico è
Una persona schietta come te
Che non fa prediche
E non ti giudica
Tra lui e te è divisa in due
La stessa anima
Però lui sa, l’amico sa
Il gusto amaro della verità
Ma sa nasconderla e per difenderti
Un vero amico è anche bugiardo
È l’amico è
Qualcosa che, più ce n’è meglio è
È un silenzio che vuol diventare musica
Da cantare in coro io con te
È un coro è
Un grido che più si è meglio è, oh, oh, oh…
… E il mio amore nel tuo amore è
È l’amico è
Il più deciso della compagnia
E ti convincerà a non arrenderti
Anche le volte che rincorri l’impossibile
Perché lui ha, l’amico ha
Il saper vivere che manca a te
Ti spinge a correre
Ti lascia vincere
Perché è un amico punto e basta
È l’amico è
Qualcosa che, più ce n’è meglio è…
È un silenzio che vuol diventare musica
Da cantare in coro io con te
È un coro è
Un grido che più si è meglio è, oh, oh, oh…
… E il mio amore nel tuo amore è.
È l’amico è
Uno che ha molta gelosia di te
Per ogni tua pazzia ne fa una malattia
tanto che a volte ti vien voglia di mandarlo via
Però lui no, l’amico no
Per niente al mondo io lo perderò
Litigheremo sì e lo sa lui perché
Eppure è il mio migliore amico.
È l’amico è
Qualcosa che, più ce n’è meglio è…
È un silenzio che vuol diventare musica
Da cantare in coro io con te
È un coro è
Un grido che più si è meglio è, oh, oh, oh…
… E il mio amore nel tuo amore è.
..ricordi…
“…ti ricorderai che sono stato il primo?”
“…si…me ne ricorderò, e ricorderò molte altre cose”
si…ricorderò che sei stato il primo alle 00.05 a farmi gli auguri.
Ricorderò che Ti ho chiesto perchè eri al cell con me, e che dopo un breve silenzio mi hai risposto: “perche sei una persona importante nella mia vita…” e poi hai aggiunto “..non LA persona importante.”
Ricorderò che dopo mi hai rivolto la stessa domanda…ed io…
non riuscivo a darti una risposta. Nella mia testa tanti pensieri avvolti nella nebbia, ognuna delle centomila me sussurrava qualcosa, centomila motivi per stare a parlare con Te….
…il pensiero più nitido che le mie labbra hanno potuto pronunciare è stato “…perchè quello che provo per Te è il sentimento più grande che vive dentro di me”
non ho specificato di che sentimento si tratta…nell’immensa confusione che agita il mio cuore…non lo sò più.
e stamattina…mi sono pentita di non averti detto “perchè ti amo”
forse poteva essere l’ultima volta che avrei potuto pronunciare queste parole, perchè non l’ho fatto?
quanto dolore provo pensando che non Ti ho mai potuto dire
“Ti amo ********”
non me lo hai permesso…non mi permettevi di pronunciare il Tuo nome…
difficile da credere…eppure vero.
Ricorderò che hai detto che sono l’ultima della quale Ti sei innamorato.
…e poi….è caduta la linea….
mentre mi dicevi che non volevi essere offensivo e non eri arrabbiato ieri mattina quando mi hai chiamato e le Tue prime parole sono state:
Cosa vuoi?
…cosa voglio…sempre la stessa domanda.
Io non voglio…io sono.
io non voglio che Tu mi ami…io sono innamorata di Te
e Tu 00.16:
mi meraviglio di te…
-sai che io ti dico sempre..
-cosa vuoi…-
ogni volta che chiamo…
-…eppur si muove
vivi
voglio che vai via maledetta inquietudine di questi giorni…
voglio che vai via disillusione,
voglio che vai via tristezza,
voglio che vai via lacrima che scendi sulle mie guance.
sto’ già meglio…sulle note di “Vivi”
peccato che non possa sentirle sempre…
peccato che talvolta dimentico e mi lascio avvolgere da pensieri neri
VIVI
UN’ALTRA PRIMAVERA CI PORTI UN’ALTRA ROSA PER CHIAMARE AMORE CHI CI INNAMORERA’
…STAMMI VICINO…
E SE MI FACCIO SERA PER RITORNARE A CASA PER TROVARSI ANCORA CON CHI CI ABBRACCERA’
STAMMI VICINO
NON RINCORRIAMO PIU’ DOMANI
TANTO DOMANI ARRIVA DA SE’
VIVI…CHE LA VITA E’ UNA
AGGRAPPATI AL CUORE NON FERMARTI MAI
NON HANNO PREZZO I SOGNI CHE HAI
NON DARLI VIA
VIVI L’ATTIMO CHE VOLA
RESPIRA PIU’ FORTE
PORTAMI CON TE
CHE OGNI GIORNO CHE ARRIVA LA SERA
E’ UN GIORNO IN PIU’
VIVI…
COME PUOI
VIVI…
QUANTO PIU’ PUOI
E VENGA UN’ALTRA NOTTE A REGALARCI AMORE
E IL TEMPO NON CANCELLI LE NOSTRE FANTASIE
STAMMI VICINO
E IL BIANCO TRA I CAPELLI
CI FACCIA RICORDARE QUELLI CHE ERAVAMO MA SENZA NOSTALGIA
STAMMI VICINO
CHE IL TEMPO E’ FATTO PER PASSARE
E MENO MALE CHE PASSA DA QUI
VIVI…
CHE LA VITA E’ UNA
AGGRAPPATI AD UN SORRISO
PUNTA SU DI ME
SE QUALCHE STELLA NON SI ACCENDERA’ C’E’ SEMPRE UN DIO
VIVI COME PUOI
VIVI QUANTO PIU’ PUOI
NON ASPETTIAMO CHE ARRIVI IL FUTURO
TROPPO PASSATO E’ GIA’ ANDATO VIA
VIVI L’ATTIMO CHE VOLA
CAMMINA LEGGERA PORTAMI CON TE
SE QUALCHE STELLA NON SI ACCENDERA’ C’E’ SEMPRE UN DIO
VIVI
…eppur si muove…
mi manchi, perchè ci sei, ma non ci sei.
