cado e mi rialzo….


sola, sono sola.
talvolta questa sensazione mi fà sentire persa…completamente persa, finita.
adesso …in questo istante…dopo un’ora e mezza di sofferenza…
mi sento forte.
forte perchè sono uscita da sola dal pozzo del dolore…e sò che ci riuscirò di nuovo.
cosa significa tutto questo nella mia vita non lo sò…
non sò perchè accade, se c’è un motivo, un perchè…
ma sò che se voglio l’ottimismo è dentro di me, devo solo ricordarmi di
tirarlo fuori.
smackkkkkkkkkkkkkkkkkkkk
ciao gioia mia, alias me!!!
ed ora per chiudere una bella immagine…ummmmm…vediamo un po’…

….


basta….
basta….
basta….
abbiate pietà.
ho capito…me lo avete detto tutti,
in tutti i modi:
la vita continua,
non devi disperarti per uno che non se lo merita,
ecc…ecc…
ma io lo amo ancora.
lasciatemi stare….lasciatemi stare!
io stò facendo lo sforzo enorme di non cercarlo….
accontentatevi di questo.

oggi.


vi prego dita delle mie mani…scorrete veloci su questa tastiera…. riportate su questa pagina bianca il mio dolore, cauterizzate le ferite, fatemi una carezza, stringete forte il peluche al mio petto e scrivete i miei sogni, la mia sofferenza, la mia stupidità, la mia forza e la mia debolezza.
ci credevo….e….lo sò, se leggessero queste pagine alcune persone mi decreterebbero definitivamente pazza…una parte di me ci crede ancora.
una parte infinitesimale certo…ma una parte che per quanto continui a provocarmi dolore non posso cancellare.
come potete chiedermi di cancellare la cosa più grande nella quale credo?
l’amore…..ed io ti amo ancora….forse perchè fino all’ultimo tu hai continuato ad illudermi…e se io volessi continuare questo gioco al massacro del mio cuore tu continueresti ancora…inconsapevole del male che mi fai.
anche oggi quando ti ho detto che ieri la sua piccola frase “vieni che si fredda la pasta” mi aveva fatto un male terribile….di nuovo sbattuta davanti ai miei occhi la vostra quotidianità mentre per me….niente, niente se non promesse e lo spettacolo della vostra vita insieme da vedere e sognare…come una piccola fiammiferaia che muore di freddo cercando di scaldarsi con i cerini e vedendo dalla finestra la famiglia dell’uomo che amo riunita al caldo…bhè…tu hai continuato a dire che non era vero che la pasta si freddava….e praticamente continuavi ad addossare a lei la colpa della mia sofferenza, come hai sempre fatto…con mille motivi, con mille giustificazioni alle quali ho sempre creduto ed alle quali crederei ancora, perchè voglio credere in te fino all’ultimo dei miei giorni…per questo ho dovuto proteggermi da te, allontanarmi dal dolore che continui a provocarmi.
ti sono apparsa fredda…ti ho detto che non voglio più sentire promesse che mai hai mantenuto….mi sono allontanata da te ed ho eretto un muro praticamente impenetrabile.
ma che ne sai tu della voglia che avevo di dirti che ti amavo….
ma che ne sai tu dell’attesa spasmodica di una sola frase: “verrò da te come ti ho promesso mille e mille volte, ti terrò abbracciata solo pochi minuti, ti asciugherò tutte le lacrime che verserai, ti strizzerò forte forte”, come dicevi tu.
no…non l’hai detto.
dentro di me nel silenzio pregavo che tu le pronunciassi….verrò da te, un abbraccio, un solo abbraccio.
un abbraccio che valga 8 mesi di attesa, di promesse, di lacrime e dolore.
solo questo volevo da te.
ma tu….non hai detto nulla….ed io….non te l’ho chiesto, altrimenti me lo avresti promesso di nuovo forse solo per assecondare la mia richiesta e rinverdire il sogno, l’illusione.
ho continuato a fare quella fredda, determinata, decisa….io che quando hai detto che stanotte hai fatto tardi per stirarti le camicie ho risentito nel petto la gioia profonda di quando sognavo di stirare io le tue camicie magari ascoltandoti suonare la chitarra.
invece….no…niente….stavo per sciogliermi nella dolcezza e te l’ho anche accennato ma…non l’ho fatto. Ho tenuto duro…ma ora…vorrei solo coprirti di baci.
ti amo…anche se ieri mi hai buttata fuori dalla tua vita, il cellulare che suonava e tu che nel frattempo vivevi la tua vita…e poi…la pietosa bugia: “Dolce Angela non l’ho sentito suonare, l’avevo dimenticato a casa, sogni rosa” che fà ancora più male.
perchè …perchè….perchè grido tra le lacrime che sei un bugiardo ma non riesco a crederci in fondo al cuore?
lo sò….perchè HO BISOGNO di credere che tu sia sincero.
e…preferisco non sentirti più per non dover prima o poi forse dover ammettere con me stessa che invece non lo sei.
e passerò ancora molti giorni aspettandoti….aspettando che tu mi chiami e mi dica: verrò da te.
e forse…..forse ti aspetterò per tutta la vita.
la vita….la mia vita….sembra il gioco delle tre carte napoletane.
qualsiasi carta io scelga…sbaglio sempre, quella giusta è sempre un’altra.
ed a nulla vale stare attenta a non lasciarmi sfuggire nulla, cercare di non ripetere gli stessi errori…
sono esausta….vorrei solo stare tra le sue braccia e piangere.
ma ce la farò….anzi…come mio solito scrivere mi ha fatto un gran bene, grazie mie dita, avete fatto un buon lavoro….le lacrime hanno smesso di scendere….anzi…uno strano, striminzito e timido sorriso fà capolino sulle mie labbra….forse non tutto è perduto.
Angela c’è, cuore, emozioni, gioia, speranza non sono andate via da me… e ….l’amore….l’amore che si nasconde tra i silenzi di un telefonino per non farsi scoprire, l’amore c’è.
Angela c’è.

