ebbene si…siamo sotto le festività pasquali ed io non ho varcato la soglia di una chiesa neppure una volta…ok…colpevole, almeno a Natale e Pasqua….ok, perdonami Tu lassù….sarà per il prossimo anno ok?
però…intanto una cosa voglio dirtela…e colgo quest’occasione:
grazie
grazie per avermi ascoltato
e
grazie per non avermi ascoltato.
grazie per la forza che mi hai dato per superare il dolore…grazie perchè
mi stai aiutando a dimenticare quel che so essere giusto dimenticare perchè nel mio cuore è come gramigna
grazie perchè tutto il vissuto mi sta aiutando a rinascere…rielaborare la mia vita, rivedere il vissuto e migliorare ciò che era sbagliato per esempio il rapporto con mamma
grazie perchè quando ti pregavo di far cessare il dolore nell’unico modo che per me era rapido e non implicava azioni contro natura…non mi hai ascoltata
quindi….è Pasqua…non sono venuta a trovarti a casa Tua neppure una volta…ma…ecco, Ti scrivo questa lettera.
lo so potrei fare di più ma è talmente bello il mondo che mi hai regalato intorno a me …la mia casa, Piccola Freccia, i miei amici della vita e nel blog, le persone che amo…tutto insomma…che….bhè….sono troppo presa ad ammirare e godere di tutto ciò che volevo perdere, mi capisci vero? una mattinata tranquilla in casa…anche solo a lavare i pavimenti, o ascoltare la musica, litigare con Piccola Freccia perchè non vuole fare i compiti, stirare una camicia…facendolo mentre in me stessa c’è la voglia di vivere e non la voglia di morire…bhè..è troppo bello…mi sto ricaricando di tutte queste cose….ok…prometto che mi impegno al più presto a venire a trovarTi, promesso!!! comunque per oggi auguri a Te, e grazie per tutto l’Amore che ci vuoi.
p.s.: hemmm….non vorrei abusare dato che di preghiere urlate e silenziose ne hai già ascoltate ed esaudite tante…ma per quel mio difettuccio si puà fare qualcosa? quale difettuccio?…Signore…come sarebbe “quale difettuccio?” quello là…quello che mi fa stare tanto male.
Non capisci?….va bhè…quel difettuccio che ho….ovvero che quando mi innamoro divento deficiente. Non si può fare qualcosa? magari diventare un po’ meno stupida…ogni tanto la possibilità di inserire il cervello…solo ogni tanto magari…senza esagerare.
ma insomma…Tu mi capisci…mica ci si può trasformare sotto gli occhi dell’innamorato…che figura. Ti conoscono che sei una persona intelligente, simpatica, estrosa, dotata di autoironia…ti innamori e quelli lì si ritrovano tra le braccia una deficiente…mica è carino.
insomma….se magari in qualche modo riesci a sistemare ‘sto difettuccio…
va bhè…devo andare a sbrigare le faccende…
grazie Signore per questa bellissima Felicità.
grandi e piccoli
vi è mai capitato di sentirvi piccoli piccoli…quando vi rendete conto che in vi siete comportati da perfetti stupidi? e la vostra stupidità è davanti a voi…limpida chiara come un bicchiere d’acqua?
e contemporaneamente esserne quasi fieri, orgogliosi?
cioè…vi congratulate con voi stessi per l’ingenuità che vi ha guidato nel vostro comportamento che oggi trovate palesemente stupido?
lo sò che è una contraddizione…ma non sò descrivere altrimenti quel che provo in questi giorni.
godo della pace nella quale mi cullo….esco, incontro gente, mi rendo lucidamente conto di quanta vita mi sono privata rincorrendo il mio credo d’amore…e contemporaneamente sono fiera di averlo fatto.
il sospetto è che non capiti solo a me…..ehehheheheh….meno male!!!!
stasera…è con me il silenzio della colomba
stasera eccomi qui…lentamente comincio a scartare l’anima che avevo rinchiuso in un goffo pacchetto.
C’era la fretta di non soffrire più, l’urgenza di trovare un’uscita, il modo più rapido è buttare tutto alla rinfusa in una valigia….e scappare via da ciò che ci fa male, nel mio caso i ricordi.
