donne in rinascita


8 marzo: riporto in questo mio diario il dono che mi ha fatto una donna, parole di un uomo….quindi ancor più preziose, e penso che non ci sia momento migliore di questo per ringraziarla e condividere queste parole con chi passa da qui.

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in
assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede,
anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina
anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l’esistenza in un lavoro difficile,
che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo
ti guarderà deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura
anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria,
che non flirti con nessuno perché hai il terrore che
qualcuno s’infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare,
che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con
le altre: “Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così”.
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Eppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima;
ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio
perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato
un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia,
nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi.
E hai pianto. Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d’acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata,
alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore,
perché l’aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri
che dia un senso al tuo dolore. “Perché faccio così?
Com’è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”.
Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così,
scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma
per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta,
è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa. E’ un’avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova”
con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto.
Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita
è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

E’ la primavera a novembre. Quando meno te l’aspetti…….

(Jack Folla),
grazie Rama, mi hai fatto un regalo bellissimo!!!

Una donna ricomincia comunque…certo, non è facile.
Certo, ci sono momenti che vorresti mollare tutto persa in un mare di lacrime.
Certo, ti chiedi sempre se ce la farai a ricostruire la tua vita…e ti rispondi: “no, non ce la farò”…ma poi ti guardi allo specchio e ti dici: “ce la devi fare, puoi, basta volerlo”.
e poi capita che basta una gomma trovata a terra per farti sentire proprio come lei: a terra!
e ti senti una stupida perchè guardi tuo figlio e sai che è lui a dare forza a te e non il contrario come dovrebbe essere.
e guardi le coppiette innamorate e sospiri…un po’ sorridi per la loro felicità ed un po’ piangi perchè a te mancano braccia che ti avvolgono e ti proteggono.
innamorarsi di noi stesse… io stò imparando.
soprattutto sto imparando a dire “No” a ciò che non voglio, a ciò che mi fà male, questa è la mia personale grande novità.

canzoni che parlano per me


Solo ieri c’era lui, nella vita mia,
solo ieri c’era un sole che metteva allegria
e io mai credevo proprio che mai
mai più andasse via…
Forse è stata tutta qui
la mia ingenuità
solo ieri
quando era più leggera la mia età
ora so, si paga in pianto però
per crescere di più – ora lo so
parlerò al futuro perciò
guarderò più in là nel tempo
con la convinzione che ho
che da questo momento ne uscirò
No, non può finire così
la vita inventerò
ancora per un pò…
No, non può finir così
qualcuno troverò
e rinascerò
Già, da domani in poi
pensando ad oggi dirò: e solo ieri ormai.
Prima cosa che farò
via non butterò
tutto quello che di buono
ho costruito fino a qui
e da qui,io ripartire vorrei
dai nuovi passi miei ….RICOMINCERO’
Parlerò al futuro perciò
perche c’è compreso il mio
qualche idea in testa ce l’ho
ad arrendermi, non ci sto

No, non può finire così
la vita inventerò
ancora per un pò.
No, che non può finire così
non può finir perchè
vedo che davanti a me
un pò di luce c’è
oohhh..
Un’altra luce c’è, per me.
E allora no,
non può finire qui
la vita inventerò
ancora per un pò.
No che non può
che non può finire così
qualcuno troverò
e rinascerò
Già, da domani in poi
pensando ad oggi dirò
e solo ieri ormai
Solo ieri c’era solo lui…
solo ieri c’eri solo tu…tu nei miei pensieri continuamente…
ed oggi per sopravvivere devo trovare ogni modo per dimenticarti.
dimenticare il brutto che fà male,
dimenticare il bello che ne fà ancor di più.
verrà un giorno che potrò tornare ai ricordi e non soffrire…
ma adesso…devo cercare di dimenticarti
per “inventare la mia vita ancora per un pò”
mi hai mandato un sms lunedì mattina…ti ho risposto il giorno successivo
con freddezza e distacco…e poi più niente.
non mi posso permettere neppure di chiederti, anzi…di chiedermi come stai.
non posso…devi restare lontano da me
anche a costo di passare per quella che non gliene importa più niente, pensalo pure se serve ad allontanarci di più.
Solo in questo modo forse troverò un giorno la forza di risponderti:
ti voglio tanto bene anch’io.
oggi no.
oggi non ti voglio bene.
oggi no.
“oggi” lentamente mi stò innamorando di me….ma questa è un’altra storia.

