La madre al figlio

 La madre al figlio

Bene, figliolo, te lo dirò:
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi
e schegge
ed assi sconnesse,
e tratti senza tappeti sul pavimento
nudi.
Ma per tutto il tempo
seguitai a salire
e raggiunsi i pianerottoli,
e voltai angoli
e qualche volta camminai nel buio
dove non era spiraglio di luce,
Così, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi ardua l’ascesa.
Non cadere ora
perché io vado avanti, amor mio,
continuo a salire
e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
(Langston Hughes)

la bontà del pane bruciato

Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato, molto bruciato, davanti al mio papà.
–… Ricordo che stavo aspettando che lo notasse… Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato, sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola. -Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il vederlo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto. -Quando mi alzai da tavola, quella sera, ricordo aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato. Mai dimenticherò quello che gli disse:

“Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane tostato un po’ bruciato.” – Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buona notte a mio padre e gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato. – Egli mi abbracciò e mi fece questa riflessione:

“la tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca, ed inoltre un pane tostato un po’ bruciato non fa male a nessuno”. – La vita è piena di cose imperfette. Imparare ad accettare i difetti e decidere di apprezzare ognuna delle differenze degli altri, è una delle cose più importanti per creare una relazione sana e duratura. – La comprensione e la tolleranza sono la base di ogni buona relazione. -Sii più gentile di quanto ritieni necessario esserlo perchè tutte le persone, in questo momento, stanno lottando a qualche tipo di battaglia. -Tutti abbiamo problemi e tutti stiamo imparando a vivere, ed è molto probabile che non ci basti una vita per imparare il necessario.

“Il viaggio verso la felicità non è diritto. Esistono curve chiamate EQUIVOCI, esistono semafori chiamati AMICI, luci di posizione chiamate FAMIGLIA, e tutto si raggiunge se hai: Una ruota di scorta chiamata DECISIONE, un potente motore chiamato COMPRENSIONE una buona assicurazione chiamata FEDE, abbondante combustible chiamato PAZIENZA, e soprattutto un autista esperto chiamato AMORE!!!. »

(Lin Yu Tang)

piccola riflessione

Le cose possono venire a chi sa aspettare, ma saranno soltanto gli avanzi di chi si è dato da fare.
 Jane – Predestination

una vita intera per piacerti

Ce metti una vita intera per piacerti,
e poi, arrivi alla fine e te rendi conto che te piaci.
Che te piaci perché sei tu, e perché per piacerti c’hai messo ‘na  vita intera: la tua.
Ce metti una vita intera per accorgerti che a chi dovevi piacè, sei piaciuta e a chi no, mejo così.
Ce metti na vita per contà i difetti e riderce sopra,
perché so belli, perché so i tuoi.
Perché senza tutti quei difetti, e chi saresti?… Nessuno!
Anna Magnani

 

 

Cosa sei

Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,…
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.

(Ernest Hemingway?Ligabue?…non lo so….tratto dal Web)

(immagine da “il cuore grande di Sara” di Carnavas, Valentina Edizioni)

life

La vita non è un cammino

semplice e lineare

lungo il quale possiamo procedere

liberamente e senza intoppi,

ma piuttosto un intricato labirinto,

attraverso il quale dobbiamo trovare

la nostra strada, spesso smarriti e confusi,

talvolta imprigionati in un vicolo cieco.

Ma sempre, se abbiamo fede,

si aprirà una porta:

forse non quella che ci saremmo aspettati,

ma certamente quella che alla fine

si rivelerà la migliore per noi.

(A.J. Cronin)

 

Dedicato a me….la sera dopo l’approvazione del divorzio breve, questa sera,  nella quale il mio ex mi ha candidamente informato che vorrebbe il divorzio con calma…entro giugno luglio. Complimenti….tempismo perfetto.

