Giochiamo a “ieri”

Giochiamo a “ieri” –
Io, la fanciulla a scuola –
Tu – e l’eternità –
la favola mai raccontata.

Il dizionario saziò la mia fame –
I logaritmi –
vino assai secco –
la sete –

Eppure non dev’essere proprio così:
i sogni colorano il sonno
e l’accortezza dei rossi, il mattino,
s’insinua e scuote la persiana –

La vita era ancora in embrione
scaldavo il mio guscio
quando tu sconvolgesti l’ellisse
e l’uccello, così, è caduto.

Sbiadisce l’immagine delle manette,
– dicono – agli occhi di chi è da poco libero –
Nulla per me è più familiare
della libertà –

Il sonno – la notte –
mio ultimo atto di riconoscenza –
La luce che entrava – il mattino –
il primo miracolo.

Sarà dato all’allodola di rientrare nel guscio
e volare, più leggera, nel cielo?
Non saranno le catene di oggi
più dolorose di quelle di ieri?

Sulla pelle di chi,
assaporata da poco la libertà,
è di nuovo dannato, non sarà
più profondo, il peso delle inferriate?

Dio dei ceppi,
Dio dei liberi –
Non mi sottrarre
la mia libertà.

(1863) Emily Dickinson

come potrebbe esistere una vita senza poesia? che sapore avrebbe? di che colori sarebbe vestita? …….no……Calliope non interrompere il tuo lavoro…. senza poesia un uomo è come un ramo secco

ma che ti guardi?

sono appena rientrata dal rituale del caffè del dopo pranzo…ed è accaduta una cosa che mi va’ di scrivere, mi voglio sfogare, tanto…poi non resterà altro, cancellero’ questo ricordo.
Un tizio, quando sono passata uscendo, mi fà: fa’ caldo?
ed io:…un pochino
lui: non un pochino, tanto.
io:…(nessuna risposta)
attraverso la strada, entro nel bar, mi prendo alla velocità della luce il caffè e dopo neanche un minuto riattraverso la strada per tornare in ufficio.
Il tizio è sempre là intento a chiacchierare con un altro…e mi guarda.
che si guarda penso io…e passo con atteggiamento al 50% da str…na e 50% da iceberg, ma sento il suo sguardo addosso.
Apro il cancello, percorro il vialetto fino al portone e lo apro, entro e mi giro; il tizio ancora stà guardando nella mia direzione.
cosa c’è di strano? c’è che non si può guardare una come me oggi,con un paio di jeans come quello che indosso, una camicetta che non avrebbero voluto regalata neanche le amiche di Holly Hobby (per chi se la ricorda…), i capelli che sembrano reduci da un giro in un frullatore con una penna che li raccoglie tanto per vedere dove cammino…e lui non lo sa’ ma con lo stato d’animo di una che vorrebbe prendere il mondo, accartocciarlo tra le mani e pregare Dio di rifarlo di nuovo magari dimenticandosi di reinserire qualcosa …che ne so’..per esempio io che sto’ scrivendo.
non si puo’….se mi guardi così…mi fai solo arrabbiare, mi dico che sei un idiota e proseguo per la mia strada.
cosa vorrebbe dire che mi guardi? sono un fenomeno da baraccone? ti piaccio? che vuol dire che mi guardi? ok….oggi ce l’ho con il mondo, non è colpa tua…ma tu guarda da un’altra parte ok??
perchè mi ha fatto arrabbiare? non lo so’…ed ora che tra una cosa e un’altra è passata quasi un’ora da quando ho iniziato a scrivere…mi è pure passato il nervoso…quello poveraccio stava là sotto il sole a farsi i fatti suoi ed io avrei voluto strozzarlo solo perchè guardava nella mia direzione.