adesso…


adesso non avere fretta Angela
non aver paura del tempo che passa…
anzi…
vedilo come un amico che ti resta accanto
come un medico che guarisce le ferite.
riposati….recupera energie
e poi….
potrai essere pronta per
un risveglio felice.
concediti sogni nel tuo riposo…
ma non sogni ad occhi aperti,
quelli sospendili per un po’

Fragile dote sono i sogni
ci fanno ricchi un’ora
poi al risveglio
ci ritroviamo sul duro giaciglio
più freddo di prima

sorriditi Angela…
sorriditi e non aver paura

in questo mondo di……..gente


il caro Antonello cantava “in questo mondo di ladri…”.
…non sò per gli altri, ma per me è affascinante guardare il mondo e cercare di capirlo, magari esponendomi in prima persona per “vivere” situazioni ed avere quindi la possibilità di sentire cosa si prova sulla mia pelle e non per sentito dire,…chissà…magari sono una testa dura: se non mi scotto da sola non ci credo che la pentola sul fuoco mi può fare male, e continuo così…accumulando bruciature su bruciature.
in questo contesto, con questa prospettiva, ho agito ieri sera: ho chiamato una persona ed abbiamo parlato a grandi linee di quanto stà accadendo ritenendo che questo avrebbe…avrebbe dovuto sortire degli effetti.
hahahhahahahah…e dai….facciamoci una risata e qui completo la frase di apertura: in questo mondo di menefreghisti.
certo…potrebbe essere una considerazione “prematura”, ma se dal buongiorno si vede il mattino…lassù stanno tutti in finestra a guardare la “tragicommedia” come se fosse un programma trasmesso alla tv con degli attori che recitano una parte piuttosto che persone vere che soffrono e se ne stanno ad aspettare il finale.
e mi chiedo….quante tragedie famigliari, quante vite buttate via nella solitudine e nell’indifferenza si sarebbero potute evitare semplicemente ricordandoci che tutti possiamo aiutare tutti?
certo…se omettessi di dire che da questa parte della barricata le cose sono ben diverse…bhè…sarei ingiusta.
praticamente tutti quelli che mi conoscono hanno cercato di farmi ragionare,…ma sono una gran testaccia…o forse…un’inguaribile Don Chisciotte alle prese con i suoi mulini a vento.
insomma…una cosa è certa: in questo mondo c’è tanta varia umanità…e sapete una cosa? nonostante le bruciature – che fanno male, tanto male – sono immensamente felice di vivere in questo mondo di….uomini e donne!
smackkkkkkkkkkkkkkk
GENTE
Si sbaglia sai quasi continuamente
Sperando di non farsi mai troppo male
Ma quante volte si cade

