chiacchierata tra me e me

Buongiorno cara me, come stai? Ne avresti di cose da raccontare, vero? allora dai…sfogati un po’. ok…va bene…ieri sera ho visto il film 7 minuti, bello davvero, mi è piaciuto veramente tanto tanto. Poi…problemi come al solito in famiglia, stavolta è mio figlio che complica le cose per la cena con il cugino. No. Non c’è pace in questa pseudo famiglia.

E poi…veniamo al problema number one: la dieta. Anzi…non la dieta. Il peso da eliminare che vorrei sparisse magicamente con un colpo di bacchetta…già perché la verità è che non riesco più a stare a dieta. Mille milioni di motivi. Non ho altri appagamenti piacevoli nella vita…tanto per dirne uno…e mangiare mi gratifica. Ne vuoi un’altro? avevo iniziato 15 giorni fa, mentre Piccola Freccia era a milano…dico in ufficio che mi sono segnata a quel programma di dimagrimento e pufff…entrambe si mettono a dieta pure loro che dovranno calare 4 kg mentre io ne devo perdere circa 24. E iniziato da lunedì una delle due il giovedi mattina tutta gioisa dice che ha già perso un kg. Ora..non so cosa mi passa per la testa…però io questa cosa non l’ho presa per niente bene. Ma come? io che dovrei perdere tutti quei kg e per me dovrebbe essere più facile non mi muovo di 1 grammo sulla bilancia e tu in tre giorni un kg? bhò…l’ho presa male…mi è di nuovo preso quel qualcosa di strano alla testa che mi fa riprendere la deriva e stop ad ogni altro tentativo di dieta. ecco….la sensazione giusta che provo è andare alla deriva alimentare. Non mi importa nulla di quel che mangio, se mi fa bene o male…mangio quel che mi va al supermercato. Non sono io a remare verso la giusta direzione, verso un porto dove troverò la salute, il controllo del sale e della glicemia, dove sarò più presente al lavoro invece di sentirmi gonfia o sofferente per il bruciore di stomaco e il reflusso gastrofaringeo. No. Non me ne importa assolutamente nulla. Quindi situazione nuova rispetto ai miei vecchi tentativi di dieta.

Ma……

Ma….

se non combatto io per me stessa chi lo deve fare?

Certo…la vocina cattiva (perché lo so che è cattiva…) dentro di me mi dice subito: ma chi te lo fa fare? Tanto non c’è nessuno a cui importa se sei una palla rotonda o una donna smilza. Hanno tutti solo da puntare il dito perché sei grassa. Nessuno che mi ama, nessuno da abbracciare, nessuno che veramente ha a cuore il mio benessere…nemmeno me stessa, figuriamoci gli altri.

E il centro estetico? Quelli lo fanno per i soldi. Basta che pago, magra o grassa a loro cosa importa se non importa a me che tra l’altro li pago pure?

Allora Angy, appurato che stavolta non te ne importa niente, appurato che non ci stai con la testa….non so più a cosa dirti di affidarti. Forse alla testardaggine. Forse. A quella vocina che ancora continua a sussurrarti di non mollare. Che sotto la ciccia c’è una donna da amare.

Sotto la ciccia c’è una donna stanca e demoralizzata. Una donna che in ufficio è sempre sorridente, che canta…con un briciolo di pazzia che non guasta mai.

E allora affidati anche a quel briciolo di pazzia che può fare grandi cose. Credici. Credi che puoi trasformarti in una donna in salute. Bella oramai non ci credo davvero più. Me lo dice lo specchio ogni volta che mi guardo. Me lo dice sempre ed io gli rispondo: hai ragione, sono stanca e non c’è più nulla da fare. Quindi Angy…impazzisci per te. Prova a credere che puoi volare. Che puoi scalare l’Everest, che puoi vincere la maratona di New York. Perché adesso per me dimagrire è diventato questo: un traguardo irraggiungibile.

Ma non voglio arrendermi…no!!! NO! non voglio arrendermi. Ma neppure impegnarmi se debbo essere sincera. Quindi si torna al punto di partenza. Vado alla deriva. E se provassi a dare un paio di colpi di remo nella giusta direzione? E se un gabbiano ti facesse compagnia durante il viaggio nel mare della sofferenza quotidiana? Sarebbe più facile…certo. Ma dove lo trovo un gabbiano? ahhahahahahahahhah

che poi mi farebbe bene pure scrivere più spesso…ma bhò…non ci riesco.