Scappare da se stessi…dall’archivio che è parte di noi… impacchettarlo..non importa come, l’importante è chiudere meglio che si può e fare un bel nodo sopra.
ed ecco che non rileggo più le vecchie mail, i messaggi al cell li lascio lì, ogni volta che ne apro uno nuovo vedo l’elenco con il suo nome ma non li apro più per rileggerli, mi concedo il diritto e mi impongo il dovere di dimenticare.
dimenticare il male….quello voglio dimenticare.
ma è difficile dimenticare….difficile…è più facile pensare ad altro
per cui nella mente il presente scalza il passato.
e mi ritrovo agli altri….in questa notte mi ritrovo a pensare alle donne, altre donne che più di me hanno conosciuto umiliazioni, dolore, sofferenza.
Donne costrette a vendersi, donne dall’identità uccisa da un burqua,
donne costrette a subire l’infibulazione….figlie di altre culture,
figlie della povertà e dell’ignoranza che ancora oscurano questo nostro piccolo grande mondo.
e poi…ci sono le violenze…le violenze subite, talvolta tra le mura di casa – cosa dire dello spot trasmesso in questi giorni alla tv? la giovane donna che nel viaggio in metro pensa alle scuse da raccontare per coprire la colpa dell’uomo che ama.
e poi…poi c’è la violenza stupida…quella che ha radici profonde….
radici nel bisogno di dominare ….di prendere con la forza ciò che si desidera….di provare l’emozione di impaurire la vittima di turno…
una sconosciuta che ha la sola colpa di essere sola, al posto sbagliato nel momento sbagliato.
e nel dolore che resta….si sente un gemito silenzioso
“il silenzio della colomba”
Ti chiederanno se li hai visti in faccia
come ti han spogliata e se hai ceduto in fretta
sotto quale tipo di minaccia
o è stato un gioco andato troppo in la.
E anche ammesso che finiscano in galera
quest’anno non verrà più primavera
senti addosso quelle mani ancora
è un primo amore che non scorderai.
È la fine dell’innocenza in quest’alba gelida di polizia.
È il silenzio della colomba affogata di pioggia e buttata via.
E vuoi dimenticare e vuoi volare via
sarà una lunga strada verso casa
quando verranno a prenderti.
Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io
per quelli che hanno un nome e una faccia
che puoi chiamare uomini
perchè in questa città vigliacca a parole son tutti eroi
ma tu hai perso le scarpe e il cuore e non sai più chi sei
e non ci perdonerai.
E non bastan mille docce per lavarti
e la gente parla molto con gli sguardi
sei già dall’altra parte della vita
forse a scuola non ci tornerai.
E anche ammesso che finiscano in galera
quest’anno non verrà più primavera
li senti addosso a respirare ancora
ed è un respiro che non scorderai.
È la fine dell’innocenza
carta straccia lacrime e formalità.
È il silenzio della colomba che sognava il mare e non ci arriverà.
Come dimenticare come volare via
nel cuore più profondo del tuo cuore l’inferno ha fatto i cuccioli.
Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io
per quelli che hanno un nome e una faccia che puoi chiamare uomini
poi il tempo è dalla tua parte e in qualche modo ce la farai
perchè le donne san stare al mondo molto più di noi
ma non ci perdonerai.
questa canzone dei Pooh mi fa riflettere … penso alla forza che c’è in ognuna di noi…in Maria, in Paola, in Cristina, in Alba, in tutte le donne meno fortunate di me…che non hanno neppure il diritto di parlare…
Oggi per me è la festa della donna perchè oggi mi sento orgogliosa di esserlo, perchè sono stata lasciata sola a combattere il vuoto pieno di sofferenza…..ma sono una donna….e….
le donne san stare al mondo, ed in qualche modo le donne ce la fanno.
percorsi
“Non esiste una strada migliore dell’altra,
esiste solo il modo in cui percorriamo la nostra.
Qualunque essa sia.”
Sarà vero? Davvero tutte le strade sono uguali?
davvero ciò che conta è “unicamente” il modo di come
decidiamo di percorrerle?
tutti abbiamo salite e discese, tratti in piano,
bivi, curve, buche, deviazioni lungo il percorso….
ma sono disposti diversamente nel corso della vita….
certo, l’energia, l’impegno,
la voglia di vivere il cammino…intensamente o superficialmente
chiedendosi dove si và…oppure seguire la strada con semplicità…
questo è diverso per ognuno di noi.
ed io?