La vita sai è un filo in equilibrio
E prima o poi ci ritroviamo distanti
Davanti a un bivio

Ed ogni giorno insieme per fare solo un metro in più
Ci vuole tutto il bene che riusciremo a trovare in ognuno di noi

Ma a volte poi basta un sorriso solo
A sciogliere in noi anche un inverno di gelo
E ripartire da zero

Perché non c’è un limite per nessuno
Che dentro sè abbia un amore sincero
Solo un respiro

Non siamo angeli in volo venuti dal cielo
Ma gente comune che ama davvero
Gente che vuole un mondo più vero
La gente che incontri per strada in città

Prova e vedrai ci sarà sempre un modo
Dentro di noi per poi riprendere il volo
Verso il sereno

Non siamo angeli in volo venuti dal cielo
Ma gente comune che ama davvero
Gente che vuole un mondo più vero
La gente che insieme lo cambierà

Gente che vuole un mondo più vero
La gente che insieme lo cambierà

Insieme lo cambierà, proverà
Gente che proverà
Lavori lo cambierà, riuscirà
Gente che riuscirà
Insieme ci riuscirà, cambierà
Gente che cambierà

..e torno a parlare di me….

come stò? …bella domanda, brutta risposta.
stò come una che si chiede cosa ha imparato dalla vita, e si guarda allo specchio chiedendosi quando se la smetterà di credere alle favole, al principe azzurro e ai sogni.
eppure la realtà mi circonda e mi sommerge, mi frusta e mi lacera ogni giorno….cosa aspetto a crescere?
no….non sò perchè…o forse si, sono fatta così: un’inguaribile idealista.
Domenica ho rivisto un film bellissimo….Brave Heart, cuore impavido.
tradito dalla persona in cui aveva riposto la sua fiducia, ridotto ad un animale da squartare, privato del suo amore…..eccolo lì ancora a credere nel suo ideale: libertà.
il suo ideale gli costa la vita ad un prezzo carissimo….
ed io…io….cosa inseguo?
quanto sono disposta a pagare? e per cosa?
per un uomo che il giorno del mio compleanno mi manda un mazzo di rose con un messaggio:
“per la persona più importante della mia vita”
che mi manda un sms con scritto:
“riuscirò mai a farti capire che sei la mia donna?” il 19.10.06…e poi…
poi si dimentica di me.
anzi….quando gli faccio notare che si dimentica di me…mi arriva un altro sms:
“come potrei dimenticarmi della persona con la quale ho deciso di dividere il resto della vita mia? Ti adoro”
e poi…..eccomi qui…a piangere sola.
come stò? come una che vorrebbe farsi un trapianto di cervello.
vorrei diventare un tipo pratico, una che i sogni li chiude in un cassetto e si ricorda di vivere.
io sò di amarlo….e come faccio a lasciarlo se lui continua a scrivermi queste cose?
non ce la faccio….non ce la faccio.
l’altra…si gode la situazione….e non muove un dito per risolverla…tanto più dura e più lei ci guadagna in termini economici.
si, economici. triste a dirlo….ma purtroppo è l’amara constatazione alla quale sono giunta dopo tutto questo tempo.
potrei sbagliare non lo nego…ma questo è il mio pensiero.
va bhè….anche oggi ad occhi pesti affronto la nuova giornata….
un bacione a tutti e a presto…ho deciso di interrompere il “silenzio stampa”..tanto…non serve a niente.
smackkkk

riflessioni….