Speriamo che la primavera mi riporti un po’ di energia. E poi la fame…anche quella riporta un po’ più di ringalluzzimento.

Ok…caro diario dal mio pozzo nero della bruttezza 24 kg sotto terra ti saluto e spero di riscriverti presto.

Un grande abbraccio per me da me. Solo questo ho…meglio di niente. kiss

p.s.: oggi torno al centro estetico, appuntamento alle 14.00 con la nutrizionista per cominciare la dieta sotto il suo controllo….magari più tardi ti racconto.

aggiornamento delle 09.14: sempre detto che scrivere mi fa bene. Mi sono messa la maschera per il viso, e alle 09.30 la tolgo. ora faccio anche 10 minuti di ginnastica mentre aspetto per toglierla. Poi debbo ricordare le buone intenzioni della settimana scorsa..anzi, di un bel po di tempo fa:

camminata di mezz’ora al giorno (spendo a buttare la spazzatura alle 07.15 e faccio il giro di mezz’ora) ogni mattina che posso. Quindi, la sera a letto presto, la mattina sveglia alle 6.30/6.45  e via. dai Angy superAngy…scrivi e tieni alto il mento, schiena dritta e vai avanti. pollice in su

 

Tania sgangherata

Buongiorno mondo…anzi, minimondo 🙂  mio minimondo. TI volevo raccontare di Mamma Inperfetta, una che ha un account facebook ed è fortissima. Mi rimette in pace con il mondo con i suoi racconti di quotidiana imperfezione: vestiti da lavare, disordine e oggi ha scritto che non è mai stata una Barbie ma anzi una Tania sgangherata. ahahhahahahah…odddio con te d…quanto odiavo quando mi regalava mamma Tania che costava molto meno della Barbie ma che era in confronto bruttina assai!!! hahahahahha meno male che c’era Marisa a comprarmi le Barbie. Oddio, a rivederla adesso (ho fatto una ricerca su google delle immagini) non mi pare neanche tanto brutta a vederla, forse era più una questione tattile..non si piegava invece barbie si…aveva le ginocchia pieghevoli e la testa che ruotava ma che ne sò…però il mito era Barbie. Forse questa storia dell’essere perfettina nasce proprio da quella cavolo di bambola. e quindi….fiato alle trombe….a 52 anni già suonati dico: viva Tania ahahahhahaha!!! Anzi, viva Tania sgangherata! e ingrassata e con i capelli bianchi!!! ma ora cerchiamo di rimetterla in sesto, dai…se lo merita. anche se ufff…questi ultimi due giorni non depongono molto bene. Ma boia chi molla al grido di battaglia. E qui la battaglia è dura, anzi, durissimissima. Non sarà per niente facile.

come si dice? tanti nemici tanto onore. baci minimondo

 

pizza….maledetta pizza

maledetta primavera? ma che???? Maledetta pizza che adoro e mangerei colazione pranzo e cena!!! Ieri sera ho fatto tardi per passare allo studio del dottore e poi andare in centro a prendere Piccola Freccia …e non ci vedevo più dalla fame. Quindi? Pizza! Buona, calda, sempre disponibile in ogni marciapiede romano. Povera dieta finché esiste la pizza ma io….ho deciso:

mela e bottiglietta d’acqua sempre in borsa. tiè malefica pizza tentatrice…ti faccio vedere io come si combatte