caro diario,

lascio qui traccia dei miei pensieri.
da stamattina nella testa non fanno altro che girare pensieri tristi, scuri, neri, brutti.
non riesco a scacciarli…e per la verità ci provo poco.
mi sento come se camminassi al centro di una strada…da un lato la luce, dall’altro ombra.
perchè mi sento così affascinata dal lato in ombra?
perchè mi attira?
perchè non riesco a scacciare i pensieri più tristi? perchè è così facile lasciarsi andare alla malinconia, al vuoto divorante della solitudine?
spero duri poco…anzi…ne stò scrivendo qui nella speranza – convinzione? – di rileggere questo scritto più tardi…e darmi della stupida.
è da venerdì che non mi sentivo così….questa è comunque una nota positiva.
speriamo che sia solo una brutta nuvola nera e che il cielo torni presto sereno.

piccolo grande giardino


gli ultimi giorni della scorsa settimana sono stati gli ultimi strascichi di questo lungo e freddissimo inverno della mia vita.
Altre stagioni mi attendono, certamente altri inverni….ma mi auguro veramente che abbia imparato a proteggermi dal freddo, dal gelo…e riesca nel futuro a vivere le stagioni buie come naturale percorso della vita che mi riporterà a nuove primavere.
Ho pregato, pregato tanto disperata che un nuovo vento soffiasse forte e portasse via rapidamente le ultime nuvole nere: il dolore, i sensi di colpa maturati per i quali mi sono sentita dare della matta da chi mi conosce…, le domande senza risposta che ho compreso resteranno tali…ma non farò in modo che come mozziconi accesi gettati a terra lentamente incendino ciò che resta della mia vita.
Ridarò vita al mio “giardino segreto”.
già sul mio balconcino spuntano orgogliosi dalla terra i primi frutti: i tulipani che avvolsi nella madre terra lo scorso anno hanno messo radici, si stanno ricavando il loro posto e lentamente sbocceranno…ed io ne avrò cura.
Ed avrò cura del mio viso, del mio corpo, del mio spirito.
C’è chi mi stà aiutando a riprendere forza, da sola ormai non ce l’avrei fatta.
Non ci voleva l’ultimo “incontro” di 10 giorni fà.
L’ultimo tradimento, l’ultimo voltafaccia, l’ultimo abbandono.
Prima ce l’avrei fatta da sola, da dicembre avevo iniziato un buon lavoro con la psicologa…ma dopo l’ennesima pazzia…quasi tutto ciò che avevo ricostruito era di nuovo ridotto ad un cumulo di macerie.
ma per quanto sia malridotta….riprenderò ad aver cura del mio giardino segreto.

…come faccio?

come si può? come…ditemi….ditemelo voi…come si può dimenticare chi ci ha amato tanto e che abbiamo amato tanto?
come si può?
mi faccio del male….stò rileggendo le vecchie mail che mi scriveva un anno e mezzo fà….e lui oggi non è più la stessa persona.
diceva che io l’avevo reso diverso…ed io ci ridevo su.
mi chiedevo come era possibile che pensasse una cosa così….ed oggi mi ritrovo a chiedermi se invece era vero.
il periodo da lui vissuto “con me”….ha rivelato un Franco dolcissimo, una persona che è racchiusa dentro di lui….non sò se la fà uscire con la donna che gli è vicina adesso.
sò solo che se leggo tutto l’amore che mi voleva….cavolaccciiiiiiiii
non posso non sentirmi colpevole.
come ho fatto a sbagliare?
come ho fatto a perderlo?
perchè??
perchè non ho capito quanto era importante? quanto era grande e prezioso il suo amore?
cosa non ho capito?
leggo e rileggo…e trovo una persona stupenda…quella della quale mi sono innamorata.
un uomo sensibile, dolce, intelligente, altruista, comprensiva.
oggi…oggi….c’è una persona sofferente, in conflitto con se stessa…tutto per colpa mia!!
perchè non ho capito che aveva dei problemi?
perchè non gli sono stata vicina?
perchè non l’ho ascoltato a sufficienza quando mi parlava dei suoi genitori, delle sue ansie?
perchè l’ho portato a parlarne con un’altra persona?
perchè????? perchè è accaduto?
come ho fatto a non rendermi conto subito quanto era importante per me?
oggi…oggi Angela è giusto che stai male.
avevi un amore meraviglioso tra le mani….e l’hai trascurato.
stupida stupida……..mille milioni di volte stupida.