…. se fosse quello che pensi…

ieri sera abbiamo ascoltato musica insieme…heheheheheh…insieme è ovviamente un modo eufemistico di definire il nostro modo di contattarci, per la serie chi si contenta gode.
un miscuglio di tutto un po’ – dalla psicadelica (blea!!!) al rock melodico dei Pink…(scusate l’ignoranza musicale, questa ce l’ho, questa me manca..) ed altri…per concludere con i tuoi Eroi….
e l’ho chiesto apposta…sperando che dicessi quello che hai detto e rassicurandomi dentro di me dicendomi che non mi avresti mentito…bhe’…ne ho di ottimismo e dabbenaggine, ne ho da vendere.
Ti ricordi ” …e ci credi troppo presto, ma sei bella anche per questo?”
Ti ho chiesto a chi ti fa’ pensare questa canzone? Mi hai risposto secco: a te.
<>

sarà quello che pensi…o quello che sai che avrei voluto sentirmi dire??
magari lo dici a tutte quelle che senti…
non lo saprò mai con certezza….
E una lacrima scende sulle labbra atteggiate in un sorriso perso lontano in un altro tempo e in un altro posto…
Ho voglia di un’arcobaleno nel mio cielo, voglia di pace con Dio e con gli Uomini.

pensieri di una – prima parte

cosa stò facendo?
perchè lo stò facendo?
perchè parti di me cadono in letargo e ogni tanto si svegliano e mi rimproverano? perchè non restano sempre vigili e mi impediscono di agire d’istinto per poi accusarmi di incasinarmi sempre più la vita?
rivoglio un punto di riferimento…rivoglio stabilità e voglio la forza di lasciar morire parti di me.
Come ho fatto, come è potuto accadere che ho suddiviso la mia vita in compartimenti stagni? Lo sò come è accaduto…ma non sò come riunire il tutto senza far soffrire nessuno.
Sento che il giorno in cui tutti i nodi arriveranno al pettine si avvicina.
Lo so’…arriverà il tempo di scelte e decisioni definitive, di svolte in direzioni a senso unico.
Mi rendo anche lucidamente conto che ci sono giornate che vedo tutto nero e giornate in cui mi sembra tutto più semplice…ma di fatto c’è che dovrei decidermi a vivere davvero una sola vita.
ripenso alla serenità che ho provato due domeniche fà…me ne sono andata in giro da sola a fotografare fiori di campo..che semplicità, che pace.
In una visione ottimistica penso che quando avrò risolto il problema principale, quando sarò tornata in possesso delle decisioni della mia vita, allora tutto assumerà una visione più nitida.
Quando potrò veramente scegliere “cosa fare domani” senza impegni che sono solo sulla carta ma che pesano comunque sulla coscienza…e ti impediscono di vivere serenamente..quel benedetto giorno accadranno diverse cose.
Per prima cosa avro’ così tanti problemi veri che mi rimarrà pochissimo tempo per le masturbazioni mentali, cambierà il peso di responsabilità che ho nei confronti della mia “freccia lanciata verso il futuro”, ci sarà chi pretenderà di più da me perchè per contrasto mi immaginerà più libera di agire, mentre forse sarà il contrario.
Quanta confusione….quanta….e se ripenso a cosa ha dato inizio a tutto questo….non posso non sentire un dolore profondo nel cuore, un senso di vuoto…la mancanza di un motivo per vivere…
La vita è un susseguirsi di istanti…verissimo…ma è anche tesa a raggiungere delle tappe evolutive e di crescita, proiezioni al futuro.
Lui ha ucciso le mie proiezioni,…ha strappato penne alle mie ali…troncato le mie aspirazioni più naturali…in pratica mi ha sbattuto in faccia quanto piccolo era il suo amore per me rispetto all’amore per se stesso.
Non immaginava che avrebbe creato in me un cambiamento radicale, profondo, snaturando la mia personalità.
Ha avviato un meccanismo che ha letteralmente modificato il mio modo di agire, di sentire…non avendo più nulla in cui credere ho cominciato a credere e contemporaneamente a dubitare di tutto, tentare di tutto per ritrovare uns senso…colmare un vuoto…ed invece precipitavo sempre più a fondo.
…eppure forse sarebbe facile se pensassi solo a me stessa riportare tutto su binari semplici da seguire…ma verso dove? in che direzione? se solo fossi certa che tu mi ami…ma come faccio io che sono un cumulo di incertezze ad essere certa di una cosa così grande? dovresti ripetermelo ogni istante…invece tu sparisci…adducendo come motivo che mi ami ma non abbiamo futuro.
il problema vero è che neppure tu sai cosa vuoi veramente…ed io avrei bisogno di sapere che invece vuoi solo me per affrontare di nuovo il mondo.
Ieri dopo aver parlato del tuo cagnolino mi hai detto ci sentiamo dopo…e dopo non mi hai più cercato…nulla.
Il tuo “dopo” è un concetto astratto…un minuto…un’ora, un giorno, una settimana.
ed io intanto….aspetto….aspetto….aspetto….e combino guai
mannaggia al mio caratteraccio
mannaggia alla mia fame d’amore
e mannaggia a chi crede di avermi capita, che invece non capisce quanto io sia …una nessuna centomila

ma che mi fai????