nessun titolo, centomila titoli

Buonasera mondo, è una domenica pomeriggio di sole a Roma. Ieri il vento ha fatto tantissimi danni e purtroppo anche dei morti…oggi resta un po’ di tristezza e il freddo in casa. Ma veniamo alle faccende private. Sono quasi trascorsi due mesi dal post scritto il 1 gennaio…e debbo confessare con orgoglio che le cose vanno abbastanza bene. Confermo che il dolore delle vicende di dicembre ha cauterizzato delle ferite sanguinanti. Mia madre che mantiene il punto con la sua presa di posizione del 25 dicembre …che mi sta regalando domeniche tranquille in casa mia. Lei non vuole più mettere piede da me…da una parte mi debbo organizzare per passare da lei, ma senza troppa ansia…in conclusione ci ho guadagnato in libertà e tranquillità. Già, perché la presenza di mia madre nella mia vita mi causa stress, ansia….irritazione. Non mi stancherò mai di leggere il post del 26 dicembre “basta prenderla alla leggera” dove il 90% di quel che viene scritto ricalca la mia vita da figlia. E averne acquisito piena consapevolezza mi ha dato forza per spezzare le catene di dipendenza affettiva. Le resto comunque accanto per correttezza di figlia. E le voglio bene, ci metto anche ammirazione e stima per la sua vita. Ma….mi rendo perfettamente conto che era così impegnata ad amare se stessa e la sua vita che il sentimento per me era le briciole di quel che restava dopo che avevano preso la loro parte i suoi amori di donna e mamma (mio fratello …) io e mia sorella chi per un motivo chi per un altro sterilità. Certo, io sono più “amata” di mia sorella, molto ma molto di più. Ma in modo proporzionale a quanto io sia utile e necessaria per mia madre. L’unica che l’accompagna a fare la spesa, l’unica che la porta al cinema o a fare una passeggiata, l’unica con la quale organizza una vacanze. Ovvio che mi “ama”. Il bello è che talvolta mi ha rinfacciato che lo faccio perché sono gelosa di mio fratello o sorella….ci ho sofferto molto a sentirmelo dire. Mi sono anche arrabbiata molto. Adesso ci penso, scuoto la testa…e nei momenti migliori come questo mi viene anche da ridere di gusto. Ma magari passassero loro un po’ di tempo con la mamma…magari. Ma se ne guardano bene!!!! Al massimo sono rarissime eccezioni dettate da chissà quale motivo, ma si guardano bene entrambi da farlo diventare una vera partecipazione alla sua vita. E ci credo. Negativa, distruttiva, ipercritica. Non le va mai bene niente. Vedere due ore di tv con lei si può trasformare in una full immersion depressiva. Esempio venerdi sera. 50% noia, 50% voglia di scappare lontano per non sentire più l’elenco delle cose che non le stavano bene.

Mio figlio ha trascorso una settimana a Milano, torna stasera. E come sono stata io in questi giorni? Bene con me stessa. Davvero. Ci speravo tanto e sentivo dentro di me un’aria di rinascita…ma non pensavo che davvero sarebbe andata così. Comunque facciamo onore a questo che dovrebbe essere un diario. Quindi annotiamo gli ultimi eventi. Lavoro ..what balls. Invece quest’aria che mi avvolge e mi sta scorrendo dentro riguarda la presa di coscienza e la volontà matura di prendermi cura di me. L’anno scorso ha concluso un periodo di leccarmi le ferite dopo essere stata lasciata dal mio ex fidanzatino post marito e dopo aver superato le ansie da divorzio con il mio ex marito. Adesso sono una donna con il controllo della sua vita. Piena di paure e preoccupazioni certo. Ma per il momento riesco a cavarmela. Che Dio mi aiuti sempre…e che mi dia un po’ di cervello per aiutare me stessa. Insomma…terminato l’anno scorso che è stato un anno di transito…mi sono ritrovata a gennaio e febbraio consapevole di voler fare qualcosa ma ancora mi mancava qualcosa. E qualcosa è arrivato. Ieri pomeriggio sono andata in un centro estetico ed ho sottoscritto un programma di dimagrimento. Sono carica, motivata. Mi sento coraggiosa e forte. Sono diventata consapevole di me stessa e piena di voglia di ri appropriarmi della mia vita. O appropriarmi per iniziare. E sono arci stufa di situazioni che mi porto dietro. Azzererò tutti gli affetti (quasi tutti…resteranno solo 2 amiche finché vorranno essere tali) e ricomincerò da 2 🙂

Faccio un altro esempio: cena tra ex colleghe. Le mie due colleghe portano sempre le sorelle con le quali onestamente non c’è molto da condividere come vita vissuta insieme. Invece le due ex colleghe che si rivedono a queste cene sono simpaticissime e con le quali c’è stato comunque un mondo condiviso. Come finisce a queste cene? Che io mi ritrovo sempre per educazione e per mancanza di forza a stare al tavolo con le sorelle delle colleghe che si siedono accanto alle ex colleghe. Ed ora basta. Sono stufa e stanca. La prossima volta debbo ricordarmi in anticipo che c’è la furbizia di accaparrarsi i posti vicini alle due ragazze…e se anche la prossima volta non ci riuscirò, vorrà dire che non vado più a queste cene. Con piacere mi aggiorno su nipotini e questioni personali delle sorelle che sono anche persone gradevoli…ma non è possibile che me le trovo sempre accanto io. Giusto ruotare intorno al tavolo. Se non sarà così amen. A parte che l’obiettivo vero sarà che saranno le altre a volersi sedere accanto a me. Voglio che saranno loro a cercare il posto accanto al mio. Perché ho un desiderio di rivalsa fortissimo. Perché sono stufa di essere parcheggiata all’angolo della mia vita. Perché voglio diventare vincente. Io per me. Nella mia vita. Voglio gioia. Voglio consapevolezza, voglio conquistare la donna che voglio essere. L’Angela donna che desidero essere.