 

guerriero – free little horse

E levo questa spada

Alta verso il cielo

Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo

Solo sulla cima

Attenderò i predoni

Arriveranno in molti

E solcheranno i mari

Oltre queste mura troverò la gioia

O forse la mia fine comunque sarà gloria

E non lotterò mai per un compenso

Lotto per amore, lotterò per questo

 

Io sono un guerriero

Veglio quando è notte

Ti difenderò da incubi e tristezze

Ti riparerò da inganni e maldicenze

E ti abbraccerò per darti forza sempre

Ti darò certezze contro le paure

Per vedere il mondo oltre quelle alture

Non temere nulla io sarò al tuo fianco

Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto

 

E amore il mio grande amore che mi credi

Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi

E resterò al tuo fianco fino a che vorrai

Ti difenderò da tutto, non temere mai

E amore il mio grande amore che mi credi

Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi

E resterò al tuo fianco fino a che vorrai

Ti difenderò da tutto, non temere mai

 

Non temere il drago

Fermerò il suo fuoco

Niente può colpirti dietro questo scudo

Lotterò con forza contro tutto il male

E quando cadrò tu non disperare

Per te io mi rialzerò

Io sono un guerriero e troverò le forze

Lungo il tuo cammino

Sarò al tuo fianco mentre

Ti darò riparo contro le tempeste

E ti terrò per mano per scaldarti sempre

Attraverseremo insieme questo regno

E attenderò con te la fine dell’inverno

Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente

Io sarò con te e sarò il tuo guerriero

 

E amore il mio grande amore che mi credi

Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi

E resterò al tuo fianco fino a che vorrai

Ti difenderò da tutto, non temere mai

E amore il mio grande amore che mi credi

Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi

E resterò al tuo fianco fino a che vorrai

Ti difenderò da tutto, non temere mai

Ci saranno luci accese di speranze

E ti abbraccerò per darti forza sempre…..

 

Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo

Veglio su di te, io sono il tuo guerriero

(Marco Mengoni)

….cavallino libero.

la felicità

Crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose.
Non e’ quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
la felicità non e’ quella che affanosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente…
non e’ quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…
la felicità non e’ quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose…
…e impari che il profumo del caffe’ al mattino e’ un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l’amore e’ fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e’ una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’e’ felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’e’ qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

Fabio Volo

c’era una volta ….

C’era una volta un mondo. Un mondo nel quale si leggeva il libro Cuore, ci si rivolgeva alle persone con garbo e gentilezza, si crescevano i figli educandoli al rispetto per il prossimo.

Questo era il mondo nel quale sono stata cresciuta.

Ed ora mi sembra che questo mondo sia stato invaso dagli alieni e mi sia diventato alieno a sua volta.

Pochi…troppo pochi serbano un cuore leggero che consenta di vivere bene a contatto con l’altro diverso da te.

Ormai il cuore è diventato pesante.

Pesante perché ci si è “abituati” ad avere – non tutto, certo – ma tanto…troppo.

E quando il tanto al quale si era diventati avvezzi e dipendenti diminuisce…il cuore si appesantisce.

E parallelamente è cresciuta l’idea di essere liberi. Ma di una libertà strana. Brutta. La libertà di prendere a calci (virtualmente e non) l’altro per ottenere quel che desideriamo.

Non è una maggiore libertà di bene e altruismo. No. E’ una maggiore libertà di privilegiare se stessi a discapito degli altri.

E il cuore pesante rende tutti più scontrosi, aridi, meno pazienti, meno comprensivi…schiacciati come siamo da questo mondo in declino.

Troppo benessere che ci ha portati a tutto questo? Non saprei dirlo….lo sapranno dire gli insegnanti di storia o sociologia ai propri allievi tra qualche decennio.

Per il momento io resto qui….a guardare lo sfacelo quotidiano che contagia anche me.

E cercando….non so più in che modo….di salvaguardare quell’animo bambino, gentile, disponibile….che voglio conservare seppur consapevole che sempre più spesso debbo diventare un passerotto ruggente.

 

Antonio Bergamas

«Addio, mia amata mamma…»
lunedì 24 ottobre 1921
«Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia… Perdonami dell’immenso dolore ch’io ti reco e di quello ch’io reco al padre mio e a mia sorella, ma, credilo, mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro, per la Patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una Patria che non era la mia e che io odiavo. Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio» (dalla lettera scritta da Antonio Bergamas alla madre prima di partire per il fronte). [Cds 1/11/2011]
Per la mia “collezione” di emozioni che mi scuotono il cuore allevato e cresciuto dal mio papà più di quanto io stessa abbia ritenuto possibile.
Amor di patria….idealismo….sono semini che mio papà mi ha piantato nel cuore e continuano a vivere nonostante questo mondo di oggi non sia più il mondo di ieri. Quello che una stretta di mano valeva quanto una firma davanti al notaio. Quello che se davi la tua parola, quello bastava se ci tenevi alla tua dignità…al tuo buon nome.
A chi importa più di cose così piene di polvere?