Io, in questo momento della mia vita
ho ritrovato i sorrisi che avevo chiuso in una valigia,
la gioia di vivere…respirare….camminare in mezzo alla gente è tornata a riempire quasi tutte le mie giornate.
ogni tanto mi fermo, la stanchezza si fa sentire…
e penso…
“seduta sul ciglio della strada
in mezzo al niente,
non sò dove stò andando
ma spero di capirlo quando arriverò.”
(michael)
non sò più dove sto andando….
le mete non ci sono più….
le belle cartoline di lontani posti che parlano di “favola”
sono appese al muro.
quel che conta ora è il sorriso pieno e leggero
che vedo nello specchio.
Se davvero esiste solo il modo di “come percorriamo”
la nostra strada…allora è così che mi piacerebbe:
con il cuore in mano come una lanterna che illumina
il cammino.
l’importante è che chi incontriamo lungo il cammino
non si dimentichi di noi.
piccolo piccolo amore
Piccola Freccia si è innamorato per la prima volta in vita sua.
Appena entrato nell’adolescenza…e già muove in primi passi nella “vita di rosa e spine” che sarà il suo percorso di crescita nel mondo dei sentimenti.
Come tutti gli innamorati amanti della comunicazione si è dotato di bomboletta spray ed ha “scolpito” il suo amore per la dolce fanciullina su un muro di recinzione vicino a casa: xy ti amo by yx (alias Piccola Freccia)
Ed ecco arrivare le prime volte che si chiude nella sua stanza a parlottare con la sua amata a mezzo cell. che – a parte farmi arrabbiare per i costi – mi dà contemporaneamente la misura del tempo che passa e l’incapacità del suo scorrere nel modificare l’essere umano.
Lo guardo uscire sorridente dalla sua stanza, ammicco complice comprensiva e mi regalo un sorriso colmo di tenerezza.
E pensare che la piccola donna che riempie i suoi primi sogni romantici è già impegnata e lui, dopo averle dichiarato i suoi sentimenti, ha accettato di buon grado la decisione di lei di “fidanzarsi” con un’altro….ed oggi riveste il suo ruolo di amico sempre disponibile, spalla sulla quale piangere, confidente per problemi o piccoli segreti.
Ma come non posso annotare nel mio archivio dei ricordi che quando lui mi ha detto tutto orgoglioso che voleva scrivere “ti amo” per lei ed io gli ho fatto notare che lei era già impegnata…lui mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto: “allora che vuol dire? mica che io non posso amarla perchè lei è fidanzata con XWY…lei è speciale lo stesso”.
Qualcosa mi dice che ho avuto una cattiva influenza su di lui..hehehehhehehe… 🙂
Piccola Freccia…
in questo tuo primo passo sulle vie del cuore anch’io voglio lasciare la mia “scritta sul muro” per te: ti amo tesorino….e ti auguro di trovare la donna che ti darà l’emozione di farti sentire “completo” regalandoti l’emozione di vivere il paradiso su questa terra; ma – prima di ogni altra cosa – ti auguro di avere il dono di amare con tutto te stesso perchè Amare è un’emozione che ti arricchisce molto di più dell’Essere amato.
Talvolta non ce ne rendiamo conto…ma cosa cambierebbe dentro di noi se ci amassero 10, 100, 1000 persone ma noi non avessimo la capacità di ricambiare il sentimento? nulla…non cambierebbe nulla.
Non ci sentiremmo sollevati ad un metro dal suolo, non sentiremmo lo stomaco stretto in una morsa, non vedremmo il cielo più azzurro, i profumi più intensi, gli occhi più brillanti, non vivremmo minuti che sembrano ore e ore che diventano istanti, lacrime che bruciano più delle fiamme, e la sensazione che il cuore diventi leggero come una piuma o pesante come un macigno nel petto.
E’ il miracolo di Amare che ci rende vivi e ci fà “colorare i muri”.
l’Amore e la Follia
Invito della Follia
La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose: “Si gioca a nascondino?”.