E stavolta ci debbo riuscire. Ci riuscirò. Non cadrò e se cadrò mi rialzerò come una saetta. I love me.

 

 

1 gennaio 2019

anno nuovo vita nuova. Nuova nel senso di nuova me, con maggior consapevolezza e serietà. Il tempo per perdere tempo ormai è finito….bisogna darsi da fare. Lo so che sarà difficile, perché purtroppo non so organizzarmi bene, che non sono multitasking, e quando gli impegni e le cose che debbo fare crescono di numero vado nel pallone e non riesco più ad uscire dalle sabbie mobili che mi si creano nel cervello…ma dovrò cercare di far di tutto perché accada il meno possibile. Debbo farcela. Perché ho deciso che la vita non la voglio buttare,

E’ stato doloroso capire che mio figlio se ne sarebbe andato lasciandomi sola senza battere ciglio, è stato doloroso accettare definitivamente che mia madre è una donna egoista e non cambierà mai il 25 dicembre. E’ stato doloroso. Ma è stato come cauterizzare una ferita. Ho veramente capito, come uno stiletto arroventato nel cuore che io ho solo me. E se mio figlio non partirà più non deve cambiare le cose. Io ho solo me. Davvero. Ed è ora di farla finita di piangersi addosso. Sono sola, ed allora? E’ una maledizione irrevocabile? Qualcuno ha gettato un anatema su di me?

No, non mi risulta.

Allora perché proprio io debbo aiutare il mio nemico? Perché io non lotto per cambiare le cose? Non c’è nessun motivo valido. QUindi caro 2019, sono qui, sono pronta. Cambierò le cose. Cambierò me stessa. Per la mia salute, per la mia pelle, per il mio cuore.

auguri mondo, auguri a me. baci baci

forse non ci ho mai capito niente…forse

Comincio dalla fine. Oggi 23 dicembre è il compleanno della mia ex migliore amica. Che, per inciso, non mi ha fatto gli auguri per il mio compleanno. Cosa è accaduto per far si che finisse l’amicizia? Nulla. Nulla di visibile, palpabile, narrabile. Però così è stato. Me ne sono resa conto l’ultima volta che l’ho chiamata mesi fa. Ha risposto al telefono e la sua reazione al mio “pronto, ciao sono Angela” è stata “perchè mi chiami?”. E per l’ennesima volta nella mia vita ho sentito “crack” quel rumore al cuore che ti dice che qualcosa si è definitivamente rotto. Crack. Il primo “crack” che ho sentito fu nei confronti del mio ex marito quando un giorno alla mia ennesima richiesta di fare un secondo figlio insieme mi rispose “hai rotto i cog@@@@ni con questa storia” CRACK.

un’altro CRACK fu nei confronti di mia mamma….un giorno in viaggio in macchina per andare a trovare i parenti, arrabbiata per un ritardo di un quarto d’ora sulla tabella di marcia per vendicarsi se ne uscì sputando fuori in macchina con mio marito e mio figlio una confidenza che le avevo fatto. CRACK. E qui…c’è da aggiungere che mia madre di crack me ne ha fatti sentire parecchi…perchè una madre é sempre una madre…ed anche se ti riduce il cuore in bricioline microscopiche sempre mamma resta…seppur Stro@za, vendicativa, mamma padrona…ecc…ecc…

CRACK con Fra anche ….ma il CRACK definitivo nel cuore seppur continuai a tenere duro per vedere come sarebbe finita fu quando mi rivelò della futura parigina….e si….quello fu il CRACK preludio ad un “fine” senza troppo dolore.