Un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua
madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato.
Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle responsabilità e degli
obblighi dell’età adulta la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di
ghiaccio nel bicchiere e lanciò un’occhiata serena e intensa alla
figlia:
“Non dimenticare le tue Sorelle!” raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro “Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai.
Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai
avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di viaggiare con loro ogni tanto: ricordati di fare delle cose con loro…
ricordati che ‘Sorelle’ significa TUTTE le donne… le tue amiche, le tue
figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di
altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno.”
“Ma che strano consiglio!” pensò la giovane donna “Non mi sono appena
sposata?
Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna
sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui
stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!”.
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed
ebbe sempre più ‘sorelle’ ogni anno che passava.
Un anno dopo l’altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto
bene di cosa stava parlando: stava parlando di come, mentre il tempo e la
natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna,
le sorelle sono il suo sostegno.
Dopo più di quaranta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che

ha imparato, È TUTTO QUI:

Il tempo passa.

La vita avviene.

Le distanze separano.

I bambini crescono.

I lavori vanno e vengono.

L’amore scolorisce o svanisce.

Gli uomini non fanno ciò che speriamo.

I cuori si spezzano.

I colleghi dimenticano i favori.

Le carriere finiscono.

MA… le Sorelle sono là!

Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi.
Un’amica non è mai così lontana da non poter essere raggiunta.

Quando dovrai camminare per quella valle solitaria – e dovrai camminare da
sola – le donne della tua vita saranno sull’orlo della valle,
incoraggiandoti, pregando per te, tenendo per te, intervenendo a tuo favore
ed attendendoti con le braccia aperte all’estremità della valle.

A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco.

O entreranno e ti strapperanno da lì.
Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne.

Quando abbiamo cominciato questa avventura non avevamo idea delle gioie o
dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti.

Né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre.

Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno.

Mi hanno detto di passare questo messaggio a tutte le donne che anche solo
una volta mi hanno aiutato a sorridere ed a rendere la mia vita piena di
significato.
…………. l’ho appena fatto.

questo testo mi è arrivato tramite mail…e lo pubblico per ringraziare tante donne che mi hanno sostenuta ed aiutata ognuna a suo modo a superare un gran brutto momento della mia vita.
chi con la rabbia, chi con un abbraccio, chi con le sue lacrime che si mescolavano con le mie, chi con sorrisi scherzi e battute…
ma erano sempre lì, pronte ad ascoltarmi e aiutarmi a passare i brutti momenti o a gioire con me per i momenti belli.
grazie ragazze, smackkkkkkkkkk

utopia???


perchè ancor oggi tutto mi sembra confuso?
perchè quello che mi dici è sempre così contraddittorio con quello che fai?
…..
non lo sò….ma comincio a trovarlo veramente stupido.
….sincerità…che magnifica cosa.
tu mi ripeti sempre che sei sincero….
ed io voglio fidarmi di te…
mi dici che è sempre primavera e che arriverà presto l’estate,
perchè allora nel mio cuore è sempre autunno e cadono foglie travestite da lacrime?
sole, sincerità…
strano binomio….ma giusto.
nella luce si vedono le cose per quello che sono….
l’oscurità le occulta e lascia il posto all’immaginazione.
la verità ci rende liberi.
…sincerità…
Ho lavorato tutto il giorno e così
quando arriva la notte
nel cielo restano sempre le stelle
nel fiume vedo galleggiare una foglia
portata via dalla vita
ma so che naviga verso le stelle
Sincerità questo è il nome che vorrei dare a te
Sincerità questo è il nome che vorrei io da te

Nel fiume vedo galleggiare una foglia
portata via dalla vita
ma so che naviga verso le stelle
ho perso tutto lavorando però
ritorno nella tua vita
nel cielo restano sempre le stelle
Sincerità questo è il nome che vorrei dare a te
Sincerità questo è il nome che vorrei io da te

Ho perso tutto lavorando però
ritorno nella tua vita
ne cielo restano sempre le stelle
vorrei poterti dare tutto di me
i giorni e tutte le notti
polvere, sogni e luci di stelle
Sincerità questo è il nome che vorrei dare a te
Sincerità questo è il nome che vorrei io da te

Vorrei poterti dare tutto di me
i giorni e tutte le notti
polvere, sogni e luci di stelle
ho lavorato tutto il giorno però
quando arriva la notte
nel cielo restano sempre le stelle
Sincerità solo questo mi rimane per te
Sincerità solo questo ti rimane di me
Sincerità solo questo mi rimane per te

non te lo posso dire….