certo…anche lui….ha commesso i suoi errori.
ma……..Dio mio…perchè stò così male???
aiutami….ieri stavo meglio….ridammi pensieri ai quali possa aggrapparmi per uscire fuori da questo pozzo di dolore….dammi forza.

era un giorno di gennaio….


era un giorno imprecisato di gennaio quando scrissi quel che riporto ora.
stavo meglio di oggi? …non sò…forse era uno dei miei tanti momenti che passano e sembra appartengano a persone diverse.
ieri è stata una bella giornata. Alcuni episodi di debolezza, ripensando a momenti particolarmente belli…ma in complesso una giornata in cui aveva fatto capolino una parte di me forte, decisa.
Oggi…un’altra me è tornata a comandare i miei pensieri.
sono triste, mi sento ….sola.
e sò perfettamente bene di non esserlo, la mia parte più razionale ne è perfettamente consapevole.
ma….vaglielo a spiegare al cuore ed allo stomaco.
ed ecco qui un po’ di pensieri di qualche giorno fà, tanto per ritrovare una parte di me…nascosta tra i files di un pc pieno di dati freddi, di calcoli…dove non c’è posto per il cuore ma…ce li metto lo stesso,
pezzi del mio cuore.
un giorno imprecisato di gennaio….volevo:
Voglio un amore
voglio un amore del quale non dovermi vergognare
voglio un amore alla luce del sole
voglio un amore che non faccia soffrire nessuno
voglio un amore che posso gridarlo al mondo
voglio un amore che la notte mi addormento e sò che al mattino
non soffrirò tra mille dubbi
voglio un amore che non mi faccia sentire stupida
voglio un amore a 360 gradi
voglio un amore solo mio
voglio un amore che non deve essere tenuto nascosto perchè
altrimenti qualcun altro soffre ed io….soffro ma non lo sà nessuno
voglio un amore che non mi faccia sentire il cuore stretto in una morsa
voglio un amore sereno, gioioso e sorridente
voglio un amore che non mi costringa a nascondere una parte di me,
la parte che soffre per non far soffrire qualcun altro
voglio un amore che vuole stare con me sempre, non qualcuno
che deve servire due padroni
voglio un amore che non devo sempre accontentarmi
voglio un amore pieno e splendente come il sole
….ne ho il diritto.
come ogni essere umano ho diritto all’amore.
Non voglio più sentir parlare di sofferenza
non voglio più sentir parlare di dolore
non voglio più sentir discorsi falsi per nascondere la realtà
non voglio più sentir parole che come la tela di Penelope costruiscono
discorsi che poi si disfano nelle ore più buie della notte
non voglio più sentir parole che mi infilano in una specie di labirinto
di Dedalo dei sentimenti…un labirinto che mi fà paura…
perchè non sò se e quando ne uscirò.
NO. ne uscirò.
certo che ne uscirò
non è lui a farmi male
sono io che lascio che lo faccia.
ma dirò basta…quando sarò pronta
quando avrò definitivamente sconfitto la paura
che ho riconosciuto come nemico e che stò combattendo
ogni giorno….ogni minuto un piccolo passo in avanti
ogni istante una piccola vittoria.
non più paura della solitudine
non più paura di non farcela.
la paura è il peggior nemico
la paura ti annebbia la mente
ti fà fuggire quando dovresti attaccare
e ti fà fare mosse disperate quando dovresti riprendere fiato.
maledetta paura…..
è dal 27 aprile che per te sono qualcosa da tenere ai margini della vita
qualcosa da custodire nel cuore e tirare fuori ogni tanto.
firmato: una fata ignorante.

