Vorrei essere un salice piangente
sentire attraverso le radici il palpito della terra
indignata per lo scempio che sta’ subendo innocente, impotente.
Vorrei spogliarmi di questa umanità
che non comprendo più, alla quale non so’ se credere?
Vorrei potermi svegliare una mattina
potendo dire: avevo ragione?l’amore esiste e regola il mondo.
Vorrei non avere occhi per vedere che mi sono sbagliata,
il grigio che copre l’oro, i topazi e i rubini del cielo nell’ora del tramonto.
Vorrei non avere labbra per dire: “avevate ragione, conta solo l’interesse
essere veri e avere un cuore che batte anche per gli altri è fuori moda?”
Vorrei non avere orecchie per non sentire lamenti,
pianti di bimbi soli e madri che piangono figli caduti per avidità e rabbia.
Vorrei poter dipingere l’Urlo?un urlo doloroso..un urlo silenzioso contro
l’iniquità, l’egoismo?
Vorrei essere nube, vento, raggio di sole.
Vorrei essere foglia, radice, tronco, erba di prato bagnata dalla pioggia,
Vorrei essere onda, schiuma del mare, conchiglia e corallo.