Insomma….il mio povero piccolo cuoricino è pieno di crepe, Già. In tutti i sensi. E un’altra bella botta è arrivata in settimana….il mio amatissimo Piccola Freccia molto probabilmente parte e va a Milano. Non esiste donna più felice di me per lui. Sono felicissima, orgogliosissima…e chi più ne ha più ne metta. Ho reso le sue ali forti per volare alto e lontano. Ma sento anche un dolore fortissimo nel petto. Dolore egoistico…me ne rendo conto. Paura terribile della solitudine. Paura sempre indossata, sempre presente che adesso si concretizza. Solitudine: aprire la porta di casa ogni sera e trovare solo il gatto a farti le fusa. Solitudine: uscire dall’ufficio e chiedersi “cosa mangio per cena? Preparo qualcosa? Che cosa?” e risponderti che non ha importanza…che tanto sei solo tu e va bene tutto basta che sia veloce. Magari qualcosa che nel contempo ti uccida …pizza, dolci. Tanto per riempire velocemente e sempre di più quel vuoto lacerante che c’è dentro di te. Quel buco nero che ti porti dietro da …sempre? Da sempre? Non so dirlo con certezza…so che mi fa compagnia da un bel po. E so che debbo evitare di dargli da mangiare a quel maledetto buco nero che ingurgita tutto e chiede sempre di più. E’ l’evidenza della depressione. Uno degli aspetti della depressione. E so che debbo combatterla,

So che resterò sola…per quanto non si sa. Ma è un fatto. E non è da me elemosinare vicinanza agli amici. Quindi in me stessa…e solo in me stessa debbo trovare la risposta alla domanda regina: vuoi vivere Angela?

Si.

Voglio. Voglio che mio figlio sia fiero di me. Anche se forse non si accorgerà dello sforzo che farò. Voglio credere in me stessa e combattere per me stessa. Ogni singolo giorno, ora, minuto. E so che sarà una lotta costante….che non finirà mai ….perché il nemico….è dentro di me. Ma ce la farò. Volerò.

baci mondo….e per te mio amatissimo Piccola Freccia….l’augurio più immenso che arrivi ciò che desideri. Anche se ti costerà fatica, sacrifici….arriverà. E il tuo cuore prego Dio si mantenga puro e pulito.  Amen

 

p.s.: ho perso il filo dell’inizio del discorso. ….si diceva che è il compleanno della mia ex migliore amica…confesso che me l’ha ricordato facebook, io a lei ormai non ci penso più se non quando la mente fa l’inventario delle delusioni della vita. Non volevo farle gli auguri, lei non li ha fatti a me….quindi…perché avrei dovuto? Poi mi è arrivato un video su whatsapp…un amico mi ha mandato un video che descrivendo la notte di natale sulle trincee della 1 guerra mondiale nella quale lo spirito natalizio ha preso il sopravvento…mi son detta: è Natale, anche se è poco più di una sciocchezza che non conta nulla…scrivile gli auguri. Non cambierà nulla, ne per lei ne per me….l’amicizia che fu non esiste più. Ma almeno…io so che lei è esistita nella mia vita. E forse solo per questo ricordo le ho comunque scritto mezza riga di auguri su facebook. Perché le avevo voluto veramente bene. E nel mio cuore oltre le crepe….c’è anche il tessuto incordato degli affetti che ho vissuto.

Auguri Ass….che la vita ti sorrida sempre.

un altro giorno

Ieri sera ho di nuovo avuto uno sfogo con Piccola Freccia….ho il dovere di fargli notare che il suo rapportarsi con le persone care è sbagliato. Non c’è solo lui sul pianeta famiglia….non mi chiede mai come sto. Non chiede mai se ho bisogno di qualcosa e quando giorni fa gli ho proposto un giorno al mese da stare insieme per insegnargli a gestire la casa, mandare una lavatrice, cucinare, stirare…lui mi ha risposto che esistono i tutorial su youtube. ok…se preferisci il tutorial….il mio cuore si dissolve come un castello di sabbia alla prima ondata che lo travolge. Io, quello che so, quello che vorrei condividere con te, vale meno di un video tutorial?

e poi dici che una non si sente sola? ieri sera gliel’ho ripetuto per la seconda volta: se vuoi andare a vivere da solo, fai pure. Tanto all’atto pratico, a me non cambia nulla. Per lui sono solo una collaboratrice domestica. Non abbracci, non baci…e neppure un caffè ogni tanto preparato con affetto.

io lo adoro….è troppo desiderare che impari ad amare il prossimo? altrimenti che vita sentimentale gli aspetta nel futuro?

Io ho sbagliato nell’altro senso. Io, non so se per educazione o per innata indole, antepongo gli altri a me stessa. Anzi, forse a guardare bene, fino a pochi anni fa sostituivo gli altri a me stessa. Io completamente annullata per dedicarmi a chi amo.