“Nascondino? Che cos’è?” – domandò la Curiosità.
“Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò
sarà il prossimo a contare”.
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
“1,2,3. – la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d’alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per
nascondersi.
L’Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a
novantanove.
“CENTO!” – gridò la Follia – Comincerò a cercare.
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto
impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere
scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra
un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: “Dov’è l’Amore?”.
Nessuno l’aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.
Ma non trovò l’Amore.
Cercando da tutte le parti, la Follia vide un roseto, prese un pezzo di legno e
cominciò a cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.
Era l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò, implorò l’Amore per avere il suo perdono
e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.
L’Amore accettò le scuse.
Oggi, l’Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
blog…foglia che vola libera
stamani sono venuta al lavoro accompagnata da E per il problema delle targhe alterne…e durante la strada alla radio hanno trasmesso questa canzone, mi è rimasta in testa tutto il giorno, perchè come al solito parla per me…evoca nella mia mente un milione di immagini e questo scorrere di immagini, parole e musica mi mette le ali alle dita…e mi fa scrivere i pensieri su questa foglia che vola libera nel vento del web…
Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
tornare indietro un anno un giorno per vedere se per caso c’e’
e sentire in fondo al cuore un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta
come si cambia per non morire come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
con gli occhi verdi e brillantina
verso il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
e dentro il taxi nella notte avere fretta e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
come si cambia per non morire……….
quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no,
come si cambia per non morire …………
sentire il soffio della vita su questo letto che tra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani e’ un altro giorno
come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare…
la cosa più bella è che per ricominciare talvolta non serve cambiare…
per ricominciare basta un solo sorriso del cuore
che tu hai cercato, implorato, desiderato …
poi un giorno…non ti aspetti più niente, hai capito che il sole ce l’hai dentro….non devi cercarlo altrove…ed ecco che il cielo intorno a te si colora d’arancio, così…nel tempo che sembra impossibile di un “istante”.
e senza preavviso senti il tuo cuore che comincia a canticchiare nel petto, tu lo guardi un po’ stupita e gli chiedi: ma che ti succede?
cosa ti accade cuor mio? sono felice di vederti così sereno,
di sentirti battere a tempo di rock….
“un rock bambino soltanto un po’ latino
viaggia senza passaporto e noi dietro col fiato corto
lui ti penetra nei muri ti fa breccia nella porta
ma in fondo viene a dirti che la tua anima non è morta”
e lui – il mio cuore – la sà più lunga di me…e ride ride…
mi prende in giro….mi strizza l’occhiolino e mi dice:
ma dai….devo dirtelo io “che la tua anima non è morta”?
come ti diceva chi ti voleva bene vedendoti sulla china dell’autodistruzione? Devi ricominciare a volare.
e la cosa più strana è che ti senti immersa in un sistema di continuità fatto di luce…perchè i sentimenti sono sentimenti e che
“non importa se arrivi alla meta, quello che importa è cosa provi per arrivarci”. E – secondo me – la meta della vita è donarsi.
Donare se stessi più che si può…sbriciolare le proprie emozioni, fare pezzetti di cuore e seminarne più che si può durante il lungo il cammino dell’esistenza.
ed allora sarà tutto un continuo fiorire e rifiorire…dovunque intorno a noi, dentro di noi.
non aspettarti niente – continua a ripetermi il cuore – ma vedi? più mi fai a pezzi e lasci lungo il cammino della tua vita parti di me alle persone che ami e che hai amato…. più io divento grande e imparo ad amare sempre più forte.
non aspettarti nulla..e vedrai quanto sarà stupendo scoprire ciò che ricevi in dono come una sorpresa…altri pezzi di cuore di chi come te lascia il suo segno nel mondo.
donarsi reciprocamente: cosa c’è di più grande, di più bello?