Questi erano pensieri di un mesetto fà….oggi….tutto è nuovamente dubbio, tutto è nuovamente nebbia, oggi non sò più cosa voglio.

disperazione

bello il post di ieri….bello.
pieno d’energia, di positività.
peccato che è durata molto poco.
ho passato tutto il pomeriggio a piangere…ed anche oggi non è andata meglio.
e poi…oggi pomeriggio ho dato del mio peggio: comportamento ossessivo compulsivo direbbero gli psicologi.
ho provato a chiamarlo un numero incalcolabile di volte…non mi ha mai risposto.
ho provato anche al cell di lei…la prima volta ha lasciato entrare la segreteria telefonica…poi l’ha spento.
per cercare di smettere mi sono fatta un paio di telefonate con persone che hanno cercato di farmi ragionare.
difficile superare questi giorni…difficile.
preferisco passare per matta che scrivere quel che è accaduto….troppa follia…ed il brutto è che io ancora trovo dentro di me giustificazioni per lui…se continuo così diventerò completamente pazza.
me ne vado in giro per blog…spero di stare meglio

pagina

una pagina nuova….titolo: Angela
me ne stò qui…hehehehhehehhe….chissà se mi vedesse qualcuno se gli verrebbe più da ridere o da piangere.
descrizione sommaria: io…davanti al pc che digito…gli occhi gonfi di lacrime, il naso rosso come un peperone e la faccia leggermente tumefatta di una che piange ad intermittenza da ieri.
Sento tanto freddo…e quindi sono avvolta in un plaid dai colori caldi del fuoco, rosso, arancione…ma sento ugualmente dei brividi nascere da dentro.
Le dita sono quasi gelate…ogni tanto le strofino.
ma dentro…dentro…bhè…forse non ci crederete…fuori sono il ritratto della disperazione, mamma mia…un mostro, ma dentro…dentro mi sento LIBERA.
HO passato lo scorso fine settimana con Franco…è venuto da me.
ma perchè parlarne ancora? è stato una tappa del mio viaggio.
come le altre mi ha dato tanto e mi ha tolto tanto.
ora il viaggio riprende, meta: Angela.
non voglio più relazioni per tempo indefinito.
Non stò dicendo che non amerò più….dico solo che adesso non è il momento.
Adesso….è il momento di fare quello che IO voglio fare.
non potete capire il senso di libertà che stò provando….non dover più aspettare telefonate nel cuore della notte guardando il cell…e non riuscendo a dormire torturata da mille pensieri, non dover più domandarsi se non ti risponde perchè stà facendo l’amore con lei, non dover più sentirsi un’amante da tenere nascosta….aaaaahhhhhhhhh…Dio mio che bella questa sensazione di libertà.
Abbiamo scelto di restare amici. Bhè….per la verità forse ho un po’ mentito.
Adesso come adesso non mi và di essergli amica, forse per la verità non ci
riuscirei….cavoletti…sono ancora innamorata e ferita dentro al cuore.
e chi lo chiama più?…fatti suoi la sua vita.
Ho sbagliato io a “vivere” questi ultimi giorni insieme…ma forse non è stato un errore, ma la prova del fuoco, la goccia che fà straripare il bicchiere già colmo….ditela come vi pare.
cmq…per l’ennesima volta lui mi ha dimostrato che non è più l’uomo che conobbi quasi 3 anni fà.
Spero che il suo cammino con la donna che vive con lui sia sereno…in fondo è la vita che ha scelto.
Spero che non provi più a cercarmi…mi farebbe solo altro male….
anzi…devo affrettarmi a costruire delle barriere insormontabili tra me e lui…non si sà mai…dovesse tentare una nuova riconciliazione…devo essere pronta.
non si può vivere un amore che ti distrugge….No, basta.
Ama lei, non ama lei? Fatti suoi.
ed ora veniamo a me!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
evviva MEEEEEE
cavoletti…si…ne è valsa la pena di aspettare e soffrire tanto per arrivare a questo giorno.
oggi sono sicura del passo che stò compiendo.
Ho tentato il tutto per tutto per salvare un amore nel quale credevo.
Era vero amore? Non lo era?…non lo sò. Conta come l’ho vissuto io.
con ogni cellula del mio cuore.
con ogni pensiero, con ogni energia, con ogni lacrima e con ogni sorriso.
e sono di nuovo grata a Lui…per questo regalo che mi ha fatto. Grazie Signore per aver messo Franco sulla mia strada…è stato bellissimo.
