restauro

Quando una cosa mi piace e mi colpisce….finisce qui (quando me lo posso permettere ovviamente…) e l’espressione “restauro psico-fisico” è imperdibile.

Che bella!!!! Restaurare….che non vuol dire butta tutto e rifai da capo, ma restaura te stesso.

Anima, corpo.

L’anima con i suoi ricordi, le sue aspettative…..il suo presente.

Il corpo che sempre porta i segni del nostro vivere.

Restauro….che bello!!

p.s.: anche la nostra piccola grande Italia avrebbe tanto bisogno di essere restaurata…ma prima bisognerebbe rifare le teste di un sacco di gente!!!

 

ho capito

Ho capito che il mondo non si ferma, ma se fermi lo sguardo su un raggio di sole rallenta.

Ho capito che la vita non va in standby, ma se vivi l’attimo puoi schiacciare pausa.

Ho capito che le frasi da bar non pesano, ma le senti quando i fatti te le strofinano addosso.

Ho capito che nella vita di un uomo si fanno tante scale, ma quella dei valori la inverti solo crescendo.

Ho capito che l’indifferenza uccide e che l’apprensione soffoca.

Ho capito che l’arma segreta per superare ogni cosa e’ il sorriso, chi vi legge dietro capira’.

Ho capito quant’e’ grande un uomo per una farfalla e quant’e’ grande una farfalla per un uomo.

Ho capito che capire e’ fondamentale, ma sentire e’ vivere.”

Francesco Paolo Ettari©2013

 

come un’eco…

La vita è come un’eco: se non ti piace quello che ti rimanda,
 
devi cambiare il messaggio che invii.

James Joyce

tempo…

Dicono che “Il Tempo mitiga” –
Il Tempo non ha mai mitigato –
Una vera sofferenza si rafforza
Come fanno i Tendini, con gli Anni –

Il Tempo è un Test per il Dolore –
Ma non un Rimedio –
Se tale si dimostra, dimostra anche
Che non c’era Malattia.

Riuscirà il tempo a farmi passare l’immensità di quel che provo?

Riuscirà il tempo a vedermi cambiare? Temo di no…

temo che il mio sia un male inguaribile….

temo che quel che provo sia così grande, così forte, così immenso

che….

resterà con me, dentro di me, per tutta la mia vita.

Sento che sarà così…..

lo sento dentro di me, dentro gli occhi, sulle labbra, sulla pelle, sulle mani, nei palmi….

dovunque in me, in ogni cellula ed in ogni respiro.

E’ che non si può stare senza la metà di se stessi….

anche se quella metà si allontana.

…………………….for ever……………smack

Papà mi fai male

Io mi chiamo Kris, ho tre anni, i miei occhi sono gonfi: non posso vedere. Devo essere stupido, cattivo, cos’ altro può essere perchè mio papà sia così arrabbiato! Voglio essere più buono, voglio essere anche più bello allora forse mia mamma mi abbraccerà per una volta. Non posso fare uno sbaglio non posso parlare per niente perchè se lo faccio mi chiudono per tutto il giorno. Quando mia mamma tornerà cercherò di essere buono e forse me la svignerò e verrò colpito solo una volta questa notte. Ho appena sentito il rumore di una macchina mio babbo sta tornando dal bar di Charli. Lo sento come bestemmia; sento anche il mio nome. Mi attacco al muro, cerco di nascondermi dai suoi occhi maligni.. Ho tanta paura adesso, ho cominciato a piangere, mi trova che sto piangendo e mi dice parole brutte, mi dice che è colpa mia se ha dei problemi col lavoro. Lui mi colpisce e mi dà calci.. Alla fine riesco a scappare e corro verso la porta; lui l’ha già chiusa a chiave, piango e grido dalla paura.. Lui mi prende e mi tira verso il muro durissimo, cado a terra, con le ossa quasi rotte, e mio babbo continua a dirmi parole ancora più brutte.. “MI DISPIACE” Grido io, ma ormai è troppo tardi.. Il suo viso è curvato, non riesco a descrivere la forma.. La sofferenza ed il dolore, ancora e ancora.. Oh mio Dio, abbi pietà, fallo smettere.. E lui alla fine smette e và verso la porta, finchè io sto senza muovermi, sdraiato a terra.. Il mio nome è Kris, ho tre anni, e questa sera il mio babbo mi ha ucciso: anche tu puoi aiutarmi. [La mia anima soffre] Se leggi questo e non lasci perdere, pregherò per il vostro perdono, ma dovete essere persone senza cuore se la mia storia non vi ha fatto commuovere.. Se la mia storia vi sta a cuore, fate qualcosa, quello che vi chiedo è di condividerla e di farla girare.