finita la pausa pranzo sono tornate le mie colleghe…ed una mi ha detto: ma che hai fatto? hai un’espressione strana…diciamo che hai un sorriso solare.
si, hanno ragione…strana! Sono felice, e sai perchè? Perchè ti ho sentito per cinque minuti.
Di cosa abbiamo parlato? del fatto che hai adottato un cagnolino…un cucciolo di non si sà bene cosa, un incrocio tra un lupo e un pastore alsaziano – così mi hai detto – di circa tre mesi, un mucchio di pelo giallo.
e poi…mi hai detto che lo hai chiamato come lui…hahahhahhahaha
non so’ se è vero, ma solo a te poteva venire in mente anche solo di dire un’adorabile sciocchezza del genere.
chiamare il tuo cane come l’altro con cui sai che mi sento..che matto che sei…per farmi capire che sei geloso…come faccio a non sorridere?
bhè si non è molto carino nei confronti di lui, ma so’ che non c’è cattiveria dietro questa piccola vendetta indolore. In fondo non fai male a nessuno…tu che hai sempre anteposto gli altri a te.
Per te hai tenuto il volo nel mondo dei sogni…il problema è che tu voli molto alto e quando porti qualcuno con te, capita che poi in volo per svariati motivi tu debba lasciarlo e poi….l’altro precipita.
ne so’ qualcosa….e cadi…cadi e ti schianti al suolo….nessuno che ti trattenga dal farti un sacco male anche perchè tu crei un mondo a due.
strana cosa l’amore…nessuno mai come te mi ha fatto tanto male, eppure…
L’unica cosa sulla quale non ti ho assecondato è stato escludere dalla mia vita gli altri….ecco perchè ancora stò qui a parlarne…ho avuto un sacco di persone che mi vogliono bene a darmi forza quando tu ti sei lentamente eclissato.
Ho sofferto, tanto, e quando ho ceduto chiedendo aiuto, comunque dentro me il sentimento per te non si è mai spento.
Non era – e ancora oggi non è – concepibile per me la mia vita senza te.
certo…so’ con esattezza chi devo ringraziare per non essere precipitata nel baratro. Ricordo i giorni della disperazione, quelli nei quali pregavo Dio di far cessare il dolore, …invece Lui non ha ascoltato le mie richieste, mi ha dato però la forza di non mollare.
Ed eccomi qui….ancora oggi a far parte della tua vita, magari ai margini, magari in attimi rubati, magari in parole dietro le quali mi domando sempre quanto c’è di vero e quanto di ??bho’
certo so che talvolta mi maltratti, quando mi dici che mi comporto come una bambina…ma ci sono volte che mi dai degli attestati di stima che mi fanno stare come una che non ha più nulla da desiderare al mondo per come mi sento felice.
e *? Gli voglio un mondo di bene…. lui mi ha ridato fiducia e stima in me stessa, forse un giorno potrò ricambiare ciò che lui sente per me…..
vorrei che fosse felice quanto merita…anche se sò quanto questo mondo è ingiusto.
Un bacio ed un sorriso per tutti coloro che mi vogliono bene.
Il segreto della felicità è accontentarsi di piccole grandi cose….
le mie colleghe non capiscono che sono felice solo perchè abbiamo parlato per cinque minuti del tuo cane….

memorandum: ricordarsi quanto sono fortunata.