danza di primavera
Io sono quella che sono – E’ questa la verità
Domande e contraddizioni – Eterna instabilità
Io sono quella che sono – Leggera scontrosità
Mi prendo dal lato buono – Ma amo l’altra metà
Questa sono io – Dimmi chi sei tu
Che se no ti ingoio con la nostalgia di ciò che non fu
…
Io sono quella che sono – Mi cerco e mi troverò
Non riesco ad amare meno – E a dire ciò che non so
Io sono quella che sono – E non quello che io ho
Mi sento tante persone – Miscuglio di tutto un po’
Questa sono io – Dimmi chi sei tu
Prendo le cesoie e taglio il filo che non mi lega più
Vivo casa mia – Scappo la città
Dolce è la mania di curar di più l’interiorità
Questa sono io in viaggio – L’esistenza è un passaggio
E’ una palestra Non mi lega più Non mi lega più
Oggi sono io – Questa sono io
(A. Oxa)
OK, questa sono io!!!stasera stò bene, mi sento intimamente bene ed anche se non scriverò nulla di speciale caro diario…permettimi di lasciare questa traccia di “danza di primavera” interiore.
e pensare che mentre venivo a casa sono tornate le lacrimucce in
dolce compagnia del senso di scoraggiamento, rabbia e quantaltro……
ma è di nuovo accaduto il “miracolo”.
ad un certo punto quell’altra me…quella guerriera, quella “tosta” mi ha fatto: ehi tu!! ce la vogliamo far finita co’ ‘sta sceneggiata? ancora a piangere?
e pufffff!!! nel giro di mezzo istante mi sono ritrovata con il sorriso sulle labbra. ok, sarò matta ma ne son felice.
e quando mi sento così…voglio bene a tutto il mondo – tutto tutto tutto.
e mi vien voglia di giocare e mi vien voglia di cantare…come cantava Veruska “un angelo legato a un palo”
Da sola, il mio cuore adesso vola leggero…
E conosce nel dolore l’amore
e mi vien voglia di aiutare
e viene voglia di pregare
e mi vien voglia di allargare le mie braccia a tutti…
stò rifiorendo….indipendentemente dai momenti bui che certamente non posso rinnegare…fanno parte di me…perchè sono persona dai sentimenti veri….credo in ciò che faccio e lo vivo intensamente.
rifiorisco….lentamente …ritrovo allegria, dolcezza, concentrazione, voglia di giocare, organizzare, pianificare, scegliere…
stò ricostruendo Angela a modo mio.
certo….ho paura di sbagliare, paura del tempo, paura di fidarmi di nuovo delle persone ed anche -anzi soprattutto – la paura diametralmente opposta: temo ancor di più il pensiero che non riuscirei mai più a fidarmi di nessuno.
come si può vivere in un mondo nel quale temi chiunque? in un mondo nel quale non ti fidi di nessuno, nel quale in ogni sorriso vedi una lacrima nascosta, nel quale in ogni gesto cortese vedi falsità e opportunismo?
Sarei divorata dal cinismo, dalla paura, dal gelo della solitudine…sentimenti che ogni tanto prendono il sopravvento dentro di me…allora comincia la guerra interiore, cerco di combattere questa parte di me che non mi piace.
E se invece è realmente così…bhè…per favore – non ditemelo.
ok…certo…finalmente ho capito cosa intendeva una mia carissima amica quando mi diceva in tono dispregiativo ma con l’intento di “illuminarmi”: “tu sei una buonista”, in pratica dandomi della stupida. Non capivo cosa intendeva…poi me lo spiegò:” tu vuoi per forza vedere il mondo buono, ma non lo è, devi capire che ci sono persone che fanno del male, persone cattive ed egoiste. Il mondo vive di opportunismo, è una giungla…di persone buone ce ne sono, certo, ma devi prima conoscerle e poi puoi aprirti e fidarti..tu invece ti fidi di tutti e sbagli”…dopo che me lo spiegò…bhè…confesso….hahahhahh…io continuai a non capire – ingenua fino al midollo.
adesso ho capito cara amica…ho capito.
certo…hehehhehehe…bhè….non che io sia diventata scaltra e diffidente tutto di botto, ma stò guarendo dall’eccesso di bontà!!!!!!
e l’amore? l’amore….l’amore fa parte di me….indissolubile.