…sorrisi
tratto da una delle ultime interviste rilasciate da Marilyn Monroe:
…
La voce si incrina di nuovo, ma coraggiosamente riprende, rialzando la testa come in un gesto di sfida, una sfida alla vita:
“Ho lottato da sempre in cerca di riscatto, di rivincite e non so più che cosa voglio veramente…
Forse mi manca un figlio: ho provato, ho rischiato… e sono sola. Ormai ho poca voglia anche di pensare alla carriera: arrivo tardi sul set, lavoro svogliatamente, faccio disperare registi e colleghi… Mi rifugio sempre più spesso nellalcool, negli psicofarmaci. Ora sto meglio, mi hanno disintossicata, sono pronta a riprendere la lotta. Mi è vicino un caro amico come il mio ex marito Joe Di Maggio (glielo avevo detto che adoro gli italiani?): voglio riprovare a tornar su, a battermi, anche se, accidenti, non so bene per che cosa, per chi…”.
Si è alzata, mi saluta cordialmente, gli occhi velati di lacrime. Forse le ha fatto bene sfogarsi. O forse no.
Piero Pierotti
…Gli occhi velati di lacrime, e sulle labbra sempre un sorriso.
Il sorriso della bimba che dentro era piena d’amore e disperatamente bisognosa di colmare il vuoto d’amore che la divorava.
e diventa riso amaro… quando perdi te stesso, quando non sai per cosa …per chi…
Io adoro e voglio ricordare il suo sorriso pieno d’amore per la vita, quello che la faceva rischiare, …si…sfidare ogni giorno la vita.
Coraggiosa, timorosa, dolce, fragile…semplicemente grandiosamente lei.
si impara….
I bambini imparano ciò che vivono
Se un bambino vive nella critica
impara a condannare
Se un bambino vive nell’ostilità
impara ad aggredire
Se un bambino vive nell’ironia
impara ad esser timido
Se un bambino vive nella vergogna
impara a sentirsi colpevole
Se un bambino vive nella tolleranza
impara ad essere paziente
Se un bambino vive nell’incoraggiamento
impara ad avere fiducia
Se un bambino vive nella lealtà
impara la giustizia
Se un bambino vive nella disponibilità
impara ad avere fede
Se un bambino vive nell’approvazione
impara ad accettarsi
Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia
impara a trovare l’amore nel mondo.
Doretj Law Nolte
….se fosse esattamente vero…alcune persone, che ho la fortuna di conoscere, cresciute in ambienti a dir poco ostili non sarebbero quelle meravigliose persone che conosco.
ma…è pur vero che nutrirsi di fiele non fà un gran bene allo spirito.
Io…non sono più una bambina, almeno anagraficamente parlando, ma…
in questi ultimi 4 anni, ho iniziato a vedere il mio mondo di favola sbriciolarsi, le mie certezze ricevere picconate, mi sono umiliata, …ho sofferto, sono cresciuta.
Ho reagito anche…ma con nobiltà? non lo so’, anzi…penso che per salvarmi dal dolore ho agito male.
In quei momenti quando senti che stai per crollare ti aggrapperesti a tutto per non precipitare nel vuoto.
Ho mentito, occultando parti di verità, e ho lasciato che la mia vita continuasse nella convivenza delle centomila me stesse, la realtà ed i miei mondi satellite nei quali trovo sogni che mi fanno vivere, battere il cuore, piangere, ridere.
Chi mi ha fatto soffrire ora dice che lo ha fatto a fin di bene (e credo alle sue parole) ma…oggi…guardando indietro ai miei ultimi mesi…è iniziata una metamorfosi in me.
HO innalzato barriere per non farmi far male, non incorruttibili (anzi..) ma le ho innalzate.
Dopo le barriere…sono nati aculei…per impedire di far avvicinare chi mi poteva far altro male.
Ho lasciato fuori il dolore che non potevo più tollerare.
Lo rifiutavo, come dopo un’indigestione, sono arrivata a non voler più ascoltare discorsi dolorosi.
La metamorfosi non è ancora compiuta, forse non finirà mai…forse siamo un continuo divenire…
lo spero, perchè ciò che sono oggi…non mi piace.
…cosa devo fare? cosa è giusto fare?
che vuol dire “giusto”?
ciò in cui credevo…penso sia solo illusioni, favole per bambini.
continuo ad affrontare le mie giornate…ma mi comporto vigliaccamente, non sono l’unica…vero.
Sono circondata da altri che come me nascondono la testa sotto la sabbia…ma il tempo scorre ed altra sabbia ci copre.
….che tristezza….ho imparato ad essere ciò che non vorrei?