non te lo posso dire…ma..
…mi dispiace.
mi dispiace aver urlato stamattina con te.
mi dispiace aver dato libero sfogo alla mia rabbia
mi dispiace aver detto quel che ho detto,
manifestato il mio dolore e la mia delusione.
ti capisco…capisco i tuoi problemi.
e…passata la rabbia…sò che hai le tue ragioni,
sò che sono sempre portata a perdonare e capire,
ma…
ogni volta che mi arrabbio e poi ti manifesto questi miei sentimenti,
che ti paleso la mia comprensione,
che ti concedo altro tempo,
che ti perdono i comportamenti scorretti…
tu poi te ne approfitti.
vorrei dirti che capisco che hai poco tempo,
vorrei dirti che capisco che vuoi solo far star bene tutti
e quindi non far star male nessuno…
vorrei dirti che hai ragione quando dici che è giusto
dedicare un po’ di tempo anche a te stesso…
tu che ti metti sempre all’ultimo posto.
ma…come faccio a farti capire che stai facendo lo stesso con me?
mi metti all’ultimo posto dopo tutto il resto.
dovrei arrabbiarmi…ma come faccio con un uomo che fà altrettanto con se stesso?
e poi…come faccio a farti capire che non puoi fare una frittata se non rompi le uova?
non posso più dirti come le altre volte che ti capisco
lo faccio qui.
scusa amore mio ma talvolta l’amore non è sorrisi e carezze.
talvolta l’amore è lacrime e parole dure…una mamma lo sà bene.
ti amo…chissà se lo capisci

L’amore


Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.
E lui sollevò la testa e scrutò il popolo
e su di esso calò una grande quiete.
E con voce ferma disse:
Quando l’amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri
rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove
si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate
il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore, affinché
possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente
la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall’aia dell’amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto
il vostro riso e piangerete,
ma non tutte le vostre lacrime.

L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge
che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire: “Ho Dio nel cuore”,
ma piuttosto, “Io sono nel cuore di Dio”.
E non crediate di guidare l’amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.

Destarsi all’alba con cuore alato e rendere grazie
per un altro giorno d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore
per l’amato e un canto di lode sulle labbra.

-Gibran-

Ho sentito l’amore in me fluire,
come se io fossi flauto
e lui il respiro dell’Infinito..
e ora lo vedo ovunque…
persino in chi impersona il ruolo del “nemico”….
e lo vivo.

Caro diario….non sei più un vero e proprio diario dove annoto i miei pensieri e le mie quotidiane avventure o disavventure…
sei diventato un quaderno di appunti, sassolini che trovo per strada,
che mi colpiscono e mi parlano…che parlano a me e per me.
sono messaggi che mi danno forza,
che mi ricordano ciò in cui VOGLIO credere
ma che fatica…
voglio credere…ma quanta solitudine
voglio credere…ma quante contraddizioni.
oggi sono stata in ospedale ad aiutare N V a mandar giù qualche boccone, chissà quanto gli resta?
ma…quando mi ha guardato con i suoi occhi diventati piccolissimi…e mi ha detto: vivi e godi ogni istante della tua vita prima di diventare vecchia e malata….bhè…ho fatto una fatica immensa a trattenere le lacrime…e sono felice di esserci riuscita.
Lui non sà…non sà come ho trascorso l’ultimo anno di vita.
mille emozioni, mille lacrime, ma tutto questo è vita…ed io amo la vita in tutte le sue espressioni.
ma la mia indole è lacerata dall’attesa.
io sono un cavallo di fuoco, ribelle, indomabile, fatta per correre in verdi praterie…..aspettare aspettare aspettare…mi uccide.
mi uccide dentro.
ma….lotto contro la mia voglia di fuggire via,
voglio credere nell’uomo che amo.
voglio credere in lui.
lo voglio…più di ogni altra cosa.
più del dolore
voglio credere che non possa mentirmi all’infinito…
più del dolore
voglio credere che lui è la meravigliosa persona
che mi ha preso il cuore tanto tempo fà.
E l’amore faccia il suo lavoro…
mi batta finchè non sarò spoglia…
e poi
…mi nutra per farmi rifiorire.
ti amo….Franco…ti amo.