mi hanno beccata….non sono riuscita a dissimulare per molto quello che cova sotto i sorrisi ostentati.
Sorrido…non piango più..dico a tutti che sto’ molto meglio…ed in parte è vero.
Ma….so’ perfettamente che non è così, me lo dice lo specchio ogni volta che riflette la mia immagine, gli occhi profondamente tristi e colmi di malinco-noia, me lo dice la bilancia che segna sempre più peso…io che ho sempre sommerso ciò che non va’ con il cibo del frigorifero (approposito..per chi volesse capire cosa prova chi affoga i dispiaceri nel cibo consiglio di ascoltare una canzone di Tiziano Ferro “Mai nata”).
e se ne sono accorti anche gli altri…ecco…non potrei fare l’attrice.
Ho degli sprazzi di “me stessa allegra, serena e gioviale” perduta nei meandri del tempo…echi di qualcosa che cova sotto metri di cenere come mercoledì mattina quando ho parlato con lui.
si…era mercoledì…martedì sera ti mandai l’sms di scuse per averti dovuto chiudere il cell ….ti ho spiegato il perchè.
Era stato bello parlarti….eri inizialmente scontroso, poi…
io cercavo di essere allegra e ci sono riuscita al punto che me lo hai detto: che bello vederti sorridere e poi ti sei corretto…sentirti sorridere.
abbiamo parlato di tante cose…solo una mezz’oretta ma intensa e come al solito mi hai detto che sono una delle persone più importanti della tua vita…da allora non hai più provato a chiamarmi, non che siano passati secoli…ma per me nel vuoto assurdo che sento anche se concretamente non è così (lucidamente ne sono consapevole) i secondi pesano come anni.
F. mi ha detto ieri sera “sei unica”…gli ho risposto tutti siamo unici e lui “tu hai un modo unico di essere unica”
hahahahhah….si ho un modo unicamente confuso di avere una confusissima confusione mentale.
approposito…ho notato un leggerissimo aumento della mia leggera dislessia. se continuo così…tra un annetto girerò con una targhetta al collo con l’indicazione di come mi chiamo, dove abito e cosa mangio…per chi eventualmente volesse adottarmi tipo cane smarrito-abbandonato.
Ma dove nasce questo malessere che non passa ma cova…cova testardo dentro di me? questo malessere che pensavo di aver sepolto per benino, nascondendolo, ma che chi mi conosce dai miei giorni allegri non puo’ non vedere? Forse da insicurezza?
Insicurezza…maledetta o benedetta?
Sono insicura di me…ma così insicura di me che talvolta faccio finta di essere un super-eroe per non darlo a vedere, non per nulla ho sempre sostenuto che il mio alter ego è quel simpaticone di Donald Duck, alias Paolino Paperino.
spesso torna alla mia mente una frase di una canzone di Renato Zero: è meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani.
Sicuramente l’ho già scritta in altri post…ma che ci volete fare? è un elemento che mi contraddistingue, non vorrei far preoccupare nessuno per me, quindi spesso agisco al di sopra di cio’ che vorrei o potrei fare e compio azioni che vengono definite coraggiose, ma quanto mi costa…
Confesso che trovo difficilmente sopportabili quelli eternamente sicuri di sè stessi, un po’ li invidio…come invidio chi accetta il suo corpo (cosa che io non sono mai riuscita a fare), io che mi sono sempre vista imperfetta.
E si che c’è chi dice tante cose di me…
la cosa più bella in assoluto a parte tante parole dette in momenti di culmini relazionali, è quello che mi ha detto la mia migliore amica: è impossibile non volerti bene.
spero che non cambi mai idea, ..spero che la frase trascritta sul portaritratti che mi ha regalato non la rinneghi mai ” UN AMICO E’ QUALCUNO CHE COMPRENDE IL TUO PASSATO, CREDE NEL TUO FUTURO E
TI ACCETTA COSì COME SEI”
Lei è perfettamente così…mi capisce…anche se mi da’ delle sonore lavate di capo quando non condivide il mio agire, mi incoraggia quando crede in certe cose che dovrei fare ma sono titubante, c’è quando ho bisogno di lei e non ci sentiamo in colpa se in alcuni periodi abbiamo da fare, non ci rinfacciamo le assenze perchè sappiamo che ci vogliamo bene anche senza sentirci o vederci.
In fondo talvolta mi piango addosso…ma se sono lucida…cavoli quanto sono fortunata, quante persone meravigliose ho incontrato nella mia vita ed ho avuto la fortuna di conoscere oltre la maschera della quotidianità…
si….sono proprio fortunata.
e che dire del fatto che ho la forza e la possibilità di lottare contro ciò che non mi piace? pensa a quanta gente non ha possibilità di farlo ma deve solo subire….si…sono proprio molto ma molto fortunata.
devo solo ricordarmelo più spesso……smack