Se anche voi siete contro la violenza dei bambini condividete questo con il titolo “PAPA’, MI FAI MALE” se non condividete questa storia vuol dire che non ve ne frega niente della violenza sui bambini………diciamo no a tutto ciò.

Dire NO a tutte le forme di violenza, dire NO a tutti i grandi che fanno i duri con chi non può difendersi.

Sei davvero l’uomo della pietra uomo del mio tempo (cit. S. Quasimodo).

Condivido perchè una volta una persona mi ha raccontato una storia simile. Una storia accaduta ad una bambina poi donna.

Una bambina che aveva imparato ad apprezzare la paura perchè le permetteva di capire quando era tempo di nascondersi e proteggersi.

Ma come puoi proteggerti da chi ami e che dovrebbe prendersi cura di te?

Come può proteggersi un bambino se non lo proteggiamo noi?

Basta violenza. BASTA, in qualsiasi forma, tempo, situazione.

http://www.tio.ch/News/Estero/659178/Bimbo-di-tre-anni-messo-in-lavatrice-per-punizione-morto/

 

conta (braccialetti rossi)

Conta, la voce più sottile.
Di chi vorrebbe dire ma
sfuma nel rumore.

Conta, la testa ed un cappello.
L’intelligenza e il bello e
chi li sa mischiare.

Conta la firma e la parola. 
Di chi ne ha una sola

e sa da che parte stare.

Dimmi chi conta davvero. 
Almeno. 
Che forse mi addormento. 
Dimmi chi conta davvero. 
Adesso. 
Che ho un braccialetto rosso anch’io. 

Conta che quel giorno c’eri tu.
Quando mi hanno detto: 
“questo è il fondo” 
e il fondo era più giù.
Conta il tuo sorriso in faccia al mio.
Quando tu mi dai la mano e al polso
ho un braccialetto anch’io.
Ho un braccialetto rosso anch’io.

Conta. Chi lucida le foglie, 
chi aspetta e le raccoglie e chi 
bagna le radici. 

Conta. Il canto della luna.
Che approva da lontano
tutto questo amore.

Conta che quel giorno c’eri tu.
Quando mi hanno detto:
“questo è il fondo”
e il fondo era più giù.
Conta il tuo sorriso in faccia al mio.
Quando tu mi dai la mano e al polso
ho un braccialetto anch’io. 

Restami pure vicino. Restami pure vicino.
Che forse io non piango nemmeno.
Che forse io non piango nemmeno.
Che forse io non piango nemmeno. 
Che forse io non piango più.

(Francesco Facchinetti)

Sto seguendo la serie Braccialetti rossi, è emozionante, bellissima….insegna il vero valore delle cose, della vera amicizia che nasce e ti è vicina nei momenti difficili che trema con te, ride con te…non ti abbandona. E insegna che l’amore può nascere dovunque…ed essere forte molto più di quanto immaginiamo, più forte del dolore.

Conta che se abbiamo vicine le persone care, tutto il male del mondo non può schiacciarci.

Dobbiamo amare, amare sempre di più..soprattutto i bambini ed i ragazzi….penso ai due ragazzi che oggi hanno tentato di togliersi la vita.

Una c’è riuscita.

L’ho scritto tante volte nel blog, ma lo scrivo di nuovo:

non bisogna temere il male che c’è, ma il bene che manca.

Tutti noi, tutti i giorni abbiamo il dovere di coltivare il bene intorno a noi.

Perchè conta.

(dedicato anche a tutte le mie amiche che non ci sono più al mio fianco, auguro a loro ed ai loro cari tutto il bene del mondo)

 

nel giardino delle lune smarrite

nel giardino delle lune smarrite

cespugli di rose e gelsomini

ciuffi di verbena e lucciole prigioniere

bolle di cielo

nel giardino delle lune smarrite

ci sono i sogni spezzati, rubati, sfumati…

cuori soli vagano leggeri e turbati,

smarriti ma non impauriti..nel giardino delle lune smarrite

c’è amore che fluttua tra ramo e ramo,

tra fili d’erba e granelli di sabbia spezzati dal tempo.

tempo di ragnatele come onde

nidi di stelle

ci sono io nel giardino delle lune smarrite…che cerco la mia luna

la mia luna che si è nascosta…..

si è nascosta nel mare della tristezza che si alza come la marea….

mi manca la luna….e la cerco, cerco la mia luna nel giardino delle lune smarrite.

una vita per una luna….