Ma anche non vedere le necessità degli altri, in un incrociarsi di anime e di intenti non è giusto.

Quanto è difficile il mondo dei sentimenti.

ciao mio minimondo, ciao me. smack

Così non va…

buongiorno mondo…anzi….mio minimondo dove ci sono solo io.

Era bello quando questo blog era su una piattaforma piena di blog, quando la moda era questa e tutti si scambiavano pensieri, sogni, pezzi di vita….e poi…piano piano è scesa la nebbia di Facebook…si spostavano dall’altra parte…e sulla piattaforma restavano solo pubblicatori di post pubblicitari o copia ed incolla di articoli presi qua e la. E poi…via.

La piattaforma è stata chiusa ed io grazie al mio Piccola Freccia ho preso tutti i ricordi di questo mio mondo e sono emigrata di qua. Pensavo non cambiando nome che avrei ricevuto ogni tanto una bussata a questa porta virtuale da parte di vecchi vicini…invece…nulla. Il silenzio. Il vuoto. Vuoto che cresce anche e soprattutto dentro di me. E allora…sia così. Dopo aver “cantato” amori e dolori forti…i miei dolori….ora canterò la solitudine, la banale lotta quotidiana giorno per giorno…nella banale vita fatta di lavoro, lavoro, lavoro (perchè quando non hai una vita, questa è la fine….ti butti nel lavoro tanto non è che hai di meglio da fare), fare la figlia occupandomi di colmare la solitudine di mia madre che però non colma la mia. Si, mi occupa il tempo, questo è vero. Ma mi rendo conto che questa profonda solitudine che sento nel cuore, nello stomaco, sulla pelle….è in realtà una specie di parassita che invade ogni giorno di più il mio corpo e la mia mente. Non ho più stimoli….e la cosa più inquietante è che non ho forza, voglia ed energia per cercarne. E’ come se lentamente mi stessi suicidando l’anima. So che dovrei ribellarmi a questo parassita….ma questa consapevolezza è giunta da poco. Da quando in questi ultimi giorni ho preso coscienza che ….lascio scorrere tutto in un’enorme campo di inerzia e non combatto…neppure per la mia salute. Ho scoperto di avere il diabete un paio di settimane fa. Parlando con la diabetologa ho tirato fuori un po’ di voglia di lottare….che è durata…quanto? neppure una settimana. Ho ripreso a mangiare quello che capita. Non ho voglia di fare la spesa, di cucinare, ….di niente. Ho curo più la donna che è in me. Anzi…un dubbio: ci sarà ancora dentro di me una donna? o mi sono trasformata in uno zombie che vive una vita non vita?

Ecco….questo è uno dei momenti nei quali ci vorrebbe qualcuno che ti abbraccia e ti dice: certo, c’è una donna meravigliosa dentro di te. Lotta per lei, falla tornare a galla…non lasciarla affondare nel mare della disillusione. Già…perchè il problema vero forse è questo: non credo più in nulla.

E allora quel qualcuno mi abbraccerebbe ancora più forte..e mi direbbe: non dire sciocchezze…certo che al mondo ci sono persone splendide ed esistono i buoni sentimenti. Vedrai, sono sicuro che un giorno riprenderai a volare e tutti saranno incantati dalla meraviglia delle tue ali.

Sarà…ma adesso le ali sono strappate…come quelle di Malefica. Riuscirò un giorno a ritrovare le mie ali e a volare di nuovo?

non lo so. baci al mio minimondo , al mio microcosmo.

Mi voglio bene….anche se non me lo dimostro.

ritrovar se stessi

caro diario,

eccomi qui ad aggiornarti con una buona notizia. Ma sappi che lo dico con le dita incrociate….sono un p’ scaramantica 🙂  Ritengo di essere arrivata a buon punto con l’amore per me stessa. Ieri sera sono passata da mamma, ero tranquilla anche se la premessa era che avendo già discusso con mio fratello l’avrei trovata su di giri. Su di giri è dire poco….dopo 5 minuti che ero lì da lei a parlare del problema insorto ha cominciato a prendersela anche con me. Alzare la voce, diventare scostumata nel parlare…ed io….quando ho capito che la cosa stava prendendo una brutta piega…senza ne ma ne ba….ho preso la porta e sono andata via. Mentre lei strillava dietro la porta che si voleva buttare giù dal balcone. Il 70% di me te lo posso anche dare. Il 100% no.

Io ho imparato a volermi bene. Nonostante tutto. Nonostante tutti.