ripensando a te

tanti pensieri ….
penso all’ultimo discorso fatto con MV, ed alla sua richiesta.
Mi hai chiesto, se un giorno potessi avere il potere di farlo, e se dovesse malauguratamente presentarsi il caso… di aiutarti a morire.
Ovviamente ti ho risposto che ciò che mi chiedevi era qualcosa che non potro’ mai aver la forza di fare.
…ma come spiegare che dopo ciò che mi hai ricordato ho capito il tuo desiderio?
Ho ricordato di quando mi raccontasti del periodo in cui per un incidente sei stato costretto a passare diversi mesi in un letto, praticamente immobile.
e quando mi hai detto che se avessi saputo che tutta la tua vita sarebbe stata così, avresti cercato di farla finita.
Ti ho risposto che questo pensiero sarebbe comprensibile se intendevi per vita solamente la possibilità di utilizzare gli arti…ma poi…
quando mi hai fatto riflettere (raccontandomi di quel tuo amico) di cosa significa rinunciare a ciò che rappresenta la nostra vita, …le passeggiate nella natura, la partitella a carte con gli amici, gironzolare tra i banchi facendo la spesa, vedere per strada facce allegre di bambini che giorno per giorno crescono davanti ai tuoi occhi, lavorare per sentirsi utili, poter abbracciare ed amare chi ami, e mille altre cose ….come posso non darti torto?
si…ricordo anche di aver letto storie di persone che hanno combattuto le malattie o che hanno accettato le loro infermità, ma non saprei dire se il desiderio di vivere è più grande il tuo o il loro.
Tu mi parli di vita….la loro è lotta per la sopravvivenza.
é la sottile ma percettibile differenza tra esistere e vivere.
si puo’ trascorrere una tranquilla esistenza senza mai aver vissuto davvero.
si puo’ esistere, respirare, camminare, ecc…ecc…senza aver mai amato davvero, senza che il cuore battesse a ritmi convulsi per motivi che ad alcuni possono sembrare banali o stupidi.
e dopo poche ma calde parole…non te l’ho detto….ma….penso che se tu me lo chiedessi…lo farei.
se avessi la ventura di poter condividere con te il cammino della vita ed il destino burlone cattivo decidesse di darti altra sofferenza … no…non potrei sopportare di vederti morire dentro. Scrivendo queste parole mi è tornata in mente la scena finale del film “qualcuno volò sul nido del cuculo”…una scena forte, un estremo atto d’amore per qualcuno verso il quale si nutre immensa stima, stima per la persona che era e che avrebbe continuato a voler essere.
Così tu….tu non vorresti essere un vegetale ridotto all’immobilità…e la cosa che più mi ha fatto riflettere è che tu sai di cosa parli, sia per esperienza diretta che attraverso ciò che aveva patito il tuo amico.
Ricordo quando mi dicesti la rabbia, la sofferenza per l’impotenza di non poter uscire dalla vasca da bagno…ricordo la descrizione che mi facesti dell’acqua che diventava fredda e tu chiamavi…e nessuno veniva ad aiutarti…prigioniero in quel piccolo spazio ogni minuto più angusto. Mi hai detto che non avresti la forza di sopportare una cosa simile per tutto il resto della tua vita…e non posso non comprendere.
Tu ami troppo la vita in tutte le sue forme per poter accettare di vedere il cielo attraverso un pezzettino di finestra, o dover rinunciare a tutti gli scherzi che ti vengono in mente e che fai ai poveri (ma alla fin fine divertiti) malcapitati, tu non puoi rinunciare ad aiutare chi ha bisogno di te, e poi…non potresti più fare il “bastardo” con chi ti ha fatto del male come tieni tanto a precisare.
insomma…tu non saresti più tu ….hai ragione…resterebbe l’ombra di te che farebbe dimenticare il tuo modo d’essere vivo e vero.
me lo hai ridetto…tu sei per il ricordo. Tu sei un adoratore del ricordo…la tua vita è un collezionare ricordi che lotti per non far sbiadire. Ricordo che un paio di mesi fa’….quando ti ho detto quella cosa, mi hai pregato di non rovinare i nostri ricordi…ed io ho fatto in modo che non accadesse, anche se …… ma è giusto, non avrei mai potuto fartelo. Tu fosti buono con me tanto tempo fa’quando ti chiesi di non “uccidermi”, ed io non dimentico, il mio cuore tra le tante cose conosce la gratitudine.
continuo a domandarmi cosa siamo noi due…e mi rispondo che siamo qualcosa che non esiste nella realtà, non esiste nel mondo delle favole, non so’ in che dimensione potremmo trovare collocazione, ma di certo il posto che trovo più adatto è quello dei sogni. un mondo nel quale tutto è possibile, anche l’inverosimile, anche cio’ che genera incredulità, ciò che viene definito folle da svegli, nel sogno è tollerato, quindi…permettimi di dire che noi – noi siamo un sogno ad occhi aperti.
vorrei dirti buonanotte con una carezza …ma penso che mi accontenterò di mandarti un messaggino…”Ho ascoltato alcune tue canzoni, sapessi quanta compagnia mi fà il pensiero di te, quanto mi fà nel contempo sentire sazia ed affamata di te…grazie per ogni istante che mi regali”.