Mi sono sentita amata da lui come mai prima d’ora da un’altro uomo.
è stato veramente bello….e come tutte le cose veramente belle…non poteva durare in eterno…ma sono felice lo stesso.
sono felice che l’altra non debba più soffrire per causa mia…era una cosa che non mi avrebbe mai fatto stare serena…non avrei mai potuto vivere felicemente sapendo che la mia felicità era pagata con le lacrime di qualcun’altro…lei si…ma non siamo uguali.
ed ora viene il bello….Angela.
certo…ce n’è di lavoro da fare.
cavoli…sei proprio mal ridotta.
ma a te le sfide ti son sempre piaciute.
cominciamo con la ricerca del sorriso….ecco…si brava….un gran bel sorriso…la senti l’aria di libertà che ti soffia dentro???????
e poi…sai che facciamo? ci mettiamo subito a pianificare un bel viaggetto con Piccola Freccia….quanto mondo non hai visto…sempre ad aspettare di condividere l’emozione del viaggio con “la persona giusta”. hehehheheheh…sei tu Angela la persona giusta.
e non piangere di nuovo adesso, scema!
Non la vedi la tua nuova vita che ti aspetta? si…ok…difficile…ma cavoletti…a te piace quando c’è da fare, la routine ti fà male.
comincia a chiederti finalmente cosa piace a te….cosa vuoi fare.
bhè…primissima cosa devo rispedire il regalo che mi ha portato Franco.
che ci volete fare? è più forte di me…non lo voglio.
uffff…basta pensare a lui!!!!!!!!!!!!!
cavoletti….lo vuoi capire o no???????????????????????????????
si
ecco…brava.
lui non è più parte della tua vita, non è più parte del tuo futuro, non è più parte dei tuoi sogni. basta.
lui ha la sua vita, tu la tua e stavolta è definitivo.
e non stare a pensare che fare quando ti chiamerà….sono sicurissima che non ti cercherà bel un bel pezzo…anzi…se và bene lo sentirai per il giorno del tuo compleanno.
ma sai che c’è? io non vorrei sentirlo mai più.
certo…ti ha ferita così profondamente che vorresti che sparisse dalla faccia della terra….invece magari passerai i prossimi giorni chiedendoti se gli manchi un po’ e continuando a guardare quel maledetto telefono.
bhè…sai che ti dico? ci sei già passata. Stavolta sono sicura che ce la fai a non chiamare…ora sei pronta.
lui non ti ama più….quindi…inutile lottare per qualcosa che non c’è più.
lottare? fosse stato solo lottare: soffrire come un cane…ecco cosa hai fatto in quest’ultimo anno di vita.
i giorni più belli in assoluto sono stati quelli a Livorno…si…ti amava ancora in quei giorni.
poi….la magia dell’amore è scomparsa dietro i giochi di lei e che lui non sà o non vuole combattere.
lui ha cominciato ad essere qualcuno che non mi piace…bugie bugie bugie verità nascoste, tutto falso.
hai cercato di reggere…pensavi fosse transitorio, ma ora hai capito che non è così.
sono fiera di me stessa….mi piace sempre dire che posso guardarmi allo specchio.
si…lei ti ha detto che lui ti ha presa in giro, che ti mentiva.
ok…l’avrà anche fatto…ne risponderà a se stesso.
bhè….cavoletti…ora però smetti di piangere…stasera arriva piccola freccia…non puoi farti vedere di nuovo con gli occhi gonfi…B A S T A
è finita l’agonia….è finita.
certo….è finito anche il sogno…ma cavoli…era un sogno troppo doloroso.
tu sei una persona semplice….ed anche i vostri sogni cominciavano ad essere troppo diversi.
a te basta poco per essere felice, lui vuole molto di più.
ecco….pensa che farai del bene a dei bambini lontani….che farai sempre le tue donazioni a Save The children invece di star a pensare di comprare la macchina nuova.
certo…la mia è una vita modesta…ma riuscirò di nuovo ad essere felice di viverla.
sarà faticoso….ma alla fine sarai molto soddisfatta dei tuoi piccoli grandi traguardi.
ora il tuo futuro dipende da te sola….è solo nelle tue mani.
dacci dentro…sò che sei una bella personcina sotto quella faccia bagnata da un fiume di lacrime.
bhè…ora angy vai a darti da fare….e mi raccomando: stavolta non ti far vedere da Piccola Freccia con questa faccia, …è il primo passo, devi farcela.
un bacio a tutti….vi voglio bene.