La solitudine voluta, il mantenersi lontano dagli altri, è la forma di protezione più naturale dalla sofferenza che può derivare dalle relazioni umane

 

(S. Freud)

 

 

 

profumo di gioia

La gioia non è una stazione verso la quale viaggiare, ma il modo di viaggiare.

(M. Lee Rubeck)

che colore ha la gioia? e’ un ballo di colori….

che sapore ha la gioia? il sapore di un attimo bello e sereno, di un sorriso, di un ricordo, di una speranza,

di un sogno, di una sorpresa, di un abbraccio,

di qualcosa di bello che capita quando vuoi lasciare aperte le porte perchè ti possa arrivare in regalo.

la gioia è davvero un modo di viaggiare…..ed io ho voglia di fare questo viaggio.

un viaggio di vita senza null’altro in valigia che non sia il mio cuore pieno d’amore per la vita …per tutto ciò che vivere significa.

Quanto più a fondo scava il dolore nel nostro essere, tanta più gioia potrete contenere.

(K. Gibran)……quanta gioia….grazie alla vita…infatti…

In ogni gioia profonda c’è sempre un sentimento di gratitudine.

(M. von Eber)

ed io mi sento pienissima di gratitudine…..una delle parole più belle del mondo

G R A Z I E

SMACK, sogni d’oro mondo 🙂

e buonanotte alle stelle del cielo …

 

oltre ciò che vedi…

Sono stata accusata abbastanza spesso di essere una sognatrice….e pensare che invece fino ad una decina d’anni fa ero una persona assolutamente razionale….inquadrata, rispettosissima delle regole e con i piedi piantati per terra. Affidabile. Una persona seria.

E le persone serie…non sognano. Lo sanno tutti. Le persone serie….si svegliano la mattina ed assolvono ai loro impegni senza grilli per la testa. E se pure un grillo saltella….le persone serie lo snobbano. Sei solo un “grillo”…non posso farmi distrarre. Ho da rispettare il mio ruolo, da percorrere il mio cammino facendo ben attenzione a non deragliare. Perchè deragliare…..è sbagliato. Ed io sono stata cresciuta con una frase ricorrente: non bisogna sbagliare mai, un errore ti rovina la vita.

Invece, imprevedibilmente…mi è accaduto. Sono uscita dai binari. Ho cominciato a percorrere strade sconosciute. Cadere, farmi male, essere senza orientamento, e ….sbagliare. Quanti errori. Ma quante cose ho imparato nell’errore? Ho imparato che esiste un mondo diverso dentro noi stessi. Uno, nessuno e centomila mondi. Non sapevo quando aprii il blog dandogli questo nome quanto esso potesse essere premonitore. Oggi…dopo anni di percorsi fuoristrada, ….dopo tanto scostamento e riaccostamento a me stessa, al mondo, ho ripreso ad essere razionale……ma ho imparato che è innata in me la meraviglia: la meraviglia del sogno, della speranza, della curiosità, della ricerca, del credere in qualcosa oltre me stessa, oltre i miei ristretti confini.

Io sono ben misera cosa in questo meraviglioso mondo…ma come misera cosa di una cosa meravigliosa…ecco che anch’io faccio parte del miracolo. Ed il miracolo più miracolo di tutti è il dono della vita. Anche ieri sera, guardando in tv braccialetti rossi….ho pianto.Ho pianto. Ho pianto ed ho ringraziato Dio per la mia vita. Per com’è. E stasera girovagando sul web…ho visto quest’immagine con allegata questa storiella….e mi sono meravigliata. Sento questa meraviglia illuminare e scaldare questa sera fredda…e la regalo a chi passa di qui….augurandomi che piaccia ai lettori quanto è piaciuta a me 🙂

Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè.

Uno di loro chiese all’altro:
– Tu credi nella vita dopo il parto?
– Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi.
– Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
– Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
– Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
– Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
– Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
– Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
– Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
– Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
– Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? … Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa …
– Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo…

…..

credere in ciò che non vediamo…….è un grande dono.

buonanotte mondo, smack