sono colpevole!

oggi sono colpevole…ho “rubato” mezza giornata di lavoro.
avrei dovuto fare un mezzo milione di cose…invece ho smaltito un po’ di posta…era tanto che avevo desiderio di scrivere ad alcune persone.
Trovo veramente sciocca l’usanza di mandare messaggi farciti di “ti voglio bene” ed altri bellissimi pensieri solo per le sante festività.
La settimana scorsa mandai una dozzina di sms senza motivo a delle mie amiche.
Mi hanno tutte risposto felici…ed è stato bellissimo leggere che per quasi tutte l’inaspettato messaggio è arrivato in un momento in cui avevano bisogno di sentirsi pensate.
….ma…tutti noi abbiamo sempre bisogno di sapere che agli altri importa che noi esistiamo, che ci pensano…che ci vogliono bene…e allora diciamocelo.
Io personalmente lo dico…lo dico spessissimo.
una telefonata allunga la vita??? si!!!
ci regala un sorriso…ci fa’ stare bene, ci fa’ sentire che esistiamo.
cosa saremmo se non esistessimo per il prossimo?
che tristezza essere “isole nell’oceano della solitudine”..e se lo dico è perchè ho provato questa sensazione di solitudine totale e so’ cosa vuol dire un sincero “TI VOGLIO BENE”.
mi auguro di non stancarmi mai di dirlo…mai.
smackkkkkkkk

scrivo qui perchè…

Scrivo qui perchè ho letto alcuni post in questi giorni.
ho letto e non ho scritto non perchè non avessi nulla da scrivere,ma perchè non trovo il tempo per farlo e perchè gli eventi si sono susseguiti e modificati a velocità tale che qualsiasi cosa avevo intenzione di scrivere come avessi avuto tempo…dopo poco era modificata.
ma torniamo al motivo per cui oggi sono qui a scrivere….
ho letto due post che mi hanno scosso, dato da pensare e fatto vibrare le corde dell’anima.
Un post in realtà non è un post(credo di non sbagliare), ma portare alla luce un pezzo di vita vissuta.
HO letto quello scritto e …la sensazione che ho provato potrei paragonarla all’essere entrata in una stanza ed aver trovato disteso su un letto un angelo addormentato.
La sensazione che anche un respiro avrebbe potuto svegliarlo e in qualche modo deturpare quel momento di infinita bellezza, la paura che potrebbe scomparire l’aura di magia prodotta da quest’incontro….ecco cosa ho provato.
Come se avessi avuto la fortuna di essere spettatrice di un evento unico, meraviglioso ed irripetibile.
Come comunicare a colui che ha postato che è stato immensamente fortunato a vivere l’emozione di aver suscitato tali sentimenti? è stato come assistere spettatrice meravigliata ad un abbraccio infinito nel quale non sai più dove comincia l’uno e finisce l’altro…e dentro me una sensazione di rimpianto per cio’ che io ho perso.
Penso che lui sia consapevole di quanta fortuna ha avuto e magari…anche lui rilegge con rimpianto e nostalgia quegli scritti…e chissà cosa prova…penso che il mondo intorno scompaia e……la poesia delle parole lo porti in volo verso tramonti lontani.