la testa vuota…


avete mai provato la sensazione di avere la testa così piena di troppe cose che alla fine è come se fosse vuota?
allora in tutta questa confusione devi trovare delle certezze, degli ancoraggi per non perderti.
eccole qui le mie certezze:
Piccola Freccia
Me Stessa
….tanto affetto da parte di chi mi conosce.
Franco? parliamo un po’….e la testa è piena di musica, parole, canzoni, piena di me, dei miei pensieri…e si perde….perde un filo che talvolta sembra una corda spessa di canapa e talvolta un sottilissimo filo di seta.
certezze? ….perchè in questo momento io ho così bisogno di sentirmi rassicurare? perchè ho così bisogno, quest’urgenza di sentirmi dire “Ti amo”? ancora non hai capito Angela che l’amore devi prima di tutto trovarlo in te stessa poi potrai godere di quello che vedi riflesso negli occhi di un uomo?
prima non era così, prima ero io quella che aveva paura di ferire, di sbagliare, paura di “dichiararsi” di nuovo.
forse è giusto…dopo aver sbagliato porsi delle domande….anzi…
E’ giusto.
certo…io avrei voluto che lui tornasse da me come in un film, di corsa a braccia aperte gridandomi mille volte “ti amo”, ma la vita non è un film.
sta cercando di capire se stesso e quel che prova per me… ed i sentimenti sono isole perse in una spessa nebbia di dolore, incertezza, fragilità…ci sono…ma sono indefiniti, bisogna aspettare che la nebbia si diradi e si ricominci a vedere bene per capire.
chi dovrebbe capirlo meglio di me?
Angela ripensa a te stessa tre-quattro anni fà.
Avevi messo in discussione la tua vita, tu! non altri.
tu avevi capito delle cose, tu eri diversa, tu avevi lasciato il tuo porto sicuro per ansia di conoscere…conoscere il mondo…conoscere te stessa.
e ti sei messa in viaggio.
e tante cose hai visto ed imparato in questo viaggio, hai conosciuto persone straordinarie, hai vissuto le tue “avventure allo specchio” e nel “paese delle meraviglie”, ….piccola grande Alice con tanta curiosità e voglia d’amare e d’essere amata.
un giorno conoscesti Franco….eri piuttosto malridotta….e lui ti regalò la sua forza.
e tu ne hai attinto come ad una fonte scoperta per miracolo nel deserto…un dono provvidenziale del cielo.
ok…diciamo che a te è facile rinascere…come una pianta robusta, magari sembra tutta appassita, più morta che viva, poi….una giornata di primavera, una cascata di raggi di sole, un pomeriggio di pioggia e torni a vivere, le foglie riprendono consistenza e colore….ed è semplice rifiorire.
ora è lui quello che è al tuo posto di allora.
ha capito alcune cose, altre no.
dici di amarlo?
ok….dimostralo. Si, lo sò…anche per te non è facile.
ma lui ce la sta’ mettendo tutta…non puoi negarlo.
adesso tu devi fare la tua parte.
cosa è veramente importante?
è più importante che rinasca frettolosamente un NOI pieno di fragilità e di crepe, oppure ….
oppure cogliere l’opportunità offertaci da questi mesi di dolore che hanno portato alla luce i nostri punti deboli e lavorare per ricostruire un’Angela ed un Franco migliori, più forti?
abbiamo messo a nudo le nostre debolezze, abbiamo visto le nostre fragilità….prima di costruire un nuovo palazzo dobbiamo entrambi lavorare sulle fondamenta.
quindi Angela….non stressarlo continuando a chiedergli mille volte se ti ama. Tu vedi cosa ha fatto e sta facendo per te…
si stà sforzando di darti fatti e non parole….
dai tempo a lui ed a te stessa.
non lasciarti di nuovo accecare dal bisogno di trovare certezze fuori di te.
…..e come sempre una canzone accompagna in sottofondo i miei pensieri…

Prima di partire per un lungo viaggio
Devi portare con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu

Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere d’accordo
Prova ad ascoltare un po’ di più

Prima di non essere da sola
Prova a pensare se stai bene tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che dai tu

Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui

Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di adattarti
Prima di pretendere l’orgasmo
Prova solo ad amarti

Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che dai tu

Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui

prima di pretendere amore…..ama!