devo amare come devo respirare…non potrei vivere senza
amare anche la mia collega con la quale ogni tanto faccio a capelli…ma tutto sommato le voglio bene
amare mia madre che……uffff…mamma mia che sofferenza…ma….è la mia mamy
amare il mostriciattolo torinese…che mi ha trattata come una ciabatta usata – anzi, peggio…
amare ovviamente chi mi vuol bene e mi regala solo gioia e serenità (va bhè, che ci vuole? hahahhahah!!), chi mi pensa e non lo so, chi penso e non lo sà…
amare chi mi regala un sorriso o un colore…
ops….no. Dite a me? quella lassù che vive con lui? no….hemmm, no……
quella là non ci riesco proprio ad amarla…altrimenti sarei una santa… ma io sono una donna – non sono una santa!!!!!!!!!!
smackkkkkkkkkkkkkkk
good night world…
a lot of kisses for everyone
today..Diamante
oggi mi sento triste e malinconica…anzi, più malinconica che altro.
lo sò…tra un po’ ricomincerò con il solito “lavoro” interiore…perchè
bisogna per forza stare bene, per forza essere sorridenti, per forza essere positivi e stare bene…è la regola di questa società, l’apparire.
“buongiorno come và?”
“bene grazie, e tu?”.
e dentro ti senti morire, non vedi l’ora di restare sola per riordinare i pensieri..i tuoi pensieri.
si…bhè è anche vero che non bisogna lasciarsi andare all’invitante abbraccio della malinconia…ma che fatica cercare di essere comunque positivi se dentro di te c’è un lago immobile di tristezza e tu non riesci a camminarci sopra ma lentamente ci riaffondi ogni tanto.
oggi gli ho mandato un sms….gli devo spedire delle cose e volevo che mi confermasse l’indirizzo a cui spedirle…..ancora non mi ha risposto.
no…non l’ho chiamato.
forse è questo che mi ha messo tanta malinconia addosso.
come posso aver paura dell’uomo per il quale avrei cambiato completamente la mia vita?…eppure è così.
e non solo…anche paura di me stessa.
paura delle emozioni che parlandoci riprenderebbero ancor più colore e più forza…anche se…bhè….certamente l’intensità è diminuita…ma….il dolore è dolore, la rabbia è la rabbia, la delusione è la delusione e l’amore…è amore.
bhè….ma come mio solito – perchè come dice qualcuno c’è sempre un “ma” –
c’è qualcosa di nuovo.
una persona che mi ha afferrato il volto con le mani e con decisione mi ha fatto voltare il capo da un’altra parte.
ci hanno provato in tanti…ma…chissà….forse non era tempo, forse dipende dal modo…non lo sò.
sò che …bhò….lentamente qualcosa sta cambiando in me.
ok….speriamo che mister F si decida a rispondermi così sistemerò anche questa faccenda…e “tomorrow” lentamente prenderà il posto di “yesterday” come nell’ordine naturale delle cose.
ed ora…una canzone per me e per chi vuol cantare con me..sognando l’odore dei granai, l’odore dell’estate, l’odore dei ricordi.
Respirerò
l’odore dei granai
e pace per chi ci sarà
e per i fornai
pioggia sarò
e pioggia tu sarai
i miei occhi si chiariranno
e fioriranno i nevai.
Impareremo a camminare
per mano insieme a camminare
domenica….
Aspetterò che aprano i vinai
più grande ti sembrerò
e tu più grande sarai
nuove distanze
ci riavvicineranno
dall’alto di un cielo, Diamante,
i nostri occhi vedranno.
Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
per mano insieme soldati e spose.
Domenica, Domenica
Fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
passare in pace soldati e spose.
“Delmo, Delmo vin a’ ca…”
(Dedicata a Diamante Arduini Fornaciari)
my heart’s desire
I think of all my heart desires,
And the things I have missed.
Looking back when just a young girl,
I remember things I wished.
I would wish upon a rainbow,
After unexpected rain.
Wished upon a star as it,
Fell from it’s domain.
I wished I could be an artist;
Paint sunsets and flowers.
Beautiful buds that would open,
After springtime showers.
I wished to go to a distant land,
See all there was to see.
Throw coins into a fountain as,
I made a wish for me.
I wished to be a writer and
A book of poems to write.
To write of things that I love and,
The things that are in sight.
Sleeping Beauty I wished to be,
With a kiss to awake.
Live forever after with a Prince
And his bride he would make.
Oh, the things that I did wish for!
They’re still a part of me.
Especially when I am surrounded
With beautiful things I see.