…..verso i miei tramonti …. mi trasportano le note delle canzoni…attraverso loro riprovo le stesse sensazioni forti che provavo allora, rileggere testi di sms ricevuti…sogni sospesi.
Dio Mio….quanto mi manchi…le mie sensazioni sono molteplici,..un preludio di dolcezza, poi…malinconia, disillusione, il cuore batte forte e mille pensieri dirompenti, creativi, sconvolgenti…cio’ che ho provato ha la forza di un Tzunami che trasforma ciò che travolge.
e pensare che ancora ci sei…ci sei con la tua allegria, la tua ironia.
Penso a ciò che mi hai raccontato della tua nuova ultima conquista…mentre mi confermi quanto sarei importante per te.

L’altro post….toni tra il romantico ed il lirico per una storia a cavallo tra altri tempi e accenni di contemporaneità …molto più vicina al “mio” modo di vivere le vicende sentimentali.
Un groviglio quasi inestricabile di immagini vivaci, parole forti, passioni coinvolgenti, pochi mezzi toni…seguite da una sensazione di abbandono di resa…come il riposo del guerriero dopo una lotta forse inutile che ha esaurito tutte le sue energie.
Sembra un ambientazione più in ombra che in luce anche se…la fede in ciò che si crede, una fede incorrotta ma che lega a stupidi ideali che forse sono più nemici che amici del nostro vivere sereni.
La sensazione di infuocate terre d’africa dentro l’anima …..indimenticabile la frase di Hemingway…
“…e il vecchio sognava i leoni”.

Grazie ad entrambi per i battiti del mio cuore, per i dolci sospiri, per le speranze riaccese, per i ricordi riaffiorati.

buonanotte


mi sento sola stasera,…vorrei una fatina che mi venisse ad augurare la buona notte in una nuvola di polvere di fata brillante e che mi dicesse che non si è dimenticata di me…ma che devo solo avere pazienza, che prima o poi tutto ritroverà un senso.
vorrei mille e mille farfalle che dolcemente mi circondano di pace e colore, nella loro danza silenziosa.
vorrei….dormire in un prato e poter vedere le stelle sopra di me, senza sentire freddo e paura.
una coperta calda che mi avvolge e un pensiero felice per addormentarmi…
voglia di tenerezza……sentirmi dire un semplice “ti voglio bene” senza pretese, magari accompagnato da una margheritina colta con l’innocenza di un bimbo.
poche parole…ma sincere, vere, non qualcosa che di viene detto perchè pensano sia cio’ che avresti voluto sentirti dire,
non qualcosa detto per “venderti fumo”..non qualcosa detto per farti sentire in colpa…non qualcosa detto per mostrarsi diversi da come si è e poi svelarsi…
sono infinitamente stanca e demoralizzata da tutto questo…e mi chiedo in che parte sia anche colpa mia.
smack, un bacino sulla guancia…anzi…mille bacini sulle guance fino a farle leggermente arrossire.
dolce notte a me a tutti quelli che hanno bisogno di dolcezza nella loro vita.
P.S.: molte notti fa’ ciò che anelavo era passione….ora sò che da sola non mi basta…ieri * mi ha detto ” ma quante persone sei?”
gli ho risposto “almeno due…”
antagoniste non direi…ma con desideri diversi…ed ognuna cerca soddisfazione a modo suo, ma questo atteggiamento per dirla con le parole del dott. P. si chiama principio di schizofrenia…dissociazione dalla realtà….quando mi decidero’ a rifondere tutti i miei sogni in un’unica me stessa?
purtroppo una parte di me è abbastanza pragmatica, un’altra è sognatrice, idealista.
sono talmente convinte ciascuna della bontà delle proprie argomentazioni che non c’è più dialogo…o se c’è….non si viene a capo di nulla, quindi oggi mi comporto così, dopo 10 minuti cosà…dopo mezz’ora in un’altro modo ancora……….ufffaaaaaaaaaaaa
– pace sia per l’anima e la mente –