qualcosa da dire

rieccomi qui…in queste pagine della mia vita, con qualcosa da dire.
Come mi sento?….un vulcano? rende bene l’idea?
in pratica sento un mare di magma incandescente dentro che bolle bolle bolle….ma che la forza di volontà costretta da situazioni contingenti tiene tappato dentro di me.
in una sola mattinata provo le emozioni più contrastanti…passo dalla rabbia alla comprensione, da impeti d’amore a venti gelidi di indifferenza, desiderio di mandare tutto a monte, voglia di ricominciare da zero la mia vita, paura di cosa c’è al di là del muro se salto dall’altra parte…insomma….un ribollire di emozioni contrastanti che stanno tutte chiuse dentro.
l’unica cosa che fà passi in avanti è il lavoro su me stessa con la psicologa.
e non è che sia stupendo ciò che vedo….ma almeno ci lavoro su.
l’ultima scoperta è che mi porto dietro una zavorra non indifferente, ovvero un senso di inadeguatezza che opacizza, frena, distorce tutto ciò che vorrei fare, vorrei essere.
in pratica non mi sento mai all’altezza, insomma…che sia una persona estremamente insicura l’ho sempre saputo…ma i motivi e la dimensione della mia insicurezza mi erano ignoti, ora un po’ meno, quindi inizio a combatterli.
e tanto per rimanere nel tema delle contraddizioni che mi distinguono, se prendo una decisione sono praticamente granitica, l’insicurezza sparisce, o meglio, la ignoro e seguo la mia strada cocciuta come un mulo.
Franco? nessuna novità di rilievo. Se leggesse forse si arrabbierebbe…a lui sembra di aver spostato una montagna perchè ha definito in cuor suo i sentimenti ma nella pratica delle cose nessuna variazione. Lei c’è…e ci sarà a tempo indefinito…ed io continuo a soffrire in questo stand-by senza fine.
novità? Mi stò rendendo conto che non sono solo innamorata di Franco… cavoletti…come se non bastasse mi sono innamorata pure di Torino.
ci si può innamorare di una città? Non sò….sò solo che penso sempre più spesso ai suoi fiumi, alle sue strade, ai suoi portici, a quel suo fascino particolare.
Mi vien da ridere se ripenso alla prima volta che l’ho vista.
La considerai una città brutta, fredda, grigia. Ero andata per pregare la Sacra Sindone nell’anno del Giubileo, visitai il museo egizio, “ammirai” praticamente disgustata la Mole Antonelliana chiedendomi perchè fosse così immeritatamente famosa.
Cosa non fà l’amore….quella città che definii la più brutta d’Italia tra quelle da me visitate ora mi pare un nuovo ventre materno, un posto dove rinascere ed ho voglia di passare lassù tutto il mio tempo libero, ho voglia di andare in giro a parlare con la gente, conoscere un mondo nuovo.
in pratica ho voglia di spogliarmi della mia vita e rivestirmi di tutto punto.
e quando ci penso….(cosa che sinceramente mi piace) mi sento veramente come un bambino.
avete presente quando ad un bimbo gli dici di stare attento perchè ci sono i cattivi? e loro ti rispondono: allora? io gli dò un pugno e li caccio via.
poche parole, ingenuità, determinazione, voglia di scoprire senza mettersi a fare calcoli su cosa stai perdendo….calcoli di convenienza che fanno i grandi.
Ma io sono grande. Ho un figlio, una casa, un lavoro, insomma…delle responsabilità.
Posso buttare tutto all’aria perchè sogno di ricominciare un’altra vita?
certo è che se resto in questa vita sarei una morta vivente.
come se ogni mattina uno fosse costretto ad uscire di casa con indosso una maschera…una maschera che non è se stesso.
si può vivere occultando se stessi? la psicologa dice di no….io dico di no.
non ce la faccio…non è il mio modo d’essere.
si. lo sò che tutti mi dicono che dovrei abituarmi, rassegnarmi, darmi pace, accontentarmi, ok….ci stò provando, riconosco che c’è saggezza in questi consigli, ma “io” non sono sparita, i miei desideri, i miei sogni, le mie aspirazioni sono ancora dentro di me VIVONO, crescono, prendono consistenza.
Cosa voglio? Voglio che Angela sia se stessa, non ciò che deve essere per altri.
Sono arrabbiatissima con la parte di me che fà la paziente, la saggia, che aspetta le volontà altrui.
ma esiste anche questa parte, non posso ignorarla, quella innamorata, quella che non vuole ferire le persone alle quali vuole bene.
Ma è ora che voglio bene a Me.
e questa consapevolezza è sempre più forte, sempre più imperativa.
insomma…dopo un lunghissimo e durissimo inverno è arrivata primavera, ci sono tante gemme ancora chiuse sui miei rami…ma un giorno si apriranno… e sarà nuovamente estate.